Un post qualunquista.

Mi chiedono cosa io ne pensi della finanziaria italiana (a dire il vero sto cercando di capire come funzioni il bilancio tedesco dei lander e delle citta’ anseatiche, ma vabe’, gia’ e’ complicato capire la differenza tra citta’ anseatiche e citta’ senza cerchio ) quindi il post che ne risulta sara’ , ovviamente, considerato un post qualunquista.
Per prima cosa, gli scaglioni. A quanto pare ci saranno tre scaglioni, con uno scaglione massimo del 40%. Qual’era la situazione prima?

 

Scaglioni reddito 2010 Aliquota Irpef lordo 2010
da 0 a 15.000 euro 23% 23% del reddito
da 15.000,01 a 28.000 euro 27% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro
da 28.000,01 a 55.000 euro 38% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro
da 55.000,01 a 75.000 euro 41% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro
oltre 75.000 euro 43% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000 euro

 

Questo, essenzialmente, significa che, QUALSIASI sia la distribuzione dei nuovi scaglioni, le fascie che oggi pagano il 41% e il 43% ci hanno guadagnato. Ovviamente , se la prima fascia e’ del 20%, ci dovrebbe guadagnare anche la fascia dei poveri, visto che presumo che questa fascia sara’ destinata ai piu’ poveri e che quella al 30% inizi ALMENO alla seconda fascia (che oggi paga il 27%). Diciamo che sicuramente ci guadagnera’ QUALCHE povero (a meno che quella del 20% non sia una fascia vuota), per capire quanto occorre vedere come saranno distribuite le tre fascie.
Ci sono invece un paio di novita’ divertenti sul piano delle rendite. A quanto pare Tremonti e’ diventato inviso alla Lega e anche al PDl, il che significa che se ne sta fregando di diventare impopolare. Cosi’, si e’ tolto un paio di sassolini dalla scarpa.
Per prima cosa, la tassa sulle transazioni. Mettere una tassa sulle transazioni non ha nulla a che vedere con la Tobin Tax, ma ottiene un effetto principale  (oltre che dei bei soldini nelle casse dello stato): l’effetto e’ che le transazioni (ed il loro ammontare) sono diventate  oggetto di verifica fiscale da parte della GdF.
Se considerate che la Borsa di Milano e’ stata rilevata dalla borsa di Londra, in pratica con questa legge Tremonti si e’ riservato la possibilita’ di inviare la GdF a controllare le transazioni tra due sedi di una societa’ della City londinese. Il succo del concetto e’ che se per caso dovesse succedere che , un’altra volta, un giornale inglese si diverte a sparare sulle banche italiane (1) e si notassero movimenti strani di vendita/acquisto, o solo di scalping, immediatamente la GdF potrebbe questionare sulla proprieta’ di chi compra e vende, e se ha anche delle azioni (o un collegamento) con qualche ente di rating o qualche giornale, potrebbero anche procedere “con estremo pregiudizio”.
Di conseguenza, questo e’ un “regalino” che Tremonti ha voluto fare per ringraziare i signori inglesi delle ultime attenzioni, dicendo semplicemente “adesso IO ficco il naso in quel che fate, e come ministero delle entrate questionero’ TUTTO”. Credo che gli inglesi non abbiano idea di cosa sia una “ispezione con estremo pregiudizio” della GdF.Quando ne avranno provato uno, probabilmente sogneranno i bei tempi dell’ imperatore Adriano.
Stessa cosa con la tassa sui titoli di rendita. Con le famiglie piu’ risparmiatrici d’europa e le aziende meno indebitate, e un settore immobiliare che tutto sommato tiene, l’ Italia era un discreto mercato nel quale si sforzavano di entrare capitali angli. Piazzando una tassa del genere -con la pelosa esclusione del debito pubblico e relativi titoli – Tremonti mette un bel bastoncino tra le ruote a questi signori, e comunica molto semplicemente loro che l’ Italia ha un governo e che “ar cavajere nero nu je devi caca’ ‘r cazzo”, perche’ se si mette di traverso il governo tu guadagni di meno, e il governo italiano risente poco delle LORO attivita’ di lobby, a meno che non sia un governo di sinistra.(2)
Una coa veramente divertente degli ultimi tempi, almeno se parliamo di politica italiana, e’ l’ “elezione” di Alfano come segretario del PDl.
Essenzialmente, Alfano e’ uno di quelli nel PDL che sono completamente incensurati, cosi’ l’intento e’ abbastanza chiaro: se la magistratura vuole proseguire sul suo registro, dovra’ prendere un incensurato e coprirlo di inchieste. Ma se lo facesse, sarebbe facilissimo per il PDL dire che non e’ possibile che CHIUNQUE sia un leader di centrodestra diventi satana . Prima Andreotti era diventato un sinonimo di Belzebu (per poi cavarsela con una condanna per un reato assurdo quale il “concorso esterno”, ovvero l’appartenenza senza appartenenza) , poi Berlusconi, se anche Angelino Alfano seguisse lo stesso destino , partendo da incensurato a pochi giorni dalla nomina, sarebbe troppo facile per il PDL reagire, e per la magistratura subire.
Del resto, Alfano li sta stuzzicando un bel pochino, con la storia del “partito degli onesti”, e’ come se stesse sventolando un telo rosso di fronte ad un toro. C’e’ da dire pero’ che se i magistrati caricassero a testa bassa, tutto precipiterebbe nella farsa e sarebbe facile per il PDL gridare alla persecuzione e far approvare leggi contro i magistrati.
C’e’ pero’ un problema: la magistratura militante deve militare, e per militare deve macinare politici. Se si esclude la Lega (che si ricompatterebbe immediatamente al PDL in un blocco monolitico se venisse attaccata, e si vendicherebbe a livello locale sul business personale dei magistrati) , per rimanere “sul pezzo” i magistrati adesso dovranno colpire al centro o a sinistra.
Escluso che si possa bombardare Alfano senza finire in farsa, ed escluso che allo sloagan “il partito degli onesti” si possa rispondere con la solita raffica di avvisi contro il centrodestra, il problema e’ che la magistratura militante per rimanere militante puo’ attaccare i partiti di centro o di sinistra. Mossa interessante quella di Alfano, adesso bisogna vedere se i magistrati avranno la forza di stare fermi o se cederanno a qualche provocazione di Alfano (quando dira’ il “partito amato dai magistrati democratici” probabilmente non si terranno piu’)  e si infileranno nel cul de sac. Di certo, se non attaccano a destra attaccano a sinistra.  Cosi’, una riforma della giustizia appare sempre piu’ semplice, e ultimamente anche Repubblica ci ha messo molto poco a smettere di strillare sulla riforma.
Cosi’, si direbbe che nonostante tutto il cav. non sia intenzionato a mollare, e che intenda lasciarsi dietro un bel pochino di trappole insidiose. Quanto a Tremonti, sembra che si stia togliendo qualche sassolino dalle scarpe.
C’e’ anche una storia riguardante il contenimento dei costi della politica. Ma e’ una cosa assurda, perche’ si propone di agire sulla falsariga di quello che fanno i paesi europei. Ma nei paesi europei se i politici guadagnano poco e’ semplicemente perche’ il sistema delle lobby e’ consolidato, e quindi i politici sono gia’ organici al sistema economico e vengono gia’ finanziati personalmente dalle realta’ economiche che poi rappresentano insieme agli elettori.
Non sto li’ a spiegare perche’ gli stipendi della camera alta britannica siano piu’ bassi: la composizione della camera stessa parla da sola. Ne’ sul perche’ i lobbisti del concresso americano guadagnino di meno, dal momento che essendo lobbisti sono gia’ esplicitamente sul libro paga di potenti realta’ economiche.
Del resto, limitare le paghe di 900 persone sul bilancio italiano pesa poco, perche’ le paghe piu’ scandalose del panorama italiano non sono i 15.000 euro/mese dei parlamentari , ma i 5-6000 delle migliaia di consulenti di ogni ministero, i 3-400.000 euro/anno di moltissimi dirigenti di ministero, compresi di benefit vari tra cui casa e spese.
Il motivo per il quale i sindaci di Roma sobbalzano quando si propone di spostare un ministero al nord e’ proprio questo: verrebbero a mancare migliaia di stipendi enormi che oggi sono a Roma, e che a loro volta assegnano consulenti strapagati , che oggi sono sempre a Roma.
I 900 parlamentari che verrebbero a guadagnare meno non sono che la punta dell’iceberg nello scandalo degli stipendi enormi, ma come se non bastasse questi strapagati superconsulenti dei ministeri non sono altro che loro parenti: non appena venissero abbassati i costi della politica gravando sullo stipendio dei parlamentari, il parlamentare non fara’ altro che alzare la paga della moglie che fa la superconsulente per qualche ministero o ente pubblico, e il risultato complessivo non cambiera’ di una virgola: la fascia di spesa scandalosa non e’ quella di parlamentari e ministri , ma quella della categoria di dirigenti pubblici romani di fascia piu’ alta : sono attorno al centinaio di migliaia, e guadagnano PIU’ di quanto non guadagni un parlamentare. Toccare lo stipendio altissimo dei  900 parlamentari e lasciare intatti quelli dei quasi 100.000 tra dirigenti e consulenti di fascia alta significa scalfire appena il fenomeno, e considerando che i parenti dei parlamentari sono proprio tra i 100.000 dirigenti e consulenti, i parlamentari riequilibreranno i conti di casa semplicemente aumentando la paga dei familiari.
Il che suona qualunquista, ma e’ semplicemente cio’ che succedera’.
La droga! La droga! la droga! FA.
Uriel
(1) Dire che le banche italiane sono esposte al debito italiano in quanto ne detengono il 13%, quando le banche francesi e tedesche ne possiedono di piu’ e’ assurdo. Specialmente se ultimamente il debito italiano sta venendo collocato sempre di piu’ sulle piazze anglosassoni.
(2) In generale, avere la borsa nella capitale politica e’ un errore madornale. Quando borsa valori e parlamento sono nella stessa citta’, tendono a fondersi e a diventare indistinguibili. Col risultato che il parlamento non riesce a parlare di economia se non pensando alla borsa. Londra e’ una delle citta’ che ha fatto questo errore, insieme a Tokyo, Parigi  e altre citta’ orientali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *