Sta succedendo una cosa meravigliosa.

Di Levoivoddin aka Uriel Fanelli, giovedì, giugno 26, 2003

Come avrebbe detto Mao Tse Tung, “c’e’ grande confusione sotto il cielo, le cose non potrebbero andare meglio”.

Mi spiego meglio. E’ notizia di oggi come vaste zone d’italia stano venendo sconnesse dalla rete elettrica per evitare il sovraccarico. E questo e’ molto divertente, perche’ il “sovraccarico” e’ di qualche punto percentuale. Cioe’ non e’ che siccome noi accendiamo l’aria condizionata allora consumiamo il triplo, o il doppio. La realta’ e’ che eravamo gia’ prima MOLTO vicini ai limiti , e un 5% e’ sufficente a causare disastri.

Per la precisione, il problema non e’ tanto dovuto alla crescita di consumo, ma alla concentrazione dei consumi. I condizionatori sono concentratissimi in alcune citta’ con il risultato non tanto di consumare troppo per tutta la rete, ma per quella sezione di rete. E questo e’ un fatto BELLISSIMO.

E’ un fatto BELLISSIMO per alcuni motivi.

Il primo e’ che ogni attivita’ umana ha SEMPRE avuto un certo periodo dell’anno di calma imposta dalla stagione. Certo, d’estate e’ stagione di raccolto per l’agricoltura. Ma era anche stagione di ferie per l’industria. L’inverno e’ sempre stato il momento degli affari, e della produzione industriale, meno il momento dei lavori agricoli.

Insomma, l’equilibrio naturale consiste nel fatto che ogni lavoro ha un ciclo annuale, il quale in determinate stagioni impone un fermo.

La pesca, l’allevamento, l’artigianato, tutte le attivita’ umane sono SEMPRE state legate alle stagioni.

Questo, i manager del Job Scheduling non lo accettano. Scherziamo? L’uomo deve passare almeno l’85% del proprio tempo utile a lavorare. E allora, ecco che in luglio, con temperature infernali, le citta’ DEVONO raffreddarsi. A scapito, ovviamente, della rete elettrica.

In una forma di giustizia cosmica, guarda caso adesso le ferie verranno imposte dalla mancanza di corrente. Gia’, perche’ la materia prima piu’ essenziale e fondamentale della civilta’ moderna si chiama ENERGIA.

Io mi immagino i piani di produttivita’ di questi stronzi, che sudano nel loro ufficio perche’ i condizionatori sono spenti dal black out e sanno che si sono fottuti con le loro stesse mani: si sono fottuti con le loro mani perche’ il personale che resta li’ a guardare in alto le luci spente non e’ in ferie. E’ pagato. Tutto il giorno. E siccome ha investito tutte le ferie in un “piano programmato di ferie” (perche’ il manager non sta bene se non programma), non gliele possono piu’ spostare.

Fottuti dalla loro stessa avarizia.

La seconda ragione e’ che sta arrivando il conto. Il grande conto. The BIG ONE.

Il conto di tutti i conti. Il conto assoluto che si abbatte sulle teste di chi ha studiato soldi, soldi, soldi, e pensa che sia tutto.

Sapete perche’ succede questo?

Alcuni diranno che e’ per via del nucleare che non abbiamo approvato, ma non e’ vero. Le centrali riescono benissimo anche a gas o a carbone.

Il problema e’ stata la borsa. Perche’ ENEL avrebbe dovuto investire 1200 miliardi di lire in una centrale elettrica, pagare tangenti a tutti i pezzi grossi del luogo dove la vogliono costruire, assumere gente raccomandata da questo o quel partito, quando poteva investire in borsa, comprare una quota Wind, e farci su piu’ soldi.

Il fenomeno che vediamo, il decadimento infrastrutturale, e’ tipico dei periodi speculativi: perche’ io dovrei aggiustare quel tratto di autostrada, quando i miei 600 miliardi in borsa rendono di piu’? Perche’ devo potenziare quell’elettrodotto, se il mercato valutario offre cosi’ tanto?

E cosi’, piano piano, le strade invecchiano e diventano difficoltose da usare. Cosi’, i treni peggiorano, arrivano sempre piu’ in ritardo, sono sempre piu’ rari. Gli elettrodotti diventano sempre piu’ obsoleti e insufficenti. E i soldi che servivano al progresso vengono investiti in borsa, dove “crescono di piu’”.

Ma tutto questo non puo’ durare all’infinito. Prima o poi, l’acqua inizia a mancare. Inizia a mancare la corrente. Inizia a mancare viabilita’. Iniziano ad essere difficili i trasporti industriali. Iniziano a divenire insicuri i trasporti via mare.

E le aziende che possono iniziano a spostarsi in luoghi piu’ moderni e attrezzati.

Risultato: desertificazione industriale.Disoccupazione. Poverta’.

Il grande conto sta per arrivare. Le cose che oggi diamo per scontate , computer e TV e Home Teatre e Acqua potabile e Viabilita’ e Treno declineranno lentamente in un mare di disservizi, sino a divenire cosi’ inaffidabili da poter essere usati solo da chi non ci lavora.

Tutto questo e’ meraviglioso.

E’ meraviglioso perche’ distruggera’ tutti quei lavori inutili , tipo “il broker”, perche’ in una societa’ meno moderna, il letto per dormire vi serve anche se non lo comprate all’ Ikea, per cui il falegname lo dovete pagare lo stesso.

Il broker, no.

Non si sono resi conto del fatto che un sistema economico si comporta come un’ecosistema. E che a consumarne le risorse, si desertifica, distruggendo per prima la spece che ha consumato le risorse.

Tutto questo e’ meraviglioso.

Perche’ quelli che hanno causato tutto questo, saranno gli unici a NON possedere alcuna abilita’ in grado di produrre un reddito.

Godo riccescamente di questo. Adesso spengo il PC, che tra un po’ ci sara’ un meraviglioso Black Out…

3…

2…

1…

…click.

Tutti giu’ per terraaaaaa….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *