La prima associazione gay della storia.

Dai commenti ricevuti all’ultimo post, credo che sia poco chiara la finalita’ ultima della chiesa, delle sue organizzazioni, del suo modo di reclutare, e quindi della sua ossessione per la sessualita’. Vi sfugge quanto la sessualita’ sia importante nel reclutamento dei preti, e quale sia la ragione per cui la persona si fa prete, cioe’ la sua “hidden agenda”. Vediamo di capirci meglio.

Il voto di celibato per i preti -e  quello di castita’ dei frati, sono due cose diverse e non per caso – nasce principalmente per il problema delle eredita’. La chiesa faticava a conservare le sue proprieta’ perche’ in un mondo familista se non tribale esse venivano puntualmente sperperate da mogli ed eredi, nonche’ lasciate in eredita’ a parenti, che sono sempre troppi in un mondo legato ai clan.

Ma una volta stabilito il voto di celibato prima e di castita’ dopo, la chiesa ha scoperto rapidamente di aver messo in piedi un meraviglioso meccanismo di reclutamento, basato sulla libidine, che si alimenta mediante la sessuofobia che la chiesa stessa semina.
Facciamo un esempio. Siamo nel primo medioevo e ci piace un sacco chiavare. Diciamo che siamo eterosessuali. Allora abbiamo un problema:
Proviamo a fare invece una seconda scelta. Diventiamo preti.
Ripetiamo il processo e diciamo di essere gay. E proviamo ad esercitare.
Allora proviamo a farci preti:
Vedete che funziona MOLTO meglio?
Adesso andiamo oltre. Siete dei maialoni ma di quelli forti. Vi piacciono cose tipo sesso con animali, orge e baccanali, fruste e catene, mangiare merda e ogni altra porcheriola. Cosa potete fare? Oh: al misero prezzo di un pochino di clausura monacale e di un ulteriore voto, quello (LOL) castita’, che permette di espellervi se siete cosi’ stupidi da farvi scoprire, avrete a disposizione un intero convento.
Vedete che comincia ad andare meglio, ma tanto meglio, la vostra zozzissima esistenza?
Adesso immaginiamo di essere una donna dalla sessualita’ pronunciata nel medio evo. Ma non avete la ricchezza che serve per coltivarvi un bello stalliere. Avete qualche problemino.
Allora entrate in un convento di suore.
Mica male, eh?
Diciamo che siate lesbiche:
Allora entrate in convento.
Anche qui , le cose cambiano in meglio, vero?
Ora, immaginate di avere un’associazione che capillarmente recluti e attiri tutti coloro che hanno una sessualita’ estremamente pronunciata, varia e sovrabbondante. Per secoli. Tutti gli uomini cui piace cambiare molti partner, omosessuali, bisessuali, sadici, masochisti, zoofili, pedofili, e tutte le loro controparti femminili, tutti attratti dalla chiesa perche’ e’ l’ UNICA via di fuga da una societa’ che e’ sempre piu’ sessuofoba.
E come se non bastasse, piu’ la chiesa semina sessuofobia, piu’ essa riceve indietro delle “vocazioni”, dal momento che, essenzialmente, si tratta dell’unico sbocco. Le famiglie ricche vi manderanno i figli e le figlie sessualmente piu’ “strane” e d “irriducibili”, tra gli strati poveri della popolazione scopriranno la vocazione tutti coloro che altrimenti sarebbero condannati ad essere scoperti ed emarginati, puniti e spesso uccisi.
E possiamo aggiungere altri vantaggi per donne ed uomini: lo stupro di una suora nel medioevo e’ l’unico stupro che viene perseguito dalla legge. E abbiamo dimenticato, per gli uomini, il sistema delle confessioni.
Siete un prete gay ma non sapete con chi divertirvi? Non affannatevi a cercare rischiando di fallire ed essere scoperti e denunciati: le pecorelle verranno da voi a dirvelo, quando si confessano. Vi piace la gnocca ma avete paura di qualche marito incazzoso e non avete il coraggio di provarci? Nessun problema: la zozzona verra’ da voi a dirvi che le piace il cazzo, nella confessione. Vi piacciono i ragazzini ma se vi scoprono vi ammazzano? Nessun problema: verranno i ragazzini stessi a raccontarvelo. Avete il database completo dei vizi, per voi il paesello e’ un supermarket di sesso, dal quale dovete solo scegliere cosa vi piace quel giorno.
E in questo, il celibato vi mette al riparo da eventuali matrimoni riparatori, e se siete frati il voto di castita’ permette alla chiesa di espellervi se siete cosi’ stupidi da farvi scoprire e non e’ possibile rimediare. E’ fantastico.

 

PER DUEMILA ANNI LA CHIESA CATTOLICA e’ il rifugio ideale per chiunque abbia una sessualita’ fuori dal comune. Per duemila anni “vocazione” significa semplicemente una vera e propria sessuomania alla ricerca di uno sbocco legale e socialmente accettato.
La cosa e’ fatta coscientemente? Forse all’inizio no, ma dopo un paio di secoli, quando il 100% della gerarchia e’ fatta da assatanati e sessuomani, non e’ credibile pensare che le varie “agende nascoste”, mascherate da “vocazioni”, non siano diventate un’agenda condivisa internamente. Probabilmente attorno al primo medio evo era gia’ chiarissimo alla chiesa e alle sue gerarchie di essere il rifugio di ogni sessuomane e di ogni assatanato, lesbica, omosessuale, zoofilo, ninfomane, satiro, pedofilo dell’intero mondo cristiano.
Che cosa fare allora? E’ semplice: questo garantisce a tutti , ma proprio a tutti, un meccanismo di reclutamento perfetto. Basta spingere la societa’ alla piu’ folle sessuofobia per spingere i giovani a cercare liberta’ e piaceri proibiti tra le mura della chiesa stessa.

E cosi’ la Chiesa si specializza nelle exit strategy, cioe’ nello sviluppo di strategie e metodi (generalmente trasferimenti e cambiamenti di nome) che permettano al pretino che viene scoperto di cambiare aria senza essere punito, o di essere comunque protetto dalle gerarchie.

Finche’ l’omosessuale sara’ perseguitato fuori dalla chiesa e impunito all’interno, i gay verranno a riempire i conventi. Finche’ la donna libidinosa e’ disprezzata, verra’ a cercare piacere nei conventi. Sinche’ l’uomo troppo marpione rischia la vita per il reato d’onore,  verra’ a cercare impunita’ come prete: verra’ trasferito dove nessuno lo conosce. Basta reprimere la societa’ mentre si difendono sempre i preti che si fanno beccare, e le vocazioni fioccano. Grazie al meccanismo della confessione possono raggiungere tutti questi giovani in calore in privato e proporre loro la pacchia.
Mica male, eh?
Qualcosa ovviamente ha rotto le uova nel paniere. Se i gay sono accettati e si sposano, non hanno piu’ bisogno della chiesa. Se le donne possono trombare qui e la’, possono abortire fuori da un convento e possono essere lesbiche, non hanno piu’ bisogno della chiesa. Se chi ha gusti sessuali anomali va a mettere un annuncio su internet e trova quel che vuole, non serve piu’ la chiesa.
Se lo stato diventa laico e i giovani vanno in altre scuole, si perde il parco giochi. Se lo stato diventa laico e chiede conto della pedofilia, diventa un problema.
E allora, signori, capite bene l’odio di queste persone:
Se viene meno la sessuofobia e i costumi si civilizzano, se la chiesa termina di essere l’unico posto di libero sfogo sessuale impunito ed impunibile, semplicemente SI FERMA IL FLUSSO DI VOCAZIONI.
Il piu’ incredibile sistema di reclutamento della storia, che si autoalimenta semplicemente reprimendo fuori cio’ che si concede dentro, si e’ incrinato per via della diffusione delle liberta’ individuali nel campo sessuale.
Adesso potete capire facilmente perche’ i preti odiano queste donne che si emancipano. Che non si confessano piu’. Che non hanno bisogno di un prete per farsi scopare fuori da casa. Capite perche’ odiano questi gay, che non sentono piu’ la vocazione. Capite perche’ odiano la liberta’ sessuale, perche’ odiano ogni aborto non finisca sepolto nel giardino interno di un convento.
Perche’ questo minaccia la chiesa. Mina il suo sistema di reclutamento.
Una prova a fortiori? Ormai ci sono solo due forme di sessualita’ che vengono condannate: zoofilia e pedofilia.
La zoofilia e’ una cosa ancora molto underground, mentre sulla pedofilia il disprezzo e’ fortissimo. E siccome l’unico posto ove farla franca era la chiesa, guarda caso….. sapete bene com’e’ finita.

Ecco, adesso sapete chi sia il prete e perche’ parla cosi’.

 

Uriel