Ma davvero cambiera’ tutto?

Ma davvero cambiera' tutto?

Vedo sui giornali un sacco di cazzologi assortiti che continuano a ripetere che cambiera’ tutto. Certo, se la pandemia fosse durata di piu’, sicuramente la societa’ e l’economia sarebbero state irriconoscibili, come accade dopo un bombardamento. Ma a furia di pressioni, si ricomincera’ a lavorare dopo il 3 maggio, anche ammesso che non si cominci prima (le aziende italiane stanno eludendo i divieti, senza alcuno scrupolo di coscienza: non che me ne aspettassi qualcuno da quei subumani, beninteso).

Ovviamente la formazione umanistica dei cialtroni che scrivono e’ fondamentale nel trasformare un RNAvirus in un ente che ha valore morale, o almeno una funzione determinata filosoficamente. Alcuni dicono che e’ un “messaggio” della “natura”, qualsiasi cosa voglia dire (ammesso che significhi qualcosa), altri dicono che e’ un chiaro esempio di come il sistema capitalistico sia innaturale e sbagliato (ripeto: qualsiasi cosa significhi una frase cosi’ strampalata), ma nessuno di questi discorsi ha alcun significato. Si tratta di opere di pura estetica, che non hanno alcun contenuto oltre alla superficie visibile. Basterebbe fare un breakdown dei termini in uso per scoprirne la vacuita’, e da qui l’inconsistenza di quel che dicono. Un virus e’ una molecola cosi’ complessa da sfruttare gli organismi per riprodursi, punto. “natura” e’ un concetto artificiale, “messaggio” richiede una convenzione che ne consenta la decodifica, ma nessun virus ha una convenzione di questo genere, in genere chiamata “linguaggio”. Inoltre, il virus uccide comunque in qualsiasi sistema economico, per cui le chiacchiere sull’economia sono inutili.

Del resto, a sperare che il virus faccia la rivoluzione sono principalmente i movimenti “rivoluzionari” : perche’ lo sperano? Perche’ non sono capaci di farne una loro, non ne faranno MAI una, lo sanno benissimo, e in questo periodo hanno perso la faccia. C’erano tutti gli ingredienti: governi che perdevano credibilita’, paura di morire andando al lavoro, repressione eccessiva, crisi economica, frustrazione per la limitazione della liberta’. Se non hanno fatto la rivoluzione ora, non la faranno mai. E per questo sperano che arrivi qualcosa che la faccia al posto loro. In questo caso, il virus. Ma un virus non ha proprio lo scopo di fare rivoluzioni: e’ una molecola che viene riprodotta involontariamente dalle cellule.

Allo stesso modo, dopo aver mandato a morire i lavoratori nelle fabbriche “perche’ ci sono le misure di sicurezza”, ben sapendo che i lavoratori avrebbero dovuto viaggiare in condizioni meno sicure per andare al lavoro, anche i sindacati hanno perso la faccia. In che modo ora possano lamentarsi di 1000 morti all’anno sul lavoro, ben sapendo che la conta dei morti lombarda si deve anche alla densita’ di aziende che sono rimaste aperte, lo sanno solo loro. Ma un sindacato che scende a compromessi sui rischi alla salute non ha alcun senso. Punto. Ma chiaramente, sperano che il virus abbia spiegato che la vita umana viene prima del profitto, dal momento che non lo hanno spiegato loro.

E allora, perche’ dovrebbe avvenire, questo cambiamento? Vediamo chi sono gli attori.

Qualcuno dice che i politici ora capiranno che non si deve privatizzare la sanita’, e che il personale sanitario merita piu’ rispetto. Non credo proprio: non vedo alcun segno di questa illuminazione , e il politico italiano non e’ altro che la troia perfetta per il maiale senza coscienza che e’ l’imprenditore. Non ci sara’ mai alcuna commissione d’inchiesta che spieghi come mai la Lombardia ha avuto una mortalita’ pazzesca, superiore a qualsiasi altro luogo del mondo, paesi del terzo mondo compreso. Ma ci informano che li’ “e’ arrivato uno tsunami”, come se fosse stato un virus diverso dagli altri, e non un’amministrazione diversa dagli altri. Non vedo segni di questa illuminazione.

Altri dicono che il capitalismo ne uscira’ trasformato. No. Per i capitalisti una crisi e’ solo l’opportunita’ di fare buyback. Non si vedono segni di pentimento, non si vedono comportamenti diversi dal solito. Laddove hanno potuto i capitalisti stanno licenziando la gente, ben sapendo che non ha modo di trovare un altro lavoro mentre e’ chiusa in casa. Ci sono stati articoli ripugnanti di banchieri che dicono “la vita umana non ha valore infinito”, oppure “proteggere le vite umane, ma fino a che costo”? apparso sul Corriere, il porcile giornale dei maiali senza coscienza finanzieri.

Non mi illudo che nessuna delle categorie di cui sopra abbia capito qualcosa di questa lezione: vogliono solo tornare come prima per fare la bella vita di prima.

Rimane la persona comune. Certo, se alla fine della quarantena tutti i precari, gli schiavi sottopagati, tutti quelli che lavorano per la “visibilita’” dicessero che non torneranno sul posto di lavoro, tanto hanno visto che a stare a casa ci risparmiano soldi, le cose cambierebbero. Se tutti quelli che hanno lavorato da casa dicessero che continueranno a lavorare da casa, le cose cambierebbero. Il lavoro da casa ha un impatto terrificante, per diversi motivi: innanzitutto impatta sul settore trasporti, sulla gastronomia, e nel lungo termine rende meno attraenti le citta’. Un mutamento pesantissimo della struttura economica e sociale.

Lo faranno? Secondo me no: esperienze personali mi insegnano che il masochismo e’ piu’ diffuso di quanto sembri. Queste persone sono schiave perche’ lo vogliono, perche’ li soddisfa, e semmai ora stanno rimpiangendo la frusta del padrone. Ne sentono la mancanza. Non ne possono piu’ delle loro famiglie e non vedono l’ora di passare la giornata al lavoro per toglierseli dalle palle. Non ne possono piu’ delle gabbie da polli che sono i loro appartamentini in condominio, e non vedono l’ora di trascorrere la giornata in ambienti piu’ grandi e confortevoli decenti come quelli aziendali.

La persona comune potrebbe aver realizzato di vivere in una condizione di merda fragile e pietosa, e aver deciso, che so di vendere l’appartamento in citta’ per spostarsi fuori, in un luogo ove potrebbero vivere se dovessero davvero vivere nella casa che hanno comprato per viverci. Ma non lo faranno: si sono entusiasticamente chiusi una catena al collo detta mutuo comprando la prima gabbia da polli nel primo condominio che hanno trovato. Non lo faranno.

Allora, chi dovrebbe cambiare le cose?

Secondo i cazzologi, dovrebbe farlo il virus. Una molecola inanimata, incapace di produrre da sola energia o di riprodursi da sola, avrebbe il compito di realizzare il piu’ ambizioso programma politico della storia, e di farlo su scala globale.

Se volete crederci, credeteci. A me viene da ridere.

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