Sindakaten!

Visto che lo sciopero nazionale di Lufthansa e’ finito sui giornali italiani, allora mi chiedono di spiegare come siano i sindacati tedeschi, che differenza ci sia con quelli italiani, e cosa io ne pensi. Siccome io ho un , non so come dire, “work council?” ma non un sindacato, vedo di fare una passata sulle principali differenze.

Allora: la prima cosa che si nota iscrivendosi ad un sindacato tedesco e’ che il costo e’ molto alto. C’e’ una ragione per questo, ed e’ la seguente: in Germania i sindacati pagano la giornata (o almeno una parte, grande a seconda dei sindacati) dei lavoratori che scioperano.
Siccome stipulano un vero e proprio contratto e poi sono obbligati a pagarla, il risultato e’ che gli scioperi devono rispettare un preciso criterio economico, cioe’ rientrare nel budget disponibile. I sindacati, quindi, raccolgono i soldi per eventuali scioperi, e solo allora possono scioperare. Oppure si limitano a fare collette se c’e’ un posto in cui uno sciopero diventa troppo duro e bisogna solidarizzare.

 

Questo ha un effetto immediato sul numero e sul tipo di scioperi: poiche’ il sindacato chiede cifre non indifferenti, fino a 80 euro/mese per alcuni, deve in qualche modo valere la spesa. D’altro canto, ha pochi scioperi a disposizione, e deve usarli per ottenere il massimo risultato rispetto alla vertenza in corso.
Questa e’ la ragione per la quale UFO ha prima fatto uno sciopero di avvertimento a Francoforte, limitandosi a poco tempo e pochi scioperanti, e solo quando non ha avuto risposta si e’ accordato con gli altri sindacati e ha ottenuto uno sciopero nazionale.

Il meccanismo di pagamento della giornata da parte dei sindacati e’ la ragione che produce scioperi cosi’ rari, ma anche cosi’ duri.

Se c’e’ una vertenza sindacale vera, cioe’ una vera motivazione, il sindacato puo’ scendere in campo per ottenere l’effetto oppure perdere i lavoratori locali, che non accetteranno piu’ di pagare tanto per NON risolvere i problemi. Cosi’ il sindacato e’ obbligato ad ottenere qualcosa.
Nel caso dello sciopero di DB (le ferrovie) dell’anno scorso, un sindacato scopri’ che i propri iscritti erano pagati meno degli iscritti agli altri sindacati, e quindi scateno’ la protesta dopo il diniego dell’azienda. Ne andava della sua stessa sopravvivenza.
Nel caso specifico, i lavoratori di Lufthansa chiedono di rientrare dell’inflazione degli ultimi anni, ovvero un aumento del 5%, e intendono stoppare sul nascere l’idea di Lufthansa di ricorrere a lavoratori “esterni” presi da compagnie del gruppo di paesi meno sindacalizzati.
Ripeto: non si vedono molti scioperi, perche’ ai sindacati gli scioperi costano, ma quei pochi che si vedono in genere sono motivati, ed ottengono il risultato.
Chiaramente, i sindacati si focalizzano di piu’ in scioperi locali che costano meno, laddove possono sostenere i lavoratori per piu’ tempo avendo meno lavoratori in sciopero.
Ma c’e’ un altro motivo per cui si vedono poco i sindacalisti nelle aziende, ed e’ che ogni azienda piu’ grande di tot ha l’obbligo di avere un lavoratore eletto che -non e’ dei sindacati, anche se lavora in qualche modo insieme ai sindacati- si occupa di “difendere” i lavoratori nei rapporti con l’azienda: “Betriebsrat”.
Questa figura e’ obbligatoria in ogni azienda che vada oltre certe dimensioni. Esistono anche in altri paesi europei, Inghilterra (Joint Consultative Committee); Germania e Austria (Betriebsrat); Lussemburgo (Comité Mixte); Olanda e Belgio (Ondernemingsraad); Francia (Délégués du Personnel); I valloni lo chiamano  (Délégués du Personnel); e in Spagna (Comité de empresa). 
Non c’e’ niente di simile in Italia.
A differenza delle RSU italiane, non si tratta di sindacalisti veri e propri, anche se hanno rapporti coi sindacati stessi, e sono il fattore mitigante. Nel senso che dopo qualche anno si stabilisce un rapporto di equilibrio che tiene i sindacati “abbastanza” fuori dalle aziende.
Mi spiego.
Il collega con un piede azzoppato ha ottenuto il telelavoro ogni volta che c’e’ -o si rischia- cattivo tempo. Questo non e’ previsto dal contratto, ma e’ qualcosa che ha avuto attraverso la collega che fa da work council. Ci sono molti che hanno ottenuto cose del genere, tipo chi ha figli puo’ spendere tot giorni/mese a casa facendo telelavoro, e via via ad accordi “personalizzati”.
Adesso supponete che il sindacato voglia entrare in massa dentro l’azienda. Ovviamente l’azienda dira’ “ehi, ma io sono fesso che collaboro e poi mi pugnalate? Allora torniamo al contratto nazionale e agli accordi sindacali”.
Gli accordi sindacali sono in genere buoni, MA non sono personalizzati quanto quelli locali. Cosi’, l’azienda preferisce cedere a “personalizzazioni” dei contratti, del tipo “Tizio ha il bisogno particolare e quindi ha diritto alla tale cose particolare per i prossimi sei mesi” piuttosto che trovarsi un intero sindacato che magari dichiara uno sciopero di settore.
I grandi sindacati , tipo Ver.di in generale li trovate impegnati in prima persona dentro le fabbriche dove ci sono problemi, cioe’ dove i normali concili dei lavoratori non riescono ad ottenere nulla. Quando sentite dire che non ci sono attivita’ sindacali di grandi sindacati, in genere significa che c’e’ un buon “Betriebsrat“.
In generale, i sindacati si occupano del contratto nazionale, e poi i Workers’s Council locali “customizzano” il contratto nazionale a seconda delle esigenze locali e si occupano dei casi singoli.
Ovviamente i sindacati vi difenderanno anche se vi rivolgete a loro , ma per prima cosa se avete un problema con l’azienda dovete andare dal vostro Betriebsrat, che in genere riesce ad ottenere di piu’. Scavalcarlo puo’ essere un problema, perche’ spesso la stessa azienda preferisce avere a che fare con lui. (ci sono poi i casi in cui il sindacato caccia i soldi e diventa socio dell’ azienda, ma non sono diffusi quanto un tempo, mi dicono).
Cosi’, riguardo al discorso di Lufthansa, si: quando -piuttosto raramente- viene dichiarato uno sciopero, lo fanno sul serio. Anche per una ragione: se dichiarano uno sciopero e poi lo sciopero non avviene, ma per esempio i clienti spostano i voli, e non ci fu accordo con l’azienda, l’azienda puo’ far causa per danni al sindacato. Quindi, prima di indire lo sciopero, il sindacato deve essere molto sicuro che i lavoratori sentano la causa come propria. 
Dunque, non viaggiate Lufthansa oggi e domani. Lo sciopero qui e’ una cosa seria.
Uriel

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *