Suckers of the universe.

E’ divertente leggere i giornali dei Poteri Obesi  perche’, a ragion veduta, si stanno divertendo a rappresentare la situazione esattamente al contrario di come essa sia attualmente. E la cosa divertente e’ che , a differenza dei professionisti del Ministero della Verita’ di Orwell, non sono nemmeno tanto bravi a farlo. Cosi’, per quanto si sforzino di scrivere una cosa, la piccola componente di fatti che ne emerge rimane sufficiente a dedurre esattamente il contrario. Vediamo un attimo.

La teoria propagandata dai giornali dei Poteri Obesi e’ che ci sarebbero mercati scientifici e calmi che, con freddezza assoluta, giudicano la situazione dei debiti e la contabilita’ dei paesi, e che poi l’andamento dei mercati non sia altro che il giudizio, cioe’ una pagella scientifica, calcolata e competente dell’operato degli incompetenti governi europei.

Il che sarebbe credibile, ed e’ la tesi piu’ propagandata in Italia, se solo non ci fossero alcuni fatti che dicono il contrario.

Il primo fatto e’ che la fuga precipitosa non e’ sintomo di scienza. Le ritirate precipitose causano perdite enormi, e sono sintomo di panico. Ora, hanno poco da scrivere su ogni giornale che il panico e’ razionale: il panico e’ la fine della ratio. Clausewitz diceva che l’impresa piu’ difficile del mondo militare e’ la ritirata ordinata: niente e’ piu’ difficile da organizzare. Per questo, in ogni caso non esiste la ritirata buona.

Se sei nel panico non sai cosa fare, se sei nel panico e fuggi il problema e’ oltre le tue possibilita’, se sei nel panico e fuggi prendendoti delle perdite e’ perche’ non hai il sangue freddo di rischiare qualcosa piuttosto di prenderti una perdita secca.

Quindi no, per quanto i poteri obesi siano impegnati nel far scrivere ai loro giornali che i mercati stanno giudicando i governi, la realta’ mostrata dall’andamento delle borse e dei titoli di stato e’ che i mercati sono NEL PIU’ COMPLETO SBANDO.

Nessuno , nei cosiddetti “mercati”, sa che pesci pigliare, e il meglio che stanno scegliendo di fare e’ di PERDERE soldi con l’inflazione comprando bond a resa negativa da Germania e USA, ben sapendo che il debito USA sia stato classificato con un outlook negativo, e che se eventualmente declassato quello il bund tedesco non potra’ rimanere intoccato. Una rotta dei mercati, piu’ che una ritirata.

La storia dei “masters of the universe” sembra essere intaccata anche da un altro serio problema. Se e’ vero che il 1929 fu una crisi economica devastante, e’ vero che fu devastante per l’economia piu’ che per le nazioni. Le nazioni che entrarono nella crisi del 1929 avevano governi deboli , corrotti e balbettanti. I protagonisti della storia del periodo erano i ricchi ed i potenti che ne sostenevano le posizioni.

La crisi del 1929 mise al potere dei governi che, per quanto opinabili, erano governi assolutamente potenti sulla vita nazionale, estremamente politici, assolutamente protagonisti della storia.

E possiamo capire il motivo per una ragione semplice. Supponiamo dunque che l’ euro crolli, i debiti sovrani dell’area saltino tutti, portandosi dietro quasi tutte le banche occidentali (americane comprese) e l’area economica col PIL piu’ alto del mondo entri in una crisi catastrofica. Che soluzione propongono i finanzieri?

La risposta e’ che non propongono alcuna soluzione, perche’ se succedesse una cosa simile non ci sarebbero piu’.

La pura e semplice verita’ e’ che anche nel worst case scenario, di default completo di ogni debito di ogni paese della zona euro e di dissoluzione dell’euro, i paesi della zona ci sarebbero ancora, le persone sarebbero ancora li’, i governi e le nazioni ci sarebbero ancora. Sicuramente modificati, ma ci sarebbero ancora. NESSUN FINANZIERE PUO’ ESSERE SICURO DELLA STESSA COSA.

Oggi non esiste NESSUNA entita’ finanziaria nel mondo che possa garantire la propria esistenza nel caso avvenisse il crac dell’ Europa. Solo i governi possono essere sicuri di esistere ancora il giorno dopo. Solo le nazioni. Ma nessun ente finanziario puo’ avere la stessa certezza.

E’ vero che esiste la possibilita’ -per quanto oggi remota- che non esista alcun euro e/o non esista piu’ alcuna UE, ma in tal caso, la probabilita’ che esista ancora una Goldman Sachs o un FMI sono ancora piu’ remote. Se una nazione dotata di governo ha infrastrutture materiali, polizia ed eserciti e tribunali, e puo’ continuare a governare un territorio anche durante un disastro finanziario, GS o l’ FMI senza supporto finanziario non esistono nemmeno.

Possiamo essere certi che all’indomani del default del debito italiano l’ Italia come nazione esisterebbe ancora, in qualche forma di governo. Goldman Sachs NON PUO’ DIRE LO STESSO, e non ha la piu’ pallida idea di come finirebbe in tal caso. (1)

I master of the universe, quindi, non sembrano oggi piu’ forti degli enti che tentavano di dominare. Essi dicevano che se avessero avuto il debito delle nazioni in mano , non gli sarebbe interessato chi era al governo. Dimenticavano un piccolo problema: dal punto di vista del politico lo stesso detto puo’ essere ribaltato dicendo che quando hai polizia, tribunali ed esercito, chi possieda il tuo debito non ti interessa piu’.

Oggi come oggi si vedono politici calmi e mercati nel panico. In che modo si possa affermare sui giornali che siano i mercati a giudicare l’operato dei governi e’ ridicolo: quando un mercato crolla perche’ la politica ha preso una posizione sgradita, a rimetterci sono gli operatori del mercato. Il loro portafogli e’ piu’ piccolo ogni volta che essi “puniscono” una nazione giudicando insufficienti le sue azioni: alle nazioni non manca un metro quadro di territorio che uno, non manca un cittadino che uno.

Ma andiamo ad altri fatti ancora piu’ pesanti.

Che il problema del debito sia devastante per i mercati e’ ovvio. Basti guardare le perdite accusate dai principali operatori, l’andamento degli indici, il valore dei portafogli. Affermare che i governi abbiano un problema mentre i mercati danno pagelle e’ assai stupido: in generale, e’ come se il professore che vi boccia dovesse tagliarsi un braccio quando vi boccia. Potete raccontare che il prof vi ha bocciati, ma voi avete ancora entrambe le braccia, e sarebbe arduo capire se un braccio valga un anno.

E’ vero che l’aumento dello spread costa un sacco al governo, ma non dimentichiamo che l’aumento dello spread impedisce alle banche (=”i mercati” ) di lavorare. Se le banche spagnole sono al disastro, e’ perche’ lo spread alto le ha colpite. Molto stranamente, quindi, bocciare il debito spagnolo e’ costato ai mercati la perdita di alcuni pezzettini…. di mercato: le banche spagnole.

E qui andiamo dritti al punto: il pezzo del mercato finanziario (le banche spagnole) ha dovuto chiedere aiuto al governo che avrebbe “bocciato” (quello spagnolo) perche’ intercedesse presso un board di governi (l’eurogruppo) per salvarli. In pratica, i “masters of the universe hanno bocciato un governo”. Che e’ ancora li’. La bocciatura ha fatto salire lo spread, che ha ucciso le banche, cioe’ un pezzo di mercato. A questo punto, i “masters of the universe” spagnoli hanno dovuto andare a pupparlo al governo spagnolo perche’ intervenisse. Non male, per essere i masters of the universe.

Quello che succede e’ che quando i mercati bocciano un governo, il pezzo di mercato che ricade sotto quel governo e’ fottuto. Ovvero, questi professori nel bocciare uno studente si tagliano un braccio.

Il quale braccio per sopravvivere ha bisogno … dei governi che sono appena stati bocciati. I mercati finanziari bocciano il governo di una nazione, il mercato finanziario di quella nazione  chiede aiuto al governo che e’ stato bocciato.  Tagliarsi i coglioni per fare un dispiacere alla moglie, e vedere che i coglioni vanno poi a vivere con tua moglie, lasciandoti eunico e divorziato. Complimenti.

E qui andiamo al terzo punto. I mercati finanziari hanno un problema. Si rischia il disastro finanziatio totale, cioe’ il collasso. Il panico in ogni borsa , in ogni settore della finanza ed in ogni settore dell’economia e degli scambi lo testimonia.

Ripeto: i mercati hanno un problema: hanno pagato un sacco di carta, e non sanno se rivedranno i loro soldi.

Andiamo alla soluzione. Chi ha la soluzione? La soluzione, se esiste, ce l’hanno i governi, che sono i soli a poter agire.(2)

Ripeto ancora: i mercati finanziari hanno un gigantesco problema col debito. Non sanno se rivedranno i loro soldi. La soluzione ce l’hanno le nazioni. I mercati non sanno se ci saranno ancora domani. Le nazioni non sanno che forma politica avranno, forse, ma di certo esisteranno anche domani, e di certo esisteranno anche dopo il crack.

Scusate, signori: ma  chi tiene per le palle chi?

Quello che vedo sono finanzieri che non guardano piu’ i grafici , non usano piu’ le riunioni, che non discutono piu’ di indici. Vedo i -prima potentissimi- finanzieri che cercano di interpretare le pause nei discorsi della Merkel, le parole usate da Hollande, la lunghezza della barba di Bernanke, il tono di voce di Obama.

Fino a pochi anni fa erano i “masters of the universe”. Oggi sono un branco di pecorelle nel panico  , che fuggono disordinatamente dai mercati, che accusano perdite su perdite, che chiedono aiuto ai politici, che chiedono ai politici di risolvere il problema.

D’altro canto, io di politici nel panico ne vedo pochi.

Se dieci anni fa Obama doveva cercare le lobbies dei finanzieri per far passare la sua politica economica, oggi le lobbies lo stanno PREGANDO di tirare fuori qualsiasi cosa dal cappello, purche’ faccia qualcosa. Se 4 anni fa la parola “change” era la piu’ osteggiata al congresso, oggi Wall Street sta MENDICANDO dall’amministrazione qualsiasi cambiamento li porti fuori da questo pantano.

Voi la potete raccontare come volete, ma io vedo solo una cosa: oggi la Merkel tiene per i coglioni i mercati finanziari di tutto il mondo. Non male, per essere una perdita di potere dei governi sotto il dominio dei finanzieri. E non male, per essere il dominio dei mercati sui governi.

Con un dominio del genere, chi ha bisogno di padroni?

Signori, i famosi masters of the universe sono semplicemente un esercito terrorizzato, in rotta, ridotto a scrutare l’espressione del viso dei capi di stato e dei capi delle banche centrali per capire il futuro. I governi sono li’, e ascoltano banchieri e finanzieri che li implorano di fare qualcosa.

Tempo fa si diceva che la finanza aveva scavalcato i governi e preso il trono. Se i governi volevano riprendere il trono, beh: direi che ce l’hanno fatta sin troppo, e il golpe della finanza a danno del potere degli stati e’ -decisamente- sventato.In caso di default dei debiti europei avrete banche nazionalizzate come quelle spagnole, avrete fallimenti come quelli do Lehman Brothers, e quando , come cittadini, griderete “qualcuno ci aiuti” sapete bene che vi state rivolgendo a due sole entita’: Dio e lo stato. Ma sul primo non scommette piu’ nessuno. Di certo non vi rivolgerete ai “mercati”.

Adesso, i “masters of the universe”, quelli che si erano convinti di dominare gli stati, devono solo sperare nell’amnistia che segue dopo che un colpo di stato e’ sventato. Perche’ se qualcuno gira il pollice verso il basso, e iniziano coi default del debito, tra sei mesi ci saranno solo i governi a prendere decisioni sulle macerie dei “mercati”.

Su un cumulo di macerie dei luoghi dove prima c’erano i finanzieri, certo. Non sara’ facile per i governi spiegare quelle macerie, o rimetterle in piedi, certo.  Ma non e’ la prima volta che un governo riparte dalle macerie. E agli storici rimarra’ sempre il dubbio, il compito di capire se i governi si siano voluti disfare dei finanzieri, a costo di trovarsi l’economia in briciole, oppure se sia stato un caso.

Il dubbio, in sostanza, e’ lecito. Specialmente se i masters of the universe, che un tempo si riunivano a decidere il destino del mondo, oggi stanno fuori dalla porta ad origliare mentre i capi di stato decidono il destino dei loro mercati.

Uriel Fanelli

(1) Bisognerebbe anche chiedersi che cosa succederebbe se, dopo un eventuale armageddon finanziario, le nazioni europee decidessero di tenersi l’ Euro e la UE. Sarebbe una decisione politica, e i mercati devastati non potrebbero opporre proprio nessuna forza.

(2)Curioso che i mercati chiedano ai governi di stimolare l’economia: ma come, i masters of the universe non possono stimolare l’economia? Chiedono alla fed e alla BCE di stampare soldi: ma loro non hanno il leverage sui derivati? O forse il giocattolo si e’ rotto? Per essere i masters of the universe, mi sembrano abbastanza suckers.

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