The Potato e la Nato.

The Potato e la Nato.

Come al solito, quando arriva una polemica nessuno si mette a guardare la Luna, e si guardano solo i dettagli. Del Patatone,  che dice che inviterebbe i russi ad attaccare la NATO si guarda molto all’ “inviterebbe i russi”, ma nessuno va a notare una cosa bizzarra: Patatone  crede che i soldi del famoso 2% erano soldi che “dovevamo pagare alla NATO”  , se non addirittura agli USA. 

Qui adesso voi direte “ma lui sbaglia, perche’ il 2% e’ spesa militare, magari uno si fa tutto in casa e alla NATO non va una lira”. In realta’, non sbaglia affatto. E’ assolutamente noto, infatti, che ogni trattato tra noi e gli USA arriva con una serie di “patti taciti”. Per esempio, che nessun americano finira’ mai in un carcere italiano, qualsiasi cosa faccia, e’ un patto tacito con l’Italia. Anche il fatto che l’Italia spedira’ Carabinieri in qualsiasi missione americana, per compensare la nota incapacita’ degli americani di interfacciarsi con dei non-americani.

E c’e’ effettivamente un patto non detto che riguarda quel due per cento. 

Esiste un accordo tacito per il quale i paesi nato devono spendere il 2% del PIL in armamenti americani. Non in semplice spesa americana. In sistemi d’arma americani.

 

Questo serve a salvare un’industria militare come quella americana, che e’ sovradimensionata , corrotta e inutile. 


Potete constatare quel che dico chiedendovi “ma se domani la Germania spendesse il 2% del PIL per un programma nucleare militare, come quello francese, gli andrebbe bene?”. La risposta e’ che “no”, non gli andrebbe bene: quando alcuni paesi europei parlavano di farsi armi atomiche, come Italia e Germania, gli usa li hanno obbligati a firmare un trattato di non proliferazione, dando in cambio armi atomiche sia all’ Italia che alla Germania.

Del resto, ormai la bomba atomica se la fanno anche paesi del terzo mondo, quindi sarebbe tranquillamente alla portata di paesi come la Polonia, l’Italia o la Spagna, ma anche Svezia oppure Olanda. Ma nessuno lo sta facendo. 

Interessante. 

Del resto, se osservate come fa i conti Trump quando menziona le cifre , non si comporta come se i paesi europei siano sotto il 2%; ma in fondo di poco. Si comporta come se fossero allo 0%. E questo e’ dovuto al fatto che la spesa in armamenti quasi sempre e’ interna, quando non intraeuropea. E Trump ce l’ha con la Germania perche’ e’ dai tempi del Patriot che non ha comprato quasi nulla e si e’ fatta in casa i sistemi. 

Ce l’ha poco con l’Italia, perche’ alla fine gli vendiamo gli F-35. 

Questo e’, semplicemente il punto. Trump non sta dicendo nulla di strano: sta solo rendendo ufficiale una cosa che tutti fingono di non sapere: l’accordo non e’ quello di pagare il 2% in spesa militare, ma di pagare il 2% in sistemi di fabbricazione americana.

Nella mente di Trump, gli europei devo pagare dei soldi alla NATO, ovvero agli USA. Quindi, dice, se non pagano , “mi devono tanti soldi”: a dire il vero, se siamo sotto la cifra pattuita, al limite i soldi li dobbiamo alla nostra industria militare.


E’ davvero buffo che la stampa italiana non si senta mai in dovere di parlare di questi patti “taciti”. Essi esistono e sono nello stile americano: non per niente Putin continua a dire che con la Nato c’era un patto tacito di non avanzare verso est. Ovviamente gli USA dicono “ma chi? noi? mavala’?”. 

La moda dei patti taciti degli USA non e’ certo ignota: non c’e’ alcun trattato evidente tra USA e Arabia Saudita, o tra USA e Israele. Eppure, se vedete un pochino, gli aiuti militari americani fioccano.

Il punto e’ davvero semplice: Donald ha ragione. L’accordo e’ di pagare una protezione agli USA per la protezione della NATO. 

Altrimenti se qualche cattivo ci da’ fuoco al negozio, lui non ci difende.

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