Torna l’emergenza migranti.

Torna l'emergenza migranti.

Torna l'emergenza migranti.

Quello che sto per dire risultera’ parecchio impopolare, ma quando ti senti dire una palese cazzata una volta, pensi “ok, ci hai provato. Ma non sono fesso.”. Quando te la senti ripetere due volte, dici “ok, non hai capito che non sono fesso?”. Ma quando te la ripetono ancora 10,20,30 volte, ti incazzi, perche’ ti stanno dando del fesso.

Quindi, andiamo ad applicare il filtro anticazzate a tutto quello che si dice sull’emergenza dei migranti libici, sia da destra che da sinistra.

Partiamo dalla prima boiata: i migranti sono disperati perche’ sono finiti in dei campi di schiavitu’ ove vendono torturati, picchiati, stuprati, ridotti in schiavitu’, costretti a tifare Juve, a meno di non pagare enormi riscatti chiesti ai familiari.

Allora, diciamola come va detta: se mi dici che il primo anno e’ successo, come per esempio nel caso dei migranti siriani, ti credo. I migranti siriani sono partiti allo sbaraglio, usando solo navigatori GPS dei cellulari (in pratica per fermare la migrazione sarebbe bastato fare jamming del GPS/Glonass/Galileo) e non avevano idea di cosa avrebbero incontrato sul cammino.

Ma quando sul cammino hanno cominciato a trovare fili spinati e fascisti incazzosi, si sono fermati immediatamente, o quasi. Perche’ ovviamente la voce corre, e nessuno vuole infilarsi in un buco pieno di gente che ti ammazza di botte.

Questi africani invece continuano ad infilarsi nei lager libici , dopo che ogni prigioniero ha fatto una telefonata a casa implorando un riscatto per non essere ucciso. 800.000 di queste telefonate, con allegata foto del parente torturato. Non e’ di certo un segreto.

Quindi, se mi dite che il primo anno questi sono partiti e sono finiti nei lager libici, posso crederci. Il secondo anno, dopo decine di migliaia di telefonate a casa per chiedere il riscatto “o mi ammazzano, e mi stanno gia’ torturando”, diventa molto meno credibile. Molto.

Il terzo anno, se qualcuno ci si infila dentro , dopo aver pagato qualche migliaio di euro, la cosa si fa sospetta. Dal quarto in poi e’ una fantasia bella e buona. Come se gli africani fossero dei selvaggi con l’anello al naso, e non avessero televisione, telefoni e tutto il resto. Non diciamo fesserie. Non e’ credibile, punto.

O in Libia non ci sono questi famigerati lager, o se ci sono qualcuno va letteralmente a rapire gente per infilarcela dentro. Specialmente le donne.

Secondo. Moltissimi di quei migranti NON vengono da paesi che hanno emergenze umanitarie o militari, e dalla cifra che pagano non sono nemmeno cosi’ poveri:

Torna l'emergenza migranti.
https://ec.europa.eu/jrc/sites/jrcsh/files/africa_policy_report_2018_final.pdf

Si tratta, cioe’, di una migrazione economica bella e buona, ma non di un’emergenza umanitaria.

Tutta la retorica dell’emergenza umanitaria e’, detto come va detto, una balla facilissima da sgamare. Fine.

Andiamo alla retorica di destra: esiste un’emergenza immigrazione dalla Libia?

No.

Le strade dell’immigrazione su mare sono limitatISSIME da problemi geometrici. Non ci sono tantissimi posti da cui possono partire con quelle barchette. Infatti, le partenze si concentrano tutte su brevissimi tratti della costa.

  • se esistessero davvero questi giganteschi campi di schiavitu’ e tortura, sarebbe relativamente semplice chiedere all’ ONU una missione umanitaria di tipo militare, simile a quella in Somalia, che prenda il controllo delle zone di partenza. In quel caso si sarebbe gia’ fatta una missione internazionale per prendere il controllo di quei porti di partenza. Per ragioni geografiche, sono abbastanza concentrati. L’Italia, con il supporto europeo, potrebbe tranquillamente ottenere una cosa simile dall’ ONU.
Torna l'emergenza migranti.
  • e’ vero che NON si possa applicare un blocco navale come dice la Meloni. E’ vero che i migranti in mare vadano soccorsi. Ed e’ vero che in condizioni normali non si possa fermare il flusso. Ma in passato si fecero cose simili, e lo so perche’ in quel periodo ero in servizio in Marina. Quello che succedeva era che era stato dichiarato un blocco al traffico di armi e mercenari da e per la ex-jugoslavia, e in quelle condizioni una nave militare puo’ intercettare il traffico, pretendere che tutti abbiano documenti validi, perquisire la nave e se solo uno a bordo non ha documenti validi, la nave torna indietro perche’ per me trasporta mercenari. E in quel caso la scusa “e’ un naufrago” non funziona. Fu fatto negli anni ’90, quindi e’ fattibile anche oggi. Vale anche per le ONG. Siccome armi e mercenari stanno lasciando la libia, un simile blocco e’ facile da dichiarare ed ottenere.
  • soluzioni politiche , capaci di dare all’ Italia il diritto e anche il dovere di sorvegliare le acque (le bandiere nere della mappa sono dell’ ISIS) ce ne sono a iosa. Per esempio, le bandiere nere della mappa sono dell’ ISIS: potreste persino bombardarne le basi libiche, in quanto minaccia militare/terroristica.

Ma se ci fate caso, tutte le soluzioni richiedono una cosa: che l’ Italia abbia una politica estera, e che abbia una politica estera riguardo al mediterraneo.

Per questo dico che NON esiste alcuna “emergenza migranti”. I migranti sono un effetto collaterale di un problema italiano, ovvero il fatto che la  “diplomazia” italiana e’ fatta da una pila di “Lapo Tancredi Cialtrone di MammaScopa col Cugino”, tutti rigorosamente “nobili”, ovvero parassiti incestuosi con la morale di un suino, e del tutto incapaci di organizzare un picnic senza l’aiuto della diplomazia vaticana. L’unica cosa che hanno capito e’ che devono vendere prosciutto di parma a tutto il mondo, e quindi la diplomazia significa leccare il culo a tutti, purche’ siano buoni clienti.

E cosa significa questo?

Significa che non esiste un’ “emergenza migranti”, bensi’ un’emergenza “l’Italia non ha una politica estera, ha una diplomazia di bagasce di basso costo, e un ministero degli esteri che sembra il bordello luminescente di Chernobyl”.

A questo si aggiunge l’inutilita’ dei governi. Capite che un governo e’ inutile quando comincia a spostare il problema sull’ Europa: e’ come se a casa vostra succedesse questo:

  • Mamma: Alice, rimetti in ordine la tua camera e pulisci il davanzale della finestra.
  • Alice: ma mamma, questo e’ un lavoro epocale, deve farlo La Famiglia!
  • Mamma: appunto. Tu fai parte della famiglia e quella e’ la TUA camera.
  • Alice: e cosa significa?
  • Mamma: vuole dire che “lo fa la famiglia” significa “lo fai tu”. Perche’ fai parte della famiglia e perche’ quella e’ la tua stanza.

Ecco, manca qualcuno in Europa che dica ad Alice che l’Italia fa parte dell’ Europa da cui chiede aiuto, e la zona libica e’ proprio “la sua stanza”.

Ma dicevo, per il governo italiano ci sono diverse opinioni sul Mediterraneo.

  • PD: il Mediterraneo e’ quella cosa che si vede nei depliant delle localita’ turistiche. Non sappiamo cosa ci sia dietro, ma deve essere proprio pittoresco e folcloristico. Speriamo che nel resort ci siano dei cuochi italiani.
  • M5S: il Mediterraneo e’ quella roba della Prof Finessi, quella di Geografia. Dio, cheppalle. Ma quanto siete elite, con sto Mediterraneo. Il Mediterraneo e’ una cosa da studiati, professoroni che non ha votato nessuno.
  • Lega: il Mediterraneo e’ quel posto dove parcheggio la barca. L’orizzonte deve essere un confine, anche perche’ sembra quasi una riga e io la patente nautica l’ho comprata, figurati se so che cazzo c’e’ dopo. Ci saranno i baluba.
  • “Governo di tecnici”: il Mediterraneo e’ quella cosa che noi sappiamo che fattura, vendiamo un sacco di cose, quindi deve essere un mercato di qualche tipo. Dobbiamo sorridere a tutti i nostri clienti.

Morale della storia: l’Italia NON ha una politica estera per il Mediterraneo, ormai da decenni. A dire il vero non ha una politica estera in generale.

Questa mancanza TOTALE di politica estera , di un vero ministero degli esteri, di una diplomazia non ridicola , ha come effetto collaterale che tantissimi migranti economici partono da un paese dal quale sarebbe semplicissimo fermarli, se solo ci fosse una politica estera, una diplomazia, un ministro capace di strategie.

No, non esiste “un’ emergenza migranti”. Esiste solo un’emergenza mediocrita’ del governo, alla voce “politica estera”.

E se i giornalisti volessero farlo vedere, basterebbe chiedere all’organismo eucariota che fa il “ministro” quale sia la politica estera italiana riguardo alla Libia, e quali siano le strategie.

Otterrete solo uno sproloquio che non significa nulla.

E visto che al ministero degli esteri c’e’ tutta una pletora di funzionari che si fanno chiamare col titolo di “Ministro” a loro volta (non chiedetemi il perche’), otterrete la stessa cosa da qualsiasi “Ministro” interpellerete.

Non c’e’ una politica estera, non c’e’ una strategia, non c’e’ un pensiero: il ministero degli esteri italiano e’ solo il nuovo, brillante, luminescente bordello di Chernobyl. Quello ove tutto va bene, e la situazione e’ sotto controllo. E le bagasce hanno quella lingerie di colori fluo, che fa molto porno tedesco anni ’80 , che si addice molto al concetto italiano di “nobilita”.

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