I discorsi che Uriel scrive per sua figlia, quando sara’ grande. Se ne avra’ bisogno.

 Nel matematico alberga una convinzione che lo rende insopportabile agli altri: e’ forte in lui la convinzione che una sola mente, usando solo gli strumenti della logica , possa distinguere il vero dal falso, scremando il fiume di informazione che gli viene gettato addosso, laddove altri si trovano ad ingozzarsi come maiali nel truogolo.

Questo non equivale ad un’affermazione positiva, come pensano in molti:il matematico non pensa di poter arrivare sempre e comunque al vero. Si tratta di un’affermazione nel campo della critica: il matematico pensa che la logica, pur con i propri limiti come strumento positivo, sia uno strumento di critica sufficiente a smantellare qualsiasi menzogna.

E’ questo che rende i matematici, spesso, insopportabili agli altri; perche’ neanche i matematici controllano la logica ( e non sono neppure tenuti a produrre quelle frivole applicazioni commerciali che i fisici chiamano “esperimenti”) finiscono col seguirne i binari ovunque conducano.

Se vai a studiare matematica, e sei affascinata dalla logica, sappi di avere addosso una maledizione biblica: chiederai un’analisi e ti porteranno una tassonomia (e poi falliranno in fase di sintesi), suggerirai alla gente di ragionare per induzione e loro procederanno per inferenza (e non saranno mai certi di aver prodotto risultati abbastanza generali) : far notare loro come non sappiano pensare servira’ solo ad irritarli e non a stimolarli a fare di meglio.

Perche’ non tutti quelli che hanno le gambe sanno correre: ad esclusione di coloro che si allenano a buon livello, la maggior parte di noi agita le gambe in un modo scomposto, almeno dal punto di vista di un allenatore di atleti.

Ecco, l’impressione che avrai e’ questa: sarai come un maratoneta che guarda gli altri camminare e pensa alla loro penosa carenza di tecnica ed allenamento. Per sentirsi rispondere che se una persona ha le gambe e si muove, allora cammina. Cosi’ , chi non ha studiato logica ti apparira’ come un tizio che ha un cervello, conosce una lingua e dice delle cose. La loro spaventosa mancanza di tecnica ti apparira’ quasi penosa, ma non azzardarti mai a dire loro “non sai pensare”. Non lo accettano. E non lo accetteranno mai.

Sono disposti ad accettare il fatto che un atleta abbia piu’ tecnica di loro nel correre, e quindi di non saper correre, sono disposti ad accettare che un ballerino abbia piu’ tecnica di loro nel ballare, e quindi di non saper ballare, ma non accetteranno mai che un matematico od un filosofo abbiano piu’ tecnica di loro nel pensare. E quindi, di non saper pensare.

Per questi maiali dell’informazione, cosi’ onnivori e destrutturati, tutto cio’ che non si chiama “contenuto” si chiama “contenitore” : l’idea di “struttura”, come ente distinto sia dal contenitore che dal contenuto, non li sfiora neppure. Sono destrutturati e quindi onnivori. Cioe’ indifesi alla menzogna: possono scegliere da quale truogolo mangiare, ma non possono mai conoscere le ragioni di tale scelta.

Questa cosa, la struttura del pensiero, che non e’ contenuto ma non e’ neppure contenitore, non e’ altro che la logica. Che a loro manca, perche’ non l’hanno mai studiata.

Ma guai, guai, guai a farglielo notare.  – I discorsi che Uriel scrive per sua figlia, quando sara’ grande. Se ne avra’ bisogno.

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