WEB 3.0

WEB 3.0

WEB 3.0

Un tempo si guardava alla Silicon Valley illudendosi che avrebbe creato un nuovo tipo di ricco, un ricco piu’ intelligente e sociale, se non illuminato. Oggi bisogna ricredersi e capire che non ha creato un ricco nuovo, ma ha solo creato dei nuovi ricchi. Che sono peggiori , se possibile, di quelli vecchi. E lo stiamo vedendo con quella fumante pila di merda che viene gia’ chiamata “web 3.0”.

La prima cosa che lascia esterefatti e’ la palese truffa che sta dietro alle parole con cui lo si giustifica. Nel senso che viene spinto a livello “pubblicitario” dicendo cose che sono non soltanto false, ma sono esattamente il contrario del vero. Faccio alcuni esempi.

1) Le Blockchain NON sono decentralizzate.

Immaginiamo di avere due server, con la stessa banda. Uno ospita un sito di ecommerce che usa il solito database di backend per le transazioni. Il secondo utilizza, allo stesso scopo, una blockchain.

Secondo la vulgata dei cialtroni 3.0, il server tradizionale obbedirebbe a logiche centralizzate perche’  si rimette a delle banche centrali che decidono i tassi di interesse, dalle carte di credito che vi danno il gateway e decidono il costo delle commissioni, eccetera,  mentre sarebbe decentralizzato e “privo di autorita’ centrale” il secondo.

Peccato che nella realta’ succederebbe la seguente cosa:

  • ogniqualvolta la blockchain viene inondata da un flusso massiccio, che so io, di NFT, il vostro sito web rallenta. Allora arriva un nuovo porno della Nappi, ogni fotogramma viene messo sotto NFT; e improvvisamente ecco che il vostro sito web di articoli per motociclette diventa lento. Perche’? Perche’ “non dipende da un’autorita’ centrale”. LOL.
  • le commissioni non sono decise da voi. Sono decise dai principali miners e dalle cosiddette “whales”, a seconda della jungla di inutili neologismi che indicano l’implementazione della blockchain. Se e’ implementata “a cazzo”, come la media delle blockchain, pagherete le commissioni che dicono loro, punto e basta. “Perche’ non dipendete dalle avide banche”.
  • idem per il valore della stessa criptovaluta, che viene deciso da un gruppo di exchanger e dalle cosiddette “whales” della vostra blockchain. Siamo passati, cioe’, dal dipendere dalle autorita’ del Forex (di solito governative) ad un gruppo di personaggi che vanno dai narcos colombiani a sconosciuti speculatori in Utzbekistan, i Twit di Elon Musk, e via dicendo. E questo succede perche’ “il valore non e’ deciso dalle banche centrali”.

il primo equivoco su cui giocano i cazzari delle criptovalute odierni e’ che il problema SEMBRA essere che le banche, le banche centrali, le carte di credito abbiano TROPPO potere.

Il realta’, il problema e’ che di potere ne ha poco l’uomo comune. Passare da una situazione in cui avete poco potere (quella attuale) ad una in cui avete ANCORA MENO potere (le criptovalute e il mercato NFT) e’ un’idea del cazzo.

A nessuno frega un cazzo se il Bitcoin non dipende dalla banca centrale, quando dipende dai Twit di Elon Musk, e da chiunque abbia molti soldi e possa (con un semplice acquisto) farne crescere il valore. In entrambi i casi, io non ho alcun potere. Nel cambio  io come persona non ho guadagnato alcuna liberta’, alcun potere, alcuna sicurezza.

Allora perche’ tutti dicono che le blockchain sono decentralizzate? Perche’ quando sono informatici sono dei programmatori Javascript , e quando non lo sono parlano per sentito dire: il fatto che voi abbiate (o possiate avere in teoria) l’intero ledger non ne fa una struttura “decentralizzata”, ma una struttura “ridondata”, se volete “replicata”, ma decentralizzato e’ una cosa diversa.

2) Le blockchain NON proteggono i vostri dati e il fatto che il ledger sia pubblico NON vi garantisce NULLA.

Quando iniziai con Bitcoin, circa nel 2011, tutto il ledger era piccolo, qualcosa come 50Gb. Ora e’ diventato parecchio piu’ grande: https://www.blockchain.com/charts/blocks-size?timespan=all

Ora, per quanto e’ grande ora il ledger puo’ ancora essere contenuto in un hard disk del vostro computer. Il guaio e’ che tutta la dimensione di TUTTE le blockchain messa insieme e’ quello che VISA , American Express o un normale circuito di carte di credito chiamano “un giovedi’ qualsiasi”. Se mettessimo tutte le transazioni di una carta come VISA in un ledger, solo un hyperscaler (Google , Microsoft, Amazon, etc) potrebbe contenerle. Se quindi muovete il Web e le transazioni su un simile ledger, li avete regalati ai GAFAM, perche’ voi non potete avere a casa un datacenter exascale.

Quindi vi troverete ad usare per forza di cose un client ultrasupergigalight, che contiene solo una frazione infinitesimale del ledger, e come tale NON vi garantisce per un cazzo di poter “validare” una transazione, o di poterla verificare, o di poter conoscere la validita’ del wallet cui state inviando soldi. Dovrete delegarlo ai pochi hyperscaler che hanno tutti i dati perche’ possono contenere (e leggere in tempi ragionevoli) i ledger.

E questa e’ una situazione fantastica per i gafam: LORO, e SOLO LORO, avranno TUTTI i dati , mentre voi non potrete. E non solo: avere tutti i dati NON costera’ NULLA a chiunque abbia le risorse per gestirli. Avete appena regalato tutti i dati finanziari del web a pochi hyperscaler. Complimenti.

3) Ma gli NFT sono fichi e girano un sacco di soldi..

Il problema degli NFT, cosi’ come il problema delle blockchain, non e’ che un vostro amico ci ha fatto i soldi. In tutte le catene di sant’antonio i primi diventano ricchi. Il problema e’ che sinora ci hanno fatto i soldi SOLO quelli che sono arrivati per primi, e quelli che investono abbastanza soldi da influenzarne il valore, come Elon Musk.

Lo stesso dicasi per gli NFT. Un NFT e’ una firma digitale che si mette su un’opera. Il guaio e’ che, contrariamente a quanto viene venduto dagli spacciatori di merda, non occorre essere l’autore per mettere un NFT.

NFT non e’ un certificato di proprieta’ in nessun modo: la Rowling puo’ prendere il suo libro e metterci un NFT, e allora SEMBRA che la Rowling abbia certificato di essere l’autrice. Allora io prendo lo stesso libro, tradotto in italiano, e ci metto la mia firma, ed ecco il mio NFT.

Allora la Rowling potra’ anche fare un NFT di tutte le traduzioni autorizzate. A parte che posso ancora mettere un NFT sulla mia traduzione non autorizzata, posso anche prendere la sua opera, aggiungere uno spazio tra due parole, e a quel punto l’ NFT sara’ unico, la checksum sara’ diversa, e il mio NFT sara’ valido.

Certo, se avete una source of trust , come hanno le banche, potete usarli per firmare le transazioni, che potete garantire voi stessi essere autentiche, ed in questo modo usarle nel vostro lavoro. Infatti nel mondo fintech si stanno usando. Ma si tratta di un mondo ove autorita’ esterne garantiscono che solo l’autore crei l’ NFT.


Ma era necessario che finisse cosi’?

No, non lo era. Quando nacque bitcoin ne ero entusiasta. Ma ne ero entusiasta perche’ non ci avevano ficcato le mani i soliti maiali. Ma sbaglierei a dire “i soliti maiali”, perche’ non sono I SOLITI maiali. Sono i NUOVI maiali.

La Silicon Valley, e l’esempio di Theranos dovrebbe dirlo, non e’ piu’ fatta di persone che sono li’ per fare il futuro. Non ci sono piu’ le migliori menti della matematica o delle scienze STEM. Quello era il futuro: le menti di cui parliamo si sono rotte le palle di lavorare 24/7  , dormire in un cubicolo a 3000$ al mese, competere con gente nata nel sarkazzistan con la morale di un dingo pedofilo.

In questo momento la Silicon Valley e’ esattamente il luogo in cui mi aspetto di essere rapito per vendere i miei organi, se solo qualcuno fara’ la App per trovare un fegato compatibile. Non e’ come quei posti ove al turista tagliano un dito per prendere l’anello, e’ uno di quei posti ove vi tagliano un braccio per prendervi il laptop col codice.

Non per nulla si parla di fuga dalla silicon valley.

WEB 3.0
https://www.google.com/search?q=fuga+dalla+silicon+valley

Ormai sono rimasti solo i truffatori. E questo da un lato vi spiega per quale motivo non vediamo novita’ decenti ormai da un lustro, e dall’altro vi spiega per quale motivo tutto cio’ che nasce e’ una truffa, e non si preoccupano nemmeno di nasconderlo.

Per questa ragione questi Hype, come per esempio “il Web 3.0”, sono solo per i creduloni che non si sono ancora scottati abbastanza perdendo soldi col Web 2.0.

Se avete altri soldi da buttare, tantovale che li spendiate a puttane. Almeno per qualche momento vi piacera’ molto.

E le puttane sono piu’ oneste del fondatore di una startup del Web 3.0. Molto piu’ oneste.

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