Penitenziagite-19

In un post del passato mi e’ capitato di far notare come la “prima ondata” del coronavirus sia stata affrontata dall’ Italia come una penitenza cattolica, o come un castigo divino. Non faccio neanche in tempo a girarmi, e vi vedo con la seconda ondata che viene interpretata e affrontata … come una penitenza per i vostri peccati.

Avete provato a girare per la stampa italiana e leggere le omelie accuse dei giornalisti? Se chiedete per quali motivi sia tornato il coronavirus in Italia, trovate un 30% di accuse verso le regioni che non hanno fatto nulla (fondato), e un assurdo e infondato cliche’, secondo il quale il coronavirus sarebbe tornato per colpa dei vostri peccati del fatto che durante l’estate le persone sono andate in discoteca, in spiaggia e al ristorante.

Gola, lussuria e orgoglio. Mica male. Doveva arrivare una punizione, isn’t it?

Peccato che il coronavirus sia tornato piu’ o meno in tutto l’emisfero settentrionale del pianeta, come fanno tutti i virus che sfruttano le vie respiratorie quando arriva l’inverno. Potenti, le spiagge italiane: si puo’ sapere che diavolo di macumba avete fatto, quest’estate, per causare un picco in Scozia?

Peccato che il virus non abbia quasi alcuna probabilita’ di sopravvivere alle temperature di una spiaggia, tantevvero che non esistono numeri o studi sulla propagazione del virus in condizioni di spiaggia. Peccato che il virus tema gli ultravioletti, cioe’ i raggi del sole. Peccato che come tutti i virus influenzali, dilaga piu’ al chiuso che all’aperto, al punto che ci chiedono di aprire le porte per ventilare.

Ma, ripeto, peccato che NON ESISTANO statistiche sulla propagazione del virus in luoghi assolati e ventilati: in che modo si e’ deciso di accusare le spiagge della propagazione del virus, quando tutto sembra indicare il contrario e non esistono evidenze?

Perche’ lo dice Gesu’: se ti diverti fai peccato.

Che la lettura della seconda ondata sia una lettura veterocattolica lo mostra anche cio’ che MANCA alle accuse. Si, certo, la seconda ondata arriva per colpa di chi e’ andato a divertirsi durante l’estate.

Chi invece ha costretto i lavoratori a tornare in azienda scalando il lockdown come ferie, chi ha cercato di fermare l’home office sin da Marzo, invece non viene mai menzionato. INPS che sta mandando a dire che il tempo passato in quarantena non e’ malattia, costringendo i positivi a consumare ferie oppure andare in ufficio?

Si dovrebbe dedurre che andare in ufficio non propaghi il virus. In fondo, dice il cristianesimo, il lavoro e’ la punizione data ad Adamo, quindi dovrebbe gia’ funzionare come espiazione.

E deve essere cosi’ dal momento che NESSUNO addita come colpevoli della seconda ondata, insieme ai goderecci bagnanti, anche quelli che sono andati in ufficio.

Ma se il lavoro non propaga il virus, al punto che la seconda ondata non vede tra i colpevoli quelli che sono andati a lavorare ad Agosto, perche’ chiedete a tutti di fare home office quando possibile? Misteri della fede.

Comunque, la situazione data in pasto all’opinione pubblica e’ questa:

  • colpevoli della seconda ondata sono coloro che d’estate sono andati a divertirsi, anche se in luoghi arieggiati e soleggiati, ove sappiamo che le forme di virus respiratorio faticano a propagarsi.
  • assolutamente innocenti sono coloro che si sono rinchiusi in ufficio ed in fabbrica, perche’ il lavoro e’ gia’ fatica, dunque sofferenza, e hanno gia’ espiato.

penitenziagite

In questa dicotomia ricade anche la lista delle attivita’ da chiudere, che sono ordinate non tanto in maniera dettata dalle statistiche, ma in ordine di godimento.

Insomma, si puo’ fare un lockdown basato sul pericolo , e si puo’ fare un lockdown basato sul fatto di non essere essenziali, ovvero di essere spese voluttuarie.

Perche’ alla fine, “non essenziale” e “voluttuario” coincidono: quindi in pratica “chiuderemo tutte le attivita’ non essenziali” si traduce con “chiuderemo tutte le attivita’ voluttuarie”. Che sembra una misura alquanto cattolica.

Vi siete resi conto che chiamando “non essenziali” le attivita’ voluttuarie, hanno applicato un periodo di penitenza piu’ che di quarantena?

Una cosa singolare e’ quella di aver consentito lo Jogging (perche’ appunto all’aperto contagiarsi e’ difficile) , “ma solo vicino a casa”. Questa e’ davvero interessante: abbiamo a che fare con un virus che offre caramelle agli sconosciuti, e’ un virus lupo cattivo che ti frega quando sei cappuccetto rosso ed entri nel bosco?

Non si capisce per quale motivo correre 5 KM in tondo attorno all’isolato contagi di meno che fare 2.5 KM in linea , avanti e indietro. Qual’e’ il punto? Esiste qualche fondamento scientifico di questa scelta? Abbiamo detto che il podista deve essere da solo mentre corre, dunque la distanza da casa che differenza fa? Suona molto come “corri pure, ma non divertirti troppo”. Insomma, non corro per piacere mio, ma per…. jadda jadda jadda.

Diciamo la verita’: tutto puzza di cristianesimo sin dal momento in cui si dice “chiudiamo le attivita’ non essenziali voluttuarie”. Diciamolo pure: ci sono due modi di chiudere. Uno lo sto sperimentando in Germania, dove vivo, e uno lo sperimentate voi in Italia. Come sapete, anche il governo di Berlino ha deciso di ridurre del 75% i contatti tra le persone. Noto pero’ un approccio diverso: a disposizione ne avete due:

  • chiudo le attivita’ piu’ pericolose.
  • chiudo le attivita’ non essenziali.

“Chiudo le attivita’ pericolose” significa aver fatto delle statistiche chiedendosi dove diavolo si sia contagiata la gente, e chiudere quelle perche’ e’ LI’ che la gente si contagia.

Questo per esempio lascia aperte le scuole , perche’ in ultima analisi non ci sono statistiche enormi di contagio tra gli studenti. Certo, qui stanno con le finestre aperte in una nazione non proprio caldissima , con giacca e coperta sulle gambe (mia figlia ha una coperta nell’armadietto scolastico, insomma), ma in Italia non c’e’, diciamolo, lo stesso clima. Si potrebbe fare a meno della coperta.

Questo significa che i negozi sono chiusi per metratura, quelli piccoli devono garantire 25mq per cliente (dal mio fornaio fate la fila fuori e si entra uno alla volta, insomma) perche’ e’ la metratura (la distanza) che decide quanto e’ probabile che un virus vada da tizio a caio. Quindi la piccola ferramenta fa molta fatica (ma ne ho vista una aperta), ma BAUHAUS e’ aperto.

La verita’ e’ che al virus non frega nulla del perche’ siate in un posto, o se vi stiate divertendo: l’unica cosa che e’ rilevante sono

  • il numero di persone
  • la superficie a disposizione
  • il loro distanziamento.
  • la quantita’ di tempo che ci passate.

per questa ragione ha senso vietare tutti gli eventi oltre le 6 persone a tavola, ma non ha senso vietare che sei persone stiano in una ferramenta con 15.000 mq di spazio. Chiaramente si dovra’ dire alla ferramentONA quanta gente (al massimo) puo’ stare nel negozio, (che io sappia, uno ogni 25mq, appunto) ma non ha senso decidere che puoi stare in un posto se vende beni voluttuari, mentre non puoi se vende beni non voluttuari.

Siccome la cosa sta funzionando relativamente bene,

r-faktor

sarebbe ora che Conte si chiedesse cosa vuole fare: intende salvare la vostra anima, o la vostra pelle?

Perche’ se vuole salvare la vostra anima, allora chiudere le attivita’ voluttuarie (AKA non essenziali) va bene come penitenza, mentre se intende salvare la vostra pelle, magari andrebbero chiuse le attivita’ piu pericolose.

Perche’ avrete delle statistiche su quali siano i luoghi dove, nella scorsa ondata, le persone si sono infettate di piu’, giusto?

…. giusto?

….ehm…. giustoooo?

Commenti

  1. mandraghe

    Qualcuno fa notare ad Uriello Satanello che in India il virus gira tranquillamente anche con temperature perenni simil spiaggia?

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