La scienza in difesa.

E’ stata una vampata interessante l’entusiasmo per la missione ESA Rosetta/Philae , ma se qualcuno mi chiede quale futuro io veda per quella che noi chiamiamo “scienza”, o che siamo abituati a chiamare “scienza” sin dal 1800, onestamente vedo una ritirata verso un mondo sempre piu’ sacerdotale e chiuso. E credo sia una necessita’, dal momento che il 1800 e il 1900 sono stati due secoli abbastanza “fortunati”, ma la fortuna e’ stata dovuta ad una particolarissima coincidenza.

Vorrei fare un esempio su quello che riguarda una questione semplice, tanto per esplorare un campo e portare a galla un concetto di base.

Prendiamo una vecchissima domanda: “e’ la terra che gira attorno al sole o il sole che gira attorno alla terra?”

Nel corso del tempo si sono, semplificandole, sviluppate tre risposte:

ora, tralasciando quanto ho dovuto sintetizzare l’ultima risposta (che e’ comunque IL problema) , c’e’ una grossa differenza tra le prime due risposte e quella relativistica.

E il problema e’ che entrambe le due prima risposte sono intuitive, mentre l’ultima e’ controintuitiva. Per quanto un essere umano si sforzi, non puo’ immaginare uno spazio 3D curvo. Uno spazio 2D curvo e’ noto a tutti, uno spazio 1D curvo e’ banale, ma la misura della curvatura in uno spazio 3D non e’ intuitiva. Tantomeno in uno spazio a 4D, nel quale nessuno di noi sa immaginare alcunche’, figuriamoci la misura della curvatura.

Adesso mettiamoci nei panni di un “evangelista”. Quelle persone tipo Paolo Attivissimo , che sono molto positiviste e vogliono divulgare la scienza, una specie di “ceto medio” che sta tra gli scienziati (pochi e ricchissimi di conoscenza) e gli ignoranti,  che ne sono poverissimi.

La loro vita si e’ evoluta in questo modo:

a quei tempi, cioe’, i Paolo Attivissimo non avevano queste grandi opportunita’ di “divulgare la scienza”.

Arrivando al 1700, e dopo, le cose iniziano a diventare diverse.

in quegli anni tutto era fantastico. Gli esperimenti dei fisici erano di facile comprensione per tutti, e le teorie erano semplici da spiegare, e un disegnino con il sole al centro e la terra e i pianeti attorno era semplice da fare, allora questi evangelisti avevano la vita facile.

Andiamo ai giorni nostri.

il motivo per il quale oggi e’ diverso e’ che IN OGNI CAMPO, la distanza tra chi crede che la terra stia ferma e il sole giri e chi capisce il problema di un momento inerziale relativistico e’ cosi’ grande che il vecchio “ceto medio”  non riesce piu’ a colmarla.

Gli esperimenti stessi sono incomprensibili: alzi la mano chi ha capito che diavolo sia il Bosone di Higgs e come diavolo abbia funzionato l’ LHC. Pochissimi. Chi sta nel mezzo, puo’ sicuramente usare cose tipo “i mattoncini della materia” o “la colla che tiene insieme il cosmo”, ma alla fine sono parole vuote, potremmo creare un generatore casuale di “espressioni giornalistiche della scienza divulgativa”, tipo che so io “lo sturalavandini delle galassie” , “il giunto cardanico dell’universo”, “la zia popputa delle stelle”, o “l’ all-you-can-eat dei buchi neri”, ma non funzionano. Non c’e’ quasi nessuna analogia tra un bosone di Higgs e un mattoncino, e neanche con una colla.

Anche l’esperimento LHC non e’ esattamente semplice da spiegare. Anzi, le spiegazioni che se ne danno lo fanno sembrare una specie di autoscontro: prima o poi, qualcuno iniziera’ a chiedersi per quale diavolo di motivo sia cosi’ fondamentale costruire un autoscontro grande 27 km per trovare “la colla della materia”, quando con 4.75 posso entrare in ferramenta e comprare tanto buon collante al silicone. Che non incolla tutto l’universo, ma almeno cartone, legno, metalli e ceramiche li attacca bene.

Sinche’ tutto questo fosse politicamente neutro, potrebbe anche venir capito. Voglio dire, alla fine dei conti, per i “poveri di conoscenza”  si tratta di decidere se la gente deve inviare una lavatrice in un posto dimenticato da dio per giustificare una camicia strafica, o se bisogna costruire un autoscontro grande ventisette chilometri in un paese che altrimenti costruirebbe solo orologi, banche e cioccolato.

Il problema e’ quando la conoscenza che esce da questi scienziati non solo non e’  comprensibile, ma non e’ nemmeno quella che vogliono altri.

poi si passa a questo:

poi si passa a questo:

in definitiva, cioe’, succede che l’abisso teorico che sta tra i poveri di conoscenza – che pero’ votano – e gli scienziati e’ tale che non solo non e’ possibile spiegare la scienza moderna a chi non abbia studi specifici , ma non e’ possibile DIFENDERE la scienza moderna dall’assalto di chi vende superstizioni.

E ogni volta che un sapere scientifico va a cozzare con le vaccate che permettono a tanti sacerdoti di essere pagati per non fare alcun lavoro, ovviamente i sacerdoti si mobilitano e iniziano coi loro mugugni . Siccome hanno migliaia di anni di esperienza, i sacerdoti hanno molto agio a raccontare vaccate credibili: chi non crede ad un tizio con la barba che ingravida sedicenni palestinesi per mezzo di un ente inesistente cui cresceranno le ali solo nel tredicesimo secolo per opera di due pittori italiani?

Cosi’ la mia sensazione e’ che il mondo della ricerca prima o poi dovra’ chiudersi in difesa. Tipo cosi’:

in tutta questa conversazione, “chettefrega del droghiere” e’ la parte essenziale.Laverita’ e’ che oggi la scienza riceve piu’ attacchi che gratifiche: chi accusa gli scienziati di essere una lobby al soldo delle malvagye industrie, chi accusa gli scienziati di voler costruire il BABAU , chi dice che spendono soldi in cose inutili, chi vuole togliere la teoria dell’evoluzione dalle scuole per dire che ha fatto tutto il loro amico invisibile. Politici che dicono che le ossa dei dinosauri le crea Satana per ingannare l’uomo.

Ad un certo punto, semplicemente si stuferanno di dipendere da un’opinione pubblica che e’ troppo stupida per capire, e che , per via della complessita’ della scienza moderna, non non ha piu’ a disposizione un “ceto medio” di positivisti incalliti che vanno in giro a spiegare le cose .I Paolo Attivissimo, per dire.

E’ solo questione di tempo prima che capiscano che lavorare per le industrie e’ piu’ comodo. Per prima cosa, sono pagati. Per seconda cosa, non dipendono da un’opinione pubblica sempre piu’ belluina. E in definitiva, nessun religioso va a questionare l’ultimo prodotto di un’impresa.

Se domani qualcuno scopre come e’ nata la vita sulla terra, e questo ha , diciamo, 16 applicazioni possibili, terranno per se’ che sanno come sia nata la vita. Produrranno le applicazioni. Le metteranno in TV nella pubblicita’: “con la nuova crema Genesis, la cellulite passa persino ai dinosauri! (non usare sui triceratopi)”

Fatto questo, se il Papa avesse qualcosa da ridire, se la dovrebbe prendere con la crema contro la cellulite. Che non e’ esattamente la stessa cosa di incazzarsi con Galileo, per dire. Non e’ un derby, insomma, sembra uno di quegli allenamenti estivi tra serie A ed esordienti.

E siccome le scoperte industriali saranno coperte pure da NDA e segreti, nessuno avra’ da ridire.

Cosi’ avrete una popolazione piena di gadget supertecnologici, creati usando poteri divini, e crederanno che il potere di fare quelle cose lo abbia solo Dio, mentre gli scienziati sanno tutto, creano la vita da zero, e tutte quelle cose che a dirle i seguaci del Grande Scoiattolo Incazzoso “si sentono offesi”.

Sara’ solo una questione di autodifesa.

presto il mondo della ricerca si rinchiudera’ in qualche chiostro, iniziera’ a lavorare per industrie piu’ che per governi, e le scoperte diventeranno prodotti brevettati prima che qualche caprone religioso possa mettersi a strillare.

Da li’ ad una classe di scribi, il passo e breve.

Gli scienziati del futuro , non li capirete.

Ma li adorerete.

Nel vero senso della parola.

(1) Sebbene sia cambiata nel tempo, la credenza in Babbo Natale e’ molto piu’ stabile di ogni religione conosciuta, i cui contenuti e precetti cambiano con molta piu’ frequenza. Per cui, si tratta evidentemente di una UR-religione, ovvero della Madre di tutte le Religioni. Cristo e’ figlio di Dio, che e’ un Regalo di Babbo Natale. Makes sense.

(2) Ovviamente e’ una supercazzola prematurata.