MM:beh, mi aveva detto la ***** che tua nonna ha il tuo numero. E tua nonna mi ha dato un biglietto con il tuo numero e il tuo indirizzo.
Uriel:ah.Sì, le ho lasciato un mio biglietto da visita, è vero. Come sta la *****?
MM:come alle superiori.
Uriel:solito materasso legato sulla schiena?
MM:sì. 🙂
Uriel:e tu? Cosa fai di bello?
MM:mah, lavoro come impiegata in un’agenzia viaggi, la ******
Uriel:ah. E come ti trovi?
MM:cosi così, tiro avanti la baracca.
Uriel:beh, oggi è già molto. Fai ancora politica? Non eri dentro l’ FGCI?
MM:no, non faccio più niente.
Uriel:come mai?
MM:è diventato una merda.
Uriel:in che senso?
MM:guarda, una merda.sono andata ad una riunione delle donne del PD. Si parlava di tematiche femminili.
Uriel:aha. E?
MM:la serata era incentrata sulle pari opportunità. Le donne non riescono a fare politica, ci sono poche donne in parlamento, eccetera.
Uriel:e perchè dici che è una merda?
MM:mah io faccio la commessa a me di fare carriera nell’azienda non mi interessa: l’agenzia non è mia,come faccio a fare carriera? Non posso mica diventare titolare. E non voglio neanche andare in parlamento.
Uriel:insomma, non ti interessavano quei temi?
MM:sì e no,mi interessavano le problematiche femminili. Non i problemi delle donne manager e il problema delle quote rosa in politica.
Uriel:cioè? Cosa ti interessava?
MM:******, il mio problema è che a ********* non c’è l’asilo nido e quello delle suore fa orari che non mi servono a niente.
Uriel:beh, capisco. E?
MM:quelle discutevano dei problemi della donna in politica.
Uriel:capisco. Ma se ci fossero più donne in politica magari farebbero l’asilo nido. Diciamo su scala nazionale, pensando in astratto.
MM:ma infatti se ne parlano a Roma nel Loft va bene. Ma se a ********** riunisci le donne del paese , devi parlare dei problemi delle donne di *******. Non della Carfagna e di quote rosa. E’ la sezione del paese. E’ la mia sezione.
Uriel:capisco.
MM:non mi serve a niente una politica così. Non serve più a nessuno.