Zuck.

Zuck.

Tempo fa scrissi che Zuckerberg era il vero artefice della vittoria della Alt-Right americane alle elezioni del 2016. La gente disse “maddai, la silicon valley e’ cosi’ dddesinistraaaaa , figurati”. E sorridevano.

Oggi che ci sono i dipendenti di Facebook in sciopero perche’ la posizione politica Pro-Trump di Zuckerberg e’ sempre piu’ chiara, mi chiedo se queste persone sorridano ancora. Probabilmente si’, perche’ in fondo la portata di questa cosa non viene percepita chiaramente.

Tempo fa scrissi che Bannon e’ un tattico micidiale, ma uno stratega pessimo. E che era tutto tranne che finito, e che la sua tattica sarebbe stata quella di portare gli USA vicini ad una guerra civile.

Ma prima bisogna capire cosa si intenda per strategia e tattica.

Allora: uno stratega non inventa una strategia. Lo stratega capisce la strategia. Ma la strategia viene dal contesto e dalla congiuntura. Se il tuo paese ha il Fulda Gap (una zona dalla quale e’ facile far passare carri), lo stratega deve capirlo e difendere il Fulda Gap. Come farlo e’ tattica. Ma se il Fulda Gap esiste, esiste. Non e’ una decisione dello stratega.

Se il tuo nemico necessita di rifornimenti navali , la tua strategia sara’ la guerra per mare. Ma non l’hai scelta: non puoi decidere tu se il nemico necessita di rifornimenti navali. La strategia nasce dalla considerazione dei fatti e della congiuntura attuale. Lo stratega non sceglie una strategia. La vede. La analizza.

La tattica, al contrario, e’ quel mondo nel quale decidete tutto voi. Quando, quanti e quali mezzi, dove, eccetera. Allora dovete difendere il Fulda Gap, e decidete come farlo.

Allora, Bannon e’ un tattico. Se gli dite quale sia la strategia, e’ una specie di genio nel realizzarla. Ma non sa analizzare le condizioni strategiche. Se qualcuno gli dice di portare gli USA alla guerra civile, lo fara’.

Peraltro avevo scritto che Bannon voleva diventare lo stratega dei suprematisti piu’ violenti per seminare caos, e a quanto pare il caos c’e’.

D’altro canto, Bannon e’ stato allontanato da Trump. E qui i casi sono due.

  1. Bannon era davvero contro Trump e stava sul culo a Trump. Viene da chiedersi di cosa viva, con quali soldi gira il mondo, eccetera.
  2. Bannon non poteva rimanere vicino a Trump. Significa che aveva molti contatti con persone che Trump voleva associare al proprio nome.

Su chi Trump non voglia associare al suo nome personale c’e’ solo da scegliere. Ma possiamo fare delle ipotesi.

  1. Se sono i russi che lo finanziano, presto vedremo arrivare dei “cittadini in vacanza” simili agli omini verdi della Krimea. Gente armata, in uniforme, ma senza insegne.
  2. Se sono i suprematisti che lo finanziano e lo mantengono, prima delle elezioni dovranno entrare in campo a viso aperto e fare qualcosa di gradito a Trump, qualcosa di molto violento.
  3. Se a finanziare Bannon sono i GAFA, allora Bannon sa che deve lavorare per annientare la Ocasio Cortez. Quindi la vedremo sotto attacco mediatico, e pesante.

Ma se queste sono tattiche, qual’e’ la strategia dei GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon)? Di che cosa hanno bisogno, cosa temono? Qual’e’ il loro Fulda Gap?

Energia.

Energia elettrica.

I grandi datacenter. Essi bevono energia in una maniera mostruosa. Il costo dell’energia e la sua tassazione e’ il Fulda Gap dei GAFA.

Se siete Facebook, Google, Apple, Amazon, Microsoft, IBM , oggi avete una sola strategia. “L’energia deve fluire”. Ma non energia qualsiasi. Le rinnovabili non vanno bene perche’ sono discontinue.

I GAFA hanno bisogno di energia con una forte garanzia di continuita’. Quindi hanno bisogno di energie le cui fonti oggi sono considerate “non rinnovabili”. Se per caso arriva un governo che per spingere verso il “green” mette una tassa sulle energie da fonti non rinnovabili, a favore delle fonti rinnovabili (che sono troppo discontinue) , i GAFA sono finiti.

“I GAFA hanno bisogno di energia da fonti NON rinnovabili” e’ come dire “Il nostro paese ha bisogno di rifornirsi via mare”: la prima cosa che farete e’ di costruire una flotta per difendere le rotte marine.

Allo stesso modo, i GAFA devono usare il loro potere per impedire una politica green che tassi (la green tax) le fonti non rinnovabili a favore delle rinnovabili discontinue.

Questa DEVE essere la loro strategia. Viene dai loro bisogni. Non possono scegliere.

Per questa ragione tutti i grandi della silicon valley, la silicon valley stessa come complesso industriale, sono con Trump. Ma non e’ perche’ Trump e’ Trump. E’ perche’ Trump non firma gli accordi sul riscaldamento globale. E’ perche’ Trump esce dall’accordo di Parigi. E’ perche’ Trump e’ scettico sul cambiamento climatico.

I GAFA appoggeranno QUALSIASI candidato alla presidenza che non abbia intenzione di fare una transizione energetica verso fonti rinnovabili.

E devono farlo AD OGNI COSTO.

Perche’ la strategia viene dai fatti, e i fatti sono che i GAFA sono energivori.

Il resto e’ tattica.

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