Maccartismo maccheronico.

Ci sono delle volte nelle quali ti chiedi se non sarebbe ora di suonare “tu vo’ fa l’americano” , obbligatorio, in ogni radio e TV del paese, ogni 20 minuti. Perche’ si sta rasentando il ridicolo, e sono convinto che se leggessi ancora piu’ quotidiani italiani probabilmente toglierei la parola “rasentando”.

Allora, tenetevi forte che arriva il notizione:

baubaubau

Si scopre che in seguito alla politica di Trump che non voleva importare cose dall’ Europa, qualcun altro ha iniziato ad importare piu’ cose di lui. E questo e’ ovvio: se io mi metto a gridare che in quel negozio non ci compro piu’, gli altri clienti mi supereranno nella categoria dei buoni clienti. Che altro poteva succedere? Mi aspetto che un negoziante si affezioni a me, che non vede mai nel suo negozio, anziche’ a quelli che vede ogni giorno?

Ed e’ ovvio che il gestore del negozio comincera’ a trattare meglio gli altri clienti: perche’ comprano di piu’.

Ripeto: che altro poteva succedere?

A quel punto, siccome il commercio tra due industrie forti e’ sempre bilaterale, scopriamo che siamo diventati “partner” della Cina. Niente di strano: del resto, chi mi dice che la Cina fa questo per “espansionismo”, o “spionaggio”, dovrebbe spiegarmi per quale motivo caritatevole gli americani continuino a consegnare ad NSA i dati degli europei.

Ma no: se gli americani ti comprano cose, allora e’ ok. Se i cinesi fanno lo stesso, allora e’ “un pericolo”. Leggo tutto l’articolo, e non ci trovo UNA SOLA ragione o una sola spiegazione del “pericolo” che stiamo correndo.

L’intero articolo spiega quali pericoli scorra la politica estera di Biden, ma non riesco a vedere quali terribili pericoli vedremmo noi europei in questa partnership commerciale.

Poi l’articolo cerca di “cubare” i dati, mescolando percentuali e cardinalita’:

blablah

Siccome quando si mescolano quantita’ (328.7 miliardi di euro) con delle percentuali, in genere c’e’ un furbetto che non vuole consentire di fare dei paragoni o dei confronti, allora mi sono insospettito e sono andato a cercare i numeri di eurostat.

E li ho trovati: solo che sono diversi, e dicono cose molto diverse

Per prima cosa, la bella notizia: nel complesso l’europa esporta piu’ di quanto importi, nel senso che il surplus totale e’ di 29 Miliardi di Euro. Bene.

Adesso andiamo alle tabelle:

tabella

Per prima cosa, notiamo che i numeri sono leggermente diversi. Ma finalmente troviamo risposta alle domande che ci eravamo posti.

  • il pericolo per la UE e’ chiaro. Mentre la bilancia verso gli USA e’ in positivo, cioe’ l’ industria europea e’ molto piu’ competitiva di quella USA (e con l’Euro che vale piu’ del dollaro), quello con la CINA e’ negativo. E questo significa che compriamo piu’ di quanto vendiamo.
  • il superamento degli USA avviene nell’import, ma non nell’export. Questo significa che e’ l’ Europa ad essere il mercato importante per loro, e non viceversa. Paradossalmente se i legami Cina-EU si rompessero, ci guadagneremmo in termini di bilancia commerciale.

In questo senso, non si vede alcun cambiamento di tipo geostrategico. La Cina e’ un partner scomodo per l’ EU (bilancia commerciale in passivo) , mentre agli americani per batterla basterebbe comprare ancora piu’ beni e servizi dall’ EU. Per tornare al primo posto di poco bastano una decina di miliardi in piu’ , una ventina in un anno estrapolando il semestre, e tutto il resto sarebbe potere americano.

Quindi l’articolo parla del nulla. E’ maccartismo , ma non e’ maccartismo vero. Se almeno dicessero “gomunisdi gaddivi sbroc sbroc no ammigi gomunisdi” come facevano col maccartismo vero, potrebbero anche pensare di somigliare al periodo del VERO maccartismo americano, quando esisteva un analogo dei tribunali speciali di Mussolini.

Fatto cosi’, e’ soltanto un contentino:

  • stando ai dati, alla EU conviene piu’ vendere negli USA dove c’e’ una bilancia commerciale positiva, che in Cina.
  • secondo quella tabella, in quanto a surplus commerciale, la Cina NON puo’ sostituire gli USA.
  • l’unico problema evidente e’ la bilancia commerciale negativa con la Cina, piu’ il fatto che Biden deve rimediare al disastro fatto da Trump.

Il resto e’ il tentativo stupido di un giornalista che ha sparato numeri a cazzo, che NON provengono da Eurostat, attribuendoli ad Eurostat.

Oppure non sa leggere le tabelle.

A chi giovi tutto questo, lo sa soltanto Elkann.

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