Voto ai sedicenni…

Voto ai sedicenni...

Ogni volta che si propone il voto ai sedicenni, si apre una voragine, e parte una campagna denigratoria contro di loro. E ogni volta, la campagna denigratoria si basa sullo stesso concetto: siccome hanno sedici anni, non sono abbastanza maturi o preparati o intelligenti da votare scegliendo il meglio.

E lo potete vedere subito, quando andate sui giornali di oggi:

La stupidita’ di questa propaganda e’ visibile quasi subito, semplicemente per confronto.

Si comincia da “Ariete”, secondo la quale l’idea e’ fighissima (per favore, fighissimo lo dicevamo noi negli anni ’80, non mettete cinquantenni a imitare il supposto gergo giovanile. Provate a far scrivere gli articoli da uno che ha davvero 16 anni) , ma bisogna dare ai ragazzi la possibilita’ di formarsi un’opinione.

L’obiezione sembra ragionevole, ma viene da chiedersi quale possibilita’ venga data agli adulti. Se osserviamo che ci sono milioni di persone che credono in omeopatia, scie chimiche, alieni, QAnon, abbeppegrillo, viene da chiedersi se dovremmo far votare gli adulti.

Continuate pure ad elencare tutti i requisiti che mancherebbero ai sedicenni per votare: ma lo accetterei solo qualora tali requisiti vengano accertati tra gli adulti.

Voglio far notare, pero’, che se “Ariete” e’ vera, si sta ponendo il problema di adeguatezza: sta dicendo che si chiede se un giovane sia abbastanza formato in educazione civica, per esempio (dove si studia la Costituzione e l’organizzazione dello stato) . Qualche adulto si e’ mai posto il problema? No. Tanto e’ vero che sentiamo parlare di “governi eletti dal popolo” in un paese ove il governo NON viene eletto dal popolo, perche’ e’ eletto dal Parlamento.

Diciamoci pure la verita’: ma davvero pensiamo che un ottuagenario (che pure ha il diritto di voto) abbia la lucidita’, la comprensione, e sia piu’ lucido di un ragazzo di sedici anni? Avete mai avuto a che fare con anziani? Peggio: avete mai letto Scalfari su Repubblica?

Ci si chiede se siano abbastanza “informati” per votare: ma se andiamo alle fasce anziane della popolazione, tutto quello che vediamo sono persone che si informano principalmente in TV. E che TV. Davvero sono “informati”? E come? Coi plastici di Vespa?

Vogliamo parlare del tasso di alfabetizzazione per eta? Basterebbe questo per TOGLIERE il voto ai 65+. Vogliamo parlare dell’alfabetizzazione informatica? Com’e’ che appena qualcuno vuole fare innovazione e introdurre una stupida carta di credito nei negozi, salta fuori la vecchina di 73 anni che non la puo’ usare perche’ e’ vecchia decrepita. Pero’ quella puo’ votare, giusto?

L’altra tesi che leggo e’ che non bisogna dare il diritto di voto ai giovani perche’ “non vogliono piu’ diventare genitori”. Interessante. La riproduzione come fonte dei diritti politici. Se questo non sequitur e’ un sintomo della “lucidita’” degli adulti, onestamente la mia proposta e’ di far votare SOLO dai 16 ai 20 anni. E onestamente, di “non sequitur” in politica ne vedo anche troppi, per non sospettare che la colpa non provenga anche da quei vecchi decrepiti che vedo scrivere contro.

Assegnare la maturita’ agli adulti come se fosse scontata e’ l’errore piu’ grande che la nostra societa’ sta commettendo. Dare per scontato che un essere umano sia come il grana padano e migliori stagionando e’ una stronzata che ci sta gia’ presentando il conto. Una societa’ sempre piu’ bigotta e senile. Gente col grana padano al posto del cervello. E molto, molto, stagionato.

Voglio dire, leggo persone in giro che dicono “si diventa adulti a 21 anni”. Ma stanno scambiando una condizione necessaria con una sufficiente. Anche ammesso che questa assunzione di tipo biologico pesi davvero sulla “maturita’ ” ( e basterebbe seguire un giorno di lavori del parlamento italiano per escluderlo)  , perche’ per paralizzare un qualsiasi gruppo di italiani basta chiedere “chi si prende la responsabilita’ ?”

Poi bisogna chiedersi cosa cambierebbe, in politica.

Dunque, ogni anno di natalita’ pesa oggi circa l’uno per cento. Si tratta di inserire un due per cento di elettori nel conteggio. Da quel momento arriveranno gli spin doctor, e cominceranno a chiedersi “come avere i voti dei giovani”. Perche’ un due per cento pesa.

Ma il problema e’ che a quel punto “come avere il voto dei giovani” comincera’ a diventare un tema rilevante, perche’ una volta entrati in parlamento poi il problema diventera’ di non perdere il voto dei giovani.

Salvini dice che si puo’ fare perche’ pensa di avere , attraverso Luca Sissy Morisi, una comunicazione piu’ moderna. Strano. Perche’ la sua comunicazione, benche’ piu’ moderna di quella del PD , non scende ancora sotto i 25 anni. I sedicenni oggi stanno su qualche server Discord, su TikTok,  twitch, e altri social dedicati.

La seconda domanda poi sarebbe “e cosa vogliono i giovani”? Qui la cosa si complica, perche’ dai 16 ai 18 e’ un periodo che si divide in due parti:

Difficile capire cosa farebbero i partiti di fronte a questa consapevolezza. E probabilmente questa idea li porterebbe a pervertire le trasmissioni televisive al fine di rincoglionirli quanto gli adulti, per quanto sia difficile visto che guardano poca TV.

Non credo, onestamente, che cambierebbe un granche’: gia’ oggi al voto ci vanno persone molto radicalizzate, perche’ le persone razionali sono stufe di un esercizio inutile. Aggiungere altri elettori non credo cambierebbe molto.

Allora perche’ tanta opposizione?

Perche’ il mondo della stampa e’ in mano a vecchi. Le risorse sono in mano a vecchi. Lo status quo e’ in mano a vecchi.

E i vecchi hanno paura. Hanno paura di tutto. Vivono nella paura. Dei ladri. Dei negri. Degli stranieri. Dell’ Europa. Del futuro.

E’ la loro forma mentis che li spinge a reagire. E a tuffare il paese in un dibattito sull’eta’, perche’ altrimenti si potrebbe anche parlare di un dibattito sullo Jus Soli, o sulla maturita’.

Io per esempio sarei dell’opinione di concedere il diritto di voto solo a chi ha superato il diploma di maturita’, per dire. E se avete delle remore , alziamo alla laurea. E se avete ancora delle remore perche’ university is not what used to be, allora al dottorato.

Allora, anziche’ chiedersi se l’elettore ha EFFETTIVAMENTE quel che serve a votare, meglio chiedersi se ha l’eta’.

E’ piu’ semplice, e specialmente, piu’ stupido. E agli adulti la via stupida piace molto.