Dunque l’indie non è un concetto definibile in assoluto

 Dunque l’indie non è un concetto definibile in assoluto (e che come tale avrebbe un inizio e una fine) bensì relativo, quasi filosofico e dunque soggetto a una continua ridefinizione.  

Ecco i danni culturali prodotti da Benedetto Croce. Ogni cosa che non sia “Tecnica Pura” e’ soggetta agli smanettamenti di qualsiasi pirla che sappia scrivere.

Un giorno questi personaggi si chiederanno se dopo aver scelto una scuola “per il mondo del lavoro” abbiano ancora gli strumenti culturali per capire che “quasi filosofico e dunque soggetto ad una continua ridefinizione” sia una puttanata che non dovrebbe mai uscire dall’ora di aggiustaggio di un ITIS qualsiasi.

Che cazzo significherebbe un “concetto QUASI filosofico”? Nulla, non significa nulla, poiche’ la filosofia studia i concetti in quanto tali, ogni concetto e’ oggetto di studio filosofico. Non esistono concetti “quasi” filosofici.

Probabilmente, al posto di “filosofico” si voleva dire “sfumato”, o forse “ambiguo”.

Ma la convinzione del perito meccanico e’ che laddove non ci sia puzza d’olio vi sia assenza completa di regole, che fuori dall’ingegneria non ci siano formule. Migliaia di anni di filosofia e di logica gettati nel cesso da una scuola fatta “per il mondo del lavoro”, cioe’ per produrre servi. Semplicemente perche’ il buon perito industriale pensa che al di fuori della tecnica, cioe’ nel mondo umanistico , non ci siano regole e definizioni rigide allora dev’essere vero. La sua ignoranza diventa verita’, e cosi’ “filosofico” significa “soggetto a continue ridefinizioni”. Come se nel mondo della tecnica non venisse ridefinito di continuo ogni concetto a seconda del progresso in atto!

Bene, ho l’onore di spiegarvi che filosofia e logica hanno scritto , sui “concetti”, molte piu’ regole e molte piu’ strutture di quante qualche qualche ingegneria potra’ mai produrre.

E vi spiego che il mondo della filosofia e della logica e’ di gran lunga piu’ rigoroso e regolato di quello dell’ingegneria.

Se “indie” fosse un concetto “filosofico” o anche vicino al filosofico, si saprebbe con assoluta certezza dove inizia, dove finisce, come inizia , come finisce, come si produce, come si distingue da ogni altro. Il problema e’ che “indie” e’ solo un brand, cioe’ qualcosa del tutto privo di contenuti. Ed e’ per questo che puoi dargli il significato che vuoi: non ne ha.

Non e’ un concetto filosofico, e’ un concetto asofico, perche’ NON e’ un concetto, e’ solo uno stupido brand, e un’oretta di filosofia dell’estetica basta a capirlo.

E’ solo che non ne conoscete le regole, della filosofia. Venite da scuole fatte “per il mondo del lavoro”, non potete conoscerle. Vi hanno fatto credere che solo le materie tecniche e scientifiche siano rigorose, e per questo pensare che “umanistico” e “filosofico” indichino il caos e l’ambiguita’.
Ma questa convinzione e’ semplicemente lo specchio della vostra ignoranza caprina.
Del resto oggi date la tesi con Powerpoint, come pensate di poter capire Aristotele?

E specialmente, come osate?Siete usciti da una scuola fatta “per il mondo del lavoro”. Andate a lavorare, e smettetela di scrivere cose “quasi filosofiche”. Che fate ridere, fate.

Uriel

 

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