Zuckerberg e le telco

Di solito non vado di persona alle manifestazioni sui prodotti consumer,
principalmente perche’ mi occupo piu’ di infrastrutture che di utenti.

Tuttavia, siccome le infrastrutture alla fine le usano gli utenti, sono
uso seguire un pochino, a distanza i discorsi che si fanno, almeno quelli
dei grandi player.

Uno di questi e’ Zuckerberg, il quale in questi periodi sta prendendo un
pochino di dispiaceri, dal calo di utenti di Facebook, sino ad una serie
di sonori “mavaffanculo” delle telco.

Il discorso che ha fatto (era visibile in streaming se la vostra azienda
si iscriveva pagando una cifra anche abbastanza modica) lo potete leggere
in Questo Articolo
nel quale Zuckerberg cerca di rassicurare coloro coi quali e’ stato, diciamo
“abbastanza presuntuoso”.

Corre voce nell’ambiente che questo ragazzino si sia presentato a Londra
da un certo tizio e gli abbia detto, tipo:

  • Senti fra’, da ora mi dai il traffico gratis, che devo fare bisnes.
  • E chi dovrebbe pagare i milioni di SMS e di Gigabytes che vanno a Facebook?
  • Ma naturalmente gli utenti.
  • Risposta sbagliata. Ritenta, sarai piu’ fortunato.
  • Allora pagate voi.
  • Risposta sbagliata. Ritenta, sarai piu’ fortunato.
  • A fra’, di certo non vorrai che Facebook, dico Facebook, ti paghi le fatture
    di quest’anno.
  • Chiudo i large account e ti metto il QoS di “fruit-like bullshit”
  • Ah, che burlone! Non lo farai mai!

Risultato: i sismologi inglesi si stanno ancora chiedendo cosa siano
quelle strane onde sismiche a forma di risata che vengono dalle vicinanze
di Londra, i Large Account sono chiusi, e il QoS e’ “best effort”.

La stessa scena, dicono le voci, si e’ ripetuta in Egitto la settimana scorsa,
e in Italia, e in diversi altri paesi che hanno detto “bello, non hai abbastanza
tette da farti regalare il traffico”.

Peraltro, Facebook e’ quello che possiede What’s App, il quale sta uccidendo
gli SMS. Allora Zuckerberg dice: gli utenti non vi pagheranno piu’ gli SMS,
ma sono disposti a pagarvi il traffico. Per poi dire: “scherzavo, adesso
facciamo Internet sui calabroni e portiamo gratis la rete a tutti e ce lo
puppate”.

Capite quanto sia credibile Zuckerberg per le telco, ma allora la domanda
e’ molto semplice: come mai se ne va all’ MWC a dire tutte queste cose alle
telco?

La risposta e’ semplice: perche’ sa di dipendere da loro, e sa di non poter
costruire le proprie infrastrutture. Ci sta provando google con google fibre,
e sta scoprendo a sue amare spese quanto sia difficile fare questo mestiere.

E sanno bene che le storie di mettere internet sugli aerei ad energia solare,
o sulle mongolfiere, o sui satelliti, o sulle mosche canterine, non fanno paura
a nessuno: chi di mestiere fa la telco sa benissimo che se esistessero soluzioni
simili, sarebbero gia’ state sperimentate, e chi ha una soluzione semplice
a problemi complessi, o non ha capito cosa sia una soluzione, o non ha capito cosa
sia un problema
.

Detto che non arrivera’ mai internet a nessuno per merito di celle montate
su piccioni pieni di elio e alimentati ad energia solare, andiamo a chiederci
come mai Facebook & Google stiano tutti i giorni a dire che vogliono portare
internet ai poveri, che vogliono risollevare l’Africa aiutando i poveri con
qualche mega al secondo di banda.

La risposta e’ che si sono accorti di avere grossi problemi di immagine in Europa.

  • Il legislatore europeo sta per prendere in mano il dossier “Tasse”
    – Questo significa che la politica e’ avversa agli OTT.
    – I politici agiscono pensando al consenso elettorale.
    – Dunque, se arriva una legge punitiva, la gente ce l’ha con gli OTT

Ci sono molte risposte a tutto questo, anche perche’ neppure l’opinione pubblica
americana e’ tanto contenta che questi signori paghino pochi spiccioli di tasse.

La risposta e’ che le lobby in Europa esistono, ma non sono in grado di garantire
ai politici seduti all’ Europarlamento quello che possono invece promettere negli USA:
la rielezione.

Come ha mostrato Julia Reda , che pubblica sul suo blog le statistiche sui
lobbysti che la contattano

le lobbies a Bruxelles sono presenti. Quel che non si vede, ne’ riguardo al
partito pirata ne’ riguardo in generale ad altri politici, e’ come le lobbies
americane possano, in Europa, garantire una persona eletta nella nazione X
di essere rieletta.

Le lobby americane ed europee ci sono eccome, a Bruxelles. Ma la complessita’
delle diverse politiche locali (partiti locali, vicende politiche locali, stampa
locale, etc) fa si’ che nessuna lobby possa promettere la rielezione ad un politico.

Questo e’ il punto. Questo e’ il motivo per il quale Obama deve piagnucolare
dicendo che l’ Europa vuole tassare le aziende americane “per bloccarle perche’
sono piu’ brave
”, dimenticando che le tasse milioni di aziende europee le pagano
eccome, e quindi semmai le aziende USA combatteranno alla pari quando le pagheranno
anche loro.

Si tratta essenzialmente di una differenza culturale.

Negli USA, se vinci sei adorato come un dio. Se vinci violando le leggi, ancora
di piu’ perche’ rientri nella categoria “braves”.(1) Questa e’ la ragione
per la quale l’antitrust americana non funziona piu’ da decenni. Non funziona
contro At&T e Verizon che hanno un duopolio , non funziona contro Google,
Facebook che sono dei monopoli evidenti, non funziona contro il colossale
Walt Disney, e lo stesso fisco americano, un tempo osannato per la sua ferocia
ed imparzialita’, ormai ammette che le grandi corporation in USA pagano
solo l’ 1 per MILLE di tasse.

In Europa, se sei troppo potente, sei visto come una minaccia. Esiste un fattore
culturale, legato alla storia europea, che ci ha insegnato a diffidare degli
“Uomini della Provvidenza”. Il tizio che la fa franca perche’ e’ troppo potente
quando la polizia vorrebbe prenderlo e’ visto molto spesso come un delinquente,
un “Furbetto del quartierino”. L’ Europa, per la sua storia, e’ vaccinata contro
i Napoleone della situazione.

Zuckerberg ha capito di non essere benvisto in tutto il mondo come lo e’
negli USA. Ha imparato il cinese per avere la simpatia del mondo cinese, ma
non sa di preciso come ottenere la simpatia degli europei. Cosi’ arriva con
il meglio che gli sappiano scrivere.

Gartner, un’azienda di consulenza “TOP”, ha scritto che dopo dieci anni
nessuna azienda e’ piu’ innovativa, a meno di non attraversare un processo
molto distruttivo, come un quasi-fallimento. E neanche questo garantisce
il successo.

Personalmente, credo sia vero.

Facebook e Google sono ormai aziende vecchie, quindi non innoveranno piu’.
Al massimo possono comprare aziende che godano di un certo hype, ma il problema
dell’ hype cycle, studiato sempre da Gartner, e’ che l’ early adopter e il
CEO si trovano SEMPRE su due dimensioni diverse.

 

Come vedete nel grafico, il “Plateau of Productivity”, ovvero il momento nel quale persino le
aziende “solide” hanno le best practices e le conoscenze per fare soldi su una
tecnologia, arriva MOLTO dopo il primo hype di notorieta’.

Quello che stanno facendo google o facebook, cioe’ comprare aziende che si
trovano sul picco, NON garantisce affatto loro di essere i benedetti quando
arrivera’ il momento. Quando cioe’ la messaggistica via IP avra’ sostituito
DAVVERO gli SMS, e sara’ lo standard, non e’ affatto scontato che Facebook
e Whats’app siano li’ a goderne. Anzi, devono ancora passare ALMENO due generazioni
di servizi, prima che si capisca il vincitore. E lo stesso dicasi per i robot
di google &co.

In pratica, cioe’, Google e Facebook non escono di molto dal proprio core business
ormai da quasi dieci anni.

E quindi temono che le aziende consolidate (le telco) siano in agguato, e stiano ad aspettare
che arrivi la terza generazione di servizi , e si mettano a proporre i loro
servizi, avendo di fronte degli OTT americani ormai esausti, e quel che e’ peggio,
dopo aver procurato loro delle tassazioni mai viste prima.

Poiche’ Zuckerberg sa di non poter contare su alcuna pieta’ da parte di telco
alle quali ha dedicato sinora soltanto delle strafottenti pernacchie (quando
erano le telco a lamentarsi perche’ investivano soldi loro e guadagnavano solo
gli OTT), allora stanno cercando di ammorbidire il legislatore.

Zuckerberg crede che il legislatore europeo sia in mano alle lobby europee,
telco comprese. E crede che le telco stiano dicendo al legislatore europeo
“fermate Google e Focebook, o ci distruggeranno”.

Vera o falsa che sia questa credenza, sta cercando di calmare le acque parlando
al pubblico, credendo di poter influenzare l’opinione pubblica.

Se poi ce la fara’ a convincere le telco della sua buona fede, lo vedremo.

Dopotutto, alla peggiore delle ipotesi puo’ sempre portarvi internet su palloni
di pizza orbitanti su piccioni ad energia solare. Insieme a Google.

E non dimentichiamo mai lo zip war airganon.

(1) Chi dice che Berlusconi negli USA non sia possibile, dimentica che una volta
ottenuta la vittoria facendola franca, per gli americani sei un DIO.

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