Sul significato di questo blog.

Credo sia necessario chiarire alcuni concetti riguardo a quanto (o a quanto poco) questo blog rappresenti per me. Anzi, e’ meglio chiarire come io veda la storia del blogging, e se dico “come IO veda” significa che queste sono le regole che valgono qui.

Punto primo: non mi aspetto che su un blog valgano le stesse regole che valgono nelle discussioni in real life. Per una semplice ragione: qui ho la possibilita’ di impedire agli altri di parlare (intendo sul forum). Di conseguenza, ci sono cose che nella vita reale sono costretto a sopportare che qui non sopporto. E non lo faccio per la semplice ragione che ho il potere di chiudere qualche bocca.

Questo e’ ovvio, visto che se nn ci fosse alcuna differenza tra parlare qui e parlare nella RL, non avrei perso tempo ad aprire un blog. Mi sarebbe bastato dire quel che penso in RL.

Ovviamente, se avessi una illimitata capacita’ di uccidere gli altri, o di farli scomparire nel nulla, la stessa regola varrebbe anche nella vita reale. Purtroppo il mio prototipo di disintegratore non funziona come vorrei, e non avendo mai grokkato il marziano non so ruotare gli altri di novanta gradi rispetto al resto.(1)

Comunque, sul blog dico cose che normalmente non dico nella vita reale. Ma non e’ che io non le dica perche’ sono chissa’ che cosa. Se io dicessi “una crisi di liquidita’ pesera’ principalmente su chi ha bisogno di liquidita’” non e’ che starei dicendo cose pazzesche per le quali rischio il posto di lavoro.

Pero’ succederebbe qualcosa , qualcosa che io odio. Inizierebbe una “megalorcheomachia”, cioe’ una gara a chi ce l’ha piu’ lungo. Nella mia visione ideale delle cose, una discussione non serve a vincere un premio per chi ce l’ha piu’ lungo. Se io pronuncio una mia opinione, come “una crisi di liquidita’ pesera’ principalmente su chi ha bisogno di liquidita’” non sto cercando di salire sul podio del fighissimo della situazione. Non me ne frega niente di ostentare nulla. E non devo vendere nulla a nessuno.

Quindi, vediamo di esaminare la differenza. In un caso (real life) appena qualcuno apre bocca e dice qualcosa tutti gli altri si sentono sfidati e devono a tutti i costi dimostrare che ne sanno piu’ di te.

Nel secondo caso,(qui) , se io dico una cosa la discussione procedera’ senza la gara in questione. Perche’non appena io sento odore di quella gara, vi mando a farvi fottere e vi copro di insulti.

E’ proprio quella gara quella che non sopporto. Perche’ se ha senso chiedere “come arrivi a questa conclusione”, non ha senso iniziare un commento con “la mia conclusione e’ piu’ figa della tua perche’ io sono piu’ figo di te”. Certo, nella RL una televisione di tamarri ha insegnato che l’importante e’ essere lo Sgarbi o il Mughini della situazione:un dibattito e’ una specie di rissa ove rimarra’ in piedi uno solo, che di conseguenza avra’ il corpo delle femmine del luogo.

Nella mia visione le cose non stanno cosi’ . E siccome qui posso tapparvi la bocca, e siccome non me ne frega una sega di avere consenso, allora vale la mia visione.

La mia visione e’ che una discussione non dovrebbe avere lo scopo di stabilire chi abbia ragione o meno (cioe’ l’intento polemico) ne’ di arrivare ad un vincitore dall’uccello piu’ lungo degli altri. Quindi, il solo intento o il solo atteggiamento che secondo me indichi un simile intento, a mio insindacabile giudizio, produce una valanga di insulti e il successivo ban.

Il secondo punto di differenza che io ho deciso tra il blog e la RL e’ che in una discussione reale quando dici, che so io, che una tal cosa sia verde, immediatamente tutta una serie di persone si mette a ragionare.E deduce che:

  1. Tu voglia il consenso dei verdisti.
  2. Tu voglia fondare un partito verdista.
  3. Sia conveniente fondare un partito avversario.
  4. Sia conveniente unirsi ai verdisti.

Ora, probabilmente l’esposizione ad una TV che parla di politica tutto il tempo ha abituato la gente a cercare l’intento politico nei discorsi che fai. Ora, il problema e’ che parlare di politica e fare politica sono due cose diverse.Certamente un italiano abituato a sentire la TV che parla di politica per FARE politica non ci puo’ credere.

Il problema, tuttavia, e’ che la politica mi fa schifo. Puo’ anche darsi che nell’antica grecia fosse la piu’ alta attivita’ umana. Oggi , invece, chi milita in un partito, va a votare, supporta qualche attivita’ politica o qualche entita’ politica , non certifica altro se non di essere molto vicino alla linea etica che separa l’onesta’ dall’abiezione.

Di conseguenza, non sopporto l’intento politico. Per intento politico intendo una discussione nata al fine di far guadagnare consenso o migliorare l’immagine di un partito. I partiti hanno gia’ un sacco dei MIEI soldi per farsi pubblicita’. Hanno un sacco di spazi sulla RAI per farsi pubblicita’. Cazzo, questo spazio lo pago IO, ergo e’ MIO e non e’ LORO. Quindi, se vi sentite apostoli di un partito e/o desiderate diffondere il verbo o combattere il partito avversario, il vostro destino consiste in una massa di insulti e un ban.

Questo non implica che non si possa parlare di politica. Ma parlare di politica e fare politica sono due cose diverse, perche’ nel parlare di politica manca la ricerca del consenso. Certo, la linea di demarcazione e’ labile e poco chiara. Per questo ci sono io: per decidere quando state iniziando a fare politica. A mio insindacabile giudizio.

L’altro argomento e’ il ranking, ilrating e non so come cazzo lo si chiami altrove.

Allora, a me delle cosiddette classifiche sbatte il cazzo. E’ SEMPRE sbattuto il cazzo. Di technorati, di babelblog, di qualsiasi altra troiata abbiate inventato. Minacciarmi di non votarmi su scaleblog, o su qualsiasi altra merda che sia in uso tra le blogstarZ mi fa semplicemente ridere.

Questo sito dispone di un sistema di log, e di un sistema di statistiche. Posso sapere chi e’ venuto a leggere, quanti sono venuti a leggere, da quali nazioni, da quali dominii, ed esaminando i referrer quali siti mi mandino gente linkandomi, e quanta.

Quindi non ho alcun bisogno di un rating o diun ranking. Perche’ il rating e il ranking , ai miei logs, aggiungono solo un confronto con gli altri blogs, MA DI TALE CONFRONTO NON ME NE SBATTE UNA CIPPA.

Questi confronti sono tipici di una mentalita’ provinciale. Quando vivi in un paesello, puoi fare la classifica dei minchiadura e stabilire chi sia il piu’ minchiadura del paesello. Questo perche’ il paesello e’ piccolo. Cosi’,nei vostri paeselli ci si confronta in continuazione per eleggere il minchiadura locale.

Se per caso di quel meccanismo ve ne fottete, se per caso (come me) pensate di vivere in un mondo cosi’ grande che queste classifiche sono ridicole ed infattibili, ecco che di fare confronti con gli altri blog ve ne fottete.

Quindi, a me non frega niente del mioranking su technorati, o su qualsiasi altro motore che elegge il minchiadura del paesello. L’atteggiamento col quale si creano queste classifiche e’ cosi’ provinciale e palesemente in contrasto con la qualita’ cosmopolita di Internet da farmi ridere al solo pensiero che esistano tali classifiche.

Quindi , non funziona nessun ricatto morale del tipo “ma io ti voto su technorati”: l’ho usato come counter anni fa, adesso ho messo su un sistema migliore e me ne fotto.

La reazione a questo genere di ricattini della minchia e’ , ovviamente, quella di un tizio che e’ stato offeso dal pensiero che una simile scemenza possa funzionare. Dunque, insulto e ban.

In definitiva, questo blog non vende nulla. Non vuole convincervi, non vuole fondare partiti, non vuole diventare famoso, (2) non vuole fare pubblicita’ o suscitare consenso verso un partito/movimento/qualsiasicosa: non ci guadagno niente a farlo, e non me ne fotte una sega delle reazioni che suscita.

L’unica cosa che PRETENDO di fare e’ semplicemente di dire le cose che non posso dire nella vita reale perche’ immediatamente voi italioti appena usciti dalle capanne di fango mettete in scena i soliti meccanismi tribali da paesello  : e qui posso farlo perche’ posso zittirvi.

Quindi, queste sono le regole. Se non vi vanno bene, non dovete fare altro che schiodare dai coglioni. Del resto, se proprio pensate che questo blog scriva cazzate e/o faccia cosi’ schifo, perche’ cazzo ci venite?

Forse che io vengo sui vostri, di blog, a rompere i coglioni?

Volete sostenere ipotesi diverse? Pensate che io sbagli? Benissimo: aprite il VOSTRO blog e scriveteci qualcosa. Perche’ cazzo rompete i coglioni qui con le vostre inutili polemiche?

Uriel

(1) Immagino sia un’ottima condizione per la sodomia , in ogni spazio di banach.

(2) Sebbene invitato non ho MAI partecipato ai raduni di blogstar o aspiranti tali.

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