Verso il momento di massima tensione.

Verso il momento di massima tensione.

Vabe’, sino a quando vedro’ interesse, cerchero’ di coprire questa guerra Russia-Ukraina. Vediamo di rispondere alle domande principali che ho ricevuto dopo i post precedenti.

Allora, e’ chiaro che l’esercito Ukraino si e’ organizzato (ovvero, lo ha organizzato la CIA) in funzione Stay Behind. Ricordate Gladio? Ecco, ma ci aggiungete armi moderne e soldati veri.

Le forze armate ukraine sono circa 140.000, di cui 30.000 erano in grado di combattere a livello NATO. Il resto era messo peggio, ma per uno Stay Behind (guerriglia e sabotaggio) possono andare.

Quasi certamente ricevono rifornimenti attraverso i confini con l’ Europa, che sono vasti e porosi, per cui anche invadendo l’ovest dell’ Ukraina non otterranno molto, se non incontrare i commandos della CIA (e di tutti i servizi segreti occidentali) e i contractors delle varie agenzie occidentali.

Sia chiaro, la proporzione non cambia, l’ Ukraina sara’ invasa, alla fine. Ma il problema e’: cos’e’ la “fine”? E cosa c’e’ dopo?


Putin ha il “piccolo” problema di essere seduto su una pila di propaganda. E per continuare a rimanerci, la pila deve reggere. La storia del popolo fratello che e’ schiavo dell’occidente e accogliera’ i russi a braccia aperte e’ la narrativa che ha raccontato. E probabilmente aveva pronte migliaia di comparse per applaudire i tank russi a Kiev.

Il guaio e’ che gia’ ora la sua propaganda e’ saltata. E’ chiarissimo che gli UKraini non vogliono i russi. E’ chiaro che la popolazione non li ama. E’ chiaro che si sta organizzando una resistenza. Ed e’ chiaro che manca la vittoria.

Non ci sono filmati di migliaia di soldati ukraini presi prigionieri. Non ci sono filmati di queste gravi perdite che Mosca annuncia ogni giorno.

Putin sperava che le forze armate avrebbero deposto il presidente ukraino, cosa che avrebbe dimostrato che “alla fine i patrioti ukraini amano i russi”, ma non e’ successo.

Se ora mostra uno scontro porta a porta per Kiev, e/o lo scontro dura molto e devasta la citta’, la propaganda sara’ saltata completamente.

Paradossalmente, i profughi ukraini in fuga sono la cosa piu’ imbarazzante , perche’ non stanno andando verso la Russia, ma verso occidente.

Ma una cosa che si nota e’ che la propaganda russa, che e’ sempre stata eccellente, e’ stata sconfitta troppo facilmente. E’ come se i servizi segreti non volessero lavorare per questa guerra.

Se io ti posto un sonoro di una comunicazione audio dove 15 soldati ucraini ti mandano affanculo e crepano, io non ho detto la cosa , l’ho fatta sentire. Se tu vuoi dire che quei 15 in realta’ si sono arresi, devi mostrarli con un filmato. Altrimenti il mondo sente un audio dove ti mandano affanculo, e poi il tuo comunicato stampa.

I primi giorni, quando voleva che i russi non sospettassero lo stay behind che li aspettava, il presidente ukraino accusava gli occidentali di non aiutarlo. Ora che lo stay behind si e’ scatenato, ringrazia diffusamente chi li sta aiutando e chi manda armi.

Apparentemente, la propaganda russa sta fallendo. Apparentemente, la pila di propaganda (interna, verso la stessa Russia)su cui era seduto Putin e’ pericolosamente debole.

E bisogna capire una cosa:

Putin deve raggiungere dei risultati pratici, ma essi sono SUBORDINATI alla sua propaganda. Se invade l’Ukraina ma porta a casa una strage, oppure si mostra un’opposizione molto forte da parte della popolazione, “vince” ma la sua propaganda crolla.


Perche’ e’ importante? Perche’ Putin ha introdotto un fattore nuovo nella storia politica russa.

La storia politica russa oscilla tra due poli. Lo Zar, o il potere centrale, e i cosiddetti “bioardi” , cioe’ ricchi potenti che sorgono nelle  periferie dell’impero, dove ci sono le materie prime che la Russia esporta. E’ una cosa che va avanti da 600 anni.

Il potere oscilla in questo modo: il nuovo Zar accontenta i boiardi. Poi i boiardi chiedono di piu’, sino a che lo Zar non riesce piu’ a soddisfare crescenti appetiti. A quel punto loZar si irrigidisce, ma i boiardi usano il loro potere per mettere loro uomini ovunque,e alla fine lo zar si trova accerchiato. Allora lo zar si indebolisce e i boiardi fanno il cazzo che vogliono. Poi arriva un altro zar. E cosi’ via.

Il momento della debolezza putin lo ha gia’ attraversato. Inizialmente vinceva col consenso della sua ideologia “Democrazia Controllata”, (in pratica quello che fa la UE quando toglie i soldi ai Bulgari e ai polacchi se si allontanano dai valori europei), ha creato i “campioni nazionali” e circa a meta’ del suo regno i suoi stessi boiardi lo avevano indebolito molto mettendo i loro uomini nelle istituzioni.

Putin ha reagito in un modo nuovo e inconsueto per la storia russa. Da uomo dei servizi segreti ha deciso di giocare sporco, e ha messo in mano la criminalita’ organizzata.

Immaginate che quando lo spread arrivo’ a 600 e Berlusconi fu detronizzato da Monti per salvare gli interessi della finanza italiana e di Confindustria, Berlusconi si fosse rivolto alla Camorra per rimanere al potere, ovvero portando la Camorra direttamente al governo.

Avreste oggi una confindustria piu’ cauta e succube, e una finanza che se n’e’ andata all’estero lasciando una borsa semivuota.

Questo equilibrio a tre pero’ non funziona: in politica non ci sono storie a tre, esse diventano sempre due. E quello che ha perso non fa una bella fine.

Putin non ha l’appoggio dei boiardi (che avrebbero preferito vendere gas, e invece capiscono che la UE non ne comprera’piu’ nel medio e lungo termine)  che si vedono impoverire. E con loro ha perso l’appoggio con gli uomini dei boiardi.

Ha invece l’appoggio della criminalita’ cui si e’ appoggiato per stare in piedi, alla quale piace l’idea dei “signori della guerra”, perche’si sono arrichiti molto gia’ con la guerra in Dombass.

Deve affrontare inoltre il disagio dei generali russi, che si vedono Mosca indifesa se l’ Ukraina entra nella NATO. E qui Biden ha soffiato sul fuoco della frustrazione dei militari.


Andiamo alle cose pratiche. Tutti i sindaci ukraini delle maggiori citta’ sono al loro posto e twittano. Significa che i russi non sono riusciti a prendere le citta’, quelle che sarebbero state teatro della narrativa dei soldati russi accolti come liberatori. Tuttavia, prima o poi ci arriveranno.

La prima domanda e’ stata: quanti morti e’ costato ai russi, questo? 3500 e’ una cifra plausibile?

Non solo e’ plausibile, ma e’ anche ottimistica. Fermare tutte le diretrici dell’invasione , anche per soli due giorni,  con un’invasione da 100.000 soldati, di solito richiede di averne uccisi dai 10.000 ai 20.000.

Seconda domanda: cosa aspetta Putin a ordinare uno sbarco a sud?

Putin e’ esitante ad ordinare uno sbarco anfibio perche’ sa che, da sempre, uno sbarco in un territorio ostile e ancora attivo, implica che la prima ondata dello sbarco abbia una mortalita’ vicina al 100%. Se ha gia’ avuto altri morti, potrebbe essere una cifra troppo alta.

Terza domanda: ma davvero adesso arrivano i ceceni e distruggono lo stay behind?

Improbabile. Innanzitutto non possono accorrere in massa perche’ se tolgono le mani dalla Cecenia gli esplode sotto le mani. Secondo perche’ si troverebbero in un territorio che non capiscono, e in una societa’ che non capiscono. In Cecenia se stupri una donna, la famiglia la ripudia. In Ukraina, se stupri una donna quella si da’ al tiro a segno e ti viene ad ammazzare. I metodi che hanno usato in cecenia difficilmente funzionerebbero.

Quarta domanda: come hanno fatto a resistere cosi’ tanto?

Sull’efficacia della strategia di Stay Behind si sa poco. Quello che si sa e’ che quando l’invasore si stufa e se ne va, lo stay behind prende il potere in un attimo. L’unica testimonianza di stay behind efficace viene dalla Finlandia, nelle sue lotte contro i russi.

Quinta domanda: ma quanto possono resistere gli ukraini?

Dipende. Se i loro soldati continueranno a ricevere rifornimenti (o li hanno stoccati) , possono avere fatto due cose. La prima e’ lo stay behind in citta’,  e la seconda e’ uno stay behind disperso nei boschi e fuori citta’. La permanenza dei sindaci nelle citta’ e il fatto che non siano cadute fa sembrare che si siano attrezzati per la guerriglia urbana.

Non funziona alla lunga, ma 1-2 settimane potrebbe durare. A costi immensi per entrambe le parti.

Altra domanda: questa guerra puo’ essere un altro Afghanistan per i russi?

Difficilmente. L’Afghanistan della ritirata disastrosa avvenuta di recente e’ una creazione americana: sono rimasti per 20 anni a costi economici pazzeschi, senza sfiorare nessuno dei problemi locali. Non e’ pensabile per i russi rimanere in Ukraina per 20 anni. In ogni caso, Putin sta agendo per disperazione prima che l’Ukraina entri nella NATO, ma la sua eventuale vittoria militare non ha futuro.

Domanda. Quanto tempo ha Putin per chiudere l’invasione?

Militarmente, ha tutto il tempo che vuole. Politicamente, deve annunciare una vittoria lampante entro una settimana, due al massimo. E non deve essere una vittoria qualsiasi, deve essere una vittoria con la popolazione festante che accoglie i russi come liberatori. La seconda e’ piu’ difficile.

Domanda. Quanto tempo puo’ durare una resistenza?

Il peggio deve ancora arrivare. Basta osservare che i profughi ukraini non sono i poveri, ma sono evidentemente il ceto medio. I poveri non stanno fuggendo. Presto avranno fame. E per trasformare un contadino in un guerrigliero bastano i soldi. Dipende da quanti soldi si daranno, ma entro 1-2 mesi comincieranno ad arrivare sul mercato guerriglieri ukraini a frotte. Essendo l’Ukraina un paese agricolo, al fallimento dei raccolto di quest’estate, gli arruolatori di mercenari avranno milioni di coscritti pronti. Da quel momento in poi, la resistenza dura sinche’ arrivano soldi. Rispondendo alla domanda, quanto si vuole.

Domanda: perche’ i russi non mettono in campo la propaganda di guerra moderna, come fanno gli USA quando mostrano le immagini degli aerei e la bellezza delle bombe di precisione?

Per diverse ragioni. la prima e’ che non hanno una stampa da saturare perche’ stia zitta. La stampa russa e’ zitta da tempo. La seconda e’ che, detto come va detto, fanno schifo. La performance osservata sinora e’ pessima. Solo le immagini satellitari dei loro accampamenti mostrano tattiche obsolete almeno dalla prima guerra nel golfo.

Domanda: gli Ukraini potrebbero vincere e ricacciare i russi?

Questa e’ fantascienza. Con queste proporzioni, no di sicuro. E lo sanno anche loro, dal momento che hanno scelto la dottrina di guerra dello Stay Behind. Certo, potrebbe succedere un miracolo. Ma , appunto, non e’ realistico. Se riuscissero passerebbero alla storia, e lo stay behind diventerebbe la dottrina di guerra piu’ diffusa al mondo.

Domanda: l’Ukraina, quando sara’ libera, potra’ entrare nella UE?

Non credo proprio. Possiamo dire che l’Ukraina e’ una democrazia come possiamo dirlo dell’Ungheria di Orban. E’ una democrazia “ma i froci devono morire”, e’ una democrazia ma “gli stranieri sono bestie”, e’ una democrazia ma “il giornalista se l’e’ cercata”.. La EU ha gia’ problemi coi paesi di Visegrad,  non se ne andra’ a cercare uno gigantesco.

Domanda: ma adesso si fa un esercito europeo?

No. Scordatelo. Un’ente economicamente grande come la EU , che si arma, deve diventare una potenza nucleare, perche’ c’e’ solo un tipo di potenza militare, ed e’ quello. Ma se provate a descrivere la decisione che porta a scanciare una bomba, in EU esplodono le orecchie. In USA ci vuole il consenso di tre persone, in EU, cosa? Una Commissione che ci mette 1 anno a decidere, o un europarlamento che decide di lanciare bombe atomiche ma dal 2052 in poi?

Domanda: ma le atomiche quando le vedremo volare?

Questa richiede una risposta piu’ estesa.


In generale, Putin riuscira’ ad invadere l’Ukraina. Rassegnatevi.Ma il problema e’ “come”.  Se non mostra una vittoria grande entro altri 3/4 giorni, Putin rischia molto.

E siccome , dopo le sanzioni i suoi boiardi discuteranno di toglierlo dal potere, gli unici consiglieri di Putin saranno quelli della criminalita’ organizzata.

E questo sara’ il momento cruciale. Se in qualche modo non riescono a convincerlo , non partiranno armi nucleari tattche nello scontro.

Tutto dipende dal momento di massima frustrazione di Putin: se tale punto arrivera’ dopo le sanzioni, e i soli consiglieri di Putin saranno i soliti fedelissimi malavitosi, massimo momento di tensione sara’ entro 2 giorni, due e mezzo.

Il momento di massima frustrazione dovrebbe arrivare entro una settimana. Se Putin annuncera’ la vittoria con tutte le fanfare, allora potremmo essere salvi. Se non la annuncia o non ci riesce perche’ si combatte ancora, allora dobbiamo preoccuparci.

Dobbiamo preoccuparci davvero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *