I bianchi che nessuno vuole vedere, 3. The end.

I bianchi che nessuno vuole vedere, 3. The end.

Volevo scrivere un altro post sulla scia di questo, ma mi sono reso conto che mostrare fotografie di un’altra fila di poveri inglesi, francesi, italiani o tedeschi avrebbe aggiunto poco. Cosi’ ho deciso di fare qualcosa di meglio, cioe’ di astrarre il problema in termini generici.

Qual’e’ il motivo per il quale i poveri bianchi si radicalizzano sempre di piu’ a prescindere dal governo (per esempio si sono radicalizzati durante il governo di Obama) mentre le minoranze si radicalizzano “a jo-jo”, ovvero durante i governi avversi? Esiste una regola ancora piu’ generale?

Possiamo costruirla. Prendiamo per esempio quel proverbio confuciano per il quale se dai un pesce ad un uomo lo hai aiutato per un giorno, ma se gli spieghi come pescare lo hai aiutato per sempre.

Il senso morale di questo proverbio e’ chiaro. Ma sappiamo che la politica e’ una branca del pensiero estetico, non di quello morale. Allora, qual’e’ il senso politico di questo proverbio?

Il senso e’ praticamente quello opposto: se date ad un povero un pesce, state interagendo con lui come persona. Il pesce arriva ad una persona attraverso l’interazione con un’altra persona.

Il payback politico e’ che lui dira’:

  • “costui e’ buono perche’ mi ha dato un pesce”
  • “questo pesce me lo ha dato lui”.

Bene. Se invece gli insegnando a pescare, che succede? Succede che l’interazione col pesce non include l’insegnante. L’insegnante ha insegnato a pescare. Ma il pesce lo hai preso da solo. Qual’e’ il payback politico? Semplice.

  • “costui predica di imparare a pescare, ma nel momento della fame non c’era.
  • “IO ho studiato forte per pescare e IO ho preso il pesce. Lui non c’entra”.

Questo e’ il motivo per il quale la chiesa cattolica spende piu’ in carita’ che in istruzione dei poveri: la carita’ rende molto di piu’ in termini politici, anche se in termini morali renderebbe di piu’ l’istruzione.

Esiste una chiara dicotomia tra “creare le condizioni stabili per uscire dalla fame” e “dare da mangiare”. Sebbene la cosa piu’ meritevole sia la prima delle due, la seconda ha una rendita politica superiore.

Detto questo , prendiamo la classe politica occidentale.

Prendiamo pure il nuovo presidente Biden. E diciamo pure che intendano occuparsi SIA dei bianchi poveri che ho descritto nello scorso post sull’argomento – vedete le foto , sia del malessere dei neri. Quale sara’ la logica del suo intervento?

  • per quanto riguarda i negri e le minoranze come LGBT ed altri, il governo cambiera’ il modo in cui interagisce con loro. Assistenti sociali aiuteranno i ghetti piu’ poveri, la polizia si spendera’ in qualche interazione sociale meno tesa, nelle scuole saranno piu’ inclusivi verso di loro. Una visibile interazione persona-a-persona tra loro e le persone che fanno lo stato.
  • per quanto riguarda i bianchi, la promessa sara’ la seguente: l’economia migliorera’ fino a quando i bianchi che oggi sono poveri non potranno finalmente trovare un lavoro e uscire cosi’ dalle baracche.

Ammettiamo pure che entrambe funzionino al 100%. Qual’e’ il payback politico?

  • i negri e le minoranze riconosceranno che il governo ha fatto valere i lor diritti e, anche se i piu’ radicali obietteranno che gli fosse dovuto, in ogni caso riconosceranno che un governo sia migliore di un altro.
  • i bianchi che oggi sono poveri diranno. “Io ho trovato un lavoro, IO ho mosso il culo, IO ho lavorato duro, e adesso IO ho trovato una casa col riscaldamento. Che cosa ha fatto il governo per me? Sono sopravvissuto col MIO dolore e ne sono uscito con le MIE azioni. Il governo ha aiutato solo i negri e i froci!”.

In realta’, una persona razionale dovrebbe obiettare che anche la crescita economica che ha consentito ai bianchi di uscire dalla miseria e’ merito del governo, ma ci sono DUE differenze:

  • il governo ha interagito personalmente con le minoranze, o ha almeno cambiato il modo con cui gli uomini del governo (polizia, assistenti sociali, tribunali, etc) interagiscono con loro.
  • il governo NON ha interagito coi bianchi, ma si e’ limitato ad interagire coi mercati, lasciando ai poveri di pelle bianca , il compito di percorrere gli ultimi 10 metri da soli.

Questo dara’ ai bianchi la sensazione di essersi salvati da soli, mentre dara’ alle minoranze la sensazione di poter vivere solo quando al governo c’e’ la sinistra.

Questo e’ importante per capire la radicalizzazione. Il bianco povero dei monti appalachi , di cui ho parlato nel precedente post, assisteva al proprio genocidio: in una casa di lamiera, al prossimo inverno non era certo di sopravvivere, ne’ che il bambino sarebbe sopravvissuto. Non aveva bisogno di Qanon per credere al white genocide, perche’ stava assistendo al proprio.

Ad un certo punto, cercando un lavoro, ne trova uno. Si mette a sgobbare, e riesce ad avere una casa riscaldata. Che cosa vede? Che e’ sfuggito al proprio genocidio perche’ ha cercato un lavoro. Che e’ sfuggito al genocidio perche’ ha lavorato duro e risparmiato. Che ce l’ha fatta perche’ ha mosso il culo. Non ha mai visto un uomo del governo, un assistente sociale o il sindaco: quelli sono per i negri e le minoranze.

Se anche l’economia americana esplodesse e quei bianchi trovassero tutti un lavoro, non si de-radicalizzerebbero. Non avendo mai interagito personalmente col governo, non vedono i suoi meriti. Non vedono l’uomo che gli ha dato il pesce. Vedono che hanno pescato un pesce, ma chi abbia creato le condizioni per pescarne uno, non lo vedono.

se quei bianchi poveri usciranno mai dalla loro condizione di poveri per via di un boom economico, la prima cosa che compreranno sara’ un fucile semiautomatico. Si sentiranno sopravvissuti, scampati al genocidio dei bianchi solo grazie alla loro prontezza nel cogliere una chance lavorativa. E avranno paura che il babau della fame torni. I cattivi che volevano il genocidio sono ancora li’.

Questo errore viene fatto da tutti i governi occidentali. IN tutta Europa, quando sono arrivati i migranti, il governo si e’ attivato per “dar loro un pesce”. Si sono attivati i servizi sociali e le associazioni. Per i cittadini bianchi, invece, la politica consiste sempre e comunque nel dire “ci vuole piu’ crescita’, cosi’ che trovino un lavoro”.

Esiste quindi un doppio binario:

  • al cittadino del posto, il nativo bianco, si riconosce sempre e comunque, se non nell’atto almeno in potenza, la capacita’ scontata di sopravvivere sino a cogliere le opportunita’ di propria sponte, senza aiuto personalizzato, senza intervento dello stato.
  • alla minoranza (negri, LGBTQ.* , etc) , si riconosce il bisogno di essere ascoltati, guidati, sostenuti materialmente e immediatamente.

Il bianco nativo e’ sempre considerato abile e quindi privilegiato, anche quando evidentemente vive in condizioni tremende, e se non ce la fa gli si dice che “non ha scuse” (come se nessun bianco nativo possa fallire), mentre alle minoranze (anche quando DAVVERO privilegiate) si dice che bisogna agire personalmente e direttamente.

Anche supponendo che l’operazione riesca e si risolvano i problemi di entrambi, cosa succedera’?

  • I nativi bianchi rimarranno RADICALIZZATI a destra perche’ pensano di essere scampati al genocidio grazie alla loro superiore attitudine di farcela senza aiuto, se non controvento perche’ il governo usava le loro tasse per aiutare altri.
  • Le minoranze si convinceranno che possono vivere solo con un governo che sia dalla loro parte. Prenderanno la politica come necessita’ vitale, e si RADICALIZZERANNO perche’ dal colore del prossimo governo dipende la loro sopravvivenza.

Ad ogni ciclo di questa politica che paradossalmente passa per “ di sinistra”, si ottiene una sempre maggiore polarizzazione ed una sempre maggiore radicalizzazione. Ma alla fine vincono gli estremisti bianchi. Per una ragione molto semplice: questa situazione l’avete ottenuta lavorando sistematicamente nel modo sbagliato. Avete dato il pesce alle minoranze che vedevate bisognose di intervento diretto e immediato, mentre avete costretto la maggioranza ad imparare a pescare, dopo aver riempito il fiume di pesci.

Sul lungo termine, ovviamente vincera’ sempre chi ha imparato a pescare.

E si ricomincia daccapo.

Si potrebbe uscire da questo ciclo agendo diversamente:

  • se date un pesce ad una minoranza, lo date anche a chi e’ in difficolta’ ma non appartiene alla minoranza. Se esiste uno sportello pubblico che ascolta i negri, ne deve esistere uno che ascolta i bianchi. Se esiste un safe space per i gay, deve esisterne uno per gli etero. Se aiutate le donne divorziate, aiutate anche gli uomini divorziati. L’interazione deve essere identica. Carezze per tutti, o niente.
  • sia le minoranze che gli altri devono avere lo stesso dovere di far da soli l’ultimo miglio che li separa dall’emancipazione. Se si deve imparare a pescare e poi andare a pescare da soli, allora deve valere per tutti, nelle stesse condizioni iniziali e con lo stesso impegno personale di tutti. O gli uccellini escono tutti dal nido, o non ne esce nessuno.

Questo pero’ non viene fatto. Si sta lavorando al contrario, dando il pesce alle minoranze e aspettandosi che i locali imparino a pescare, con il solo dovere di riempire il fiume di pesci.

Allora si costruiscono welfare che aiutano le minoranze mediante un’interazione personale , ma lasciano ai nativi “normali” il dovere di cogliere le opportunita’.

Col risultato di una sempre maggiore radicalizzazione di entrambe le parti.

Solo che le persone che hanno imparato a pescare hanno piu’ soldi per comprare un fucile d’assalto, non appena avranno davvero colto una di queste famose “opportunita’ “.

Ed ecco qui il motivo per cui presto parleremo di un problema Francia, di un enorme (e amplificato dal #brexit) problema UK, ed entro 4 anni di un regime fascista negli USA.

Commenti

  1. Alcoor26 .

    Lo spunto è interessante, anche negli altri pezzi.
    Solo che una persona intelligente come Uriel, non può pensare che lo Stato possa migliorare l’economia, “mettendo più pesci in un fiume”.
    Le politiche sono sempre un impedimento all’economia, che rende l’ottimo se libera.

  2. mandraghe

    Sì peccato che questo “impedimento per l’economia” funziona solo quando non ci sono altri impedimenti perchè in quel caso voi liberisti siete tutti a piangere sotto la mammella di mamma stato ed a urlare che se non venite allattati a suon di milioni chiudete tutto e lasciate per strada i lavoratori. ma va ciap el chiul…

  3. Alcoor26 .

    Non credo che conosca molti liberisti imprenditori, ma solo “Prenditori”.

  4. L'angolo del dottor Inferno

    La questione, per come la vedo io, continua a restare quella descritta nel famoso grafico dell’elefante postato millemila volte: ci sono dei perdenti della globalizzazione, e questi sono le classi medie delle nazioni a reddito alto.

    Ora se andiamo a vedere la composizione etnica di queste classi medie nelle nazioni a reddito alto che sono molto multietniche, cioè UK, Francia e USA (e quindi lasciando da parte, per esempio, Svizzera e Giappone), scopriamo che queste classi medie sono composte principalmente da bianchi.

    Questi bianchi si sono incazzati e l’hanno esternato in vario modo, tra cui mandare al potere Trump, fare la Brexit, distruggere il sistema dei partiti tradizionali in Francia e dare a Madame Le Pen un inedito 33%.

    In Italia, che molto multietnica non è ma comunque molto più di quanto fosse 20 anni fa, abbiamo avuto i sovranisti sfiorare il 60% alle elezioni e formare un loro governo.

    Ora, a seconda dei casi e dei paesi possiamo vedere comportamenti dettati da questioni etniche oppure meno.

    Il caso degli States di cui parla Fanelli è che la sinistra locale, cioè i dem, usa approcci diversi per le minoranze e per le maggioranze.

    La questione che Fanelli imputa ai dem è che in pratica dicono a neri e altre minoranze che il governo li soccorrerà uno per uno, mentre ai bianchi danno una promessa di nuova crescita economica che poi permetterà anche a loro di risollevarsi.
    Questo avrebbe il doppio effetto di radicalizzare i neri e le minoranze (che vorranno sempre più programmi di supposto ad hoc) e dall’altra parte i bianchi che si sentirebbero abbandonati non percependo gli sforzi del governo per creare le condizioni economiche che rendano possibile il loro benessere.
    Questo a detta sua porta ad un riarmo della popolazione e in ultima istanza o ad una guerra civile o ad una dittatura (preconizza che potrebbero non esserci più elezioni democratiche nel giro di 5 o 10 anni).

    Ora, alcune delle cose dette sono giuste, il quadro complessivo mi sembra solo inutilmente apocalittico.
    È circa dal 2010 che Fanelli flirta con l’apocalisse prossima ventura, ne è prova il molto materiale preso da Zero Hedge, gente per la quale negli ultimi 10 anni l’economia occidentale sarebbe dovuta saltare in aria 10 volte e l’euro almeno 20.
    Tutte cose che non si sono materializzate.
    Chi vive in America davvero, tipo lo Yankee Marshal che è un blogger di revolver (mi piacciono i revolver), dice candidamente che è da almeno 50 anni che sente parlare di una guerra civile imminente, del fatto che i dem creeranno il comunismo ed i rep scateneranno la terza guerra mondiale con annesso olocausto atomico: tutte cose non verificatesi così come le profezie di Zero Hedge.

    Penso non si possa negare che queste elezioni siano state una cosa mai vista: non solo per come si sono svolte, ma perché un candidato (il presidente uscente!) e gran parte del suo elettorato dicono che sono state irregolari, non riconoscendone la validità.
    Credo non ci siano precedenti negli ultimi 140 anni.
    Detto questo ci vuole davvero una certa fantasia ad immaginare scenari da guerre civili, perché per farle non basta essere armati, bisogna sapere organizzarsi, e difficilmente un branco di white trash si sa organizzare su grande scala: non fosse altro perché, se queste capacità organizzative ci fossero, non sarebbero white trash ma farebbero i CEO da qualche parte.
    I white trash sono armati perché conducono vite al limite, possono respingere il ladro disperato come loro che entra nelle loro baracche, ma non la swat e men che meno l’esercito o la guardia nazionale.

    Allo stesso modo mi pare poco sensato mettere assieme situazioni diverse.
    Fanelli vive in Germania e parla con in testa la Germania, una nazione che fino a ieri l’altro era etnicamente molto omogenea.
    Negli USA sono radicati comportamenti contro i neri che non hanno eguali nel resto del mondo, proprio perché gli USA hanno una storia particolare (e queste sono le particolarità di cui Fanelli si ricorda o si dimentica, a seconda di cosa tiri acqua al suo mulino: in questo caso se ne dimentica).
    Quindi, onestamente, aspettarsi che negli USA non entri nel dibattito pubblico la questione dei neri (e di come vengono spesso trattati dalle FFOO) mi sembra scemo.
    Questo al netto del fatto che poi la cultura del ghetto sia una merda e che i neri su queste cose ci marcino, finendo per pretendere trattamenti di favore in ogni campo (si pensi agli accessi all’università).

  5. Tommasodaquino

    non so per quale ragione ma c’è una dissonanza cognitiva oramai radicata quando si parla di “chiesa cattolica” o di “religione” Il termine “carità” non consiste nè si esaurisce nell’elemosina nè nell’assistenzialismo. Anche il professore citato nell’articolo può insegnare a pescare come “atto di carità”. Non è il TIPO di azione che rende l’atto “caritatevole”. Dare da mangiare agli affamati lo si può fare con carità o senza carità. Lo stesso atto. La Chiesa Cattolica quando parla di carità lo fa nel senso di “compartecipazione” alla sofferenza dell’altro, in fatti il termine caritas si riferisce al termine amore, l’amore massimo per i greci che è Agape. Per questo molti ordini mendicanti hanno nella regola il voto di povertà, che ovviamente non si esaurisce nell’assenza della proprietà dei beni ma nel distacco da essi. Così anche il termine “carità” identifica una posizione della persona, cioè di totale amore verso l’altro. La forma di assistenza tramite il cibo è solo un canale attraverso cui la Chiesa esprime la carità, non si esaurisce nè è definita da questo.
    p.s. non ho idea di quanto spenda la chiesa in istruzione nè in pasti, mi stupisce che si conoscano questi dati tuttavia la spesa per istruzione è tutt’altro che trascurabile.

  6. marco carafoli

    Per un ulteriore chiarimento di ciò che accade nel mondo occorre considerare che attualmente si fronteggiano due paradigmi. Il paradigma Stato, organizzazione fondamentalmente militare e burocratica la cui ragione sociale è la guerra; curioso constatare che sono le sinistre a incarnare questo paradigma (del resto le uniche forme di comunismo realizzato sono di Stato). L’altro è il paradigma mercantile-capitalustico-consumistico. Entrambi, nella storia dell’uomo hanno cercato di dare risposte al tema del dolore e della morte. Lo Stato con la Patria e un Dio protettore. Il capitalismo con il denaro e tutto ciò che esso può dare: vita agiata, buone cure, forse un prolungamento indefinito della vita, o comunque un lascito dell’impresa di generazione in generazione. Le classi medie dei paesi ricchi appartengono a questo secondo paradigma. Le classi subalterne, o entrano in gruppi di contropotere malavitoso o entrano nell’apparato statale, come questuanti o come funzionari (ad es. molti poveri, in Usa, entrano nell’esercito)

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