Montanelli e la necessita’ di bruciare i dischi Reggae

Montanelli e la necessita' di bruciare i dischi Reggae

Se siete dei rastafariani o amate il reggae, probabilmente questo post vi infastidira’. Per questa ragione l’Italia e’ piena di altissime torri: potete salire sino in cima e contemplare la vasta immensita’ dello sticazzi che ci scrivo sopra.

Su Montanelli avevo gia’ scritto in passato. Siccome questo blog e’ molto vecchio, ai tempi Montanelli era ancora l’eroe della sinistra che si era opposto a Silvio Anticristo Berlusconi , e quindi mi saltarono agli occhi per averlo chiamato pedofilo. Mi presi del leccaculo berlusconiano, del fascista, e tutto l’armamentario dei soliti opliti del Bene, quello con la B maiuscola. B come Berlusconi, si intende.

Del resto la mia non era una scoperta: Montanelli ha sempre raccontato come andarono le cose, a volte con una certa dovizia di particolari.

Allora, per essere chiari: Montanelli ando’ in Africa con le truppe di occupazione italiane, e siccome era li’ ha deciso di approfittare delle leggi locali per comprare una bambina di 13 anni a scopo ricreativo. Dico “approfittare delle leggi locali” nel senso che quel tipo di contratti erano socialmente riconosciuti e legali dal punto di vista giuridico.

E attenzione, perche’ l’impero etiope era molto antico, sofisticato e giuridicamente colto: quando parlo di “legale dal punto di vista giuridico” non intendo dire che qualche selvaggio con l’osso al naso e la sveglia al collo tollerasse questa usanza nella sua bestiale ignoranza. Intendo dire che un antico impero con una struttura statale sofisticata, tribunali e un diritto scritto aveva legiferato questa cosa, e nel caso l’affare non andasse a buon fine potevate rivolgervi ad un tribunale locale e vedere riconosciuti i vostri diritti sul filo della legge.

Questo, sia chiaro, NON giustifica Montanelli. Tuttavia, i torti di Montanelli non possono assolvere la civilta’ millenaria che rese possibile l’acquisto, e i suoi membri. Non possiamo dire che se Montanelli va in un posto e compra una bambina come tutti gli altri negri del posto lui abbia torto mentre i negri del posto siano dalla parte del giusto.

Per esempio, Montanelli racconta che la ragazza era infibulata. Siccome questo rendeva difficoltoso il godimento del bene acquistato, se ne lamento’ con la madre, che a detta di Montanelli risolse il problema con “un intervento piuttosto energico”. Ora , io non voglio sapere cosa sia questo “intervento piuttosto energico”, ma se Montanelli era un maiale senza coscienza, ad un certo punto devo chiedermi cosa sia la madre della ragazza, che “risolve energicamente” il problema in presenza di Montanelli (altrimenti non avrebbe potuto descrivere la “soluzione”).

E quindi torniamo al problema: se giudiciamo (e qui concordo) Montanelli come maiale senza coscienza, cosa pensiamo di:

  1. della madre che vende la figlia e poi aiuta “piuttosto energicamente” il suo nuovo padrone a risolvere un problema di infibulazione?
  2. Dell’impero millenario che ha reso legale la pratica dell’acquisto di bambine per diversi secoli (se non millenni, visto che l’impero etiope era piuttosto antico).
  3. Dei cittadini di tale impero, che usufruivano della pratica , e delle famiglie che acconsentivano a vendere le loro figlie al primo capace di pagare.

Certo, se andiamo sul piano dell’etica, allora possiamo dire che gli etiopi fossero un branco di negri incoscienti , troppo ignoranti per capire quello che facevano, obnubilati da qualche culto animista locale, cioe’ non ancora illuminati dal cristianesimo.

Sfortunatamente erano anche una popolazione cristiana. Potete verificare voi stessi visitando antichissime chiese scolpite in un blocco unico di pietra, e tutta una serie di antiche testimonianze del cristianesimo copto. In piu’ avevano anche una certa tradizione ebraica, al punto che a corte si parlava anche l’ebraico, oltre al greco antico.

Non erano ignoranti.

E quindi dobbiano chiederci , di nuovo, perche’ il giudizio di pedofilo maiale senza coscienza si applichi a Montanelli, ma non alla “civilta’ ” che senza attenuanti di “infermita’ negroide” praticava la stessa usanza da secoli, se non millenni.

E lo dico perche’ sul piano etico possiamo trovare il modo di applicare un doppio standard su Montanelli e sulla madre “piuttosto energica” della ragazza, ma il problema e’ che la Morale (che non si occupa solo della prassi come fa l’etica) e’ una costruzione teorica , e come tale DEVE ESSERE CONSISTENTE E COERENTE. O almeno provarci.

Come si esce da questo empasse?

Se ne esce cosi’:

Dal momento che Montanelli era un conclamato pedofilo e maiale senza coscienza, ogni sua statua va distrutta. Parimenti, vanno bruciati anche i dischi di Bob Marley, che fanno l’apologia di un popolo pedofilo e ad una civilta’ di uguali maiali senza coscienza, va vietato il reggae e il movimento rastafariano va considerato un gruppo neofascista

Perche’, signori, il problema di quando si comincia a giudicare, e’ che dopo non ti puoi fermare. Non puoi giudicare uno solo dei protagonisti di un film.

Ok, nella storia ci sono i cattivi come Montanelli, c’e’ la vittima (la ragazza), ma DOVE CAZZO SONO I BUONI?

E quindi uniamoci tutti al grido: “Morte a Bob Marley!!!”.

Commenti

  1. Luben22

    Il grandioso e glorioso impero etiope, incluso il Ras Tafari così amato dai rasta, aveva sempre fatto largo uso di schiavi, al punto che i fascisti invasori, abolendo la schiavitù per loro pura convenienza, riuscirono a farci un figurone.

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