Sul bigottismo verde.

Sul bigottismo verde.

Sul bigottismo verde.

Lo avevo promesso, e lo faccio. Avevo menzionato qualche tempo fa che avrei scritto del bigottismo verde che sta emergendo, ovvero del nuovo populismo in chiave ecologica, e intendo farlo. So benissimo che faro’ incazzare molta gente, ma alla fine, me ne frega meno di zero.

Per prima cosa: quando si dice che dietro alla constatazione del riscaldamento globale c’e’ la scienza, si intende una montagna di pubblicazioni a riguardo, che puntano tutte (circa) alle stesse conclusioni, (diciamo che a seconda dei modelli esiste uno spettro di conclusioni, tutte concordi a meno di fare previsioni diverse del futuro), ma quello che bisogna ricordare e’ che nei modelli di evoluzione del clima c’e’ una gigantesca interdisciplinarita’.

Significa che la “scienza del riscaldamento globale” contiene paper di geofisica, fisica dell’alta atmosfera, fisica dei proxy solari, geofisica e vulcanologia,  biologia, ecologia, geologia marina, chimica degli oceani, biologia degli oceani, botanica,  eccetera, eccetera, eccetera.

Questo significa due cose: non esiste UNO scienziato che conosca questa scienza. Tutti ne conosceranno una frazione, ma per rispondere adeguatamente ad ogni critica occorrono interi team di scienziati. Diciamo che se volete davvero avere nella stanza un ente che capisca davvero del riscaldamento globale avete bisogno di una sessantina di specialisti, ad occhio e croce.

Al contrario, questo vale anche per la confutazione: per contestare la scienza del global warming non basta UNO studioso. Innanzitutto perche’ non puo’ essere competente in tutto lo spettro, e secondo perche’ vista la mole di papers a riguardo in una sola vita NON PUO’ AVERLI LETTI TUTTI. Quindi, se mi mandate un link con “il celebre scienziato X dice che”, vi rido in faccia. Anche se avesse ragione, avrebbe confutato si e no l’uno per diecimila delle prove scientifiche portate, il che significa che non avrebbe dimostrato proprio NULLA.

Detto questo la seconda domanda e’: a questo punto cosa posso capirne io? La risposta sincera e’ che ho capito alcuni papers (pochi), ho capito circa le conclusioni di altri papers, ho capito il topic di altri, ma la stragrande maggioranza non e’ in nessun campo che io conosca e peraltro non avrei il tempo di leggere tutto.

Diciamo che “di questa scienza ho letto qualcosa, decisamente poco”.

Adesso andiamo al bigottismo verde. Pur avendo (come chiunque altro) compreso solo una piccola parte di questa scienza, quando ascolto uno di questi verdi che parlano sono certo di una cosa: loro non ne hanno MAI letta NEMMENO una pagina.

Mi spiego meglio.

Chiedete ad uno di questi fessi che cosa succederebbe se domani mattina, diciamo alle 10:35 , l’umanita’ raggiungesse tutti gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Loro vi direbbero che avremmo “fermato la catastrofe”, e alcuni di loro pensano che se lo facessimo, la situazione inizierebbe lentamente a migliorare fino a riportare la normalita’. E anche i piu’ pessimisti diranno che la situazione non si sarebbe risolta, ma almeno stabilizzata.

Le cose non stanno cosi’. Secondo la scienza che sta dietro al riscaldamento globale,  se anche raggiungessimo gli obiettivi di PArigi avremmo contenuto l’aumento di temperatura nei dintorni di 1,5 gradi in media entro la seconda meta’ del secolo.

Questo significa che la situazione continuerebbe a peggiorare di anno in anno. Significa che bruceranno ancora piu’ foreste in California, in Australia, in Brasile, in proporzione a quanto il riscaldamento globale contribuisce agli eventi. Significa che continueranno a sciogliersi i ghiacciai, e che se ne scioglieranno sempre di piu’. Allora scriviamo in grande questo concetto.

Gli accordi di Parigi non hanno come risultato di fermare il riscaldamento globale. Il risultato di tali accordi , se applicati,  sarebbe un peggioramento lento delle condizioni per almeno un secolo. Ne’ una stabilita’, ne’ un ritorno alla situazione precedente, ne’ un miglioramento. Avrebbero solo rallentato il peggioramento.

Adesso andiamo all’utopia. Da domani mattina, diciamo alle 11:00, il genere umano non emette piu’ CO2. Puf, di punto in bianco. Che cosa succede? Beh, niente. Il CO2 attuale e’ nell’atmosfera e ci rimane. Quindi la situazione rimane come oggi. Quanto tempo occorre perche’ “la natura” assorba tutto questo CO2? A quanto ho letto (e capito) esistono diversi modelli, che vanno dagli 80 ai 1200 anni, a seconda del peso che attribuiscono ad alcuni fenomeni di assorbimento, dalle placche tettoniche all’acidificazione degli oceani.

Insomma, se anche azzerassimo le emissioni domani non otterremmo alcun miglioramento visibile prima che Greta Thunberg abbia circa 96 anni, SE VA BENE. Di tornare alla situazione preindustriale si parla in tempi che vanno da 200 a 400 anni dopo che l’atmosfera si sara’ liberata dal CO2. Occorre tempo per perdere il calore accumulato in giro per oceani , suolo, etc.

Meglio scriverlo in grande:

Se anche azzerassimo le emissioni di Co2 domani, vedremmo il primo miglioramento, se va bene, tra circa 80 anni. E torneremmo alla situazione climatica preindustriale, se va bene, tra ~300 anni. Nelle simulazioni peggiori, sono 1200 e 1700 anni.

Ora, stiamo dicendo una cosa chiara. Che tutti gli anni che seguiranno saranno “il piu’ caldo di sempre”. Stiamo dicendo che da ora in avanti bruceranno OGNI ANNO le foreste in California,che in Australia le temperature aumenteranno ancora, che tempeste ed eventi climatici violenti diventeranno sempre piu’ frequenti.

Perche’ non vedo piani di contingenza?

Cioe’, io credo che se tu sei il governo australiano e SAI che anche nel caso piu’ utopico il suolo del tuo paese sta per diventare una griglia da barbecue, dovresti cominciare a fare dei piani. Come salvare l’agricoltura. Come salvare l’allevamento. Come salvare l’ecosistema dal diventare un deserto. Come salvare le persone dalla mancanza di acqua che sta per arrivare.

Invece, la risposta del verde bigotto e’: “bisogna inquinare di meno”.

Certo. Concordo al 100%. Ma inquinare di meno non cambia di una virgola il fatto che il pianeta continuera’ a riscaldarsi per i prossimi 80 anni (come minimo) se raggiungeremo gli obiettivi degli accordi di Parigi. Poco, ma si riscaldera’ ancora.

E che per i prossimi 80 almeno avremo a che fare con incendi, migrazioni umane, desertificazione, uragani, alluvioni, ghiacciai che si sciolgono, eccetera.

E nessuno ha un piano a riguardo. Nessuno lo ha perche’ tutti i politici “verdi” continuano a menzionare la scienza che sta dietro al cambiamento climatico , ma non ne hanno letta nemmeno una pagina.

E se osate entrare nel dibattito coi verdi dicendo “ehi, ma dobbiamo anche pensare a salvare l’esistente, perche’ anche se raggiungessimo emissioni zero, la situazione comincerebbe a migliorare solo fra 80 anni“, il bigotto verde vi salta agli occhi.

Il bigotto verde e’ esattamente come il bigotto cattolico. Piove? preghiamo. C’e’ il sole? Preghiamo. Hai il morbillo? Preghiamo. Ti crolla la casa? Preghiamo. Ti va a fuoco il palazzo? Preghiamo. Il pianeta si scalda? Preghiamo. Ci sono le tempeste? Preghiamo.

Sostituite “preghiamo” con “fermiamo le emissioni” , o “blocchiamo i SUV”, e avete il ritratto del bigotto verde.

Il bigotto ha sempre e solo UNA SOLA risposta. Il bigotto ha sempre e solo UNA SOLA ricetta. Il bigotto ha sempre UN SOLO problema.

E specialmente, il bigotto NON ha MAI letto UNA SOLA pagina del “libro sacro” che cita in continuazione, sia esso la Bibbia, il Corano o “la scienza che sta dietro al global warming”.

Questo e’ il punto. Esiste un bigottismo verde, che sta accecando i governi.

Il punto e’ che se dedichiamo dieci euro per fermare il CO2, dobbiamo anche investirne VENTI per fermare i danni fatti dal CO2 esistente. Il punto e’ che il governatore della California deve SI fermare le auto ad altissima emissione, ma deve ANCHE avere un piano che spieghi ai cittadini come non bruciare vivi nei prossimi 80 anni, visto che OGNI ANNO le foreste si incendieranno.

Il governo americano, se anche fosse diverso, non dovrebbe solo fermare le emissioni di CO2, deve anche avere un piano di contingenza per gli uragani catastrofici che arriveranno OGNI ANNO per almeno altri 80 anni, per le gelate polari che arriveranno OGNI ANNO , e per tutti i relativi danni.

Lo stesso vale per i paesi europei. La Merkel ha appena presentato il piano per anticipare di 3 anni lo spegnimento delle centrali a carbone. Considerando il fatto che le relative aziende erano tutte in perdita perche’ il carbone costa troppo, avrebbe dovuto chiedere soldi anziche’ darne, ma questo e’ un dettaglio economico. Non inficia la chimica dell’atmosfera.

Ma il problema e’ che la Germania avra’ , e per ancora un secolo, i problemi climatici che sta gia’ avendo. La sua agricoltura dovra’ cambiare. Voglio dire, quest’anno il mio ulivo ha dato i frutti per la prima volta. Vivo letteralmente nella valle a fianco di Neandertal. Olivi. A. Neandertal. Non scherzo.  Piantati al suolo.

Ma quando parlate con i Verdi scoprite che per loro il problema e’ quello di andare in giro in monopattino, fermare le emissioni, vietare i SUV,  sbegnere le centrali brutte coi camini brutti brutti e basta fumo brutto brutto,  e puf! SOLE CHE RIDEEEEEE!!!. Berghe’ lo dige Gredaaaaa!!!!

Il cazzo.

Il bigottismo dei verdi e’ una specie di religione che propone come UNICA soluzione miracolosa il blocco delle emissioni di CO2. Semplicistica come tutte le religioni, ha un solo nemico per volta, personificato (l’industria) e propone soluzioni altrettanto semplicistiche: mangiate tutti vegano. Certo. il tuo avocado fa circa 3000Km per arrivare a Berlino, ma vuoi mettere quanto scoreggia una mucca?

Il blocco delle emissioni evitera’ una catastrofe da qui a fine secolo. (Il che significa che Greta puo’ anche tornare a scuola: non ci sara’ nessuna “estinzione umana” nell’arco della sua vita!!).

Ma come ho detto, la “scienza del cambiamento climatico” non ha MAI detto, nemmeno nei modelli piu’ ottimistici, che se andassimo a zero emissioni domani vedremmo le condizioni climatiche migliorare. Il Co2 gia’ presente nell’atmosfera, secondo alcuni modelli, e’ sufficiente per alzare le temperature medie di ancora un grado: semplicemente il pianeta si scalda lentamente quindi occorre tempo. Come quando mettete la pentola sul fuoco: anche se il fuoco e’ alto, ci vuole tempo.

Ma i Testimoni di Greta non vi lascieranno mai dire una cosa del genere. Sebbene sia “quello che la scienza dietro il riscaldamento globale” afferma, essi parlano come se la conoscessero meglio di chiunque altro (apparentemente, senza mai averne letta una pagina) , ne sono i sacerdoti e mirano ad esserne la chiesa. Come osate contraddire la chiesa di Greta?

E cosi’, vi trovate a vedere hipsters convinti di salvare il pianeta se vanno al lavoro con un monopattino elettrico anziche’ usare il tram (altrettanto elettrico, ma OVVIAMENTE piu’ efficiente (1) ) che usavano prima.

Ma nessuno di loro che chieda un piano di contingenza per compensare i problemi gia’ in essere. Che e’ proprio il problema, ovvero gli effetti del problema.

E se provate a spiegare loro che le auto vecchie inquinano ben piu’ dei SUV, che i camion inquinano ben piu’ dei SUV, e che se le citta’ fossero meno estese e piu’ verticali il trasporto urbano inquinerebbe molto meno, per ovvie ragioni di tipo geometrico, scoprirete che la loro divinita’  (che fa di loro i sacerdoti di una scienza che non hanno mai provato a leggere) ha deciso che siete degli eretici. Nulla puo’ la geometria contro la superiore visione divina.

E cosi’ andremo a limitare le emissioni di Co2 (bene, benissimo) senza avere uno straccio di piano di contingenza su come gestire gli effetti di un fenomeno che smettera’ di peggiorare, se va bene, tra 80 anni.

Le foreste bruceranno ogni anno, i deserti avanzeranno ogni anno, disastri succederanno ogni anno, ma la chiesa dei Testimoni di Greta ha UNA SOLA soluzione, e non vi consentira’ di pensare ad altro.

Amen.

(1) Se non riuscite a capire come mai un veicolo elettrico su rotaia come il tram sia ,per ovvie ragioni , piu’ efficiente di un monopattino elettrico su gomma, siete gia’ chierichetti della Chiesa di Greta Thunberg.

Fonte: https://keinpfusch.net/il-bigottismo-verde/

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