Supercosa?

Supercosa?

Supercosa?

Quando vedi un argomento noioso sulla stampa italiana dici, pazienza, leggiamo quella tedesca. Poi vedi lo stesso argomento inutile e noioso anche li’, e vai a leggere stampa in inglese. Insomma, qualche novita’ mentre fai colazione la vuoi leggere. Niente. Superlega anche li’.

Non ho mai parlato di calcio su questo blog: lo considero uno sport che una volta era magari qualcosa di buono, ma generazioni di Alta Piscartha che commentano il Calciammercatha ,  per non parlare di tutto il bagasciame indegno che ci e’ ruotato attorno, lo  hanno trasformato in un’occupazione per subumani. Certo, fa girare tanti soldi, ma anche lo spurgo delle fogne e’ un bel business. Non per questo ci hanno fatto un campionato. Spero.

E per lo meno il signor Mazzoni della Autospurghi F.lli Mazzoni non viene circondato dal meglio del bagasciame piu’ infimo quando cerca una moglie. LA signora Mazzoni, come dire, ha una certa dignita’: forse il marito non ha l’odore migliore del mondo, non e’ un miliardario, ma non l’ha certo sposato per i soldi.

Detto quanto disprezzo io abbia per questo sport, per i suoi ultras e per chi lo segue assiduamente,  specialmente le donne , c’e’ una cosa da dire a riguardo.

Lo spettacolo penoso cui avete assistito e’ dovuto ad una cosa: il calcio sta morendo. Lentamente , perche’ e’ un cambiamento generazionale, ma sta morendo. E non e’ per via della pandemia: sta morendo in senso generazionale.

Ricordate le arcade game room, quando eravamo piccoli? Le sale giochi, insomma. Andavi li’, guardavi altri giocare, ti facevi qualche partita, chiacchieravi, stavi con gli amici, compravi qualcosa in qualche distributore automatico. Era bello? Era bellissimo. Ne esistono ancora? La risposta e’ “no”, anche se a Düsseldorf ce n’e’ una dove ti affittano una postazione per la VR, la realta’ virtuale. https://holocafe.de/ Ma non e’ la stessa cosa.

Ma e’ UNO. Interessante, certo. Magari quando tutti avranno la VR a casa sparira’? Non lo so. Ma di fatto, forse, tornera’ qualcosa di simile. Boh.

Ma il punto e’ che oggi non ce ne sono quasi piu’. Non e’ piu’ una forma di divertimento comune, tantomeno  mainstream. Una volta se si notava che in un posto andavano i ragazzi a fare le vasche, ci apriva immediatamente una “sala giochi”. Ora non piu’.

Ecco, il calcio sta cominciando a declinare in questo modo.

Parlate coi giovani. Per loro il calcio esiste in due modalita’, o quasi.

  1. Come sport. Oggi un ragazzo di 11 anni lo mandi a passare il tempo … dove? Lo iscrivi a calcio, o a calcetto. Ok, ci sta.
  2. Come videogame. Siccome tutti giocano ai videogames, ci sono anche molti videogiochi SUL calcio.

Basta. Sono ormai pochissimi i giovani che seguono molto la squadra di calcio non locale. I native digital il calcio lo vedono come uno dei tanti intrattenimenti che possono vedere su internet. Andate su Twitch, e guardate bene: videogames, manga, c’e’ di tutto. Quanto calcio? Pochissimo.

Parlavo, anni fa, con una persona che si occupava di “multimedia” nella mia azienda. Si parlava, appunto, di portare nuove tecnologie nel calcio. LA sua risposta fu, gia’ quattro o cinque anni fa, “il calcio e’ un morto che cammina”.

Aveva ragione:

  1. intere piattaforme sono nate attorno ai videogiochi, come Discord. Per consentire a chi gioca di chattare in tempo reale, o per condividere il “tifo” verso un giocatore. C’e’ qualcosa del genere nel calcio? No, DAZN sembra essere l’ultima novita’. Wow.
  2. Piattaforme come Twitch sono nate attorno ai videogames e alla loro cultura. Esiste una vera e propria cultura “gamer”, con tanto di industria dell’hardware dedicato. Confrontatelo pure con quanto accade nel calcio.
  3. Nel calcio esiste solo un eroe: il giocatore. Poi c’e’ la troia: la moglie o fidanzata del giocatore, rigorosamente top model, lingerie come se piovesse e lalalalala. Andate pure nel mondo del gaming: le ragazze spaccano. Ci sono ancora i giochi con le guerriere che si sentono protette da un’armatura tanga, ma in ogni caso, le ragazze spaccano anche li’.
  4. La fusione tra videogiochi e mondo della musica , specialmente J-Pop e K-Pop, senza parlare del crossover con il mondo del manga, e’ impressionante. Una fusione tra musica e calcio mi manca ancora. Esistono manga sul calcio a iosa, ma affermare che sia una cultura vicina a quella delle tifoserie e’ puro delirio.
Supercosa?
Gaming e Manga, esempio.

Come diavolo pensate che un business del genere possa andare avanti nel mondo moderno? Un gioco autoreferenziale, senza alcun riferimento a nulla se non a se’ stesso, senza un’industria in crescita che lo accompagni nel mondo digitale.

I concerti online hanno gia’ creato attorno a se’ tutto il valore aggiunto possibile, dalle chat di fan, alle room virtuali, ai concerti con riprese personalizzate. Un’industria che e’ nata ad una velocita’ incredibile e procede ancora piu’ in fretta.

Le ragazzine si stanno buttando sui videogames online anche perche’ possono battere i maschi in una competizione dinamica, senza che la differenza di forza fisica pesi molto. Non per nulla, in Fortnite i personaggi preferiti per giocare sono femminili.  Davvero pensate che passeranno ad uno sport ove un arbitro donna e’ ancora una rarita’ e l’ arrivo dello streaming, in ritardo di 5-6 anni, e’ visto come una “svolta epocale”?

Ma di che diavolo state parlando?

Non sbaglia Agnelli quando dice che devono a tutti i costi competere con piattaforme come Fortnite e Call of Duty. Non sbaglia quando dice che oggi i venti-trentenni se ne stanno a fare binge watch  su Netflix e non vanno alla partita. Non sbaglia quando dice che sotto i venti, gli adolescenti con potere di spesa comprano altro (manga, videogames, cellulari, abbonamenti a Netflix e streaming) e guardano altro, e al calcio e’ rimasta solo la fascia con basso potere di spesa.

Ma la cosa importante e’ che il calcio e i vari passatempi che nascono dai servizi digitali (videogames, binge watch, e tanto altro) sono antagonisti del tempo che si dedica al calcio. La domenica pomeriggio? Il sabato sera? Ma scherziamo?

Il calcio non e’ piu’ nel cuore dei giovani che hanno soldi da spendere. Questo e’ il punto.

Sta morendo.

Se prendiamo un giuovine moderno che intende fare binge watch la domenica pomeriggio, e in alternativa gli proponiamo la partita di calcio, la risposta non sara’ entusiasta: la partita richiede un background , che viene dall’aver seguito il calcio sino a quel momento. Non sto quindi proponendo una domenica lontani dalla TV o dai videogames: sto proponendo di sacrificare  TUTTE LE DOMENICHE DI CAMPIONATO.

A meno che non si elimini tutta questa liturgia , e si faccia qualcosa che sia gestibile come evento singolo: Grande Squadra A contro Grande Squadra B. Evento singolo da seguire come evento singolo. Ci sta. Attorno ci puoi mettere  tutto quello che  c’e’ per i videogames e per lo streaming. Ovvio.

Ma non e’ pensabile che questo succeda per un intero campionato: del resto, non giochi ogni domenica allo stesso videogioco, non guardi lo stesso telefilm, e come se non bastasse… i videogiochi e il binge watch ti danno una certa garanzia, diciamo, di avere quello per cui hai pagato. Ma guardiamo bene le partite di calcio: piu’ del 50% sono scontate, noiose, piatte.

Per capire il problema economico, poi, dobbiamo farci due conti: se investi cento milioni di dollari in un nuovo videogioco, o nella nuova puntata di un nuovo videogioco, quanti utenti raggiungete?

Supercosa?
Questo per i cellulari.
Supercosa?
Guardate gli ordini di grandezza.

E adesso giochiamo pesante con Statista:

Supercosa?
In Billions.

Adesso ditemi: come investitori andreste ad investire 100 milioni su un videogame, o su Ronaldo?

Guardate il seguito che hanno sui social:

Supercosa?
Confrontatelo con la SuperLega e capite subito il problema.

Ecco, confrontate questi numeri con la composizione della SuperLega e capirete tutto: stavano cercando di fare qualcosa che avesse la piu’ pallida possibilita’ di competere con Pokemon Go sui social media.

E non “sui numeri”, ma “SUGLI ORDINI DI GRANDEZZA”.

Senza questa “superlega”, nessuna squadra o entita’ ha la piu’ piccola possibilita’ di competere con un Angry Birds di turno.

Ed e’ importante, perche’ dovete farvi delle domande:

  1. se foste un investitore, comprereste titoli di un’azienda famosa di videogiochi, o di una squadra di calcio?
  2. Se foste un invenstitore, comprereste Ronaldo a 100 milioni, o investireste 100 milioni per il seguito di GTA?
  3. Se foste un sindaco, fareste rifare lo stadio o fareste portare la banda larga in un quartiere in piu’?
  4. Se foste un politico, fareste come Berlusconi e atterrereste in elicottero allo stadio col nuovo Milan, o paghereste per apparire in Cyberpunk 2077?

Queste domande sono fondamentali per capire questa cosa: coi numeri che ho mostrato, il calcio puo’ solo andare sempre peggio.

La SuperLega era, almeno , un tentativo di reagire.

Con il fallimento , invece, il calcio e’ condannato ad un lento (e forse nemmeno tanto lento quanto credete) declino mediatico.

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