Vulcani.

Mentre uno stupido vulcano islandese mi costringe qui a Duesseldorf, stanno avvenendo due cose che tengono avvinti i lettori di giornali e blog. Una enorme, che pochi prendono in considerazione, e una piccola, che invece e’ sulla bocca di tutti. LA cosa piccola e’ la storia di Fini. Dedichero’ poche parole all’inizio del post: probabilmente si votera’ presto, o meglio cosi’ vorrebbero Berlusconi e Bossi. Alla seconda notizia dedichero’ piu’ spazio, perche’ le conseguenze sono potenzialmente devastanti.

 

Allora, Fini.
Un passo indietro: e’ il momento ideale per andare alle elezioni politiche. Almeno, se vi chiamate Bossi o Berlusconi.Il PD e’ sfiancato economicamente, ed esce da una campagna elettorale che ovviamente e’ costata dei soldi. la Lega ha appena piazzato alcuni uomini dentro alcune fondazioni, ha fatto il colpaccio con Siniscalco, e vuole chiudere la partita prendendosi l’Emilia. Il PD e’ senza una vera classe dirigente, che e’ in dubbio ancora una volta, e Bersani buca il video solo se ha una pistola. Di Pietro e’ un concorrente del PD, e anche senza Di Pietro il PD ha perso il 48% dei consensi rispetto alle scorse politiche. (Lo dice “il Riformista”, eh, mica Berlusconi). Il PD e’ un partito sfiancato e oggi come oggi non puo’ reggere delle elezioni politiche. Ne’ finanziariamente ne’ politicamente: sarebbe un disastro.

 

Certo, c’e’ il sogno dei cattolici della CEI di fare un partito cattolico di centro. Aha. A parte i voti che NON prendono (come si e’ visto dalla triste prestazione di Casini) , il bel mezzo di uno scandalo di preti pedofili e’ il momento ideale per vendere l’appoggio clericale. Aha. Bastera’ a Berlusconi calcare un attimo la mano in TV sulle inchieste per prdofilia, e vedrete che l’amicizia del Papa sara’ imbarazzante.

 

Lo stesso PD non vuole andare alle elezioni. TAntevvero che non fa la caciara che ci si aspetterebbe, e probabilmente chiedera’ a Napolitano un discorso sulla responsabilita’ di governo e di ridare un incarico a Berlusconi se anche cadesse.

 

Non c’e’ bisogno che Berlusconi cada. Fini portera’ via pochissimi uomini, in definitiva. Ma cadra’ , perche’ e’ quello che vuole lui e perche’ e’ quello che vuole Bossi. Ma a farlo cadere sara’, ufficialmente, Gianfranco Fini. Che e’ stato provocato il giusto dai leghisti, in questi giorni, mica per niente.

 

Quello che Berlusconi e Bossi vogliono e’ semplicemente il controllo assoluto sul nord, lo sbarco in Emilia con tutto quello che ne segue. E percentuali piu’ alte in parlamento. Cosi’, non fatevi ingannare: forse il governo cadra’ per Fini, ma a volerlo sono Bossi e Berlusconi.

 

Passiamo alle cose serie. La Fed ha messo sotto inchiesta Goldman Sachs. Probabilmente seguiranno Morgan Stanley , JpMorgan e Citi. Che cosa sta succedendo?

 

Sta succedendo che dopo le elezioni e la vittoria di Obama, le lobby finanziarie erano cosi’ potenti da infilare gli uomini del disastro nel governo di Obama, impedendogli (come e’ successo sino ad ora) di riformare la finanza. Obama ha reagito , devo dire, in una maniera piuttosto mefitica. Ha spinto i parlamentari che indagavano sul credit crunch a presentare alcune “evidenze” alla Sec, che pure e’ dalla parte dei finanzieri.

 

A questo punto la notizia e’ finita sui giornali, e la Sec si trova tra l’incudine ed il martello. Se va pesante su GS e gli altri, chiaramente diventa cosi’ popolare che sara’ difficile colpirla con la riforma. Tuttavia, se emerge dell’altro marciume (come emergera’) , Obama avra’ la spinta popolare per la sua riforma della finanza.

 

Se invece la Sec dovesse finire all’acqua di rose la propria inchiesta, quello che succedera’ e’ che Obama sfruttera’ l’indignazione degli americani (che non vogliono altro che vedere qualcuno sulla forca per la fame che stanno facendo) per far ingoiare le riforme , compresa la riforma della Sec.

 

Chapeau: quando c’e’, c’e’. Non mi piace Obama, ma devo riconoscere che la mossa e’ furbissima.La riforma finanziaria, infatti, avanza su due fronti. I maggiori PIL del mondo, che sono quello UE (18.000 MLD$ e quello USA 14000 MLD$) stanno portando avanti due riforme analoghe del meccanismo dei derivati OTC (Over the Counter).

 

Il derivato OTC e’ un coso fatto cosi’: voi andate al casino’ per giocare. Vi servono dei soldi. Ma che succede se perdete? Allora ci andate con una banca dietro le spalle. Con la quale fate un contratto, che dice essenzialmente che se doveste perdere piu’ di X, allora paga la banca. In cambio, pero’, pagherete una commissione fissa alla banca stessa. Dopodiche’ vendete quelle micolose fiches , tali per cui potete perdere ma non piu’ di X. Ovviamente, tutti quelli che hanno attivita’ piu’ rischiose di X creeranno degli ulteriori derivati che, per via del CARP & company, considereranno questa merda come il titolo a rischio piu’ basso quantificabile.Ovviamente, a loro volta questi derivati possono contenere la clausola del “mai piu’ di X”,e a sua volta finire alla base di qualche altro fogliaccio.

 

Ci sono due normative allo studio. Una e’ la legge di riforma che Obama vuole varare, l’altra e’ Basilea III. Entrambe mozzano le gambe , anche se si discute ancora sul metodo, ai derivati Otc.Mozzano le gambe significa che forzano  lo stesso arbitratore dei titoli a rifondere la perdita se supera X, mentre oggi si appoggiano tutti su “assicurazioni” come Aig.  In pratica l’arbitratore paga, e non piu’ “e’ assicurato”.

 

Questo significhera’ due cose.

 

La prima e’ che indubbiamente i gestori potrebbero andare ad inquinare fuori da USA e UE. Ipotesi improbabile. Improbabile perche’ innanzitutto in caso di crack non ci sanno governi locali che, come quello USA, sborsano quasi un trilione di dollari per salvare questi signori. In secondo luogo tutte le altre borse “papabili” per dimensioni si trovano in paesi ove certi personaggi  tendono a penzolare da una forca quando sbagliano.

 

Queste due riforme, per venire approvate hanno bisogno di due cose.

 

Gli USA hanno bisogno di uno scandalo. Di un patatrac moralmente disgustoso dal quale emerga tra la popolazione una rabbia tale da sostenere Obama mentre vara la sua riforma. All’ Europa , litigiosa ed egoista, serve un altro disastro per muoversi.Ovviamente bisogna evitare che poi i tedeschi si prendano tutta l’europa: bisognera’ far capitare qualcosa di brutto a Deutsche Bank, Commerz Bank e altre.

 

Come si fa a produrre contemporanamente una marea di maleodorante putredine ed un’altra crisi di borsa? Beh, semplice: si mettono sotto inchiesta Goldman Sachs & co. Poiche’ GS ha prodotto titoli con leve mostruose, interamente basate sulla fiducia, basta un pochino di panico ed e’ fatta.

 

Che dire?

 

Beh, che stanno giocherellando con la nitroglicerina. Da un lato lo schifo di GS & co doveva finire, prima o poi. Dall’altro, si tratta di una via parecchio traumatica. Se pensate che solo per la notizia GS a New York ha chiuso con un -14%, ed e’ venerdi’, si vedono nubi all’orizzonte. Ma nubi di quelle molto nuvolose.

 

E noi? Se parliamo di europa, sara’ una brutta grana per Cameron, o chiunque segua Brown. Probabilmente finira’ sotto inchiesta qualche grosso gruppo tedesco quotato negli USA, giusto per fargli capire di non approfittarne e stare cagati che il gioco e’ piu’ grande di loro.

 

In Italia vedo male Mediobanca, e quindi Generali. Inoltre, per via della sua doppia anima italotedesca , se ci vedo bene, potrebbe soffrire moltissimo Unicredit.

 

Reggeremo una seconda crisi?

 

Non lo so. Ci sono appena pochi e discordi  segni di ripresa (+2.7% di produzione industriale in Italia, qualche decimo di punto in meno di disoccupazione in piu’ negli USA, in UE la disoccupazione e’ destinata ad aumentare), e sebbene abbiamo retto bene la prima botta, questa secondo me fara’ molto piu’ male.

 

Che dire? Spero che alla Sec sappiano quel che fanno. E spero che lo sappia anche Obama, perche’ se va bene si varano le riforme e ci si rialza. Se va male ci becchiamo la piu’ grossa crisi finanziaria dall’ uomo di Neanderthal, e non si sa come ne usciremmo.” Non si sa” perche’ si sa poco quanto GS ed altri abbiano giocato con le valute e i relativi titoli.

 

Egoisticamente, preferirei che non si faccia alcuna riforma, cosicche’ il sistema arrivi al blocco con il fallimento di qualche debito come quello UK (siamo molto vicini) e gli ariani del mondo vadano a farsi fottere da qualche parte da soli. Spero cioe’ che la Sec fallisca, non si faccia alcuna riforma degna di questo nome.

 

Un tempo pensavo che i disastri potessero purificare. Ma ho visto, essenzialmente, che certa gente ha la faccia uguale al culo, e mi chiedo per quale motivo dovrei augurarmi una nuova crisi (che in definitiva flagellera’ ancora le famiglie) , se tutto quello che potrebbe succedere e’ che Goldman Sachs ed altri si trasformino in banche ancora piu’ normali, con manager ancora strapagati, mentre la gente fa la fame per strada.

 

Non riesco a vedere, pero’, alcuna forza che potrebbe trattenere la Sec , una volta stimolata, e una volta chiaro che qualsiasi cosa faccia sara’ carburante per Obama. A questo punto la Sec puo’ solo essere contro Obama, che sfrutterebbe l’indignazione per far passare la riforma obtorto collo, oppure a suo favore, e allora la punizione sara’ ancora piu’ dura, ma salvera’ gli “organi di controllo” statunitensi: tantissimi , corrotti e inefficaci.

 

Spero, onestamente, che chi ha iniziato questa cosa sia in grado di controllarla. Egoisticamente, spero che la cosa si spenga. Realisticamente, temo di no.

 

La cosa ideale sarebbe che questa inchiesta fungesse da minaccia, e che le riforme si potessero  fare anche senza spargimenti di sangue crisi.

 

Di certo, i movimenti delle grandi banche centrali sono preoccupanti.Guardate l’andamento della base monetaria USA , e confrontatela con l’andamento della base monetaria europea. Non si capisce da cosa sia causato questo stravagante comportamento , cioe’ della quantita’ enorme di credito disponibile rispetto alla base monetaria. Piu’ del 50% di crescita sulla massa e sugli stock in un anno. E questa la “exit strategy?”  Perche’ ? Per finanziare chi, visto che di credito non si parla piu’?

 

Si parla di Exit Strategy, ma come si pretende di uscire da una crisi se la massa totale e’ praticamente aumentata del 40% e l’economia e’ decresciuta? Paga lo stato? Al rientro, quando scadono le misure straordinarie (a fine 2010) che cosa succedera? I soldi verranno resi? Come? Da chi?

 

C’e’ un’altra crisi economica in arrivo, e sara’ peggiore dell’ultima.Ovviamente la partita non e’ chiusa, ma c’e’ da aver paura.Poiche’ non mi fido particolarmente di Obama, personalmente la vedo nera.

 

Anche perche’ essendo guidata politicamente questa crisi e’ anche imprevedibile per gli operatori, se non quelli dei giri giusti.

 

Ecco , se pensate che sia importante quel che fa Fini, vi sbagliate.

 

Uriel

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