Caro Giuseppe “the Cringe” Grillo.

Caro Giuseppe "the Cringe" Grillo.

Pensavo che il Cringe si sarebbe esaurito col primo video di Grillo che difende il figlio, per inaugurare la stagione dei padri-chioccia , quando e’ entrata in campo anche la Madre. Il problema di tutto questo e’ che a questo punto (entrata in scena Mamma) si supera quel limite che, in Italia – ma anche altrove – rende obbligatoria la presa per il culo.

Perche’ ci sono delle cose che sono tipiche della cultura umana. Per esempio, la Germania ha una parola specifica – piuttosto antica – per indicare il Cringe (che invece e’ un neologismo). Si chiama fremdschämen.

Ed esiste una regola non scritta per la quale, oltre una certa quantita’ di fremdschämen parte la presa per il culo. Ovunque. Persino a Bielefeld.

Se qualcuno ti prende per il culo, caro Grillo, spesso c’e’ una comoda maniglia.

E con l’ingresso della MammaGrilla nell’arena, la maniglia che ti sei messo nel culo ha i requisiti della 626. Maniglione antipanico, roba cosi’.

Partiamo dall’inizio. Innanzitutto, il video. Perche’ ci sarebbe il video dei ragazzi che saltellano qui e la’ con l’uccello in mano facendo i coglioni , come dici tu, e qui comincio a ridacchiare.

Allora, parliamo delle tue “telecamere di sorveglianza”. I casi sono due:

Qui la MammaGrilla ha superato davvero il limite del Cringe. Perche’ stiamo ipotizzando un dialogo del genere:

Ma il massimo del cringe arriva quando si accusa la ragazza di aver fatto kitesurf nei giorni successivi. Perche’ mai qualcuno avrebbe dovuto controllare cosa faceva la ragazza il giorno dopo? C’era per caso qualche motivo per mandarle dietro un investigatore privato? Assolutamente no! Dopotutto era solo una normale serata di gangbang con una tizia ubriaca appena uscita dal coma etilico, fatta da burloni che saltellano col pisello fuori mentre mamma dorme alla fine del corridoio. Che motivo c’e’ di mandarle dietro un detective? Domanda angosciante, direi.

Risposta: e’ una tipica usanza persiana. In persia lo fanno sempre. Fa parte di una tradizione che si celebra al primo equinozio dell’anno, detto “la festa delle sette S”. Una di queste S sta per “Saltellare col pisello in mano”, la seconda sta per “S-mentre mamma dorme” , poi c’e’ “S-nella camera accanto”,  e infine c’e’ anche “S-mandare un detective senza motivo apparente”. Non fa una piega, e ha un retrogusto di arricchimento di Uranio al 60%.

Oppure no.  Nessun detective. La ragazza ha postato la foto su qualche social. Interessante. Ma niente garantisce che la foto postata sia recente. Magari era stata fatta dieci giorni prima, e postata in seguito. E perche’ quello che la vittima di uno stupro posta sui social e’ rilevante? Perche’ funziona cosi’ per tutte le mamme che se ne stanno coi bigodini a dormire mentre quattro giuovini saltellano per la casa gridando minchiate col pisello in mano. E’ risaputo: la milfologia e’ una scienza esatta.

Del resto, chi non e’ informato di ogni attivita’ di una ragazza nei giorni successivi al gangbang nearby sleepy mamma? E’ normale, no? Il gangbang rende apprensivi. Materni, quasi.

Deve essere chiara una cosa: ci sono molti siti porno al mondo. Quasi tutti danno un sacco di risultati se cercate “gangbang sleeping mom”, oppure “hidden camera bedroom”, o “jumping dicks kitesurf girl”, “forced sex four men  one mamma”.

Quindi non mi stupisco della creativita’ del comico in questione: oscillare tra il ridicolo e il patetico lo sanno fare tutti, ma per il doppio volo carpiato occorre stile. Ci vuole un pezzo grosso. Mamma che dorme vicino al gangbang e’, nel mondo del porno ad hoc, quasi un topos: farlo diventare epico richiede una capacita’ narrativa non trascurabile.

Ma la vera domanda , il vero mistero irrisolto in tutta questa vicenda di “gangbang milf mature big cock forced sex hidden camera” (cosi’ lo descrive il motore di ricerca di xvideos) e’ questo:

ma dov’e’ il pelato di Brazzers quando serve?