La pioggia di soldi che non ci sara’.

La pioggia di soldi che non ci sara'.

A volte leggo cose stravaganti sulla stampa italiana, e queste cose le leggo riguardanti le non-azioni della EU per aiutare le nazioni colpite da coronavirus. Dico non-azioni perche’ sinora (e siamo a Giugno) si sono viste solo parole, e si sa gia’ che dopo TRE voti del parlamento olandese contrari a finanziare l’ Italia a fondo perduto, la parte “a fondo perduto” ve la potete sognare, o quasi. A meno di non dare all’ Olanda contropartite tali da vanificare l’operazione.

Il primo punto e’: perche’ tutti sono contrari al MES? Sono tutti contrari al MES per via della loro stessa mediocrita’. Il MES, infatti, e’ un prestito. E il fatto che abbia interesse basso e’ aggravante.

Mi spiego. Se avete un’azienda e volete fare un investimento, potete chiedere un prestito alla banca. La condizione ovvia e’ che l’investimento renda almeno quanto il valore del prestito piu’ l’interesse. Altrimenti, gli interessi si mangiano tutti i soldi che vi entrano per via dell’investimento. Inoltre, siccome il prestito andra’ ripagato, l’investimento deve essere disegnato per poter pagare indietro la cifra.

Ora, se pensiamo agli stati che hanno annunciato che NON faranno uso del MES, il messaggio che ci arriva e’ “non abbiamo investimenti pubblici in programma”, o se volete “non riusciamo ad immaginare investimenti pubblici piu’ redditizi dell’ interesse (basso) pagato al MES”.

Insomma, il rifiuto di usare il MES e’ gia’ un sintomo della mediocrita’ della classe politica che vi interagisce: certo, da M5S non ci si aspettavano certo delle idee su come investire soldi, ma almeno dal PD ….? No, nemmeno quello. Perche’ in ultima analisi sono ormai uguali, due partiti populisti di sinistra.

In parole povere, la mediocrita’ assoluta: passano le giornate a dire che mancano investimenti qui e mancano investimenti la’, hanno un prestito ad interesse bassissimo per le mani e che fanno? Non lo usano per fare gli investimenti di cui cianciano da anni.

Detto questo, andiamo alla parte “a fondo perduto”. Il primo punto e’ che non e’ a fondo perduto, perche’ c’e’ una condizione che tutti si ostinano a non vedere.

Quei soldi sono a fondo perduto per i paesi membri della EU. Sono cioe’ parte di un trattato.

Adesso poniamoci una domanda: che succede se dopo aver preso i miliardi col prossimo voto la Lega vince e Borghi vuole lasciare la EU? Succede che quei soldi sono nel bilancio del fondo europeo. Anche se non devono essere ridati da nessun paese membro, essi devono essere ridati eccome se il paese NON e’ piu’ membro.

Avete presente i 43 miliardi di sterline che gli UK devono pagare alla EU (hanno firmato, quindi hanno accettato) al momento del Brexit finale? Ecco, si tratta di pendenze di questo genere.

Nel momento in cui l’Italia decidesse di uscire dalla EU, si troverebbe a dover pagare quei soldi “a fondo perduto”, in quanto sono a fondo perduto per gli stati membri.

Cosa succederebbe se “il capitano” rifiutasse di pagare? Succederebbe che gli altri paesi che hanno contribuito al fondo direttamente o indirettamente avrebbero le carte in tavola per imporre da subito delle tariffe commerciali sui prodotti venduti al resto d’Europa, di importo pari alla cifra da restituire. Nessun tribunale internazionale del pianeta darebbe loro torto (ammesso che ne esistano ancora).

Quindi in ogni caso si’, quei soldi sono una catena al collo che impedisce all’Italia di invocare l’Articolo 50: se qualcuno prende quei soldi e ne fa uso, da quel momento l’Italia dovra’ aggiungere quei soldi al costo dell’uscita.

Per questo motivo, e non altri, nella Lega si sta parlando della successione a Salvini e Borghi. Una volta presi quei soldi, non si potra’ piu’ uscire: al solo pensiero di perdere 87 miliardi di tariffe alla frontiera per le esportazioni in UE (che l’Italia non puo’ permettersi di perdere e non e’ sostituibile con altri mercati), tutte le aziende del paese toglierebbero appoggio ai partiti antieuropei.

Quei soldi sono semplicemente la fine di qualsiasi progetto di uscita dalla UE. E la Lega lo sa, e anche la Meloni lo sa. Ed e’ per questo che sono ammutoliti: volendo potrebbero parlare di cattiva europa per via della saga di questi soldi, che sono promessi in continuazione ma non arrivano mai.

Ma non possono, perche’ sanno che non appena il governo iniziera’ a farseli dare, la catena al loro collo si stringera’ e non potranno piu’ parlare di lasciare la EU.

Tutto qui: questi soldi “a fondo perduto” sono la fine dei progetti di uscita dalla UE. Di qualsiasi governo italiano, presente e futuro.

Poi, se questa pioggia di soldi ci sara’ o meno, la storia e’ ancora da fare…

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