Una riflessione seria e pacata su che?

Una riflessione seria e pacata su che?

Ho postato poco perche’ volevo godermi le vacanze , e poi nel tempo libero ho giocato con Pleroma e il Fediverse vario, ( qui ) e quindi ho perso di vista l’attualita’ italiana per qualche tempo. Al mio “ritorno”, oggi, mi trovo con un “adepto del blog” che mi chiede di commentare l’invito della Comunita’ Ebraica Italiana:

Ora, la cosa mi sa di Bait, ma e’, come si dice su 4Chan, un bait di eccellente qualita’. Poiche’ non saro’ certo invitato a tale dibattito, mi limitero’ a spiegare una cosa: un dibattito PACATO sulla questione e’ semplicemente IMPOSSIBILE.

In ogni caso, inizio dal punto piu’ semplice: come quasi tutti gli 8 miliardi di esseri umani sul pianeta, ho la mia patente di antisemitismo. Guadagnarla e’ cosi’ semplice che molti di voi non se ne saranno nemmeno accorti: in effetti , potete averla senza aver fatto nulla per guadagnarla, quindi e’ una cosa piuttosto indolore.

Inevitabilmente, tale patente oggi e’ anche irrilevante, un pochino come quella tessera fedelta’ che ti danno i supermarket nelle localita’ turistiche, ben sapendo che non tornerete mai. Magari la tenete anche nel portafogli, sino a quando non lo cambiate, e finisce tra le tessere irrilevanti che cadono nel cestino durante il cambio.

In ogni caso, ho una patente di antisemitismo. Potrei spiegarvi come l’ho ottenuta, ed e’ quello che faro’, principalmente per spiegare come mai non puo’ esserci una riflessione pacata sull’antisemitismo.

La prima cosa che bisogna capire e’ che l’ebraismo e’ una religione. Ed e’ una religione del ceppo semita, peraltro monoteista (con alcune venature di enoteismo malamente celate). Come il cristianesimo e l’islam ha quindi la tendenza ad avere dei fedeli particolarmente rompicoglioni riguardo alla condotta altrui, un fondamentale maschilismo del tipo patriarcale, e una visione del mondo che chiama “buono” colui che “la pensa come noi”, e chiama “cattivo” chi la pensa diversamente.

Avere una  riflessione pacata con una religione abramitica monoteista e’, in tutta onesta’, assolutamente impossibile. Cosi’ come siete eretici se non la pensate come i cristiani, e siete apostati o infedeli se non la pensate come i musulmani, diventate automaticamente antisemiti se non arrivate alla conclusione che alla fine dei conti i preti della situazione (comunque siano chiamati) sappiano tutto, e se non tutto piu’ di chiunque altro, e in ogni caso sono titolati a giudicare gli altri.

Potete vederlo se prendete il tema laicita’ dello stato con gli ebrei: sinche’ parlate della chiesa cattolica che ingerisce nei paesi a tradizione cattolica, va tutto bene. Siete anticristiani, ma non antisemiti. Gli siete pure simpatici. Parlate di come Arabia Saudita e Iran siano teocrazie invivibili, e vi daranno pure ragione. Esprimete preoccupazione per la fine del secolarismo turco, e saranno pacati.

Poi provate a dire che Israele e’ tutto tranne che uno stato completamente secolare, che l’influenza del rabbinato di Gerusalemme e’ di gran lunga superiore a quella che la Chiesa aveva sull’italia del 1918, e che siete preoccupati per la palese desecolarizzazione nella politica israeliana degli ultimi anni, e improvvisamente, puf: siete antisemiti.

Se state per rispondermi che  nelle spiagge di tel Aviv ci sono ragazze in Bikini, il che testimonia il laicismo , vi invito a cercare “Haredi” e ammirare i bellissimi bikini:

No, non sono musulmane. Sono una variante dell’ebraismo Haredi, noto in Italia come “Ortodosso”.

E potete anche trattenere lo scandalo: se misurate il laicismo col bikini, questo e’ tutto quello che vi aspetta.

Perche’, come al solito quando si parla di religioni monoteiste abramitiche, esistono solo due categorie, il male e il bene, con Dio o con Satana, e se “antisemita” e’ un male, allora chiunque critichi la religione, la gerarchia religiosa o il suo operato, e’ dalla parte del male, dunque anche antisemita.

Non sto nemmeno nominando la vicenda palestinese, di cui parlero’ dopo. Per ora sto affrontando un  semplice fatto: che l’ebraismo e’ una religione abramitica , dunque inerentemente maschilista , patriarcale e tendente al fondamentalismo. Il contrario di quel che serve per una discussione pacata.

Ma oggi anche solo ricordare questo fatto, e andare a criticare una religione ove le donne non possono mescolarsi agli uomini nella maggioranza delle sinagoghe perche’ puteano di sangue mestruale per via di una tradizione spiritosa e giocherellona , e’ piu’ che sufficiente a beccarsi la patente di antisemiti .

In queste condizioni, la riflessione pacata di cui parla la comunita’ ebraica consiste probabilmente nell’ammettere pacatamente che la religione ebraica e’ perfetta anche quando e’ molto simile ad altre religioni meno perfette.

Questo punto sembra non toccare il problema dell’antisemitismo violento, di cui parlero’ dopo, ma la cosa che intendo sottolineare e’ che

non e’ possibile alcuna riflessione PACATA quando e’ presente (per quanto non maggioritaria)  una fazione di religiosi fondamentalisti , coi relativi preti.

Il secondo punto e’ relativo alla questione palestinese. Ora, il problema non e’ che io pensi A oppure B. Il problema e’ che non ho intenzione di consentire a chicchessia di dirmi cosa devo pensarne.

Il problema dell’antisemitismo in Europa, infatti, e’ spesso legato alla presenza di musulmani , in Germania ora anche molti siriani, che non sembrano avere molta simpatia per Israele. E’ ovvio che nel momento in cui si dice che Israele sia lo stato degli ebrei, cioe’ lo stato di chi crede in una specifica religione, la nazione sia identificata con la religione, e viceversa.

Il problema sta nel fatto che la cosa piu’ razionale sia quella di scindere le due cose, ovvero di decidere che i cittadini tedeschi, americani, italiani, siano tedeschi, americani e italiani piu’ che israeliani, anche quando ebrei.

Ma se provate a dire una cosa simile , siete immediatamente fermati dai sionisti. Il sionista convinto nota immediatamente un’affermazione antisemita come “in Italia i professori di mio figlio dovrebbero essere cattolici e non ebrei“, ma non si pone il problema di affermare cose come “mi piaceva vivere in Israele perche’ e’ un paese ove sai che il bagnino e’ ebreo, il bidello e’ ebreo, eccetera“. E lo so perche’ l’ho sentito con le mie orecchie.

Il nodo e’ molto semplice da descrivere: la questione ebraica (che era gia’ storicamente complessa di suo) si e’ mescolata con la questione mediorientale (altra bella patata bollente), e a chi discute oggi di antisemitismo e’ chiesto (da una cospicua fazione di ebrei) di avere una specifica opinione su Israele e sulla sua politica interna ed estera.

In pratica, se volete comprare il pacchetto “basta antisemitismo” dovete obbligatoriamente accettare ANCHE il pacchetto “ewwiwa Israele e tutto quel che fa!!”. Cosa assolutamente inaccettabile per chi vuole essere LIBERO di formare l’opinione che vuole.

D’altro canto, l’identitarismo israeliano ha spinto Israele ad essere associato (senza troppa resistenza da parte della Diaspora) con tutti gli ebrei. Con il risultato che il profugo siriano che si e’ beccato una guerra civile sponsorizzata da Arabia Saudita, Israele e USA, puo’ pensare (con buona ragione)  che se i suoi problemi vengono da Israele, allora vengono dagli ebrei. E il profugo siriano di problemi ne ha avuti.

Quando hai un milione di rifugiati siriani , come in Germania, o qualche milione di megrebini filopalestinesi come in Francia, e hai identificato OGNI EBREO con Israele, temo che una discussione PACATA sia impossibile.

Non che dall’altro lato le cose vadano meglio: la parte ebraica si rifiuta di distinguere troppo tra le due cose, e quindi e’ richiesto al governo (sia esso quello tedesco, o quello italiano , o americano) di zittire solo una delle due fazioni (quella filopalestinese) ma di lasciar parlare sempre e comunque non tanto gli ebrei, quanto i sionisti.

Non mi interessa sapere o spiegare cosa si dovrebbe pensare della vicenda tra Israele e Palestina. Ma quello che non e’ accettabile e’ che qualcuno venga a dirti cosa dovresti pensare per non beccarti la patente di antisemita.

La mia risposta sara’ inevitabilmente che DECIDO IO cosa pensare di qualcosa, qualsiasi cosa sia, e se questo implica di ricevere una patente di antisemitismo, ormai siamo cosi’ tanti ad averne una che riesco a fare spallucce eleganti: credo di averla gettata via all’ultimo cambio di portafogli, insieme alla tessera-punti di quel supermarket di Praga.

Non e’ possibile avere una discussione PACATA con chi mantiene al proprio interno una fazione di nazionalisti identitari , detta anche “sionisti” , che si comporta come qualsiasi nazionalista: “o sei con noi in tutto e per tutto, o sei contro di noi“.

Adesso andiamo a quanto accaduto negli USA, cioe’ dell’accoltellamento avvenuto in una sinagoga.

Non e’ una cosa del tutto sorprendente. E’ sotto gli occhi di tutti che Trump abbia “liberato i cani”, cioe’ che sia andato al potere con l’appoggio di suprematisti bianchi e razzisti di ogni genere. Ora, basta aver letto un libro di storia delle elementari per sapere cosa succede agli ebrei quando in occidente una fazione nazionalista, identitarista e imperialista prende il potere.

Non poteva andare diversamente: e’ una prassi storica. Succedera’, prevedibilmente, anche in Inghilterra, non appena il Brexit avra’ sancito la definitiva dominanza di una fazione  di suprematisti, identitaristi e nostalgici di un impero passato. Dove abbiamo gia’ visto questo film, in Europa? Lasciatemi pensare…

La cosa che pero’ obietto e’ una sola: sia l’elezione di Trump che la vittoria del Brexit e’ stata caldamente sostenuta dalle comunita’ ebraiche locali. Il che e’ sorprendente: che il popolo della memoria non capisca di cercare guai quando spinge verso il potere una destra piena di nazionalismo, identitarismo e nostalgie e’ sorprendente.

Prendete i giornali inglesi e americani che orbitano attorno alla galassia di Murdoch. sono quelli che hanno volutamente spinto l’inghilterra nel baratro di suprematismo, identitarismo e nazionalismo piu’ chauvinista. Ed e’ strano, perche’ se ci pensate bene Murdoch e’ ebreo: e’ come se questo signore un giorno avesse detto

“ma si’, spingiamo l’Inghilterra tra le braccia di una fazione di nazionalisti , suprematisti e identitaristi. Cosa potrebbe mai andare storto a noi ebrei?”

Conosco benissimo l’obiezione “ma Corbyn”. Ma fa acqua da tutte le parti. Perche’ un conto e’ dire che un leader di partito abbia detto cose di questo e di quel genere. Un conto e’ avere a che fare con una massa di fanatici pronti a menare le mani e uccidere parlamentari. https://en.wikipedia.org/wiki/Murder_of_Jo_Cox (che sara’ un caso isolato, certo,e il tipo era pazzo, certo, e ovviamente non c’entra niente con i partiti della destra inglese, ma gli ebrei queste due scuse dovrebbero ricordarle bene.Per essere il popolo della memoria, a volte sembrano averla corta.)

Anche Rifondazione comunista era filopalestinese, e ha avuto dei momenti deprecabilissimi,  per dire, ma sono convinto che per un ebreo sia meglio incontrare per strada Vladimir Luxuria che esce con le amiche, piuttosto che Giorgia Meloni che gira coi suoi supporter. E credo che venire circondato dai fan di Salvini sia, per un ebreo, un pelo piu’ preoccupante rispetto ad essere circondati dai clienti del Muccassassina.

Questa disforia per cui non ci sarebbe nessuna differenza tra votare per un partito che ha un leader imbarazzante ma una base tutto sommato rassicurante (come il Labour) , e si preferisce sostenere dei partiti che sono nazionalisti, identitaristi e neoimperiali non si sposa benissimo, onestamente, con la cosa del “popolo della memoria”. Storicamente, quando vincono nazionalisti, identitaristi e neoimperiali per gli ebrei comincia un periodo “di forti mal di testa”. Dov’e’ la memoria?

Stessa cosa negli USA. Ricorderete gli entusiastici endorsement di Benjamin Netanyahu a Trump, e le comunita’ ebraiche osannanti quando Trump si vantava di avere “una figlia ebrea” (una versione sofisticata di “ho un amico ebreo”) , tutte a lamentarsi di come la sinistra americana fosse antisemita, perche’ antisionista. E tutti a dire che se Trump supporta Israele allora e’ un bene per gli ebrei americani, e chi se ne frega se i suoi supporter americani hanno la testa rasata e fanno il saluto fascista… cosa potrebbe mai andare storto?

Peccato che parecchi scagnozzi di Trump oscillano tra “gli ebrei sono il Grande Complotto”, e “gli ebrei sono rettiliani”, tra illuminati , Bildberg e Rotschild. E quando nazionalisti, identitaristi , eccetera eccetera, per gli ebrei non e’ mai un bene. E i giornali piu’ ostili alla Clinton erano di News Corporation, ( https://en.wikipedia.org/wiki/News_Corporation_(1980–2013)#Political_donations ) E non dimentichiamo il ruolo di Zuckerberg , anche lui ebreo (https://en.wikipedia.org/wiki/Mark_Zuckerberg#Early_life )

Potrei parlare dell’atteggiamento imbarazzante dei vari Cairo, De Benedetti ed Elkann, coi relativi giornali, a favore dei populisti italiani. Io capisco che Renzi vi facesse antipatia, ma dovete ammettere che per un ebreo italiano e’ piu’ sicuro passare vicino alla Leopolda che a Casa Pound. Oppure vi drogate, e molto. (roba Kosher, sia chiaro. Non sia mai!)

La domanda che sorge spontanea e’ : ma se basta aver letto un libro di storia per capire che i nazionalisti, gli identitaristi e i populisti al potere “non portano  fortuna” alla comunita’ ebraica, perche’ tanti illustri ebrei appoggiano e legittimano tali partiti, a costo di usare la patetica scusa per cui antisemitismi di estrema sinistra e di estrema destra sarebbero equivalenti?

La risposta e’ semplice: eventi violenti come quello americano succedono squasi esclusivamente agli ebrei POVERI.

Elkann, come Cairo , De Benedetti, Zuckerberg  o Murdoch  non corrono questi rischi: le sinagoghe che frequentano sono sicurissime. Idem per Netanyahu. Del resto, anche questa e’ una costante storica: ad essere massacrati nella storia non sono quasi mai “gli ebrei” nella loro totalita’. Sono sempre gli ebrei POVERI. Quelli ricchi e potenti sono sempre riusciti a cavarsela, a fuggire altrove, a trovare riparo e protezioni, nella stragrande maggioranza dei casi, dai pogrom alla shoah.

Di conseguenza, non c’e’ alcun problema per gli Elkann, o per Murdoch , o Netanyahu o Zuckerberg nell’ appoggiare partiti di nazionalisti: potete stare certi che nessuno li aggredira’ mai, e che le loro sinagoghe siano sicurissime. Storicamente, ripeto, ad essere massacrati sono sempre stati gli ebrei POVERI, quasi mai quelli ricchi e potenti. (come capita a qualsiasi gruppo umano, del resto: sono quasi sempre i poveri a morire).

Ma il discorso che ho appena fatto verra’ sicuramente tacciato di antisemitismo, e quindi adesso so cosa buttare via al prossimo cambio di portafogli, insieme alla tessera fedelta’ di un negozio di cappelli di Cracovia.

D’altro canto, in che modo potremmo fare un dibattito serio con una comunita’ che e’ vittima di assalti guidati dagli stessi nazionalisti che membri della loro  comunita’, durante le elezioni,  hanno finanziato e sostenuto politicamente?

e’ impossibile un dibattito PACATO quando per PACATO si intende un rifiuto categorico e rumoroso di esaminare il comportamento e il coinvolgimento di TUTTI gli attori in campo.

Non dico che la Clinton o Corbyn siano perfetti. E neanche penso che tutti gli ebrei americani e inglesi siano con Murdoch e Zuckerberg. O che a tutti abbia fatto piacere l’endorsement di Netanyahu.

Quello che faccio e’ pormi una domanda: in passato portare al potere nazionalisti, identitaristi e populisti vari, nella storia, ha portato sicurezza agli ebrei O NO?

E una domanda SI/NO, e la risposta la conosciamo tutti: NO.

E in che modo pensate di avere un “pacato” dibattito con una comunita’ che e’ pronta a stigmatizzare qualsiasi appoggio politico alle destre nazionaliste e identitarie, TRANNE quando proviene … da membri della loro stessa comunita? Avete letto qualche comunicato contro l’appoggio di Murdoch alla Alt Right americana? Qualcuno si e’ lamentato, in Italia, dell’appoggio neanche tanto bene nascosto che La “triade” (La Stampa, Repubblica, Corriere),  ha fornito ai populisti italiani? No. E in che modo potete avere un dialogo “pacato” con una comunita’ che stigmatizza CHIUNQUE appoggi questi partiti, tranne quando e’ un membro RICCO della comunita’ stessa?

Quindi, la mia (facile) previsione e’ che la comunita’ ebraica italiana NON otterra’ alcun “PACATO” dibattito, e se vogliono sapere il perche’ non hanno che da guardarsi allo specchio.

E con questo, ho ipotecato anche il quarto portafogli.

Forse devo tornare in qualche supermarket di Praga.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *