Toh, ci risiamo. Little Obama is in charge.

Toh, ci risiamo. Little Obama is in charge.

Non ci vuole un genio per notare un robusto cambiamento di narrativa sulla stampa italiana ed internazionale, e scoprire che nella nuova narrativa “l’ Europa brucia dalla voglia di iniziare una nuova guerra fredda , se solo non fosse per gli stronzi tedeschi che non vogliono”.

Si tratta di una narrativa che risponde alle esigenze del nuovo padrone (Biden) , per il quale l’Europa va bene unita solo per dare gli ordini una volta sola e non doverli ripetere 26 volte. E siccome Biden e’ una fotocopia sbiadita di Obama, Biden cerchera’ di fare le stesse cose che Obama ha cercato di fare, ed ha fallito.

Ma di questo parlo dopo. La cosa che invece lascia perplessi e’ la dissonanza cognitiva degli italiani.

Quando parlate di seguire gli USA in una durissima guerra fredda contro Russia e Cina insieme, siete le stesse persone che frignano per il fatturato che si e’ perso nelle sanzioni contro Putin?

Avete idea del fatto che una guerra fredda oggi vi falcerebbe via TUTTO il fatturato che avete con Russia e Cina? Per rispondere a questa domanda occorre chiedersi come sia stata la scorsa guerra fredda per l’Italia. In quel periodo l’Italia ha tenuto sempre il piede in due staffe: il PCI aveva un piede in Russia, e assicurava un certo import/export , mentre la DC aveva un bel piede in USA, e assicurava l’export verso gli USA. Una guerra fredda comoda, nella quale gli USA chiedevano all’italia solo le basi militari, visto che un esercito di leva era sicuramente infiltrato dal PCI, cioe’ dai russi, e gli americani non si fidavano.

Ma questa guerra fredda NON e’ la stessa cosa. Non c’e’ piu’ il PCI che puo’ tenere aperti contratti commerciali con Russia e Cina, e Pechino non ha bisogno di import come succedeva con l’ URSS.

Ma c’e’ una cosa piu’ interessante da notare: se per l’Italia la guerra fredda fu una passeggiata molto “furba” (quel furbo che alcuni vedono come codardo) , per la Germania fu un periodo orribile fatto di paese diviso, famiglie spezzate, Stasi, e di muri a Berlino. Era il periodo della RAF e della Östpolitik. (che funziono’ molto piu’ di quanto credete, visto che l’impero sovietico inizia ad andare in fratumi proprio a Berlino e in Polonia, i paesi investiti dalla Östpolitik).

Ma il punto e’ che la guerra fredda per la Germania non e’ stata (e non viene ricordata come) quella sceneggiata di Don Peppone e Camillo, dove potevi tenere un piede da un lato, un piede dall’altro, mandare le aziende a commerciare con gli USA e le Coop a commerciare con l’ URSS. La Germania ha un ricordo MOLTO diverso di quel periodo.

Va da se’ che la Germania abbia un’opinione molto diversa riguardo ad una guerra fredda. E non seguira’ Biden su questa strada, qualsiasi leadership Berlino abbia.

Non mi aspetto che gli USA capiscano questo: per loro l’ Europa e’ un continente di vassalli, e si aspettano che tutti seguano i loro ordini. Per esempio, i tedeschi non chiuderanno MAI il NorthStream II. E se lo faranno DOPO la merkel, non sara’ per comprare gas dagli USA: sara’ per tornare sui passi di Angela e rimettere in piede il programma di centrali nucleari. (che peraltro sono ancora aperte perche’ spegnerle richiede tempo).

quando Macron dice che nel dopo Merkel il gas russo va eliminato (sperando che si compri energia dalle sue centrali nucleari), sa che per i tedeschi e’ piu’ rapido ed economico riprendere con le centrali nucleari, che sono ancora in funzione?

Peraltro, i dibattiti sul ritorno al nucleare e sulla decisione della Merkel e’ ricominciato, qui.

E’ vero che in Germania infuriano polemiche sulla gestione del Covid, ma se qualcuno le ascoltasse bene, sentirebbe dire una cosa: “sarebbe stato meglio se avessimo fatto da soli invece di affidarci alla UE”. La cosa che sta sfuggendo (e non per caso) ai commentatori e’ che alla Merkel si sta contestando di aver affidato all’ EU qualcosa che avrebbero (a sentire loro) fatto molto meglio da soli. E quando Bayer (a breve) si mettera’ a produrre il vaccino di Curevac, con tutta la capacita’ industriale che ha, queste voci non si spegneranno.

Senza parlare del discorso Sputnik: quando e’ stato chiaro che gli inglesi si stavano impossessando di dosi del vaccino prodotte in EU e destinate al mercato europeo, la Merkel ha ordinato di far arrivare Sputnik in europa, e sono state le autorita’ tedesche a spianare la strada verso Ema. Ma dovete capire una cosa: Putin ha chiesto qualcosa in cambio. E non ci vuole molto a capire che North Stream II e’ una certezza, esattamente dal primo momento in cui la prima dose di vaccino russo verra’ iniettata al primo tedesco.

La risposta a queste mie obiezioni e’ che “ma adesso c’e’ Biden e lui li pieghera’”, che suona molto come “noi abbiamo un alleato” di antica memoria. Il problema e’ che Biden non riuscira’, come non e’ riuscito Obama. Obama ha provato a isolare la Germania dall’ Europa per quasi otto anni. Ma il risultato non e’ stato positivo, perche’ una Germania isolata ha rifiutato di partecipare a qualsiasi programma finanziario europeo, (come e’ ovvio che sia: chi viene isolato si chiude, portafogli compreso) , ma specialmente il periodo di Obama per la Germania non e’ stato per nulla male, ne’ economicamente ne’ come export.

Ed era il periodo del record di export. Ora, se qualcuno vuole ripetere lo stesso errore con un presidente che NON durera’ otto anni, e’meno autorevole di Obama e non ha lo stesso soft power, fate pure. Pero’ non vi lamentate delle conseguenze: isolare la Germania ora e screditare la Merkel significa che Merz potrebbe ancora dare un bel colpo di coda.

e se succede, potete dire addio al Recovery fund.

State giocando col fuoco, solo per servire un “alleato” che non ha la forza , ne’ la durata, per portare a termine quanto si propone di fare.

Bisogna capire una cosa: riguardo al Recovery Fund, il gioco dell’approvazione dei piani nazionali comincera’ subito dopo le elezioni tedesche di settembre. Per questo chi ha aperto la crisi pensava di poter andare alle elezioni. Ma se alle prossime elezioni in Germania la CDU vincesse solo nelle zone della fazione di Merz, piu’ la Baviera, quello che otterrete e’ che il recovery fallira’, o i numeri verranno riscritti: dopotutto l’Italia non e’ piu’ la nazione con piu’ morti per covid. Le proporzioni sono cambiate. E qualcuno potrebbe ridiscutere le fette della torta.

Se ricordate, l’Italia ha avuto la fetta piu’ grande (209 miliardi) perche’ ai tempi era il paese piu’ colpito. Ma ora ce ne sono altri, che hanno un numero rispettabile di vittime. Si potrebbe rinegoziare.

Isolare la Germania ora, cioe’ ripetere la politica di Obama, significa portarla ad essere di nuovo la Germania del periodo di Obama. Ricordate? Niente debiti in comune, niente eurobond, eccetera. E qui torna di nuovo la dissonanza cognitiva italiana:

davvero volete una Germania isolata che si mette a ridiscutere la distribuzione dei fondi del Recovery alla luce del nuovo bilancio dei morti?

Pensate che la Francia vi difenderebbe se qualcuno proponesse di ricalcolare i 209 miliardi alla luce del fatto che anche altri paesi hanno avuto molti morti (quando fu approvato il recovery la zona piu’ devastata era l’Italia)? Guardate quanti morti ha la Francia ora, e scoprirete che loro avrebbero solo da guadagnarci.

Nell’appoggiare la narrativa americana, l’Italia da’ una prova ulteriore di quella dissonanza cognitiva (voglio una cosa ma penso il suo opposto) che ne caratterizza la stampa:

  • vogliono che Biden isoli la Germania ma vogliono il recovery fund senza ridiscussioni delle quote.
  • vogliono andare in una guerra fredda ma non vogliono le durissime sanzioni dell’export contro Russia e Cina.
  • vogliono rifare la politica di Obama in Europa senza ricordare che la reazione tedesca fu un lungo periodo di austerity.

Un esempio e’ la facilita’ con la quale si e’ bevuta la storiella della Van der Leyen che mette i controlli alla frontiera irlandese e tutti che si rivolgono incazzati contro di lei, Boris per primo, perche’ sarebbe una violazione degli accordi del Brexit. La storiella sarebbe credibile, se non fosse per il fatto che …

che Bruxelles non ha ancora firmato il Brexit.

Boris non puo’ incazzarsi se “non si rispetta la Brexit”, perche’ la EU non l’ha ancora firmata. E si legge di un europarlamento che non e’ tanto felice di farlo. In che modo qualcuno a Londra possa fare la voce grossa a Bruxelles, almeno sino a quando non sara’ firmato l’accordo, lo sanno solo i drogati che scrivono sui giornali italiani.

La verita’ e’ che quella scossettina ha convinto Boris il baldanzoso a darci un taglio su alcune narrative anti-EU che stava usando in patria. E vi basta leggere i giornali inglesi per notare la differenza.

Ma il problema e’ quello: quale PCI avete in questa futura guerra fredda, che sia capace di tenere l’Italia con un piede in due staffe (Cina-Russia da un lato, USA dall’altro) , mentre tenete anche un altro piede nel Recovery Fund?

Questa e’ la dissonanza cognitiva di cui soffrite, perche’ isolare la Germania in europa e perdere il Recovery Fund, o vederlo ridimensionato, e contemporaneamente iniziare una guerra fredda con un crollo dell’export verso oriente, per l’Italia non e’ esattamente un toccasana. Se poi pensate che Biden non ha alcuna chance di vincerla, questa guerra fredda, come non l’aveva Obama, e che verra’ ricordato come “il clone di Obama col cazzo piu’ piccolo”, davvero ne vale la pena?

La domanda e’: ma i culi americani sono davvero cosi’ buoni, da leccare?

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