Ukraina di qui, Ukraina di la’.

E’ di oggi la notizia che i servizi segreti russi abbiano craccato i codici usati dalle ambasciate americane, e pubblicato una telefonata tra una funzionaria americana ed un diplomatico sul caso ukraino: http://www.repubblica.it/esteri/2014/02/06/news/victoria_nuland_unione_europea_russia_caso-77899831/?ref=HREC1-16  poiche’ le telefonate tra governo e sedi diplomatiche sono criptate, e’ chiaro che i russi sanno rompere i codici di NSA (o forse ne conoscono le backdoor). Ma sul caso ukraino ci sono un paio di cose da dire, che nessuno ha ancora detto.

 

Si dice, per esempio, che in Ukraina ci sia una contesa tra la volonta’ di entrare nella UE , che viene sostenuta dagli ukraini, e la volonta’ di rimanere alleati russi, cosa che viene sostenuta dal governo di Mosca e dalla maggioranza russofona. Almeno, questo e’ quello che raccontano i giornali in occidente.

Il guaio e’ che e’ assolutamente vera meta’ della storia: e’ assolutamente vero che la parte ukraina della popolazione voglia avvicinarsi alla UE. Quello che invece viene ipocritamente tenuto fuori dai giornali e’ il vero motivo della resistenza russa.
I giornali occidentali, tranne qualcuno che inizia a mangiare la foglia, stanno iniziando a dire la verita’, e cioe’ che Mosca si oppone si’ all’avvicinamento ad occidente, ma che la UE non c’entri proprio nulla. A Mosca non frega niente che l’ Ukraina entri o meno nella UE. Mosca ha gia’ avuto accordi quando i paesi baltici sono entrati nella UE, e commercia ancora con loro, sfruttando il corridoio a disposizione.
Anche con la Finlandia i russi commerciano, e a dire il vero la Russia con la UE commercia un bel pochino. Se anche il problema fossero le basi marittime sul mar nero, e la controparte fosse la UE, i russi potrebbero anche trattare qualcosa di simile a quello che si e’ trattato nel Baltico.
In verita’, quando si e’ trattato di gestire l’ingresso di paesi dell’area russa in UE, e si e’ trattato solo di questo, i russi si sono presentati a trattare, e hanno quasi sempre ottenuto degli ottimi compromessi. Appunto, la storia delle enclavi baltiche fa scuola.
Qual’e’ allora il problema nella questione Ukraina? Il problema si chiama NATO. Il punto non e’ che Putin non vuole che l’ Ukraina inizi il processo di associazione con la UE. Anche se iniziasse ora, c’e’ tempo per ottenere tutto quello che vuole sul piano strategico. Anche una enclave russa, volendo, con dentro le basi navali.  O diritti di passaggio su Don e Volga: tutte cose che si possono serenamente trattare, e che aumenterebbero il commercio.
Potrebbe trattare un impegno al bilinguismo, per la rappresenzanza della popolazione russa alle elezioni per il parlamento europeo (dopo tutto, una Ukraina europea manderebbe i propri rappresentanti) e avere una bella minoranza russa agguerrita dentro al parlamento europeo sarebbe un atto di penetrazione e di influenza mica da poco. Nessuno e’ fesso, e Putin sa benissimo che se l’ Ukraina entrasse al parlamento europeo coi suoi, diciamo 50 deputati, almeno 30 sarebbero filorussi. Quanti deputati della UE ci sono alla DUMA?
Ma Putin sa che dietro a questo avvicinamento all’occidente c’e’ la NATO. Cosi’ come nelle repubbliche caucasiche, come la Georgia, quelli che vogliono allungare le mani sono gli americani.
Ed il messaggio che hanno mandato mettendo online questo messaggio e’ molto chiaro:
  • Gli americani hanno intenzioni MOLTO diverse rispetto agli europei.
  • Gli americani hanno obiettivi che Bruxelles non condivide.
  • Gli americani stanno manovrando la situazione a svantaggio sia dei russi che degli europei.

 

E’ chiaro che se possono spiare gli americani, i russi possano spiare anche le comunicazioni di altri ambasciatori. Tuttavia, il colpo basso arriva contro gli USA. Segno che i russi non sono irritati dagli europei, ma dagli americani.
Ora, adesso e’ difficilissimo nascondere questo fatto. E’ sotto gli occhi di tutti che gli USA vogliano imporre una situazione che gli europei non vogliono: e che ci sia tensione lo mostra il fatto che la Ashton, ovvero la quinta colonna inglese nell’ UE, ha dichiarato che per lei il problema non esista e che non commentera’ affatto la cosa. Solo che il problema esiste eccome:
Qual’e’ la differenza tra i due atteggiamenti?
E’ la solita incompetenza americana in materia di politica estera.
La UE , pragmaticamente, crede che gli ukraini russofoni non scompariranno solo se cambia il governo. E una purga che li espella dalle istituzioni locali  per impedirne il ritorno e’ inaccettabile. Quindi, sa che se vuole un accordo per estendersi in quella direzione, occorre mettere attorno ad un tavolo tre entita’:
  • La UE, che ha esperienza di trattativa coi russi riguardo a questioni di zone di influenza.
  • Il governo russo, che ha interesse sia in una Ukraina vicina alla UE che in una Ukraina vicina alla Russia
  • Un legittimo governo ukraino, riconosciuto serenamente da ogni fazione interna, in una situazione di pace interna.
Al contrario, gli USA la vedono cosi’:
  • In Ukraina il governo viene ribaltato da una rivolta popolare. Il governo USA non sa quanti russofoni ci siano nelle istituzioni  ukraine, non e’ interessato alla composizione etnica degli stati, interessano solo i rapporti di forza, chi vince e chi perde. Si illudono che cancellando il governo filorusso sparisca quasi per incanto la popolazione russofona.
  • Ribaltato il governo, si fa il cazzo che ci pare in culo a Putin. Che e’ dietro l’angolo, puo’ occupare  militarmente l’ Ukraina senza che gli USA possano muovere un solo dito, ma quando uno e’ abituato a ragionare credendo di poter bombardare chiunque, Assad si dimentica in fretta.
  • Ovviamente, il fatto che Danubio , attraverso il canale Reno-Meno-Danubio porti l’ukraina a collegare nord e sud non dovra’ interessare gli europei, e tantomeno ai russi interessera’ continuare a commerciare navigando lungo Don e Volga.

 

E’ l’ennesima prova di incompetenza della politica estera americana, che pensa di ridurre ogni differenza ad uno scontro ove uno solo prevale, senza tenere conto della composizione etnica, della storia, delle condizioni di contorno. Come hanno fatto con le crisi egiziane, libiche, siriane, tunisine, gli americani si limitano a pensare a ogni rivoluzione come ad una rivoluzione americana, che tutti si ribellano senza distinzione di etnia , di lingua e di storia, buttano giu’ il governo e zac, il sole dell’avvenire.
A cosa puntano gli USA in Ukraina? Semplice.
Sanno bene che se UE e Mosca si mettono attorno ad un tavolo, una soluzione per “dividersi” l’ Ukraina la troveranno. Ma questo, ovviamente, escludera’ la NATO e manterra’ il diritto dei russi ad avere basi navali in Ukraina.  Gli ukraini saranno felici di essere dentro la UE perche’ si sentiranno protetti , i russi si sentiranno protetti dalla presenza delle basi russe, i russi perderanno controllo nel governo ukraino, ma eleggeranno membri dentro all’ europarlamento.
Un accordo simile non piace agli USA, che vogliono un sostituto NATO alla Turchia. I Turchi hanno comprato diversi sistemi di arma missilistici dai cinesi, ed e’ chiaro lo scollamento tra il governo turco e la NATO. Agli americani piacerebbe avere un’ Ukraina nella Nato.
Quindi, spingono per un ribaltamento brutale del governo ucraino, sperando che questo cancelli magicamente l’etnia russa, che cancelli la presenia di russi dentro le istituzioni ukraine, dentro le forze armate. Insomma, fatta la rivoluzione i russi si vaporizzano.  Non vogliono neanche l’ Ukraina dentro la UE, dal momento che se si sentissero troppo protetti da un accordo UE-Russia, probabilmente gli Ukraini non sentirebbero il bisogno della NATO.
In questo mare di incompetenza americana spicca sopra tutti il servilismo della stampa occidentale,  e in particolar modo italiana, che nel descrivere la  crisi in Ukraina non ha fatto mai, neanche una volta, il nome “NATO”.
E nemmeno ora, quando e’ chiaro dalle intercettazioni  che gli americani stanno giocando sporco CONTRO sia la UE che la Russia, e nemmeno ora che emerge che UE e USA non vogliono la stessa soluzione, nemmeno ora ci sara’ un giornale che dice la verita’: quella che Putin non vuole non e’ l’ ukraina nella UE.
Quella contro cui Putin lotta e’ l’ Ukraina nella NATO.
Gli ospiti indesiderati sono sempre gli stessi.

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