Tutto il male dell’universo.

Tutto il male dell'universo.

Tutto il male dell'universo.

Mentre la Peste Bubbonica dilaga tra  ridanciane pernacchie dell’ Anticristo e si ammucchiano i morti per le strade (ma non in Soviet Russia, dove le strade si ammucchiano sui morti) , volevo riflettere un pochino sul burnout che si avvicina. Ho osservato da vicino diversi casi di burnout, e ho visto una cosa interessante.

Il burnout e’ un fenomeno nel quale la necessita’ di preoccuparsi inutilmente  di qualcosa (nel caso di un manager) supera la capacita’ di occuparsi efficacemente della cosa. Uscendo dal caso del manager, il burnout si verifica quando alle persone viene chiesto di preoccuparsi di molte piu’ cose, rispetto a quelle di cui si possano efficacemente occupare.

Prendiamo per esempio il caso dei profughi turchi che stanno premendo alle frontiere greche. Ok: devo essere preoccupato? Certo. La stampa dice che la situazione e’ tragica e insostenibile. E va bene, supponiamo pure che sia vero. Adesso come dovrei occuparmi del problema? Beh… beh… insomma, tutto quello che mi viene chiesto non e’ di occuparmene, ma di preoccuparmene.

Devo essere preoccupato della Turchia. E devo essere preoccupato per la Russia. E per la Cina. E per il Coronavirus. E per Ebola. E per l’economia. E per la finanza. E per l’indice Vix. E per l’ indice PIL.

La vera domanda e’: quanto possiamo PREoccuparci di problemi dei quali non possiamo davvero occuparci, prima di finire in un burnout?

la stragrande maggioranza degli esperti ci dira’ che il limite e’ individuale. Per chi e’ un maestro del fottesega-fu , per esempio, il limite non esiste. Ma dobbiamo chiederci quale sia il limite e quale sia il prossimo passo.

Attualmente, la situazione come viene dipinta dalla stampa italiana e’ la seguente:

“una pestilenza mortifera come non se ne vedevano dalla Peste Nera imperversa per il paese. L’economia sta per collassare e le borse sono al tracollo. Un’orda di miliardi di profughi preme sulla Grecia, mentre gli alieni sono sbarcati nelle prime citta’ e cominciano a divorare le vostre sorelle. Nel Frattempo, l’ Anticristo banchetta tra le spoglie del governo, mentre agli italiani non rimane che da contendersi i topi vivi con i cinesi del ristorante Grande Muraglia”.

E va bene, supponiamo pure che sia vero. La domanda e’: come farete quando il coronavirus sara’ passato? Perche’ avra’ lo stesso andamento di un’influenza, o ancora piu’ veloce se lo contenete bene. Quindi passera’. E dopo?

Ci sono due possibilita’:

  • Lo svacco post-emergenza. Milioni di persone capiscono finalmente che , se non e’ finito il mondo in quelle due-tre settimane in cui non sono andati a lavorare, o hanno lavorato da casa, probabilmente non finisce il mondo nemmeno se non fate cinque ore di straordinari. Prospettiva che gli imprenditorucoli del cazzo non accetteranno mai.
  • Il burnout. Il burnout e’ una situazione nella quale la persona diventa apatica, depressa, e specialmente completamente improduttiva . Le persone cominceranno a rinchiudersi DAVVERO in casa, e a non uscire soffrendo di crisi di panico.

Prima o poi, il crescendo dell’allarmismo finira’ col produrre uno dei due effetti. E per i motivi che ho spiegato, questa societa’ non puo’ fare a meno della paura.

Perche’ in questo universo nulla e’ infinito, per cui il problema si presentera’ presto: cosa succede se riversate sui cittadini, per mezzo stampa, tutto il male dell’universo?

I casi sono due: o si arriva al limite del male , o si arriva al limite del cittadino.

Il primo caso e’ quello in cui ormai hai inventato tutto l’inventabile. Cioe’ hai il coronavirus cancerogeno radioattivo&comunista  che ti mette incinta la moglie di un negro e poi nasce un pipistrello nazista che se ti morde diventi vegano e musulmano.

Ma questa improbabile epidemia prima o poi finira’, e subito dopo le persone osserveranno le macerie e diranno: “ehi, e’ tornato il bel tempo”. E voi nelle redazioni che cercate di trovare qualcosa di peggio, ma siccome Sandra Milo si sara’ scocciata di fare porno, nulla di peggio e’ possibile. E allora?

E allora se famo du spaghi, perche’ se abbiamo passato questa cosa niente e’ davvero grave, e quindi chi se ne fotte della bolletta da pagare.

L’altra possibilita’ e’ che il male dell’universo sia troppo per il cittadino. In tal caso, otterrete un abulico indifferente, un individuo in burnout che non fa piu’ niente, non si interessa a niente, e non produce piu’ niente.

In entrambi i casi, la fragilissima economia moderna, che non regge quello che e’ un normale contagio da influenza , dovra’ darsi una mossa.

Esiste anche il caso in cui arrivano entrambe le cose. Nel senso che mentre la pressione cresce, una parte della popolazione si dedica all’esticazzi filosofico, mentre l’altra si dedica al “ricordati che devi morire” patologico. E il segmento dei produttivi si riduce sempre di piu’.

Si tratta di fenomeni gia’ visti: uno e’ “la via del Decamerone”, cioe’ l’esticazzi filosofico , e l’altro e’ la via della Danza Macabra , cioe’ il “ricordati che devi morire, ma che lavori a fare?”.

Chi prevale? Sono aperto alle scommesse, ma quando sara’ chiaro che avete fermato il paese per un cazzo di niente, quanto sara’ possibile che la gente si preoccupi se una fattura viene rimandata a domani? In questo momento, MILIONI di fatture stanno venendo rimandate, e il senso di colpa di quelli che si sentono male se non fanno gli straordinari si sta scontrando con la realta’: della tua fattura non frega un cazzo a nessuno. Nessuno la aspetta , nessuno ne ha davvero bisogno, e potevi anche farla domattina invece di “attardarti” al lavoro.

Insomma, io scommetto sull’esticazzi filosofico.

Ovviamente, ci sara’ anche chi entra in burnout. Ma questi sono quelli che in qualche modo devono gestire la situazione. Perche’ se voi avete imparato che potete andare a casa e fare la vostra fattura domani, il vostro imprenditore ha passato la notte tra incubi di creditori che lo inseguono, un direttore di banca che lo vuole bruciare vivo, e ha appena letto di MILIARDI di siriani che sono qui a chiedere altri 35 euro dalle sue tasse.

Quello probabilmente scoppiera’ , e andra’ in burnout.

Non ho statistiche ne’ delle malattie da stress dei dipendenti ne’ di quelle tra dirigenti e imprenditori , almeno nelle zone “rosse” mi aspetto che tra i lavoratori che sono stati lasciati a casa, o messi a fare lavoro da remoto, lo stress sia calato. Mi aspetto invece che i loro capi, privati della sensazione di potersi occupare di cose che li preoccupano, lo stress sia aumentato.

Ritengo questa vicenda del coronavirus un ottimo passo avanti, perche’ portare la popolazione al panico per un’emergenza tutto sommato inventata (il morbillo e’ un problema piu’ grave, per esempio: https://www.epicentro.iss.it/morbillo/bollettino/RM_News_2019_58.pdf )   significa che la prossima volta dovrete inventare qualcosa di ancora piu’ terribile, e non sara’ facile.

Non sara’ facile perche’ se anche ci riusciste, gli effetti sulle masse inizierebbero ad invertirsi. Anziche’ ottenere una banda di lavoratori supermotivati, rischiate di arrivare al limiti e a trovarvi con due gruppi, i menefreghisti patologici e gli scoppiati inutili.

Continuate pure a rovesciare tutti i mali dell’universo sui cittadini: sinora avete fatto un ottimo lavoro.

Tutto il male dell'universo.
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/postit/ONDA/2019/10/07/depressione-in-italia-colpisce-3-milioni-di-persone_6cbdeee8-c9d0-49c3-8216-39ea992cd2da.html

Siete gia’ molto vicini al limite, perche’ se 3 milioni sono i pazienti cronici, avete gia’ ridotto il paese ad una ciofeca (e anche l’occidente, anche se la media italiana e’ molto piu’ alta della media).

E mi divertiro’ un sacco quando raggiungerete il limite. Siete una specie di banco da laboratorio , grande quanto un intero paese, ove tutti soffrono di qualche patologia, dalle psicopatie (sulle quali fatico a trovare dati) ai disturbi narcisistici della personalita, ove l’unica vera domanda e’ “ma e’ possibile tenere in piedi un’economia se tutti soffrono di qualche disturbo del sistema nervoso?”.

Ora sono curioso di vedere cosa succedera’ quando avrete ridotto un’intera nazione ad un manicomio. Specialmente, sono curioso di sapere come si comportera’ l’economia.

Fonte: https://keinpfusch.net/tutto-il-male-delluniverso/

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