La lenta morte dell’antagonismo, (ora e’ veloce).

La lenta morte dell'antagonismo, (ora e' veloce).

Basta un qualsiasi social che sia alternativo a quelli mainstream per leggere le stesse cose, sia in Italia che altrove. Tutti gli CSOA stanno venendo sgombrati, chiusi , cancellati. Il mondo “antagonista” sembra vivo solo negli USA, dove peraltro ricicla come nuovi gli sloagan degli anni ’70 europei, mentre in Europa sembra aver esaurito completamente la carica.

Se all’inizio degli anni 2000 ancora era possibile per loro dar vita a mobilitazioni contro il G7, ed essere in molti, oggi il loro consenso esce a fatica dalle poche decine di persone che ancora frequentano i pochi CSOA. L’eta’ media si e’ alzata e la stanchezza domina.

Persino la solita americanata del BLM e del #metoo riesce ad ottenere qualche visibilita’ sui media, ma non riesce poi ad ottenere consenso tra la popolazione.

I motivi di questa mancanza di consenso sono molteplici.

  • 1. alla continua analisi del problema non segue una proposta che non sia ridicola e obsoleta.

Ok, il capitalismo classico e’ una merda. Il capitalismo moderno e’ una merda firmata Gucci. Lo abbiamo capito. Non abbiamo bisogno di chilometriche analisi (frutto di quella pedanteria filosofica che pretende di essere scienza), per saperlo. Ci basta guardare le nostre vite.

Ma se io domani venissi a proporre come leader-modello Carlo Magno, e come soluzione il Sacro Romano Impero, con un bel sistema economico feudale, le persone mi riderebbero dietro. E avrebbero ragione: la soluzione e’ ormai scaduta come uno yoghourt del 1969, ha gia’ mostrato i suoi limiti e peraltro non e’ piu’ applicabile in pratica perche’ la tecnologia ha cambiato il mondo.

Allo stesso modo, questo stanno a proporre Marx e il socialismo /comunismo /anarchismo /femminismo come soluzione ai problemi del capitalismo. E tutti, come e’ ovvio che sia, gli ridono dietro: la soluzione e’ ormai scaduta come uno yoghourt del 1969, ha gia’ mostrato i suoi limiti e peraltro non e’ piu’ applicabile in pratica perche’ la tecnologia ha cambiato il mondo.

  • 2. il coronavirus , I.

E’ ovvio che l’arrivo del coronavirus ha accelerato il fenomeno. E questa e’ una cosa nota: tutte le crisi accelerano i fenomeni in corso. Ma sugli antagonisti l’effetto e’ stato amplificato. Ed e’ stato amplificato per una ragione: il coronavirus esiste, ed esiste in questo universo. E’ reale, concetto che loro sembrano rifiutare, persi nella loro pata-epistemologia scientifica da taverna.

Erano decenni che gli antagonisti non incontravano di persona quel fenomeno fisico stravagante che si chiama “realta’ “. Tutta la loro dialettica idealista parla dal punto di vista filosofico e/o politico. Non trovate mai un loro scritto che entri nel merito del fenomeno reale, sia esso scientifico o tecnico. Essendo di base degli incompetenti in ogni materia che approcciano, per nascondere tale incompetenza non fanno altro che parlare da un punto di vista “politico e/o filosofico”.

Il problema col coronavirus e’ che i loro maestri dell’ 800 erano uomini del loro tempo, e di conseguenza non avevano nulla da dire riguardo ad un’epidemia. Nell’800/primo novecento il positivismo scientifico diceva che coi vaccini e gli antibiotici le epidemie sarebbero scomparse tutte. Era un non-problema. Quindi ne’ Marx, ne’ Engels ne’ Bakunin, ne’ Lenin o Stalin o Trotzky, hanno qualcosa da dire a riguardo. E cosi’, nemmeno loro.

Hanno provato a dire che il virus colpisce piu’ i poveri che i ricchi, ma ondate di contagi nelle discoteche e nelle spiagge dei vacanzieri hanno mostrato i Briatore e i Berlusconi, cioe’ le classi dirigenti, venire falcidiate di piu’ e meglio.

Hanno provato a dire che il virus colpisce piu’ i neri che i bianchi, ma i luoghi piu’ colpiti sono Europa e USA, a maggioranza bianca. Hanno provato a dire che le donne sono piu’ colpite, per essere smentiti dai medici. Tutto il loro vittimismo non e’ servito a nulla. La realta’ domina le idee, ed il virus e’ reale.

Ma sulla realta’ hanno poco da dire, come i loro maestri.

  • 3. Coronavirus, II: ovvero ne abbiamo pieni i coglioni dell’ 800.

Il coronavirus ha impattato sulla popolazione ponendo sotto i riflettori problemi che i loro maestri non sapevano come interpretare. Quando e’ emerso il fenomeno dello smart working hanno cercato di convincere le persone che in quel modo “il padrone” ti faceva pagare la xDSL e il riscaldamento, dimenticando completamente il tempo risparmiato e tutti i vantaggi dello smartworking. Perche’ se nell’ 800 gli operai stavano in fabbrica, quello e’ il loro destino: PER SEMPRE.

La loro “scienza” Marxista si e’ mostrata inadeguata ai tempi , ed e’ ora chiaro a tutto che il loro simulacro della scienza e’ solo uno stile letterario pedante, che ha in comune con la scienza la difficolta’ di lettura, ma non la precisione, la predittivita’ e la bonta’ dei risultati.

Di fronte alle soluzioni tecnologiche alla crisi non hanno nulla di utile da dire. Il loro approccio sembra parlare all’uomo dell’ 800. Sembra riferito ad una societa’ che non esiste piu’. Persino quelli che loro chiamano “i poveri” sono completamente diversi da quelli di cui parlava Marx. In un mondo ove i giovani non riescono a formare famiglie ed avere figli per mancanza di risorse, la parola “proletario” e’ piu’ beffarda che azzeccata.

Tutto quello che i loro “intellettuali ancora in vita” hanno da dire e’ che rivogliono la scuola coi banchi , senza computer (o coi computer come materia specialistica per il mondo del lavoro, quando l’ IT permea circa tutti gli aspetti della vita moderna) , con la presenza del professore e la socialita’. Perche’ i giovani non hanno altro spazio ove socializzare che non sia la scuola, e a sentire loro questo e’ la normalita’. Un disastro di stupidita’ e arretratezza: hanno in mente l’ 800, e quindi la scuola deve essere quella di Cuore.

  • 4. La soluzione sembra essere peggiore del male.

Se ci chiediamo quale sia la proposta del capitalismo ai poveri del pianeta, la risposta e’ “se lavori abbastanza duro e ti sposti negli USA hai un 1% di probabilita’ di diventare un benestante e vivere come nei blog sull’america”. La proposta ovviamente fa cagare, ma occorre chiedersi quale sia l’alternativa degli antagonisti.

Per prima cosa, un regime di controllo del linguaggio e del comportamento, che permea quasi tutti gli aspetti della vita. Il politicamente corretto e’ diventato una polizia del linguaggio al cui confronto Orwell sembra un ottimista sfegatato. Davvero qualcuno sano di mente sogna un mondo in cui deve usare l’asterisco per eliminare il genere dalle frasi? Davvero qualcuno sogna un mondo ove e’ possibile essere ostracizzati se non scomunicati per una frase scherzosa? Davvero sognamo un mondo in cui lo Stallmann (e Dio sa quanto gli ho dato contro in passato) viene costretto alle dimissioni per qualcosa che NON ha mai detto? Per non parlare della scomparsa della privacy, sotto il nome di “il privato e’ politico”: da un lato si oppongono alla sorveglianza digitale, ma dall’altro non puoi dire “a casa mia faccio il cazzo che mi pare”, perche’ il privato e’ politico. Un incubo totalitario.

Davvero vogliamo vivere in un mondo ove viviamo nel terrore di essere sbattuti in carcere sotto l’accusa di molestie, solo perche’ si e’ deciso che nel caso l’accusatrice sia una donna, il processo non serve perche’ si deve credere ciecamente a tutto quel che dice? Il mondo con la giustizia absque strepitu advocatorum e’ quello che sognamo?

Dicono di essere contrari alla societa’ della sorveglianza, ove il privato e’ pubblico, dopo aver gridato per anni che il privato e’ politico? Se il privato e’ politico, allora e’ anche pubblico , e quindi dovrebbero essere contrari alla privacy. E faticano moltissimo ad uscire da questa contraddizione, al punto che non si capisce bene la differenza tra una fazione politica che verifica l’ordodossia di ogni aspetto della tua vita, e un sistema di controllo basato sulla sorveglianza di massa. Ma la cosa certa e’ che non vorremmo vivere in nessuno dei due.

E davvero vogliamo vivere tutta la vita con la sola scelta tra essere sussidiati e diventare dei vegetali privi di autostima (ho gia’ parlato degli effetti dell’ Hartz IV, credo) oppure diventare degli yuppies iperperformanti che con le loro tasse pagano il sussidio agli altri?

La verita’ e’ che l’alternativa degli antagonisti appare a tutti peggiore del male. Hanno creato millanta CSOA , centinaia di “comuni anarchiche”, e in tutte abbiamo visto solo sporcizia, degrado, droga e crimine. Ce ne fosse stata una che abbia mai invitato le persone a pensare “pero’, ma lo sai che loro stanno meglio?”.

Se anche un mondo migliore e’ possibile coi loro metodi, sono stati estremamente abili nel tenere il segreto, perche’ quando e dove andiamo ad osservare il microcosmo che sanno costruire, non vediamo niente per cui sia sensato abbandonare il poco che abbiamo. Del resto, se i microcosmi che hanno creato fossero apparsi attraenti, a milioni avrebbero abbandonato il vecchio stile di vita per unirsi a loro.

Ma non e’ successo.

  • 5. Un’idea di “popolo” assurda.

Quando gli antagonisti si riferiscono al popolo, non si capisce mai chi cazzo sia il destinatario delle loro idee. A chi stanno parlando di preciso?

A quelli che vengono ai concertini di musica indie? A quelli che vengono dai corsi di tango , yoga, caopeira, [ inserisci qui l’ IntiIllimanismo del giorno ] , quelli che partecipano al “flash mob” della settimana, selfieselfie/comunicato stampa? Ai cantanti miliardari che suonano nelle ore fresche del primo maggio, o ai gruppi Intillimaniformi che suonano nelle ore calde, e ai loro fan?

Chi sarebbe di preciso questo “popolo”, oggi? A chi stanno parlando di preciso, e specialmente: perche’ non ci parlano? Persino i testimoni di geova sono capaci di raggiungere le case e parlare con le persone. Tutto quello che fanno questi e’ appiccicare manifesti in giro, dove spiegano che hanno organizzato una serata di lettura di qualche autore russo dell’ 800, e venite venite che ci divertiamo. Immagino che come alternativa alle emorroidi sia attraente per i piu’, ma provare a mettersi di fronte alle persone e parlarci forse avrebbe qualche chance in piu’ di una lettura di Gogol?

Peraltro, ormai la conoscenza di questi autori appartiene ad un’elite intellettuale, sociale ed economica non troppo diversa da quella che frequenta La Scala di Milano.

caballoni

E penso che essere stanati dai loro CSOA sia un bene, perche’ ora saranno costretti ad uscire dalla tana e stare negli stessi posti di tutti gli altri, e potranno finalmente vedere coi loro occhi il popolo di cui staparlano.

  • 6. Gli intellettuali senza cervello, ed altri stereotipi piu’ o meno caricaturali.

Insieme agli CSOA, la fazione antagonista ha preso il controllo del ruolo degli intellettuali, cercando di raggiungere l’egemonia culturale. Il problema e’ che non avevano intellettuali. Avevano persone che si sforzavano di imitare un intellettuale, si vestivano come un intellettuale, si pettinavano come un intellettuale , apparivano come le persone credevano un intellettuale dovesse essere, ma appena aprivano bocca….

…e’ come se milioni di persone, ad un certo punto, avessero fatto irruzione nelle librerie gridando “devo emanciparmi! devo farmi una cultura! presto, mi dia il libro piu’ noioso che ha”. I loro intellettuali sono uno stereotipo dell’intellettuale, le loro donne intelligenti sono la caricatura della donna intelligente, ci mancano solo i negri che suonano il Jazz e i cinesi che fanno kung-fu col gong. ( Le geishe no, che il giappone e’ di destra, tranne i manga e i cyberpunk).

Tutto quello che fanno e’ la caricatura. Di uno stereotipo. Di un’americanata.
Sebbene formalmente siano contro la cultura americana, hanno riempito le citta’ con graffiti inutili e fuori contesto, producendo una situazione nella quale se sei negro e povero devi amare il rap, diventando la caricatura del negro povero americano. Ma contro il razzismo. E le loro femministe sembrano cieche di fronte al fatto che se c’e’ un manifesto della mascolinita’ tossica lo trovate proprio nel Rap. Se io dicessi che invece il negro povero americano dovrebbe amare l’universita’ , i libri e l’opera, starei contraddicendo il loro stereotipo. Che per loro non e’ razzista, perche’ essendo antirazzisti sono condannati a difendere la negrita’ dei negri, di quelli che essendo negri sono condannati ad essere antirazzisti the negro way.

  • 7. la rivoluzione e’ impossibile. Ma non se ne fanno una ragione.

Puoi abbattere il tuo zar se e’ a portata di mano. Puoi scioperare se sei un dipendente. Puoi fermare la produzione se ce l’hai a portata di mano.

Ma oggi il tuo Zar si siede a Washington, il tuo padrone e’ a Palo Alto, la tua fabbrica sta su piu’ continenti, e quello che doveva farti da Leader ha preferito fare il CEO e guadagnare miliardi.

Ma questi antagonisti vanno ancora cercando la rivoluzione, la tensione, si masturbano con le rivolte di BLM e credono davvero di poter sovvertire il sistema con una forza militare che non hanno, sperando che vada in piazza un popolo che deve essere in ufficio, hanno dei leader che non saprebbero trovare casa propria su una carta geografica, e tutto quello che sanno fare e’ fare delle continue risse con la polizia, che chiamano “proteste”, se non fosse che nemmeno la classe di lavoratori piu’ sfruttata del momento (i poliziotti) riesce a provare un attimo di simpatia per loro.

Non solo non ci riescono, ma non ci provano nemmeno, a protestare. Con milioni di giovani che consegnano pizze a 2 euro al giorno non riescono a far passare il messaggio “bisogna alzare gli stipendi”, con un migliaio di morti all’anno in Italia non riescono a convincere i lavoratori che crepare non e’ bello, nemmeno i concetti piu’ basilari della dignita’ umana emergono dalle loro proteste, che sono in realta’ delle semplici risse con la polizia. C’e’ poca differenza tra uno di questi antagonisti che cerca la rissa con la polizia e il patafascista che il sabato sera va in piazza a cercare la rissa con qualche immigrato. In entrambi i casi, sono degli scemi di guerra cui piace menare le mani.

Tutta questa massa di idiozie ha trasformato l’antagonismo in una sconfinata distesa di farlocchi incoerenti, piu’ modaioli dei conformisti che criticano, violenti quanto i fascisti che criticano, intolleranti e prepotenti quanto la polizia che dicono di avversare, maschilisti quanto il patriarcato che dicono di opporre, inquisitori quanto la chiesa che dicono di detestare.

La loro estinzione era gia’ inevitabile, ma ora il coronavirus ha accelerato i tempi. Se dio vuole, la mia generazione vedra’ i loro successori.

Che potranno solo essere migliori.

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