Imprenditori mambo.

Imprenditori mambo.

Immagino che nelle sedi dei giornali, qualche esperto di marketing suggerisca al giornale che durante l’estate gli italiani mangiano cibo per polli. Perche’ continuano ad insistere con una lagna che sta diventando insopportabile, quella dei poveri imprenditori che pagano gozzillioni ma non riescono, poverini, a trovare gente che lavora.

Un altro esempio appare oggi sul Corriere, qui:

«Cerco 60 autisti a 3.000 euro al mese. Ma non riesco a trovarli»
Gerardo Napoli, amministratore unico della Napolitrans di Salerno: «Non troviamo il personale di cui abbiamo bisogno. Si aiutino i disoccupati a sostenere i costi della patente o si apra agli extracomunitari»

 

La cosa che impressiona di questo pseudoimprenditore, e adesso vi diro’ perche’ lo chiamo “pseudo”, e’ questa parte qui:

Cosa ci dice questo “imprenditore” in un solo paragrafo?

Smontare queste storielle e’ semplice. Solo un mentecatto come Landini, che annuisce quando Briatore gli dice che lui paghera’ 1700€ al mese i suoi camerieri (che per andare a lavorare li’ dovranno trovare casa in un posto dove con 1700€ non affitti nemmeno una cuccia per il cane) , senza nemmeno chiedere se siano 1700 lordi o netti. (a proposito, questi tremila dell’articolo sono lordi o netti? Domanda che nessun giornalista fa….).

Siamo di nuovo al capitolo “la merda piu’ la pesti e piu’ puzza”. Il giornalista (o l’imprenditore in questo caso, o il politico) si sforzano di scrivere una storia che rimanga in piedi, ma quando ci mettiamo le cifre , i dati, e i fatti, la storia non sta in piedi.

Qui stiamo parlando di due cose:

Certo, esistono anche altri fattori. TIpo la reputazione. Se questa azienda, per dire, a volte “ritarda a pagare gli stipendi”, per dire, e ha la reputazione da cattivo pagatore, 3000 euro non basteranno mai (che siano lordi o netti).  Che reputazione ha quest’azienda? Boh. Il giornalista non fa domande. Non si pone problemi.

La verita’, ripeto, e’ che la merda piu’ la pesti e piu’ puzza. E mettere sui giornali un tizio che ha 80 milioni di fatturato ma non ha 360.000 euro di liquidita’ o di credito , e non trova fondi regionali/EU/nazionali per la formazione, e’ veramente cibo per polli.

La nuova(?) dieta estiva degli italiani.