Neotenie politiche, II.

Quelle che ho enunciato nel post precedente sono due principi che in realta’ sono semplicemente quelli con cui vi scontrerete se lasciate casa. Dove per “lasciare” casa significa diventare adulti, e non avere piu’ il paracadute di mamma che vi aiuta se vi giustificate bene o se piagnucolate a dovere. Cosi’ come ho detto che il governo fa quel che volete, esattamente come agirete come vi pare quando non avrete piu’ una mammina che vi spiega come fare.

Punto primo, la responsabilita’. Anche se voi neotenie credete che la responsabilita’ coincida con la colpa, le cose non stanno esattamente cosi’. I due concetti non coincidono per nulla.
Il mio manager attuale risponde del mio team, cioe’ di quel che faccio io. Se io combino un disastro, lui non ha modo di saperlo prima. Non puo’ fermarmi. Non puo’ farci nulla. Tuttavia, ne risponde all’azienda, perche’ la sua posizione e’ quella di chi risponde. La responsabilita’ non e’ il frutto di un giudizio sulle vostre azioni. Alla responsabilita’ concorrono due cose:

    1. La posizione che occupate.
    1. I risultati che ottenete.

E no, non e’ una cosa strana. Quelli di voi che hanno lasciato la mammina (anche con la mente) e sono andati a vivere da soli sanno benissimo che se io entro al casino’ da maggiorenne e mi gioco tutto, la mia posizione me lo permette. E sanno benissimo di non poter accusare il casino’ di nulla: loro hanno scelto.
Ma se io firmo una delega a mio figlio sul mio conto in banca credendo che ci comprera’ solo le sigarette, mio figlio entra al casino’ e si gioca tutto, chi e’ responsabile?  Ancora io. Posso accusare di qualcosa il casino’? No. Perche’ io sono nelle condizioni , cioe’ nella posizione, di essere responsabile. Che sia colpa mia o meno, che io possa fermare mio figlio o meno, che io abbia fatto tutto il possibile per educarlo meglio o meno, alla fine rispondero’ io. Perche’ sono nella posizione di risponderne io.
E quindi, se i risultati sono pessimi, il direttore di banca mandera’ ME in bancarotta. Due sole cose: risultati e posizione. Questa e’ la responsabilita’, che e’ un concetto diverso dalla colpa.
Ora, in una dittatura il dittatore e’ responsabile di tutto. Perche’ decide lui. Non ha avuto deleghe.
Ma quando mettete in piedi una democrazia, quello che fate e’ SOLLEVARE il governo da OGNI responsabilita’, per averla voi. Esattamente come quando lasciate casa: dovete fare esattamente le cose che facevano prima la mammina e il paparino, ma adesso siete VOI nella posizione di risponderne.
Bene: l’elettore e’ nella posizione di rispondere dei risultati del governo. Questo significa democrazia.  L’elettore e’ sempre responsabile, a prescindere dalle sue colpe personali.
Qualcuno nei commenti ha parlato di vittime: esistono le vittime di una dittatura. Di una monarchia assoluta. Di una teocrazia.(1)  Ma non esistono, per definizione, le vittime della democrazia. Esistono i responsabili della democrazia. Stalin e’ responsabile delle persone che ha ucciso. Il popolo americano e’ responsabile di quelli che sono morti durante il periodo Bush.
Perche’ Stalin era un dittatore, Bush no.

In democrazia il governo non ha NESSUNA responsabilita’. Nessuna. Perche’ iniziare una democrazia e’ l’atto con il quale si solleva il governo da OGNI responsabilita’ e si appoggiano tutte le responsabilita’ sul corpo elettorale.

Non potete dire che non siete responsabili. Avete dato una delega, esattamente come un padre puo’ delegare mio figlio a ritirare qualsiasi somma dal conto in banca. Se poi il figlio se li gioca al Casino’,la responsabilita’ e’ di chi ha firmato la delega.  Fine della fiera.
Con il voto vi siete presi TUTTE le responsabilita’, e la vostra posizione di elettori vi rende responsabili. Che votiate Di Pietro, che votiate opposizione, che siate d’accordo o meno, se siete elettori siete responsabili. Che ci possiate far qualcosa o meno, che abbiate fatto quanto serve o meno, siete responsabili. Se il sistema elettorale non vi piace, beh, erano cavoli vostri farlo andare bene, cosi’ come se ad un padre non piace la condotta scellerata del figlio, sono cavoli suoi impedire che spenda tutti i soldi al casino’. Il fallimento non HA giustificazioni di fronte al concetto di responsabilita’, perche’responsabilita’ significa solo che e’ possibile misurare i risultati e che siete in una stabilita posizione. Punto.
Non esistono vittime di una cattiva democrazia. Esistono vittime di una cattiva dittatura. In democrazia, buona o brutta che sia, esistono solo responsabili. Che siano colpevoli o meno, la posizione di elettori vi rende responsabili. Punto.
La responsabilita’ non deriva da un giudizio sul vostro operato. Non esistono situazioni di responsabilita’, esistono POSIZIONI di responsabilita’.
Non lo volete capire perche’ siete delle neotenie che hanno ancora in mente la mamma, responsabile di tutto, che tutto giustifica e se avete una buona giustificazione da piagnucolare vi aiutera’ sempre. Ma quando uscirete di casa, e vi uscirete davvero, scoprirete che la sola posizione di capofamiglia vi affibbia delle responsabilita’. A prescindere da un giudizio sul vostro comportamento: solo perche’ occupate quella posizione li’.
E quando occupate una posizione di responsabilita’, non potete piagnucolare dicendo “ma cosa dovevo fare allora?”. No, dovete proprio prendere una decisione, e dovrete prenderla ogni volta che serve.
Siete elettori. Siete responsabili. Non cambia un cazzo alcun giudizio sul vostro comportamento. In democrazia il governo NON e’ responsabile di NIENTE: mettendo in piedi una democrazia siete usciti dalla casa di mamma-dittatore e avete deciso di fare a modo vostro. Da quel momento, da quando avete il diritto di voto, siete responsabili voi e non piu’ il governo.
Passiamo al secondo punto: il governo fa quello che gli dite di fare.
E’ unafrase di verita’ assoluta. Basta solo esaminare come funzioni una democrazia: un governo vuole essere eletto. Per essere eletto deve ottenere il vostro voto. Per farlo deve farvi delle proposte. La prima cosa che deve chiedersi, e’ “che cosa vogliono i cittadini”?
Questo non coinvolge le ideologie. Non coinvolge le leggi o il dibattito. Nono. Questo coinvolge le vostre scelte di vita. Il governo misura quelle. E, cosa importante, le proposte sono positive: il governo non scrive sul programma quello che NON fara’. Ci scrive quello che fara’. Cosi’, “io ero contro” e’ come dire “io stavo zitto”. Perche’ se siete contro qualcosa il governo non vi ascolta. Ascolta solo le cose che volete. E siccome ogni governo vince sempre per il rotto della cuffia, tipo 5-6%, non puo’ rischiare di scontentare  davvero qualcuno. Puo’ scrivere cose esteticamente di destra o di sinistra, ma come dicono sempre i presidenti eletti, “io sono il presidente di tutti”. Ed e’ ovvio: se vinco con un 5% di margine, non posso rischiare di mettermi contro il 5% della popolazione. E siccome non so chi sia ad avere una certa richiesta, e non so se sia “dei miei o meno”, devo intercettare sempre la volonta’ di almeno il 95% della popolazione. La volonta’ positiva.
Se a voi da’ fastidio avere una donna come capo sul lavoro, il governo se ne accorgera’ e mettera’ i bastoni tra le ruote alle donne. Lo puo’ scrivere sul programma o meno: quando vedrete che col governo tal dei tali il vostro capo donna e’ costretto a dimettersi (o a chiedere l’avvicinamento) per questioni familiari, mentre se la suocera sta male a casa vostra ci pensa vostra moglie, quel governo vi piacera’. Sarete felici dello status quo.
Craxi fece esattamente cio’ che gli italiani volevano. Gli italiani volevano ricchezza facile, e lui gliela diede. Gli italiani volevano uno stile di vita rebelaisiano, e lui glielo diede. Gli italiani volevano la fabbrichetta e le vacanze a Sharm el Sheik, e lui gliele diede. Volevano vincere sempre qualche succoso appalto, e lui glieli diede. Qualcuno blatera della legge Merlin: gli italiani volevano le prostitute schiave in mezzo alle strade, e la Merlin gliele diede, ben sapendo che anche chiudendo i bordelli quelle donne non avrebbero potuto reinserirsi nella societa’ dell’epoca. Nei bordelli le puttane costavano troppo. Sulle strade i prezzi scesero.
E’ sempre la volonta’ positiva quella che conta.
Tutti i giovani italiani hanno voluto una scuola meno faticosa. E il governo gliel’ha data: ha intercettato la volonta’ di non fare un cazzo dei giovani e li ha accontentati. Ha intercettato il fatto che si presentassero tutti con tutti i trucchi possibili agli esami, dai bigliettini nascosti nel buco del culo alla radiotrasmittente, e ha dato loro esami che passano sempre. Era quello che volevano.
I giovani non vogliono piu’ fare gli operai e vogliono tutti una scrivania comoda. Bene. Il governo  ha dato una laurea facile a tutti.
Certo, NON volevano che la laurea diventasse uno zero. NON volevano che la scuola li buttasse in strada senza mezzi per andare avanti. Ma come ho detto, conta la volonta’ positiva. Il governo fa quello che volete, non ho mai detto che NON fa quello che NON volete.
Quando il vostro pupillo, cui avete delegato di ritirare dal conto in banca, entra nel casino’, il casino’ non legge quello che NON volete, legge quello che volete: voi volete (e’ scritto nella delega) che vostro figlio disponga del conto. E lo lascia entrare.
Oggi, tutti volevano una colf (che magari aprisse le gambe) a pochi euro al mese. Il governo ve le ha date. Certo, non volevate i trafficanti di esseri umani: ma questa non e’ una volonta’ positiva.
Potete arruolarvi con Grillo o con Di Pietro quanto vi pare. Continuerete a dire “io non volevo” e “io non ero d’accordo”, ma questo non cambia nulla: si contano i voti, non i non-voti. Nessuno conta i voti che un partito NON prende, ricordate?
Le parole non contano un cazzo. E non contano un cazzo i partiti, gli ideali e gli schieramenti. I governi farano quello che volete, e vi ignoreranno quando direte “non voglio la tal cosa”. Le aziende hanno voluto lavoratori a basso costo e il governo ha dato loro immigrati e precari. Loro NON lo volevano, non volevano finire cosi’, ma siccome non erano a volere qualcosa, allora non sono stati ascoltati.
A tutt’oggi , vedo Confindustria che vuole, vuole un costo del lavoro piu’ basso. Non sento bene che cosa dicono i lavoratori. Aspettate, sento qualche voce dalle strade. Come dite? Volete che Berlusconi se ne vada? Va bene, quindi vi rendo ancora piu’ precari con un governo di Prodi. Questo e’ quello che volevate: meno stipendio e meno Berlusconi. Contenti?
No? E perche’? Confindustria ha avuto quello che voleva, e voi anche. Certo, c’e’ anche qualcosa che non volevate, ma si sentiva dire solo “Berlusconi a casa”. E se era l’unica cosa che gridavate, evidentemente era l’unica che volevate.

Il governo e’ un pochino come un genio della lampada: bisogna stare molto, molto attenti a quello che si chiede, perche’ si rischia di riceverlo. E se la vostra cadillac nuova costa troppo, dovrete rinunciare a mangiare. Ma era quello che volevate, e verrete accontentati.

Il governo vi dara’, in senso materiale, quel che volete. In senso materiale significa che esaudira’ non i vostri desideri politici, ma i vostri desideri reali. Se volete farvi raccomandare, depenalizzera’ la raccomandazione. Se volete infrangere il codice della strada, togliera’ i controlli e vi dara’ 58 tribunali per fare ricorso contro le multe.
Si tratta di quello che volete FARE. Di quello che volete avere. Voi come persone.
Nei limiti del possibile, ogni richiesta positiva verra’ esaudita. Con tutti i danni e i disastri che questo comporta. Cosa volete fare? Volete costruire case abusive? Ve lo lascieranno fare. E quando vi crolleranno in testa coi terremoti, non potrete dire che voi eravate contro al condono: siete elettori, siete responsabili. Sempre, ricordate?
Tutti questi concetti sono molto , molto, molto chiari a chi ha lasciato casa/latribu’/il villaggetto per andare a vivere da solo, davvero da solo. Tutti quelli che hanno fatto questa scelta e NON hanno alcun paracadute sanno che nessuno vi dira’ nulla se volete giocare i risparmi al casino’. Siete voi che non dovete farlo, perche’ siete nella posizione di risponderne. Siete voi che dovete SAPERE cosa fare, quando diventerete adulti non avrete un partito-mamma che ve lo dice, ne’ un governo-mamma che ve lo dice, ne’ una mamma-mamma che ve lo dice. Dovete saperlo VOI.
Dite che voi non potevate evitare, che il sistema non vi rappresenta, che voi non volevate , che voi siete contro. E allora? Pensate che qualcuno sia onnipotente, a questo mondo, e che possa evitare ogni cosa? Pensate che se vostro figlio NON vi rappresenta e va a giocarsi tutti i soldi al casino’ allora il casino’ debba fermarlo? Siete contrari ai casino’? Bene: ma avete firmato una delega in bianco, e vostro figlio e’ andato in un casino’ a giocarsi i vostri soldi. E i responsabili rimanete VOI.
Per questo vi dico che con questa politica siete delle neotenie, e che tutto il vostro blaterare di sistemi politici e di rappresentativita’ e’ un ammasso di infantili minchiate: perche’ ragionate ancora come dei bamboccioni che vivono in una casa ove le firme le mettono mamma e papa’, le bollette le pagano mamma e papa’, e la responsabilita’ e’ sempre loro.
Voi volete vivere in uno stato ove mamma-governo e papa’-presidente mettano tutte le firme, e siano responsabili. Questa osa ha un nome: dittatura. Voi invece siete una democrazia, ricordate? E allora, qualche firma la mettete anche voi: si chiama voto.
E da quel momento in poi, risponderete dei risultati.
Ma voi siete bamboccioni infantili, e allora volete mamma-di pietro che vi dice che no, non e’ colpa vostra, non siete responsabili, la colpa e’ del cattivone lassu’, che voi siete i buoni. Volete mamma-Bersani che vi dice che se tutto va in merda e’ perche’ siete troppo intelligenti e non c’e’ meritocrazia. Volete mamma-Moretti che vi dice che la colpa e’ della TV e che voi non c’entrate. Volete mamma-Grillo che vi dice che siccome non c’e’ democrazia diretta voi, povere stelline di mammina, non avete colpa perche’ il vostro voto non conta. Volete mamma-centrosociale che vi illuda che se siete contro allora non c’entrate perche’ siete fuori dal sistema, volete mamma-bonovox che vi dica “not in my name” per non sentire il peso delle vostre responsabilita’ civiche, quando voi invece siete elettori e tutto si fa in vostro nome!
Siete un povero , patetico ed infantile ammasso di mangime per partiti.

Uriel
(video omesso)

E siccome siete appena usciti dall’uovo, beccatevi pure questi:

(video omesso)

(1) La teocrazia e’ malata di un simile infantilismo, solo che da’ la colpa a Dio.

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