Sul consumo di energia di Bitcoin.

Sul consumo di energia di Bitcoin.

Sento questa lagna che “Bitcoin consuma quanto l’ Irlanda” (che peraltro e’ un esempio sbagliato perche’ a furia di data center il consumo e’ di 25.68 GWh, mentre la Sicilia, che ha piu’ gente ma meno data center, e’ ferma a 19.535 Gwh ) : che senso ha confrontare il consumo di energia da parte di data center con quello di altri data center, lo sanno solo loro.

Si tratta quindi di una statistica assurda, ma anche del tutto ipocrita e spinta sulle cronace da alcuni poteri pelosetti.

Per prima cosa, come si fa il mining di Bitcoin? SI possono usare principalmente due metodi. Se avete una grossa infrastruttura per tenerli, potete usare delle batterie di ASIC appositamente disegnati.

In quel caso, dipende da quanti ne avete, ma il costo e’ relativamente alto:

Questo e’ il medodo minoritario, nel senso che se da un lato garantisce introiti anche quando il prezzo del bitcoin e’ basso rispetto alla difficolta’ di mining (che cresce nel tempo), il costo iniziale scoragga gran parte delle persone.

Non e’ maggioritatio perche’, una sola unita’ nell’esempio consuma ~ 3.1Kw, quindi esaurirebbe le capacita’ di un impianto italiano. Qui in Germania dove ho 16kWh come potenza normale potrei tenerne al massimo 5, ma non di piu’. E avrei una stufa da 16KH continuamente accesa in casa.

Questo modo di fare mining fa tornare i conti solo su vasta scala, significa che dovete aggiungerci il raffreddamento dell’ambiente e un pochino di UPS. E ai costi domestici dell’energia e’ consigliabile sino ad un certo punto. Dipende dal prezzo del bitcoin.

In ogni caso non e’ metodo piu’ seguito, dal momento che nelle reti europee e americane non si notano sbalzi legati al prezzo del bitcoin, quando esso cala.

Allora cosa si usa? La maniera piu’ amatoriale e diffusa e’ di usare la GPU di una scheda grafica, di quelle normalmente usate per i videogiochi. E lo sappiamo, perche’ quando si alza il prezzo del bitcoin le schede grafiche spariscono dal mercato.

Vi comprate cioe’ una scheda come questa:

In ogni slot verde mettete una scheda grafica, e cominciate a verificare hash.

Questo e’, come potete immaginare dal grafico sulla domanda di schede grafiche (normalmente usate praticamente solo per i videogiochi) , e’ il metodo piu’ diffuso, anche per una questione di prezzo dell’attrezzatura e dei consumi energetici.

Quindi siamo ad una stima di massima:

Ora, il problema qui e’ molto semplice: adesso mi spiegate quale sia la vostra etica ecologica.

Chiaritemi un pochino l’etica per la quale un datacenter che fa Minecraft abbia il diritto di “fare tanto male all’ambiente” perche’ usa energia, mentre Bitcoin no.  Sara’ interessante.

Sara’ interessante per un popolo che sta chiedendo al pianeta intero di salire su un aereo per fare turismo sulle proprie spiagge, sara’ interessante per un mondo che progetta di trasformare la mobilita’ in elettrica , dopo aver avuto il lockdown per capire che gran parte della mobilita’ NON SERVE DAVVERO, e ora si lamenta che il Bitcoin consuma troppo e quindi fa male all’ambiente.

E qui siamo sugli Asic. Perche’ il resto del mining avviene su schede disegnate per soddisfare il mercato del gaming (certo, certo. voi ci fate data mining a casa. Lo so. E non andate mai sui siti porno. Come tutti).

Perche’ se nel campo delle GPU il mining di Bitcoin e’ un antagonista , sebbene una frazione piccola, delle periferiche per il gaming, vorrei capire perche’ Gaming si e Bitcoin no. PArlatemi del perche’ fingersi un ladro di auto sia cosi’ fondamentale da consumare energia, mentre il Bitcoin no. Dai, vi ascolto. E non abbiate paura di andare sul tecnico.

Per questo si puo’ consumare piu’ energia di Bitcoin. Ma bitcoin no. 

Allora, sono sempre stato scettico sul bitcoin e lo rimango. Ma il mio filtro anticazzate rimane acceso: e vedere i giornali della finanza che parlano contro le criptomonete , onestamente, attiverebbe il mio filtro anticazzate a priori.

Se poi la critica non ha alcun fondamento tecnologico, a maggior ragione.

Buffoni. Ridicoli. Ridicoli & buffoni.

Poi certo, ci sono quelli che gli vanno dietro. Che sono i soliti NIMBY.

E questo e’ tutto quello che c’e’ da sapere sull’argomento. Una stampa di cialtroni finanzieri che approfitta del peggio della feccia NIMBY per andare contro bitcoin.

Facciamoci una domanda, signori del Corriere: ma quanto cazzo consuma, tra rete e CPU e backup, LA BORSA DI NEW YORK?

Perche’ non ne abbiamo davvero bisogno, a dire la verita’. Ne avete bisogno voi. Non io.