Perche’ non credo alla psicosetta del sesso.

Perche' non credo alla psicosetta del sesso.

Tra le notizie estive che ho letto sui giornali italiani spicca questa cosa della psicosetta del sesso che per trent’anni avrebbe abusato di centinaia di persone , con un’organizzazione radicatissima e impressionanti infiltrazioni ovunque. La Spectre del Pelo, insomma.

Sono tutte cazzate.

Per iniziare, attingero’ alla mia esperienza personale come perito da tribunale. I processi italiani non sono come quelli che si vedono in TV (che sono americani ma neanche in USA sono cosi’) , e neanche come quelli di Santi Licheri o di Un giorno in questura.

Il punto e’ semplice: sia il magistrato che il giudice (che il difensore) hanno studiato solo giurisprudenza. Il che e’ un bene, se non fosse che non capiscono uno stracazzo di niente dell’argomento del processo: nel mio caso, siccome facevo il perito per cose di informatica, non capivano un cazzo di niente di informatica. Ma se si fosse trattato di cause che coinvolgevano qualsiasi altro settore, qualsiasi altra ambientazione, sarebbe stato lo stesso. Si tratta di gente che vive sugli scritti di Cicerone. Non e’ cosi’ ovunque, ci sono nazioni dove i giudici e i PM si specializzano e nazioni ove esiste un ente apposito che fa le perizie dei tribunali. Non e’ l’italia. In Italia succede sempre che la difesa chiami un perito, il perito contraddice la polizia, e si decide che di conseguenza vince la polizia.

Il perito, poi, inizialmente si presta a fare perizie per la difesa in buona fede, credendo magari di fare qualcosa di utile o di importante, ma dopo qualche causa capisce che non servono a nulla. Ha di fronte degli imbecilli umanisti spesso ottuagenari che non distinguono una capra da un cacciatorpediniere , e quindi qualsiasi cosa sia tecnico va oltre la loro comprensione. Quindi i periti per la difesa scarseggiano, ma non e’ un male: non servono a niente, quindi non cambia nulla. Potreste portare vostra nonna, e non cambierebbe nulla. Ma risparmiereste soldi. Risparmiate soldi, portate vostra nonna come perito della difesa. E’ uguale. A meno che non si tratti di una perizia psicologica, che normalmente viene creduta perche’ si’.

Ma se non si guarda ai fatti (che i giudici non capirebbero) e si crede ciecamente alle “perizie” della polizia (o della postale, LOL) , che cos’e’ un processo in Italia?

Un procedimento penale italiano e’ principalmente un’opera letteraria. L’accusa non fa altro che scrivere un romanzetto diffamatorio nel quale afferma che in quei giorni l’imputato aveva tre dimensioni esattamente come la vittima (coincidenza sospetta!!!) , e siccome una volta ha tradito la fidanzata e pure male, e non ama gli animali, allora deve essere proprio il clone cattivo di Hitler. E quindi va condannato.

Scritto il romanzetto diffamatorio, per somigliare ai film americani (che sono praticamente l’unica fonte di addestramento di giudici e magistrati , che altrimenti dovrebbero contare solo su Cicerone in lingua originale coi sottotitoli) , devono metterci delle “prove”. Non sanno di preciso cosa siano queste “prove”, visto che ne hanno sentito parlare solo dall’ispettore Derrick e hanno letto un trattato di diritto senza figure.

Siccome regolarmente la polizia fa un lavoro patetico (specialmente su questioni scientifiche), normalmente le prove (che mancano) vanno “corroborate”, ovvero falsificate.

Ci sono pochi modi molto semplici di inventare le prove:

  1. Usare un testimone, un supertestimone, o un megatestimone. Ai gigatestimoni stanno ancora lavorando. Prima o poi useranno il cloud e avranno testimoni che scalano orizzontalmente.
  2. Usare la perizia di uno psicologo, psichiatra, psicopompo, psicoanalista, qualsiasi cosa cominci con “psico” e’ considerato buono. Nessuno come un umanista e’ disposto a basare una condanna sull’opinione di uno psico-qualcosa.
  3. Spostare i fatti indietro nel tempo, in modo che la difesa non abbia modo di proporre le sue perizie (che comunque non verrebbero ascoltate, ma fanno perdere tempo) perche’ non e’ rimasto nulla di periziabile.

Questa e’ la ragione per la quale sento di un magistrato che ha una supertestimone , che racconta fatti di trent’anni fa, e dice che le pressioni erano psicologiche (ovvero da certificare con una perizia psico/whatever) e penso solo una cosa: “il magistrato non ha un cazzo di niente in mano”.

Questo e’ il punto. Quel magistrato non ha in mano uno straccio di prova, e neanche di indizio. Ed e’ per questo che usa gli strumenti classici che si usano in Italia per “corroborare” le prove: il testimone, la perizia psicologica.

A questo bisogna aggiungere tutti i meccanismi che avvengono in quelli che io chiamo “gruppi scopaioli” che ci sono in Italia. In Italia cioe’ esistono tantissimi gruppi che nascono al solo scopo di fare le orge. Oltre ai soliti club di scambisti, massonerie sessuali (tipo la Thule ed altre) , ci sono anche gruppi newage, gruppi patareligiosi/magici, gruppi sportivi che vanno in camporella con mezzi vari (biciclette , corsa, motocicletta), intere palestre del sesso, i club di ballo servono solo a quello, club di vari giochi di carte, eccetera.

Ma l’Italia ha un problema. Che se un maschio scopa un sacco e’ un drago, mentre se una donna scopa un sacco e’ una troia. E un altro problema e’ che le famiglie sono tutte coppie bianche (o quasi tutte) dopo 10 anni di matrimonio e/o due figli. Quindi gran parte delle donne coinvolte sono sposate o lavorano, altrimenti non avrebbero l’autonomia (automobilistica e/o finanziaria) per andare agli incontri del club.

Allora, che succede? Succede che siamo in provincia, e scopa di qui e scopa di la’, nel lungo termine succede che il marito/padre/manager di una donna scopre che a questa piace tanto la nerchia e ne ha trovate un bel cesto.

A questo punto per la donna sono problemi: e da qui parte la confessione/conversione che portera’ il marito cornuto al necessario e cattolicissimo perdono.

Succede che la sposa/figlia/dipendente sputtanata , durante la lite col marito/colloquio col capo/sclerata di papa’ , per difendere la sua reputazione se ne esce e dice

“ma mi hanno drogatah/ipnotizzatah/costrettah, io non volevo.
Ero loro schiavah. Buuhhhh. (Lacrimuccia)”

Sia chiaro: occorre molta superstizione per credere che il maestro brasiliano di Zumba sia un tale fattucchiere da conoscere le tecniche segrete del Candomble’, del Vudun e della Biochimica Applicata , tali da trasformare una tizia che non voleva nella regina del sesso anale interracial.

Ma i giudici sono molto superstiziosi. E ci credono. Sempre.

E ci credono sempre perche’ arrivano gli psichiatri/psicanalisti/psicopompi a testimoniare che si “l’ipnosi funziona (e la vendo a 300 sacchi a seduta), le coazioni sono possibili (e per soli 500 sacchi te ne posso liberare) , ed un misto di afrodisiaci e psicoattivi possono trasformare Luisa nella Regina dell’ Anal Interracial (se hai problemi con tua moglie vieni da me , e con sacchi 1000 possiamo….”.

Ovviamente questi specialisti della scienza-fumo che comincia per “psico” stanno sostenendo la tesi del Grande Maestro che ti Ipnotizza con la sua Scienza Occulta, per la semplice ragione che vendono esattamente la stessa Scienza Occulta, solo che la spacciano per scienza.

In realta’ alla signora piaceva la nerchia del brasiliano, che essendo un ballerino aveva pure il fisico , insomma… possiamo anche capirla. E senza che inventi una setta.

Ma no: essendo un ballerino brasiliano, il malvagyo imputato DEVE per forza conoscere il Candomble’, il Vudun e deve essere in contatto coi narcos da cui ha preso la droga con cui drogava le vittime. Come dire che tutti i cinesi siano maestri di Kung-Fu, e tutti gli italiani siano mafiosi, ma coi brasiliani funziona.

Fatta la sua confessione con tanto di lacrimucce ovviamente la sposa e’ riabilitata, e il marito cornuto la accompagna, ancora in lacrime, nella prima caserma dei CC.

E quindi parte l’inchiesta contro lo stregone Vudun che ipnotizzava le sue prede, predandole dentro la palestra di Zumba, e le drogava e poi col Vudun e con il Candomble’ Yeriba trasformava le donne in zombie e le violentava.

Il poliziotto di turno non vede l’ora di cominciare a menare le mani: questa storia finira’ sui giornali di sicuro, e questo significa che gli arrivera’ dal ministero una lettera di encomio, che appendera’ al muro assieme ad uno stralcio del giornale locale.

Il magistrato, spesso di provincia, (spesso donna, al pubblico piace un sacco la donna che lotta contro la Setta) vede l’occasione di tirare fuori dal cassetto quella storia erotica, fan fiction di Cinquanta Sfumature di Nerchia, che aveva scritto ma la casa editrice non l’aveva accettata. Cambia i nomi dei protagonisti, ci mette lo zumba, ci infila tutto quello che dice “la vittima”, e via che ha il suo romanzetto.

Adesso che ha il “Fumus Criminorum” puo’ ordinare la vasta operazione di perquisizioni che servono a corroborare le prove. Parte la caccia e si finisce sui giornali.

LA polizia sequestrera’ telefoni a caso, tappetini della palestra, fotografie di ragazze in bikini , quanti piu’ oggetti brasiliani a casaccio dalla casa del ballerino, e puf: qualsiasi cosa sia brasiliano diventa “oggetto sovente usato nel Vudun” (tanto chi cazzo ne capisce qualcosa di Vudun?) , nei dischi trovati in casa si troveranno evidenti legami con la cultura del Candomble’ Yeruba, e il gioco e’ fatto. Se poi questo disgraziato ha conosciuto una ransessuale brasiliana in qualche festa di expat, c’e’ anche la trans. E i giornali vendono.

In realta’, il magistrato ha in mano un cazzo di nulla.

  • Una testimonianza datata.
  • La perizia di uno psicologo che confermera’ tutti i segni della rottura del culo coercizione psicologica.
  • La difesa si trova a dimostrare fatti di un anno prima, quando la “vittima” ha detto di si’ per la prima volta alla possente nerchia del ballerino.

Il ballerino finisce in carcere. Poi, se ha i soldi fa ricorso, e in appello la sentenza diventa carta da culo. Lo stato spende i soldi, i poliziotti ricevono l’encomio, il magistrato finisce sui giornali, e il marito cornuto ha salvato l’onore.

Poi la signora fa un percorso terapeutico (con lo stesso perito che ha certificato la sua schiavitu’ assoluta lavorando per l’accusa), torna illibata , il marito e’ contento , lei ha tenuto la sua fonte di reddito famiglia.

E dopo un anno si iscrive ad un corso di Yoga. E voi sapete bene cosa possono fare questi santoni indiani…. kundalini di su , kundalini di giu’, e te lo piazzo nel Q.

Questa e’ la storia che capita quasi sempre alla voce “cacciatori di sette” , quando sentite dire che le vittime erano soggiogate , ipnotizzate o drogate, o quando sentite dire che c’e’ la supertestimone, o che i fatti risalgono a trent’anni prima.

In realta’ esistono gruppi pericolosi, ma la polizia si guarda bene dal trovarli prima che ammazzino qualcuno. Se l’accusa e’ solo stupro e non ci sono violenze dimostrabili , allora quello che avete di fronte e’ un semplice caso di marito cornuto e sposa “confessa”.

Tutto qui.

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