Di statue e di perdenti

Di statue e di perdenti

Sta avvenendo in questi giorni uno stravagante fenomeno, la distruzione di statue. Di per se’ non e’ nulla di speciale, nel senso che in genere dopo la fine di ogni regime le statue del dittatore vengono distrutte. Il punto e’ molto semplice: siccome il dittatore viene ucciso normalmente da un manipolo di persone, tutti quelli che avrebbero voluto partecipare alla sua uccisione lo fanno ma in effige.

Certo, poi serve anche a mandare un messaggio politico, del tipo “il regime e’ finito”, e tutto quanto.

Ma il problema nel caso degli USA e’ che non sta cadendo alcun regime. Radicalizzare lo scontro sta semplicemente riportando alle armi tutti quei votanti di Trump che credono nel “white genocide”, e sta facendo dimenticare il terribile bilancio del Coronavirus “gestito” da Trump. Non e’ detto che lo indebolisca.

C’e’ una forte componente di magic thinking in questo tipo di gesti, ed e’ lo stesso che anima i rituali feticisti del Vudun: cio’ che io faccio alla statuetta che raffigura un tizio succedera’ al tizio. Il che, se non si trattasse di persone morte da molto, preoccuperebbe almeno i superstiziosi. (non so se ricordate quando Calderoli era convinto che la famiglia della Kyenge gli avesse fatto “una macumba”. )

Ma se ci spostiamo sul piano politico, come si inquadra la distruzione di statue nel discorso reale?

Un movimento politico uccide il nemico in effige quando non e’ capace di farlo nella realta’, e non ha una strategia per farlo, ne’ la leadership adatta

Tutto quello che stanno facendo i neri americani e’ di chiedere al legislatore bianco , (andate a vedere la composizione razziale del Congresso americano, per capire) di mettere fine alla brutalita’ della polizia. Ma la decisione, non avendo BLM alcuna leadership, non dipende da loro. Certo, ci sono alcuni tribuni del popolo tra i BLM, ma non possono essere candidati. Non c’e’ un altro Obama, insomma.

Quindi questo sistema non crollera’. E siccome il congresso non puo’ cambiare una mentalita’ radicata con una legge, e sul concreto le proposte non cambieranno nulla, anzi peggioreranno la situazione, il risultato e’ che possono solo fare atti simbolici. Come, appunto, demolire statue.

Perche’ dico che le proposte non cambieranno nulla? Beh, semplice.

Togliere fondi alla polizia e’ una cosa stupida. Per una ragione, che si chiama “priorita’”. Diciamo che voi togliete i fondi alla polizia di New York. Bene. Ma chiediamoci: i cittadini ben protetti delle zone ricche, diciamo Manhattan, sono risposti a rinunciare alla loro sicurezza?

La risposta e’: no. Possono dire di essere d’accordo con BLM quanto vogliono, ma i ricchi che hanno pagato delle fortune per vivere in una Gated Community (un quartiere circondato da muri e portoni, e sorveglianza armata, allo scopo di proteggerlo dal crimine) e i gestori del potere immobiliare che ha acquistato case ad un certo valore perche’ si trovavano in zone ben protette, non accetteranno MAI che le case si abbassino di valore o che le loro Gated Communities perdano sicurezza. E siccome sono i ricchi, allora in genere basta loro una telefonata al sindaco.

Dunque, diciamolo: avete tolto i soldi alla polizia, me non a tutta la polizia. Li avete tolti alla polizia dei poveri. Certo, sicuramente una polizia che ti ammazza e’ una polizia che non vorresti attorno se sei negro, ma il problema e’ che coi tassi di omicidi e stupri dei quartieri poveri , venire uccisi da un poliziotto e’ il pericolo meno grave che un negro corra. Lo so che l’affermazione e’ paradossale, ma il numero abnorme di negri uccisi dalla polizia e’ comunque una frazione piccola del numero di negri uccisi da altri negri nei quartieri-ghetto.

Quindi, il “defund” della polizia si ritorcera’ alla fine contro quelli che lo hanno chiesto.

Anche molte devastazioni si ritorceranno contro di loro. Se osserviamo la dinamica dei “looting”, la devastazione dei negozi e’ avvenuta principalmente in alcuni stati, in alcune contee ed in alcune citta’. Che hanno una demografia precisa.

Quello che succedera’ probabilmente e’ che le assicurazioni adatteranno i premi assicurativi al rischio, calcolato su base etnica. A quel punto le catene cominceranno ad avere due alternative: alzare i prezzi in quelle zone per rientrare del costo, oppure abbandonare quelle zone ed investire nelle zone avvantaggiate dal mercato. Esattamente come fanno le telco quando mettono la fibra solo in citta’.

Risultato: i quartieri dei poveri che diventano piu’ svantaggiati, anche in termini merceologici.

Perche’ tutti questi terribili errori di strategia? Per diverse ragioni: la prima e’ che BLM e’ un movimento senza veri leader, e specialmente senza veri leader istruiti. Distruggere la statua di Cristoforo colombo per esempio e’ un’idiozia, dal momento che i neri americani NON sono nativi del luogo, e dal punto di vista dei nativi , dovrebbero togliersi dalle palle anche loro nel caso “si tornasse a prima di Colombo”. Cristoforo Colombo prese alcuni schiavi, ma non erano afroamericani.

Si tratta della stessa idiozia che porto’ Cassius Clay a rinominarsi Mohamed Ali’, convinto che cosi’ facendo avrebbe acquistato dignita’: nella sua ignoranza, il poveraccio non sapeva che i colonialisti compravano schiavi negri in Africa perche’, appunto, nell’ africa islamica la schiavitu’ era (ed e’ ancora) legale. Quindi ha agito, a suo pensare, contro quelli che hanno comprato i suoi avi, ma non contro quelli che li hanno venduti.

Ed e’ qui che arriva la questione di abbattere i simboli, ma quelli che si capiscono poco: se cercate il simbolo assoluto del colonialismo che ha portato milioni di africani in USA, vi basta andare a Londra. Si chiama “Corona Britannica”. E’ esattamente l’ente che dava le concessioni alle varie “Compagnie delle Indie”, che poi trattavano gli schiavi. La corona inglese e’ l’ente politico che ha ordinato finanziato e organizzato invasione e colonizzazione degli USA.

Certo, anche i reali di Belgio, Spagna, Olanda, Svezia, Portogallo , Germania, Italia ed altri andrebbero interrogati a riguardo. Alcuni paesi si sono tolti dalle palle i reali, ma altri li hanno ancora. I tesori che hanno accumulato vengono pari pari dalle colonie. Molti gioielli della corona inglese vengono proprio dalle colonie.

Se volete chiedere un risarcimento, dovreste bussare alla loro porta. Se volete prendere a schiaffi qualcuno, sono proprio loro. Certo, si tratta dei discendenti, ma come eredi possiedono ancora, in parte, le fortune accumulate durante il periodo coloniale.

Ma e’ proprio la mancanza di conoscenza storica, cioe’ di istruzione , che porta BLM a fare le scelte che fa. Ovvero scelte di alto valore simbolico, ma di scarsissima efficacia. Non che chiedere conto ad Elisabetta di Inghilterra sia una mossa di utilita’ pratica, ma almeno avrebbe un senso storico.

In Italia, poi, la cosa ha del ridicolo. Perche’ i responsabili della politica coloniale italiana sono essenzialmente due enti: la corona dei Savoia e i Fascisti. Ma il problema a questo punto e: mi dite che senso ha togliere una statua di Montanelli quando a Predappio i negozi vivono vendendo cimeli fascisti?

E ancora: intendete togliere ogni piazza Vittorio Emanuele del paese? Volete distruggere la Reggia Venaria? Volete eliminare praticamente ogni monumento romano, visto che il sistema economico romano si basava interamente sulla schiavitu’? (e si, i romani hanno importato schiavi dall’ Africa, specialmente ad uso agricolo).

Ma il problema non e’ “se sarebbe giusto”: la giustizia non e’ un ente fisico, quindi non puo’ essere un argomento valido.

Il punto e’: a cosa serve?

A cosa serve distruggere la statua di Montanelli quando gli immigrati in Italia sono trattati ancora come schiavi? Ci sarebbero da bruciare le effigi di tante marche di pomodoro, che comprano quella materia prima. Ci sarebbero da incendiare i municipi dei luoghi ove si tollera la schiavitu’ dei neri nelle campagne.

Ma non succedera’, e non succede, ed e’ questo il punto.

Si brucia il nemico in effige quando non si sa come sconfingerlo nella prassi

La distruzione delle statue non e’ una vittoria, ma un segno di impotenza: non possiamo cambiare nulla di questo sistema, non sappiamo come fare a cambiarlo in pratica, dunque ne distruggiamo i simboli.

Una completa ammissione di fallimento.

Questa insurrezione non e’ altro che una comoda sponda per Trump, che sta radicalizzando i suoi perche’ si stanno radicalizzando gli avversari, e non si parla piu’ del disastro che il coronavirus sta facendo negli USA.

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