Mi sono arrivate un sacco di email che definisco “complottiste” riguardo al meteorite che e’ caduto in Russia, e quindi proviamo a fare un secondo di chiarezza sulle minchiate che si stanno dicendo ovunque. E che sono, quasi sempre, false.
Andiamo per ordine:
Prima Tungushka, adesso la Siberia. Ma perche’ sempre in Russia?
La Russia e’ il paese piu’ fottutamente grande del mondo. Per intenderci, gli Stati Uniti d’America, che pure non scherzano quanto a dimensioni, sono MOLTO piu’ piccoli.
Ecco la classifica per dimensione in Kmq:
1 Russia 17.098.242
2 Canada 9.984.670
3 Cina 9.596.960
4 USA 9.372.614
…
72 Italia 301.302
Dunque, per prima cosa, se ci chiediamo in quale nazione cadra’ una meteorite che arrivi per puro caso sul pianeta, la Russia e’ al primo posto.
Possiamo chiederci in quale continente cadra’, e abbiamo che:
Asia 44 579 000
Africa 30 221 000
America N 24 256 000
America S 18 841 000
Antartide 14 000 000
Europa 10 180 000
Oceania 7 687 000
Questo e’ circa il punto di distribuzione. Ma dimentichiamo che le terre emerse sono solo un terzo del totale della superficie. Quindi, abbiamo che:
Il 66% dei bolidi cascheranno in mare.
Il 33% finiranno a terra, di cui il numero maggiore in Asia e Africa.
Di questi, il numero maggiore finira’ in Russia.
Adesso ci sara’ il problema: quanti di questi eventi notiamo e quanti ne finiscono sui giornali? Dipendera’ dalla densita’ degli abitanti:
Appare abbastanza chiaro che il posto ove i meteoriti hanno piu’ possibilita’ di essere notati sia l’ Asia, e da qui andiamo alla Russia.
Andiamo alla seconda domanda:
Ma i militari non potevano fermarli?
No. Le armi esistenti sono costruite mediante un ciclo di feedback tecnologico. Il missile anticarro esiste perche’ c’e’ il carro. Se cambia il carro, cambia il missile anticarro. Inoltre seguono dettami convenzionali, per esempio sono vietati i proiettili dum-dum nell’armamento convenzionale dei soldati.
Non esiste alcuna arma che pesi dieci tonnellate e viaggi a 22 KM/s, cosi’ non esiste alcuna contromisura capace di intercettare un bolide di quel peso a quella velocita’. Nessun sistema d’arma sa intercettare roba cosi’ veloce, e anche i piu’ sofisticati , se pure colpissero per caso il bolide, non sarebbero abbastanza potenti da cambiare la situazione.
Queste armi tendenzialmente sono costruite per danneggiare un manufatto che necessiti di funzionare (un missile o un aereo) e quindi esplodono quasi sempre in prossimita’ affidando all’onda d’urto e alle schegge (o a biglie appositamente mescolate all’ogiva) il compito di abbattere il nemico.
Il guai e’ che nessuna onda d’urto puo’ inficiare un oggetto che sta a 22 km/s, dato che gli esplosivi convenzionali piu’ detonanti si fermano a 17km/s. Il bolide supererebbe l’esplosione e si lascierebbe l’onda d’urto alle spalle.
Ma i radar dei militari non lo avevano visto?
No. Non ci sono radar costruiti per vedere oggetti di quel tipo. I radar militari sono estremamente specializzati nel tenere in memoria le mappe per un ciclo di refresh, e calcolare qualcosa come un vettore che dia la velocita’ e la direzione del velivolo.
In generale, quindi, si aspettano che il velivolo sia ad una certa distanza rispetto al rilevamento precedente. Se una cosa va a 22Km/s, molti radar la considerano un disturbo momentaneo e non sanno tracciarne la rotta. Per altri sistemi, viene tolta dallo schermo come disturbo, o come contromisura GE.
Il bolide era stato visto da un osservatorio astronomico, che pero’ non aveva le risorse di calcolo per calcolare la rotta in tempo reale o per dare un allarme in tempo. 22Km/s sono davvero troppi.
Ma non dovrebbero consumarsi con l’attrito anziche’ esplodere?
Contrariamente a quanto si pensi, a scaldare i bolidi che entrano nell’atmosfera non e’ l’attrito, ma la pressione, unita ad alcuni effetti termoionici legati allo shock gas layer.
Succede che questi bolidi siano supersonici, e supersonico significa che viaggia piu’ in fretta di quanto l’aria possa condurre onde meccaniche. Insomma, l’aria non fa in tempo a spostarsi. Questo comprime l’aria contro il bolide, riscaldandola a dismisura, inoltre dissocia le molecole, che vengono colpite con energia enorme.
Un’altra fonte di energia quindi e’ legata alla dissociazione delle molecole per via della altissima velocita’ di impatto, e al loro successivo riassemblaggio in forme di minore energia. Tali molecole che si formano subito dopo il bolide sono cosi’ eccitate da essere radianti, da cui luce e calore.
L’attrito ha un ruolo minore sul riscaldamento e l’acquisizione di energia, mentre e’ il responsabile dell’ablazione del materiale, ovvero del fatto che il meteorite si consumi.(1)
Il problema viene quando un meteorite contiene sostanze ghiacciate che col calore possano sublimare. Succedera’ che quando la temperatura supera un certo limite, il bolide si riempia di gas o di plasma ed esploda per via dell’energia interna acquisita.
E se fosse un’arma dei militari in sperimentazione?
Bene. Parliamo di un ordigno militare che viene rilevato solo da osservatori astronomici e solo al rientro dall’atmosfera, con una potenza di 500 Kt e una velocita’ di 22 Km/s.
Se esistesse un ordigno del genere lo sapremmo, visto che darebbe – gia’ nella forma attuale, senza perfezionamenti – al suo possessore il totale dominio dell’aria , dello spazio e quindi del pianeta.
Se i russi possedessero un’arma del genere, adesso Putin sarebbe il Capo del Mondo , con poteri straordinari di Papa di Ogni Religione e potrebbe persino andare oltre, osare l’inaudito e aspirare al potere assoluto sinora raggiunto solo da una Fidanzata Molto Graziosa nel Giorno di San Valentino, tipo abbastanza potere da giocare a poker con la Trinita’ e vincere bluffando. (2)
Ma a me non mi convince. C’e’ dietro un complotto.
Sai che ci avrei scommesso? La scienza, del resto, non ha lo scopo di convincere. Questo trasforma, bizarramente, la disciplina piu’ credibile dell’umanita’ nella disciplina meno convincente.
Il complotto, invece, ha le caratteristiche opposte: e’ una disciplina poco credibile, forse la meno credibile visto che i complottisti non hanno mai prodotto una sola applicazione delle loro teorie , ma risulta molto piu’ convincente.
Quindi, quando avrai voglia di non farti convincere ed invece ascoltare l’opinione piu’ credibile di gente che ha mandato roba nell’atmosfera e ha dovuto progettare le corazze dei veicoli in rientro, puoi sempre iniziare documentarti.
Tra parentesi, una cosa buffa e’ che il modello di Shock Layer di Marte, che ha un’atmosfera piu’ rarefatta, e’ piu’ complesso di quello terrestre, e necessita di 19 equazioni differenziali anziche’ di 12 per modellizzarlo. Di conseguenza, su Marte il comportamento dei meteoriti e’ ancora piu’ vario rispetto a quello terrestre.
Quindi, in fondo abbiamo a che fare con un fenomeno “relativamente” semplice.
(2) Il giorno di San Valentino, tutte le fidanzate possono farlo. La religione cattolica vieta il gioco d’azzardo per questa ragione, anche se pochi lo sanno.