Il lato B della sorveglianza elettronica

Il lato B della sorveglianza elettronica

C’e’ una sola cosa che pochi stanno notando di quanto e’ successo negli USA con l’uccisione di George Floyd. Il lato B della sorveglianza elettronica. Un lato poco esplorato della sorveglianza elettronica.

Il primo comunicato sulla morte di George Floyd parlava di una morte accidentale. Nella prima versione durante il controllo la vittima si sarebbe sentita male e i poliziotti lo hanno soccorso.

Sfortunatamente per i poliziotti, passava da li’ una persona con un cellulare e c’erano due telecamere di sorveglianza. Questa cosa non e’ da sottovalutare, perche’ si tratta della stessa sorveglianza elettronica di cui lamentiamo l’invasivita’.

Cosi’ volevo riflettere sulla sorveglianza elettronica come strumento civile. Sinora a sentire il termine “sorveglianza elettronica” abbiamo sempre pensato a qualcosa che sorveglia noi. Ma questa volta nel mirino ci sono finiti i controllori, perche’ la magagna che e’ venuta fuori e’ venuta fuori solo perche’ c’erano i filmati. E allora chiediamoci: dove si potrebbe spingere questa sorveglianza senza ledere i nostri diritti?

La prima cosa che notiamo e’ che la polizia americana fa le peggiori porcherie in diversi posti:

  1. Le strade ed ambienti aperti.
  2. Le irruzioni in casa.
  3. Le loro caserme.

Qui il problema e’: in che modo un cittadino dovrebbe o potrebbe sorvegliare (come la persona che ha filmato la morte di Geogra Floyd col cellulare) senza dare automaticamente i dati a google?

Le soluzioni, tecnologicamente parlando, esistono.

  1. Le Dashcam. link

Si tratta di dispositivi che scaricano su SD, in modo che nulla venga inviato ai soliti GAFA (Google Amazon Facebook Apple) . Ce ne sono di tutti i prezzi, e di azionano “automagicamente” quando lo scenario si muove. Se ora immaginate che ogni automobilista ne abbia una (ce ne sono anche di forma simile ad uno specchio retrovisore), le strade cominciano a diventare un luogo abbastanza insicuro per commettere abusi.

Lo stesso dicasi per le telecamere di sorveglianza puntate verso le strade, da balconi e/o dietro al vetro della finestra. Queste telecamere (oltre a registrare malintenzionati) non farebbero altro che incastrare poliziotti che abusano del proprio potere, nel caso lo facciano.

Immaginiamo ora che tutti tengano una dashcam puntata sulla strada di fronte, o sul balcone sottostante, e otterreste una cosa: la storiella del tizio che si accascia e i poliziotti buoni che lo soccorrono diventa debolissima.

  1. Andiamo all’altro luogo: la casa. CHi ha una telecamera in casa sa bene che serve a poco contro i delinquenti, per la semplice ragione che la polizia non ha il coraggio di affrontarli. D’altro canto, pero’, ogni anno negli USA avvengono migliaia di errori giudiziari, anche se come scrive il sito https://www.errorigiudiziari.com/ , da qualche tempo sembra impossibile avere delle statistiche.

In caso temiate un’irruzione abusiva, potete anche installarne in casa, onde riprendere voi stessi. Questa cosa di riprendere voi stessi ha un grande vantaggio: poter sempre dimostrare la propria innocenza in caso di abusi giudiziari.

Si tratta di dispositivi estremamente semplici da nascondere, capaci di visione notturna e infrarosso, a volte piccoli come bottoni. link

In questo caso, avete almeno UN vantaggio: che potete dimostrare di essere stati in casa vostra un dato giorno. Che spesso e’ piu’ che sufficiente per evitare il carcere ingiusto, cosa che accade sovente negli usa.

  1. Avete poi strumenti personali. Si tratta in genere di penne da appendere alla tasca, che contengono poi microfoni o telecamere. In genere, vista la difficolta’ ad inquadrare, conviene usare solo il microfono link

Alcuni sono piu’ piccoli, e sembrano chiavette USB link

ma il concetto non cambia.

Se voi stessi sorvegliate voi stessi, avete anche voi il potere dei dati. Il lato B della sorveglianza elettronica non e’ altro se non la possibilita’ del cittadino di registrare se’ stesso su un dispositivo (una SD card) che controlla, e tirar fuori il dato alla bisogna. Alla bisogna SUA, ovviamente.

In USA questi piccoli gadget sono molto diffusi negli uffici degli uomini, per difendersi da false accuse di molestie, e quelli personali vengono usati dentro gli ascensori. Quando ad una persona tocca di prendere un ascensore da solo con una donna, non fa altro che mettere una mano in tasca e azionare uno di questi. Da quel momento il suono e’ registrato, e una falsa accusa di molestie e’ scongiurata.

Esiste un lato B della sorveglianza elettronica. Il fatto che tutti abbiano a disposizione dispositivi di sorveglianza a basso costo consente un uso _difensivo_ di questi strumenti. Quello che viene detto e-Journal

Tracciare se’ stessi potendo decidere come finiscono i dati e’ un ulteriore potere nei confronti di prepotenze e truffe. Pensate alle truffe assicurative automobilistiche: una dashcam in auto puo’ evitare molti problemi. Un problema che negli USA e’ devastante.

Ma specialmente, sapere che potenzialmente OGNI cittadino americano ti sta filmando e registrando diventa un deterrente per certe forze dell’ordine. Lo dico perche’ potreste chiedervi come sarebbe andato il processo, se ci fossero state telecamere nascoste alle scuole Diaz.

La telecamera nascosta in casa propria ha anche un altro grande vantaggio. Scaccia le altre telecamere.

Ci sono sono poliziotti che entrano in casa quando voi non ci siete, e piazzano telecamere in casa. Se avete un cane da guardia lo capite perche’ al ritorno lo trovate spaventato: hanno usato una frusta elettrica. Quando entrano mettono microfoni ovunque.

E trovarli e’ molto difficile, a meno di non avere un filmato. Se avete un filmato di cosa e’ successo, non avete che da guardarlo per trovare dove hanno messo il loro microfono. Una precauzione che negli stati uniti e’ fondamentale.

In questo senso , negli USA questi dispositivi possono essere cruciali nel mostrare come la polizia si comporta. Perche’ il problema e’ che esiste una disforia terribile tra quello che si pensa che le forze dell’ordine facciano, e quello che fanno effettivamente.

L”opinione che si ha delle forze dell’ordine viene , infatti, direttamente da Hollywood e dall’industria dell’intrattenimento. Se guardiamo quanto poliziesco una persona media si sorbisce nel corso della vita, scopriamo che stiamo parlando di una quantita’ enorme di propaganda alla polizia , ove i poliziotti sono sembre belli bravi buoni intelligenti e la cosa forma nell’immaginario pubblico un’immagine positiva delle forze dell’ordine.

Quindi, non occorre sottovalutare il lato B della sorveglianza elettronica: se cominciamo a spiare quello che succede oltre al davanzale della porta (senza mandarlo ad un cloud, ma tenendolo per se’) si acquisisce un enorme potere sui propri dati. Il potere deriva da due fatti: il primo e’ quello di avere il dato per se’ e solo per se’, il secondo e’ quello di poterne fare uso a piacimento e per primi.

Negli USA, quando i poliziotti malmenano qualcuno tirano sempre fuori la storia dell’ aggressione a pubblico ufficiale. Il guaio viene quando la persona ha addosso un piccolo microfono come quelli che ho linkato sopra, e registra tutti i rumori. I suoni sono piu’ che sufficienti a smentire una narrativa di aggressione.

Tutto questo pullulare di tecnologie spia, quindi, non e’ del tutto negativo. E’ negativo nel caso ne facciamo un utilizzo passivo. Ma se compriamo NOI la tecnologia per la sorveglianza, e puntiamo la telecamera sullo stato, le proporzioni si capovolgono.

Il lato B della sorveglianza elettronica.

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