Termodinamica dei farlocchi.

Dopo lo scorso post sul sangue mi sono trovato coinvolto in una conversazione su friendfeed, nella quale personalmente mi sono trovato di fronte quel che pensavo: la prova provata del fatto che la politica riguardante questo genere di tematiche la si fa tanto per fare, o perche’ le idee sono poche ma ben confuse. Per capire questo occorre esaminare due dei movimenti piu’ fallimentari dell’ultimo cinquantennio: i cattolici in politica e il movimento omosessuale italiano. Iniziamo dai cattolici.

 

Negli ultimi 50 anni di cattolici in politica, di impegno dei cattolici in politica se preferite, la societa’ italiana ha perso quasi ogni barlume di cattolicesimo , sostituendolo con un’adesione formale che aggiunge il danno alla beffa. Non solo il cattolico di oggi e’ cattolico solo quando dice di esserlo e proclama chissa’ quali alte professioni di fede, ma toglie la parola al prete.

 

Il cattolico italiano, oggi, e’ uno che va in giro a sbraitare di essere cattolico, ma non va a messa. Tuttavia, sbraita di essere cattolico cosi’ tanto che non c’e’ piu’ posto per il prete. Se guardate le grandi professioni di fede dei politici di centrodestra e di centrosinistra, scoprite che si parla delle minchiate della Binetti , delle dichiarazioni di Casini, dei proclami crociati dei leghisti, molto piu’ di quanto si lascino parlare i preti. Borghezio che parla di tradizione cattolica ha piu’ spazio di TV di Tettamanzi.

 

Il cattolico di oggi, cioe’, non solo e’ cattolico solo a parole e NON trasforma la societa’ in una societa’ piu’ cattolica, ma urla cosi’ forte da zittire i preti veri. E cosi’ che cosa abbiamo? Una societa’ cattolica ove i politici pseudocattolici hanno tolto lo spazio ai preti, dove gente che non va nemmeno a messa fa piu’ omelie in TV del prete, mentre le chiese sono semivuote e la crisi delle vocazioni e’ devastante.

 

Una popolazione ed una classe politica  che vanno gridando “io sono cattolico! io sono cattolico! ” cosi’ forte da zittire i preti, ma che nella vita quotidiana conduce uno stile di vita che e’ esattamente l’antitesi del cattolicesimo stesso.
Un qualsiasi politico che si definisca supercattolico ha piu’ spazio del Papa in TV, ormai, e poi scavando si scopre che magari e’ divorziato due-tre volte. Wow.

 

La societa’ italiana per alcuni versi ha conservato alcune apparenze di cattolicesimo, diciamo un cattolicesimo esteriore, ma lo stile di vita degli italiani ed il loro quotidiano sono la negazione assoluta del cattolicesimo, quello che Nietzsche considerava il nichilismo piu’ sviluppato del mondo quando ammirava il nostro paese.

 

E la chiesa non puo’ neanche combattere queste persone, dal momento che esse dichiarano di essere cattoliche. Un disastro assoluto.

 

I cattolici in politica sono il movimento piu’ catastroficamente fallimentare, meno efficace, piu’ dannoso per i suoi stessi padroni, che l’ Italia abbia avuto negli ultimi 50 anni . La cultura italiana non solo si allontana sempre di piu’ dai valori cattolici, ma lo fa gridando sempre piu’ forte di essere cattolica, cosi’ forte da zittire i preti veri.  E questo nonostante decenni di governi di centrodestra.

 

Che cosa rimane della cultura cattolica? Che cosa hanno conservato i conservatori?  Hanno conservato sacche di pregiudizio e di ignoranza, lasciando morire la cultura cattolica “alta”, quella fascia di aristocrazia che permetteva al mondo cattolico italiano di essere accettabile. Hanno difeso ogni forma di superstizione  come se fosse fede sino a creare sarcofagi mostruosi , osceni e blasfemi come il culto mondano e picaresco di Padre Pio. Hanno difeso ogni forma di pregiudizio sperperando tutto il patrimonio di umanisti votati alla tolleranza, proprio nel periodo ove maggiormente la tolleranza e’ un must per le classi piu’ colte e piu’ influenti. Hanno mandato avanti come loro rappresentanti proprio quei personaggi che maggiormente spiccano per bruttezza interiore, quei personaggi che sono specializzati nel suscitare un moto di disgusto morale non appena aprono bocca e iniziano con i loro discorsi , che suonano cosi’ malignamente astuti, malvagi,  miserabili e meschini da lasciar sospettare (qualora ci si creda) l’impronta diretta del maligno.

 

Ormai l’italia si divide tra chi prova un senso di disgusto spirituale per il mondo cattolico e chi fa del cattolicesimo una bandiera pensando di legittimare cosi’ la propria bruttezza interiore, senza capire che in realta’ sta sprofondando nel disgusto la bandiera che porta in giro. Continuando di questo passo, la parola “cattolico” sara’ sinonimo di “essere disgustoso, malvagio, ipocrita e tronfio” , tranne per chi invece fa della propria bruttezza interiore la propria bandiera da ganassa.

 

Direi che si tratta del movimento che ha ridotto a zero le probabilita’ di diffondere valori cattolici in italia: i cattolici in politica hanno fallito su tutta la linea.

 

L’unico movimento italiano che ha un record di fallimenti analogo e’ il movimento gay. Sebbene sia attivo da una quarantina di anni ormai, non ha ottenuto un cazzo di una sega di niente. Ma niente di niente, zero assoluto. Comunita’ microscopiche come i valdesi hanno ottenuto un riconoscimento, l’otto per mille, una visibilita’ ed un apprezzamento. Persino le associazioni dei consumatori sono riuscite ad ottenere piu’ rappresentazione presso le istituzioni.

 

Il movimento gay italiani, negli ultimi 50 anni, ha fallito. In toto. Non ha concluso un cazzo, non ha dato ai gay italiani NIENTE di quanto volevano. Niente. Non hanno cavato un ragno dal buco, uno che uno. Basta che vogliano qualcosa loro, e potete stare certi che non si fara’.

 

Sanno scimmiottare il dopo-vttoria degli altri movimenti. Il pride, per esempio. Il pride e’ quanto viene dopo il fatto di aver ottenuto diritti. Prima ottieni dei diritti, POI fai il pride. Ma il pride NON e’ stato lo strumento col quale si sono ottenuti i diritti, e farlo ogni anno non cambia un cazzo, per la semplice ragione che una festa di battesimo non fa nascere un bambino. Prima fai il bambino, POI fai la festa di battesimo.

 

Loro non sono riusciti ad ottenere un cazzo di niente, ma celebrano tutte le ricorrenze del mondo gay straniero, come se avessero ottenuto gli stessi risultati. Certo, se fossi un gay di Berlino andrei a fare una “festa allegra e giocosa e colorata”, come dicono loro. Ma in Italia, si puo’ sapere che cazzo avete da festeggiare, che non avete ottenuto un cazzo di niente in 40 anni?

 

Qualsiasi movimento in queste condizioni si sarebbe sciolto per ricostruirsi da capo. Si sarebbe azzerato per poi ripartire da qualcosa d’altro. I suoi iscritti lo avrebbero abbandonato, dopo i primi 10-15 anni di “nessun risultato” , per andare (o fondare) qualche altra cosa piu’ efficace.

 

Invece, come i cattolici , vi sanno spiegare quali forze malvage hanno portato al mancato raggiungimento dei loro obiettivi, hanno tante belle scuse sul perche’ hanno fallito, ma rimane il fatto che hanno fallito su tutta la linea, e che non hanno combinato un cazzo.

 

In questa catastrofica farloccheide nascono le diatribe inutili come quella sul sangue. I cattolici lombardi NON sono riusciti a cambiare di una virgola il comportamento dei lombardi, che e’ rimasto boccaccesco, volgare e materialista, direi anche gretto, tale e quale a prima. La politica lombarda e’ penosa, ma hanno la possibilita’ di vietare ai gay di donare sangue.

 

Che cazzo significa? Significa che non sei riuscito a persuadere un cane , che i tuoi argomenti non fanno presa nella societa’, che non hai influenza sulla societa’. Hai fallito. E allora cosa fai? Fai quello che fanno tutti quelli che cercano di nascondere un fallimento: cerchi visibilita’.

 

Il crollo di vocazioni in Lombardia e’ catastrofico, ma , udite udite, i gay non possono donare il sangue. Le chiese sono deserte e/o popolate da vecchi e sciroccati neofascisti piu’ penosi che pericolosi, e loro che fanno? Ma ti vietano di donare sangue a gay. Come un pugile che e’ appena sceso dal ring dopo una fraccata di mazzate, e si sfoga picchiando il proprio cane.

 

Dall’altro lato, c’e’ la stessa esigenza: privi di qualsiasi risultato da vantare, il movimento gay cerca qualsiasi scusa per fare caciara, allo scopo di convincere la gente della sua esistenza. Cioe’, in Lombardia la gente viene picchiata per le strade perche’ gay, il tasso di tolleranza scende di giorno in giorno, ma sia chiaro, che loro difenderanno sino alla morte il diritto di donare il sangue. Ah, beh, di questo passo il sangue lo donerete a mazzate, sull’asfalto, se non vi date una mossa: questo e’ certo.

 

Si tratta di movimenti dal bilancio fallimentare, i quali hanno bisogno di grandi battaglie simboliche per avere visibilita’. Certo, una battaglia simbolica otterra’ una vittoria simbolica, e non cambiera’ un cazzo, ma  chi non ha un bagaglio di successi da vantare dovra’ accontentarsi.

 

Cosi’, si scontrano sul terreno della non battaglia, del non risultato, del non cambiamento.

 

Supponiamo anche che si sancisca, dopo tutto questo casino, che i gay possono donare sangue se hanno uno stile di vita sicuro (interverra’ la scienza medica a riguardo) , che cosa avrete se non una vittoria simbolica che NON cambia un cazzo di niente nel quotidiano?  Di vittorie cosi’ non ne aete abbastanza? E specialmente, con queste “vittorie” davvero avete bisogno di sconfitte?

 

Lo stesso dicasi dei cattolici. Ok, adesso i gay non donano piu’ sangue. Aha. Avete migliorato la situazione delle vocazioni? Avete persuaso qualcuno ad aderire al vostro sistema di valori? Avete cambiato di una virgola il comportamento dei milanesi? Avete piu’ gente a messa?  Insomma, che cazzo avete ottenuto?

 

Non so se avete presente quei colleghi inutili, che non fanno un cazzo di niente e non ottengono un cazzo di niente. Che fanno, nel mondo dell’ IT? Si attaccano ad outlook, prendono parola in ogni discussione ove sono in copia, fanno una gan caciara, solo per “avere visibilita’”. Ma che cosa concludono? Un cazzo di niente.

 

Questa e’ la situazione di questi due movimenti, e questa e’ la ratio di questa lotta: un movimento di cattolici il cui scopo sarebbe quello di diffondere i valori, di persuadere le persone ad aderire al movimento e sostenerlo, che al massimo riescono a impedire che i gay donino sangue. Certo, potranno fare come l pugile sconfitto che picchia il cane, e dire “visto come siamo forti?”. Accidenti, ci vuole forza assai per opprimere l’ 1% scarso della popolazione, eh.

 

E dall’altro lato un movimento che dovrebbe rispondere “abbiamo cose piu’ serie cui pensare” , che invece NON SA pensare a cose piu’ serie, e decide di scendere in battaglia.

 

Adesso ci saranno interrogazioni parlamentari (oh, i dibattiti parlamentari d’agosto. utilissimi, ne esce sempre un sacco di cambiamento, davvero) e alla fine si scoprira’ che le cose rimangono come prima. Grande vittoria dei cattolici che non cambiano di una virgola un cazzo di niente nella societa’ lombarda, e grande sfoggio di lotta dura senza verdura da parte dei movimenti gay.

 

Sapete che vi dico?

 

Questa e’ la normale termodinamica dei farlocchi. Non hanno veri risultati, non raggiungono veri obiettivi, e quindi fanno una gran caciara su questioni del tutto secondarie. Cercano vittorie simboliche perche’ non sanno raggiungere risultati concreti. Cercano vittorie politiche perche’ non sanno cambiare la societa’.

 

Che facciano pure il loro teatrino, che gonfino le loro piume e cantino al primo sole del mattino.

 

Tanto, nessuno dei due cambiera’ mai nulla, nel concreto.

 

Non ne sono capaci.

 

Uriel

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