Assange e la Character Assassination.

Assange e la Character Assassination.

Finalmente e’ arrivata la prima risposta civile alla vicenda di Assange. E quanto questo succede, succede sempre che tutti (o quasi) gli articoli che ne parlano contengono questa frase: “si puo’ essere d’accordo con le sue idee o meno, pero’… ” , oppure “si puo’ amare il personaggio o meno, pero’….“. Un po’ come dire “io non ce l’ho coi negri, pero’…” oppure “ho un sacco di amici negri, pero’….”

Allora, proviamo a mettere ordine.

Possiamo amare o meno i giornalisti leccaculo e le puttane che pubblicano sotto ordine dei servizi , pero’ una domanda dobbiamo farcela: cosa sappiamo di Assange, e specialmente… come la sappiamo?

Ora, io non conosco Assange. Non l’ho MAI conosciuto. Quindi non so di preciso “quali siano le sue idee”. Del resto la biografia di Assange come personaggio pubblico dura ormai piu’ di una decina di anni, e dubito che in questo lasso di tempo Assange non abbia MAI cambiato idea. Dunque, quali sono le sue idee… quando?

Ma rimane il fatto che se i giornali dicono “possiamo non essere d’accordo con le sue idee”, devono riferirsi a qualcosa che l’opinione pubblica SA. Cioe’, se dici questo a milioni di lettori, ti aspetti che milioni di lettori sappiano quali siano le idee di Assange.

Se io adesso vi dicessi che ,” siate d’accordo o meno con le idee di Ivo Balboni, rimane un grande uomo”, senza dirvi quali siano le idee di Ivo Balboni, la mia apparirebbe come una frase sconclusionata o perlomeno apodittica. Che diavolo pensa Ivo Balboni?

Di conseguenza, l’opinione pubblica “ha una immagine di Assange, e pensa di conoscerne le idee”. Giusto. Ma da dove viene questa immagine?

I giornalisti non hanno mai parlato troppo delle sue idee. Nelle rare interviste concessegli, e’ sempre risultato un sostenitore della liberta’ di stampa e del giornalismo di indagine, e poco piu’. Difficile NON essere d’accordo con le sue idee. Ma allora, quali sarebbero le “parti” indigeribili di Assange?

La mia domanda e’ semplice: quanto occorrera’ ai giornalisti per capire che Assange e’ stato fatto oggetto di una “character assassination”?

Allora, nessuno di noi puo’ “essere d’accordo con le idee di Assange” per la semplice ragione che non le conosciamo. L’unica cosa che sappiamo e’ quanto scritto da un rancoroso ex collaboratore, poi riproposta da una serie di film e “documentari” su di lui. Certo, esistono anche documentari apologetici, ma non hanno mai nemmeno sfiorato la grande distribuzione. Il film invece e’ finito in TV, streaming, cinema e stampa mainstream. Perche’ “cosi’ fan tutte”.

La modalita’ con cui la figura di Assange e’ nota alla popolazione e’, senza ombra di dubbio, la piu’ feroce opera di “character assassination” mai avvenuta dopo la character assassination di Monica Lewinsky.

Anche esulando dalla mia stessa character assassination credo di aver letto , sicuramente non tutto, ma perlomeno molto. A partire da Olimpia di Macedonia, Silla il dittatore, Nerone, Dracone, Socrate, sino a Lucrezia Borgia, passando per Linneus, Giolitti, Gramsci, sino a Craxi e Andreotti, ma anche Berlusconi, la storia e’ piena di operazioni del genere. E la reputazione delle persone ne esce sempre fatta a pezzi. In alcuni casi la character assassination si rivela controproducente per chi la pratica, come nel caso di Vlad Tepes : le voci orribili su di lui furono messe in giro, in gran parte , dai Turchi sperando in una sollevazione della popolazione, tecnica che avevano gia’ usato (quasi altrettanto inutilmente) contro Skanderbeg. Non funziono’ molto in senso militare, ma impedi’ a Skanderbeg di ricevere aiuti da diversi paesi cattolici vicini.

Non ci vuole molto, se non altro osservando le sorgenti, a capire che tutto quello che sappiamo sulla persona-Assange sia frutto di una character assassination. Nessuno puo’ dire:

Tutto quello che sappiamo di Assange sono i fatti sui quali c’e’ poco da discutere: Assange ha costruito un’organizzazione che ha smascherato crimini di guerra simili a quelli giudicati a Norimberga.

Il resto non lo conosciamo, a meno che voi stessi non lo conosciate personalmente. Tutte le fonti che troverete in rete vengono dalla macchina di propaganda USA, o sono filtrati da motori di ricerca americani.

Il che dovrebbe rendervi sospettosi da subito: la scusa che i militari usano per fermare gli informatori e’ che “mettono in pericolo vite di soldati americani”, e tutto quello che sappiamo quando esce la sua biografia scritta dall’ ex collaboratore rancoroso e’ che “quando gli dissi che poteva mettere a rischio le vite di soldati americani, mi disse che se lo meritavano”.

Sembra scritta da un generale americano. E se questa coincidenza non basta, provate a confrontare le “malefatte” di Assange , prese dalla biografia del suo rancoroso ex collaboratore, e scoprirete una cosa: combaciano tutte, una ad una , con le solite trite accuse dei militari americani contro chi ne denuncia le malefatte, da “comunismo” a “amico dei terroristi”, sino a “collaboratore di potenze straniere”, “pakati dal nemiko”, e tutto l’armamentario. Se avessero letto di come e’ stata costruita la fama di Lucrezia Borgia, almeno lo saprebbero fare in maniera professionale: fatta cosi’, la character assassination di Assange sembra persino dilettantistica. Mancava solo “mangia i bambini”.

Quindi no , cari giornalisti, se proprio volete fare le puttane in maniera professionale, potreste usare di piu’ il “framing”, invece di parlare di ipotetiche e sconosciute “idee di Assange”, o dell’altrettanto hollywoodiano “personaggio”.

Altrimenti diventate come quelle puttane che non fanno la GFE. Roba da 15 euro a pompino, e dovete pure dare il resto.