Cristiani atei.

Leggevo i referer a questo sito, e mi sono imbattuto in un sito di tipo cattolico, nel quale sembra essere partito un thread/flame riguardo alla mia menzione dei “cristiani atei”. Alcuni (che secondo me hanno la coda di paglia) , sembra siano infastiditi da questa definizione e hanno alcuni pensieri molto simpatici nei miei confronti.

Beh, mi spiace: il concetto non e' mio. Mi piacerebbe se fosse mio, ma non e' cosi'. Il termine viene descritto da Miguel de Unamuno, nel suo libro “San Manuel Bueno, Mártir” . Il fenomeno non e' solo limitato al mondo cattolico: per esempio, il dittatore Lukashenko si definisce un “cristiano ortodosso ateo”.

Quando arrivarono i Teocon negli USA la stampa locale (che puo' raggiungere livelli di ferocia non indifferenti quando scava nella realta') riutilizzo' il termine rendendolo mainstream negli USA.

Ma cosa si intende per “cristiani atei” o “cattolici atei”?

Mettiamola cosi: il pensiero religioso e' una branca del pensiero metafisico. Come tale, si preoccupa di fornire una “fisica alternativa” nella quale esisterebbero delle cose (Dio, ma anche l'anima), se non un intero mondo “invisibile”, che e' trascendente e spirituale. Bene.

Detto questo, il “cristiano religioso” o semplicemente “cristiano” crede a tutta una storia di fecondazione eterologa e sul fatto che una specie di filosofo dalla prosa primitiva (Cristo) avrebbe spiegato al mondo come avere cura della parte invisibile di se'.

Insomma, la religione propone una fisica alternativa (gli ortodossi parlano di “mondo rivelato” in contrapposizione col “mondo creato”, che e' quello fisico), che e' piena di enti invisibili, uno dei quali e' un aspetto dell'uomo. Se un uomo (o una donna, mi dice Loretta) e' un cristiano religioso , allora per avere cura della parte invisibile di se' deve fare quello che ha detto Gesu'.

E sia chiaro, esiste un solo modo per cui una religione e' tale: essere una metafisica. Se togliamo questa componente alla religione abbiamo tolto Dio & altri amici immaginari, abbiamo tolto i profeti (ridotti a meri psicopatici) , l'anima, lo spirito santo , e tutto quanto. Bene.

Per comodita', da ora in poi chiameremo “agenda spirituale” tutto cio' che un cristiano fa quando, per ragioni fondate nella sua fisica alternativa, decide di prendersi cura della parte invisibile di se' stesso facendo o non facendo delle cose, gesti, atti, opere, pensieri ed omissioni. (cit.)

Ma le religioni fanno anche politica. E siccome fanno politica, hanno un'agenda che non e' quella religiosa. E' infatti un'agenda che non origina da una metafisica. I risultati elettorali, i governi, le istituzioni, il consenso, sono tutti questioni mondane.

Chiameremo “agenda politica” tutto cio' che un cristiano fa per ragioni fondate nella politica mondana (quindi senza necessita' di una metafisica) , quando l'ottemperanza a tali precetti non ha come obiettivo quello di migliorare la salute di qualche parte invisibile di se', bensi' di aderire all'agenda politica della chiesa di appartenenza.

E' quindi possibile obbedire all'agenda politica etichettata come cristiana, senza per questo aderire all'agenda spirituale (credere in Dio, insomma). Siccome la politica e' 100% mondana, siete “cristiani atei”.

Ma se un cattolico ha un'agenda politica ma NON ha un'agenda spirituale, come facciamo a saperlo?

Quando (almeno sul piano estetico) le due cose si sovrapponevano, era davvero difficile. Non esiste una misura fisica dell'adesione ad un'agenda spirituale. Tranne in alcuni casi.

Per esempio, secondo Paolo con il battesimo i cristiani ereditano il “dovere” di essere “Alter Jesus”, ovvero un altro cristo. In questo senso, dovrebbero chiedersi “come si comporterebbe Cristo in questa situazione?”. E poi fare lo stesso.

Bush che va in TV a spiegare che per ammazzare meglio i soldati iracheni occorreva una strategia di Shock & Owe , cioe' lo introni di bombe e poi gli spari, non ha decisamente l'aspetto di una cosa che Cristo avrebbe detto volentieri (a meno che non esistano dei vangeli molto apocrifi, tipo “il Vangelo secondo Hulk Hogan”). D'altro canto, Bush era acclamato dai fans come… modello di cristianesimo.

Quando la media dei commentatori statunitensi dovette sbrogliare la matassa, trovo' utile la distinzione tra “agenda spirituale” e “agenda politica”, perche' Bush aderiva al cristianesimo politico, ma non a quello spirituale: ma come definire un cristiano che aderisce ad un'agenda politica detta cristiana, ma non alla relativa agenda spirituale?

La definizione fu quella , appunto, di “cristiano ateo”. Un cristiano che aderisce all'agenda politica detta “cattolica”, ma non a quella spirituale detta “cattolica”: e se il discrimine sembra normalmente difficile perche' sembra di processare le intenzioni, diviene semplice quando l'agenda politica e quella spirituale si contraddicono.

Faccio alcuni esempi di celebri cristiani atei italiani.

L' adultera fascista che va in giro a cantare di essere donna&cattolica , per dire, prende il termine cattolica dal fatto che aderisce all'agenda politica che si chiama cosi'. Sul piano dell'agenda spirituale, invece, il suo stato di adultera (avere figli fuori dal matrimonio essendone coscienti e potendo evitarlo per il Vangelo e' adulterio) non e' un bene. Il cristiano spirituale, certo, eredita dal vangelo il dovere di non lapidare l'adultera in questione, cosi' come si fece con Maria Maddalena. E non e' neanche tanto male, dai. Maria Maddalena Meloni suona bene: M&M&M.

Ecco, M&M&M e' sicuramente quello che si dice “cristiana atea”.

Un altro esempio e' un giocatore d'azzardo molto famoso per i suoi sproloqui sull' aborto , che si dice un alfiere della Famiglia Cristiana e dei suoi valori. Egli aderisce sicuramente all'agenda politica etichettata come cattolica, ma bisogna riconoscere che il gioco del Poker non e' annoverato tra gli esercizi spirituali di quella religione. Ed essendo divorziato non si capisce come possa dare lezioni di “valori della famiglia”. Se anche possiamo obiettare che a divorziare sia stata la moglie, dal punto di vista del cristiano spirituale la decisione di risposarsi e' almeno controversa , e quella di risposarsi in un casino' di Las Vegas fa storcere il naso. Mancano, infatti, fonti bibliche sul Casino' di Las Vegas come luogo di cristianita'. Forse nel Vangelo secondo Hugh Hefner le trovate. Di certo le signorine accaldate che si trovano in quei luoghi non sono suore.

Anche Adinolfi, quindi, e' da annoverare tra i cristiani atei.

La Nipote di Sofia Loren e' in una posizione ancora piu' critica. Mentre si dice che sia aderente all'agenda politica etichettata come cattolica, si trova in una situazione imbarazzante. Perche' Cristo non era un pacifista convinto come Gandhi, e se da un lato ha impedito che la Maddalena fosse uccisa, dall'altro ha detto chiaramente che la Nipote di Sofia Loren dovrebbe legare una macina da frantoio al collo del marito e gettarlo in un fiume profondo. La palese differenza tra il comportamento suggerito dal Vangelo (allo scopo di migliorare la salute del proprio spirito) e il comportamento reale rende chiara una cosa: la Mussolini aderisce all'agenda politica etichettata come cattolica , ma non segue i precetti “spirituali” del Vangelo quando si tratta di sesso coi minori. Si potrebbe obiettare che per sollevare una pietra da frantoio occorra piu' forza di quanta Alessandra ne abbia, ma le pietre da mulino di quei tempi, con un pochino di sforzo e un pochino di aiuto, erano gestibili: un frantoio a quei tempi era fatto cosi'

frantoio

e le pietre da zavorra erano perfette per essere passate attorno al collo (Cristo era “solution oriented”, evidentemente) , ma per metterle in posizione doveva essere relativamente semplice sollevarle. La Mussolini, quindi, ha il dovere esplicito di curare il proprio spirito passando una di queste pietre al collo del marito per gettarlo in qualche fiume. E no, questo NON e' il Vangelo secondo Julius Evola, e' proprio quello canonico che la Chiesa accetta.

La Mussolini, quindi, e' classificabile tra i “cristiani atei”.

Ma adesso c'e' il problema: come e' possibile che l'agenda politica e quella spirituale divergano cosi' tanto? Nel caso della Mussolini si tratta, credo, del codice penale: la Repubblica Italiana ha dei pregiudizi verso la gente che lancia il marito in un fiume con un pietrone legato al collo. Sono tipi stravaganti, i giuristi. E' il caso piu' semplice: la Mussolini e' una tipa pragmatica, sin dai tempi in cui poso' su Playboy (noto inserto domenicale di Famiglia Cristiana) piu' nuda di quanto l'agenda spirituale cristiana suggerirebbe. Ma fu perdonata. (Se non da Dio, almeno da me: si accontentera', spero).

Nel caso di Adinolfi, nessuno lo ha mai obbligato a giocare a Poker (che mi risulta essere abbastanza sconsigliato nel mondo cattolico), di risposarsi, e di frequentare templi della cristianita (secondo Hugh Hefner, profeta sottovalutato) come i casino' di Las Vegas. Nel caso dell'adultera fascista , nessuno la obbligava a farsi calare chilometri di minchia sulla cervice uterina: a quanto pare avrebbe dovuto insistere per rimanere vergine sino al matrimonio. Non lo dice il Vangelo secondo Nina Hagen, ma sembra sia importante lo stesso per la chiesa. Nina dovra' farsene una ragione. Sono sicuro che riuscira'. Anche perche' non ha mai scritto alcun vangelo. (Grazie, Nina!)

La risposta al quesito e' semplice: se ci fate caso, io ho parlato di “agenda politica etichettata come cattolica”. Il motivo e' ancora piu' semplice.

Quando si parla di agenda spirituale cristiana, il gioco e' semplice. Per gli ortodossi fanno testo i patriarchi e le loro scuole, i cattolici hanno semplificato dichiarando che nel campo il Papa e' infallibile, e gli unici confusionari sono i protestanti che dicono “RTFM” (Read The Fucking Manual).

E' quindi chiaro che all fine esiste qualcuno che prende l'agenda spirituale e ci piazza sopra un'etichetta. Per i cattolici e' il Papa, e per come e' messa l'infallibilita' papale (che e' un dogma) se avete dei problemi a riguardo siete automaticamente scomunicati. (esiste un grace time e potete sempre ravvedervi, ma il succo e' questo).

Se invece si parla di “agenda politica etichettata come cristiana”, chi mette l'etichetta di preciso? Si tratta di un problema che diventa centrale, perche' l'ultimo papa sembra poco disposto ad appiccicare questa etichetta su agende politiche in contraddizione con quella spirituale. E siccome su quella spirituale lui e' l'autorita' suprema, chi e' che etichetta come “cristiana” un'agenda politica cosi' distante da quella spirituale?

Lo spettro di autorita' di certificazione e' enorme: se ne trovate una sola capace di certificare il Brunello di Montalcino , quando si tratta di agende politiche la situazione si complica. Per anni, Trump e' stato un ente certificatore molto gradito. Quindi girare con la pistola, soffocare negri inermi, mettere bambini nelle gabbie, lasciar affogare gente in mare, erano tutti facilmente “certificabili” come “agenda cristiana”. Il Vangelo secondo Steve Bannon lo conferma (la sua esegetica e' molto semplice, se indossate un giubbotto antiproiettile mentre la studiate).

Ma la cosa importante e' che non serve avere un'autorita' morale del calibro di Trump o di Sarah Palin per certificare le agende politiche. A quanto pare le agende politiche si possono autocertificare.

Se chiediamo all' adultera fascista come ha certificato un'agenda politica per la quale bisogna sparare sui barconi degli immigrati (blocco navale implica questo) mentre e' cristiano farsi trivellare la cervice fuori dal matrimonio, scopriamo che… lo dice lei. Un caso di immacolata concezione autocertificazione religiosa. Se volete l'esegetica, chiedete a Franco er Menatutti, noto teologo di Colle Oppio.

E se ci chiediamo chi abbia etichettato l'agenda politica di Adinolfi come “cattolica”, nonostante comprenda matrimoni dentro templi cristiani detti Casino' a Las Vegas, o pratiche purificatrici come il Poker, la risposta e' molto simile. Questa agenda e' etichettata come cattolica in quanto lo dice Adinolfi.

Anche l'agenda cattolica della Nipote, che comprende indifferentemente la comparsa su Playboy e i valori della famiglia tradizionale, come la convivenza con un tizio che dovrebbe (secondo il Vangelo) riposare sul fondo di un fiume, per non tacere dell'apologia di dittatori assortiti, sembra autocertificata.

Ma il problema e' che nemmeno dentro la chiesa tutti obbediscono al Papa. La Chiesa cattolica essendo un sistema enorme ha una periferia. E se nessuno direbbe certe cose a Roma senza venire scomunicato, quando sono lontani da Roma alcuni preti si prendono delle liberta', compiendo azioni che sono consistenti con l'agenda politica etichettata come cattolica, ma vastamente contrarie a quella religiosa.

Per esempio, leggo in un processo dell'inquisizione della Repubblica di Venezia che una donna fu condannata a morte per aver sepolto un feto abortito in terreno consacrato. Poiche' l'estrema unzione richiede il battesimo, e il battesimo richiede (secondo il diritto canonico) che il neonato abbia respirato almeno una volta. Questo perche' nella Genesi Dio avrebbe soffiato l'anima , che quindi e' il respito, jadda jadda jadda. E poi perche' il diritto ereditario deve capire se un bambino sia “nato” o meno, e il criterio era quello di controllare (nel caso di morte) se aveva respirato almeno una volta o meno. Quindi il feto abortito non puo' essere battezzato. Quindi niente estrema unzione. Ergo niente sepoltura in terra consacrata. Di conseguenza, un certo Giovanni Paolo Zapparella da Verona (un inquisitore della Repubblica di Venezia) dice che seppellire un feto abortito in terra consacrata e' un tipo di profanazione tipico della stregoneria, e condanna la tipa alla morte per strangolamento (impiccagione, insomma).

Siccome presumo che per fare l'inqusitore questo Giovanni Paolo Zapparella da Verona sapesse qualcosa della sua religione, e la cosa succede attorno al 1740, posso opinare il fatto che oggi si facciano cimiteri per i feti.

Ma una classe di preti “di periferia” , approfittando del fatto che da Roma il Papa non ti vede, puo' anche seppellire feti in terreno consacrato, e nessuno se ne accorge.

Chi ha dato l'etichetta di “cattolica” all'agenda politica che dice di fare questo? Beh, approfittando dell'autorevolezza che deriva dal fatto di essere un sacerdote, ci pensano loro stessi. Altro caso di quasi-autocertificazione. In questo caso, sembra che non solo esistano “cristiani atei” per i quali l'agenda politica prevale su quella religiosa, ma addirittura preti cristiani atei.

Quindi si, ho perfettamente ragione quando etichetto personaggi come “cristiani atei”. Se qualcuno mi dice che me la sono presa prevalentemente con donne (Adinolfi?) allora citero' Silvio (Orgia & Matrimonio) Berlusconi “il democristiano che difende i valori della famiglia tradizionale”, Gianfranco Fini “colui che non scopa una donna se non e' gia' moglie di un camerata , ma difende la civilta' cattolica”, Matteo Salvini “l'uomo con un passato familiare che sembra ground zero” che , indovinate un pochino, … difende i valori della famiglia cattolica tradizionale.

Adesso che ho anche fatto una cosa politicamente corretta, direi che la definizione di “cristiano ateo” dovrebbe essere chiara.

E si':

  • esiste.
  • non l'ho inventata io.
  • ne abbiamo numerosi esempi.

QED

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