Il governo italiano vs Porno su Internet: flashback

Il governo italiano vs Porno su Internet: flashback

Leggo oggi che il governo italiano ha deciso di fare una legge contro il porno su Internet. La proposta e’ tecnicamente cosi’ assurda che non perdo nemmeno il tempo a commentarla. Ma questa cosa mi ha causato un flashback che risale alla mia adolescenza.

Quando cerco di spiegare da dove vengo ad un tedesco prima o poi salta fuori che il paese di Peppone e Don Camillo (che i tedeschi conoscono bene) era “nello stesso Lander”. La domanda seguente e’ “ma c’era qualcosa di vero”, e la mia risposta e’ che il film era una versione seria di come andavano veramente le cose. Seguono aneddoti su vicino di casa comunista che guidava orgogliosamente una NSU Prinz rossa e si faceva il “caffe’ alla Fidel Castro” riempiendo la caffettiera con la grappa al posto dell’acqua.

Ma questa cosa del governo contro il Porno su Internet mi fa tornare in mente un episodio che avvenne negli anni ’80. Dovete sapere che, mentre la stampa vi diceva che nell’Emilia con la miracolosa gestione comunista andava tutto bene avevamo un devastante problema di eroina, del tutto analogo a quello che colpiva in quel periodo la Lombardia.

Il paesello ebbe , in quegli anni, il triste record del piu’ giovane morto di eroina d’Italia. La cosa sconvolse tutti, al punto che fummo tacitamente invitati a partecipare ad una riunione pomediriana della giunta comunale, e ci fu promesso che in questo modo avremmo potuto rappresentare il punto di vista dei giovani.

In realta’ ce lo fecero credere quelli dell’ FGCI, che volevano far credere di avere tanto consenso tra i giovani mostrandone tanti al consiglio comunale.

Comunque arrivammo e ci sedemmo nelle sedie “sfigate” site di fronte alle sedie “serie” col tavolo davanti , che erano disposte a ferro di cavallo con la scrivania del sindaco al centro. Io ero coi miei amici “stianaz” , nel senso che eravamo quelli diversi. Videogiochi anziche’ elaborazione del motore del ciao, magliette rock o dark, capelli leggermente lunghi, le prime camicie tenute fuori dai pantaloni, e altre cose scandalose come anfibi e/o orecchini (a clip, perche’ il buco non ce lo facevano). In mezzo c’era la claße operaia ma aspirante borghese coi suoi figli panozzi , e dalla parte opposta quelli della ACLI, dei tipi cosi’. (la pubblicita’ usci’ dopo, ma loro erano in anticipo sui tempi).

Insomma, comincia il consiglio comunale. Comincia a parlare il sindaco, ringraziandoci di essere li’ ad ascoltare, cosi’ avremmo imparato che la democrazia e blablabla.

Berlinguer era appena morto e l’estate prima c’era stato il “sorpasso” del PCI alle europee. Il sindaco era del PCI, ma importa poco nel contesto.

Comunque, parla per primo il sindaco (PCI) che fa le condoglianze alla famiglia (in realta’ il defunto , nostro coetaneo, era figlio di una situazione disastrata , nella quale il padre non c’era mai stato e la madre era nota per prostituirsi in un piccolo albergo di fronte ad una stazione delle ferrovie padane (sic!) ) e poi parte condannando tutta quella cultura della droga che viene dall’ Amerika, coi film come “Classe 1984” e “I guerrieri della notte” che istigano i giovani alla droga per distoglierli dalla politica e dalle lotte dei loro padri. (insomma, non andavamo piu’ alla SPIM per colpa di Hollywood, e quindi ci drogavamo).

Siccome si era nominata l’Amerika, allora doveva prendere la parola il solito democristiano, che fa le condoglianze alla famiglia e poi passa a spiegare che l’eroina era stata inventata dai russi per diffondersi in USA per causare il 1968 e poi rammollire i soldati americani del Vietnam. Quindi eravamo tutti vittime della crisi dei valori voluta dai comunisti. Prova ne era che Christiane F. nei ragazzi dello Zoo di Berlino racconta di essere nata nella Germania Est e poi emigrata nell’ Ovest. La droga, insomma, viene dall’ Est e l’ha portata Christiane F, o qualcosa del genere. (insomma, non andavamo in chiesa e leggevamo libri pieni di comunismo, quindi ci drogavamo)

Seguirono i socialisti che erano un po’ una via di mezzo , il solito radicale che bisognava liberalizzare le droghe e noi ci drogavamo perche’ non potevamo comprare marijuana. Eravamo costretti a comprare eroina. Una supply chain di merda, insomma. Democrazia Proletaria/Lotta Continua vedeva nella droga il riflesso del solito capitalismo borghese, e spiego’ a tutti che non solo la droga veniva dagli USA, ma era parte di un disegno piu’ grande, perche’ a sua detta “in alcune grandi fabbriche straniere avevano cominciato a darla ai lavoratori nelle mense, sotto il controllo della CIA”.

A questo punto, visto che innanzitutto non era chiaro chi fosse il colpevole, la cosa si mise ai voti. I comunisti vinsero facilmente, e la questione fu chiarita con il metodo scienfico: erano chiaramente gli Amerikani.

Discussero anche di inviare una diffida a Ronald Reagan. La cosa fu abortita perche’ l’unica persona del paese a poter tradurre la lettera in una lingua straniera conosceva solo il francese ma non la lingua di Reagan.

Ma adesso attenti che arriva la soluzione. Perche’ la giunta fa partire un pippone di mozione dove si dice che “al fine di cancellare definitivamente la piaga della droga” , si disponeva quanto segue (non sono certo di ricordare bene le cifre, ma erano circa quelle)

  • Stanziava circa 800.000 lire (non ricordo gli spiccioli) per il locale circolo SPIM, nel quale avrebbero “informato i giovani” che drogarsi fa male.
  • Stanziava circa 600.000 lire per la parrocchia locale e relativo oratorio, al fine di spiegare ai giovani che drogarsi fa male.
  • Proibiva all’unica paninoteca locale (un bar di recente apertura, che seguiva la moda di servire panini -senza puzzolenti fette di salame o mortadella, come in quello tradizionale) di tenere i tavolini fuori dopo le 21.00
  • Proibiva alla sala giochi in piazza di far entrare minori di anni 16 dopo le 17 del pomeriggio, pena la multa.
  • Si chiedeva alla Provincia di Ferrara e alle ferrovie padane di non fare piu’ abbonamenti validi al di fuori dall’orario scolastico, in modo che non potessimo prendere la littorina e andare a Ferrara nel pomeriggio. (Un ragazzo da solo a kilometri dal paese. Pericolosissimo!)

tutto cio’ che era vietato, a quanto pareva, era propedeutico allo spaccio di droga. Il ragionamento era: dal momento che non si drogavano certo quelli legati al PCI e tantomeno quelli dell’ oratorio, ALLORA la cosa doveva venire dai posti di aggregazione NON legati al partito o alla parrocchia, E QUINDI i panozzi e la loro paninoteca, E QUINDI la sala giochi in piazza, E QUINDI quelli che prendevano il trenino per andare a trovare la morosa nei paesi vicini e/o a Ferrara, usando l’abbonamento a prezzo scolastico.

In pratica si trattava del rantolo di partiti che venivano dagli anni “caldi” della politica, e non si capacitavano che dai primi anni ’80 le loro sedi fossero vuote e le tribu’ “giovanili” non facessero piu’ politica. I loro movimenti giovanili erano vuoti, e vivevano di espedienti, tipo invitare i ragazzi al consiglio comunale col volantino “facciamo sentire la nostra voce”, quando in realta’ abbiamo solo potuto ascoltare (quelli che hanno resistito sino alla fine della seduta).

Risolto definitivamente il problema dell’eroina (si, ok, negli anni successivi ne morirono altri, uno lo ricordo perche’ ci chiacchieravo spesso , detto Cio, ma il problema era stato risolto. Definitivamente. Punto. ), fummo congedati. Adesso sapevamo come fa la politica ad affrontare (e risolvere definitivamente) i nostri problemi.

Come se nessun altro prima avesse mai pensato di dire ai giovani che la droga fa male.

Dopo molti anni, arriva il governo italiano e si comporta come si comportava quel consiglio comunale. Si prende un fenomeno globale e si pretende di risolverlo in locale, semplicemente con una singola seduta del consiglio comunale. Come se nessun altro prima avesse mai cercato di fermare il porno su internet.

Ecco, a me queste leggi fanno ridere. E’ ovvio che un consiglio comunale non potra’ mai risolvere definitivamente il problema della droga, che e’ un problema globale, ma chi crede di vivere nella Contea degli Hobbit pensera’ sempre di vivere in una zona di gente a posto e di bravi padri di famiglia (con qualche eccezione della prostituta locale, di cui non si faceva menzione – ne’ si attivavano servizi sociali – nel comunicato, se non chiamandola “la famiglia”).

Cosi’ il governo italiano crede di regnare nela Contea degli Hobbit, dove se il consiglio comunale ordina di mettere un “parental control” sui “contenuti porno” (ma qui e’ Pillon che parla, e credo che non ci sia bisogno di dire nulla di piu’) allora ecco che Sauron non e’ piu’ un nostro problema.

Non so bene cosa sia il parental control in un client torrent, e come andrebbe implementato di preciso. Siccome le case di porno sono straniere e risponderanno con una pernacchia, dovrebbero essere gli ISP italiani. E siccome tutti i siti porno usano SSL, bisognera’ spacchettare il traffico e leggere il contenuto delle connessioni, per iniettarci dentro la pagina di parental control.

Oppure, si propone di mettere un client modificato su TUTTI i cellulari perche’ registrino ogni sito visitato e mettano il parental control? Ok, le app che fanno questo lavoro esistono, ma i giovani se ne sbarazzano facilmente. Rimarrebbero spiati milioni di adulti che vanno sui siti porno. Ma i computer come li fermate? Obbligate tutti all’installazione di un blocker?

Magari dovranno usare filtri sul DNS.Ok. Anche ammesso che i ragazzi non imparino in 13 millisecondi ad usare DNS criptati su https , che sono gratuiti, hanno idea di quanti nomi di dominio sono registrati per siti porno? E poi, i video in se’ arrivano da CDN.
Alternativa, bloccare gli IP con BGP blackhole? No, i siti porno sono in load balancing con un sistema di pod da far impallidire le CDN.

I soliti illuminati propongono l’educazione sessuale nelle scuole. Posso dire che non funzionera’. Lo dico perche’ sono ormai 4 anni che mia figlia fa educazione sessuale, prima in maniera adatta ai bambini e poi via via piu’ esplicita e descrittiva, e non funzionera’.

Perche’ l’approccio e’ quello medico. Ok, mia figlia sa tutto della puberta’, sa cosa le succede , sa cosa sia la masturbazione, sa che esistono i gay e le lesbiche e le persone bisessuali, ma presentare tutto sotto la forma di questione medica o sociologica non ha senso, perche’ gli adolescenti non stanno usando il porno per essere educati al sesso.

Lo stanno guardando per essere educati al piacere. Ma nei corsi di educazione sessuale il piacere e’ presentato in maniera medica, in pratica si parla di strofinio e stimolazione dei nervi, ma il problema e’ che la sessualita’ oggi non e’ legata alla riproduzione, ne’ alla stimolazione dei nervi, e quindi non puo’ rispondere alla domanda chiave:

che cos’e’ il piacere sessuale?

E quando si parla di piacere, sinistra e destra, illuminati e retrogradi, sono tutti bigotti allo stesso modo.

Quindi, oltre a produrre una inutile legge che produrra’ un nulla di fatto per la sua inattuabilita’ tecnica, tutto quello che si fara’ e’ la solita inutile discussione sulla lettera da mandare a Reagan per intimargli di smetterla con la diffusione della droga.

Ma siccome a sinistra come a destra, in tutti i modi, il piacere e’ un tabu’ culturale, non si potra’ certo disporre che nelle scuole insegnino il piacere nelle sue sfaccettature, cosi’ come all’epoca dell’aneddoto che ho raccontato non si poteva menzionare una prostituta , ex ragazza madre, del tutto incapace di badare ad un figlio.

Perche’ il piacere e’ il taboo, e se vi chiedete come farete a spiegarlo ai vostri figli, provate a farvi un esame di coscienza, e prendete in considerazione il fatto che forse sarebbe meglio se i vostri figli lo spiegassero a voi.

Perche’ quando si parla di piacere, quelli che non sono competenti non sono gli adolescenti. Sono gli adulti.

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