Elezioni tedesche e giornali.

Elezioni tedesche e giornali.

E’ divertente leggere delle elezioni tedesche sui giornali italiani. Perche’ comincio ad avere un’impressione, ovvero che i giornali in Italia scrivano gli articoli qualche giorno prima, basandosi su sondaggi e proiezioni, e poi si sforzino di adattare gli articoli scritti alla realta’ che emerge dai numeri.

Per prima cosa: la CDU non e’ piu’ il partito della Merkel. Per la semplice ragione che si e’ dimessa dalla carica anni fa, e la CDU ha un altro segretario. A me dispiace che sia cosi’ difficile per i giornali italiani imparare il suo nome, peraltro siamo gia a DUE segretari fa, ma le cose funzionano cosi: quando un partito cambia segretario, il segretario e’ un’altra persona. Altrimenti seguendo la stessa logica dovreste dire “il PD di Renzi” per indicare quello di Letta.

Comunque, vi informo che il segretario attuale si chiama Armin Laschet. https://en.wikipedia.org/wiki/Armin_Laschet

Mi rendo conto che Laschet e’ un nome strano per un tedesco, forse per questo gli viene difficile ai giornalisti italiani, ed e’ vero: poiche’ viene da un posto vicino ad Aachen, che in italiano e’ Aquisgrana, e Aquisgrana e’ la citta’ di Carlo Magno, (che gli italiani credono essere in Francia) si trova cosi’ vicina ai confini che il nome sembra quali francese. Diciamo pure belga, ma non ho viglia di finire nella diatriba etnica della mensa del parlamento di Bruxelles, che la gente crede essere una nazione.

Comunque si, adesso dovrete abituarvi a dire “la CDU di Laschet”. Per quanto anche la Markel all’inizio fosse quasi sconosciuta ai piu’, quindi magari e’ questione di tempo. Pero’ ragazzi, se restava la Annegret Kramp-Karrenbauer, allora volevo vedervi.

Secondo punto: la Merkel non puo’ perdere queste elezioni, perche’ non si candida. Ha deciso tre anni fa di uscire dalla politica al termine del mandato. Quindi non puo’ perdere. Se non giochi, non puoi perdere. Mi sembra un ragionamento semplice.

Comunque, andiamo avanti: le cose da notare nelle elezioni di ieri sono le seguenti:

Se osservate le scorse elezioni:

Scoprite subito che un calo del 4% non e’ nulla rispetto al calo subito nelle scorse elezioni. Il problema che la stampa italiana (che ormai e’ sovranista e mira a sdoganare Salvini) e’ che AfD ha perso il 4%, e per AfD questo significa (essendo isolato e senza alleati) diventare (=rimanere) il solito partitello patanazista irrilevante che compare , mediamente ogni 10 anni, sulla scena politica tedesca. I soliti Republikaner, insomma: nascono, fanno scandalo, prendono il loro 10%, poi allarmano quando stanno sul 13%, infine vanno in galera o chiudono perche’ la loro leader fa la pornodiva e gira un interracial. LOL. (successo veramente)

Ma andiamo al punto: perche’ a livello nazionale un’alleanza tra SPD, Verdi e FDP e’ impossibile? Per ragioni ideologiche : almeno due partiti (Verdi e FDP) non stanno insieme. Motivo per cui era gia’ fallita, alle scorse elezioni, la maggioranza “giamaica”.

I verdi infatti hanno posizioni economiche di tipo welfarista piuttosto ideologiche, mentre FDP e’ un partito conservatore di stampo ultra capitalista e turbo liberista.Non possono stare insieme su scala nazionale, e riescono a convivere su scala locale solo quando il terreno di scontro non e’ locale.

Cosa intendo dire? Intendo dire che se vogliamo cambiare l’andazzo generale del welfare tedesco, a livello locale si puo’ fare poco senza imbestialire le famiglie. E quindi una discussione welfare/turbocapitalismo oppure stato/privati e’ possibile SOLO a livello nazionale. Usando questo pretesto e’ possibile metterli insieme a livello locale, ma non nazionale.

In Baden-Württemberg funziona perche’ c’e’ un leader veramente atipico che riesce a rubare voti alla CDU pur guidando un partito piu’ a sinistra di SPD. Ma e’ una questione puramente locale, e non estendibile.

Ma in secondo luogo, anche SPD ha un veto contro i verdi, che sono piu’ a sinistra. Infatti il suo leader ha appena detto che non vede l’ora di prendere il posto della CDU al governo: il guaio e’ che i verdi hanno piu’ voti di SPD, quindi non potrebbe fare il partito di maggioranza.

Ma la cosa interessante e’ la celebrazione di una punizione elettorale (la vicenda delle mascherine, sebbene ancora non chiarita – non c’e’ neppure l’inchiesta della polizia perche’ non era illegale) ha causato una punizione immediata: i tedeschi hanno il dito sul grilletto coi politici.

Al contrario, il catastrofico crollo di AfD non viene quasi menzionato dalla stampa italiana: perdere 4 punti su 16 e’ MOLTO piu’ grave rispetto a perderne 4 su 26, per dirne una. E non si fa nemmeno cenno su COME si sia arrivati a questa debacle.

Quindi lo faro’ io.

I fattori che hanno pesato su AfD sono i seguenti:

E’ difficile sapere cosa succedera’ alle prossime elezioni, per diverse ragioni:

In queste condizioni, a parte le buone notizie su AfD, che la stampa italiana non riporta perche’ e’ una stampa sovranista e sta leccando il culo in anticipo a Salvini, (o forse alla Meloni), i Länder oscillano di continuo.

Il problema e’ che, oggettivamente, essendoci un sistema di sfiducia costruttiva (puoi far cadere un governo solo se ne eleggi un altro al suo posto coi voti del parlamento, non ci sono crisi al buio) , le elezioni locali inficiano poco il governo. Certo, la SPD potrebbe ritirare i suoi ministri ed uscire dal governo, dalla GroKo (grande coalizione) ma il risultato sarebbe di essere accusati di irresponsabilità durante la pandemia.

Non capisco , onestamente, l’esultanza di certi giornali. Certo, Spiegel suonera’ le trombe della vittoria, ma la lezione San Martin Schultz dovrebbe aver vaccinato i giornalisti stranieri che leggono Spiegel.

O no?

Ma il punto finale di queste elezioni e’ semplice: comunque vada, AfD e’ debole e il panorama politico tedesco NON si polarizza. E se non si polarizza, rimane democratico ed essenzialmente possiamo dire: la propaganda di Putin ha fallito.