Salvare i risparmi, oggi.(Remix by Uriel)

Su grande richiesta di chi chiede come investire i risparmi, o come metterli al sicuro , riposto qualcosa che avevo scritto qualche tempo fa, e che oggi e’ piu’ che mai mi torna nelle email. Oggi piu’ che mai, questi consigli sono validi.

Ecco il post:


Aver parlato di economia, e aver parlato di soldi, porta qui molta gente con la medesima domanda: come sopravvivere alla crisi in arrivo? Come salvare i risparmi?

Questo in un certo senso mi affibia una responsabilita’, perche’ in fondo questo e’ un blog PERSONALE e non dovrebbe giocare con i soldi altrui, come fanno certi personaggi “predicatori finanziari” che vanno oggi molto di moda.

Quindi, mi limitero’ a consigliare una strategia di massima composta da fatti materiali, in modo da evitare il solito fenomeno del lettore che fraintende e segue i consigli alla cieca.

Proprio il fattore “alla cieca” e’ il fattore che ha portato, in passato, le famiglie italiane a venire spennate. Cosi’, vorrei dedicare un post proprio a questo: ovvero come evitare l’investimento alla cieca.

Innanzitutto, bisogna dire che sia conveniente per chiunque investire i propri soldi nei settori ove si abbia maggiore intelligenza, visto che e’ proprio l’intelligenza che vi salvera’ dalle fregature.

Quali sono i punti di intelligenza maggiore di una famiglia? Direi che siano, due(1):

  • Risparmio familiare.
  • Spesa familiare.

Il secondo fattore probabilmente vi stupira’, ed il fatto che sia sottovalutato e’ proprio il fatto che porta molte famiglie a giocare “fuori casa”, in campi ove non hanno intelligenza.

Facciamo un esempio: se si diffondono sufficienti rumors riguardanti un aumento dei tassi sulla moneta tailandese, un sacco di operatori finanziari che personalmente  ignorano la posizione della Thailandia sulle carte si getteranno a comprare la moneta tailandese. Al massimo verificheranno i rumors cercando altri rumors. Di certo nessuno di loro andra’ in thailandia a vedere come stiano le cose. Lo sappiamo bene.

Adesso facciamo il corrispondente del nostro operatore, cioe’ una famiglia che compra , che so io, una cucina componibile.

Innanzitutto si reca di persona a fare l’acquisto, verificando la consistenza dell’azienda, suonando ad un campanello, portando evidenza dell’attivita’ in corso. Puo’ essere un metodo forfettario quanto volete, ma avrei qualche storia da raccontare circa operatori francesi che scambiavano miliardi in fondi senza che nessuno si fosse preoccupato di capire se quell’operatore avesse il potere di farlo. Diciamo che se gli investitori si fossero comportati come la famiglia italiana media, chiedendo un appuntamento a quel funzionario, presentandosi sul posto, chiedendo di lui a tutti coloro che gia’ ci avevano avuto a che fare , probabilmente le stesse gerarchie aziendali avrebbero notato che qualcosa di strano svava accadendo.

Insomma, la nostra famiglia si informa. Si fa fare molti preventivi, valuta attentamente le proprie esigenze, valuta le condizioni economiche, indi compra. Sceglie anche il venditore, sulla base di esperienze precedenti e/o di trusted advisors e di endorsement affidabili (conoscenti e parenti).

Saro’ molto sincero: in un decennio buono di consulenza, non ho MAI visto un ufficio acquisti aziendale che si comportasse cosi’, ovvero che facesse una valutazione cosi’ attenta degli acquisti.

La stessa scelta del fornitore familiare spesso si basa su valutazioni di gran lunga piu’ fini rispetto, che so io, a quelle che hanno portato all’acquisto di bond argentini: un mobilificio del quale si dica cio’ che si mormorava sull’ Argentina non avrebbe speranza di avere clienti.

La spesa delle famiglie per beni e servizi materiali e’, se esaminata in dettaglio, incredibilmente piu’ intelligente della modalita’ di spesa degli “uffici acquisti” o dei “trade offices” delle multinazionali di qualsiasi settore.

Ma non solo: spesso, nel comprare che so io un computer, la famiglia chiede aiuto all’esperto del clan, il quale spesso accompagna i meno competenti nell’acquisto. Credete che gli uffici acquisti delle aziende facciano questo? Illusi.

Pochissimi hanno un advisor per ogni spesa. Che io sappia, a dire il vero, un advisor per ogni spesa non ce l’ha nessuno.

La famiglia e’ , al momento degli acquisti di beni materiali e servizi materiali, di gran lunga piu’ intelligente dell’azienda.

Questa intelligenza e’  esattamente il punto di forza delle famiglie, ed e’ esattamente il punto di debolezza delle famiglie qualora esse decidano di non farne uso. Prendiamo per esempio la logica della famiglia risparmiatrice media:

  • Ho accumulato i soldi risparmiando.
  • Vado presso una banca (di cui so poco perche’ i bilanci delle fondazioni sono un’enigma avvolto nel mistero).
  • Mi faccio consigliare (da qualcuno/da un’azienda che in ultima analisi non riesco a valutare).
  • Mi faccio consigliare un’operazione (della quale non so/capisco nulla).

E’ abbastanza evidente come negli ultimi 3 passaggi la nostra famiglia abbia rinunciato alla propria forza, cioe’ alla propria intelligenza d’acquisto. Intelligenza che, sebbene sottovalutata, e’ di solito enormemente superiore a quella della multinazionale media, banca compresa.

Stabilito che le famiglie siano dotate di una notevole intelligenza nell’acquisto di beni e servizi materiali, ecco che il consiglio per le famiglie e’ “giocate dove siete piu’ forti, comprate beni e servizi materiali“. Per la semplice ragione che quelli…. SAPETE COMPRARLI!

Il motivo per il quale le famiglie italiane sono state cosi’ vastamente spennate e’ proprio questo: buttandosi nel mondo della finanza si sono ficcate in un mondo nel quale non disponevano di intelligenza, ovvero in un mondo nel quale l’intelligenza acquisita non serviva a nulla.

Le famiglie italiane si sono trasformate nel “parco buoi” proprio nel momento in cui non si sono rese conto che stavano sfruttando benissimo la propria intelligenza nel risparmio , ma non stavano affatto usando quella di acquisto.

Cosa serve, quindi, alla famiglia media? Serve un piano di spesa.

No, non ho detto un piano di investimenti: ho detto “un piano di spesa“.

Insomma, sto consigliando di spendere i soldi risparmiati. Ma attenzione: i soldi spesi bene sono soldi investiti.

Supponiamo cioe’ che abbiate, che so io, 10.000 euri da parte. E abbiate una casa di proprieta’senza mutui.(2)

E diamo per assunto quello che sta accadendo oggi: e’ in atto una tempesta valutaria , e poiche’ i grandi squali non vogliono rinunciare al pasto, cioe’ i finanzieri non vogliono rinunciare alla rendita, essa verra’ scaricata sui risparmiatori, in qualsiasi modo. Non so dirvi come: vi garantisco pero’ che voi NON VOLETE saperlo. Specialmente, non volete passare la vostra vita a scoprire quanto fantasiosi siano gli squali.

Quindi, avere dei risparmi liquidi oggi equivale ad essere un pollo bello grasso mentre attorno a voi  ci sono volpi che vi fissano e canticchiano “vediamo chi spenniamo oggi”.

Quindi, liberarsi dei liquidi oggi e’ fondamentale. Rimane il problema “e se mi ammalo? . E se c’e’ un’emergenza?“

Beh, per quello esistono le assicurazioni: perche’ dovete farvi carico voi del rischio, rispondendo della cifra massima , quando ci sono personaggi che per una cifra INFERIORE al massimo si prendono i vostri rischi?

Non ha senso lasciare immobili 10.000 euro perche’ c’e’ un 5% di probabilita’ che vi servano; in pratica state sprecando il 95% del loro valore.  Svincolate i soldi dal rischio, tenendovi e soldi e (con una cifra MOLTO inferiore) assicurando il rischio che temete.

Per prima cosa, assicurare la salute, la casa, i beni attualmente posseduti. In modo che il vostro rischio diventi un problema altrui. Esattamente come fanno i finanzieri quando vi mollano i bond. Siate come loro, per una volta.

Fatto questo, vi rimangono ancora dei soldi. Potreste farvi un piano di spesa , a seconda dei soldi. Con delle cifre nell’ordine delle decine di migliaia di euro si trovano gia’ dei discreti appezzamenti di terra boschivi.

Quindi, facciamo un esempio di piano:

  1. Primo anno: Acquisto di un pezzo di terra boschivo, a resa minima.
  2. Secondo anno: Bonifica di un pezzo di terra, e semina di alberi pregiati.
  3. Terzo anno: bonifica di un ulteriore pezzo, e semina di alberi pregiati.(3)

Alla fine della fiera ,se non scegliete un terreno troppo sfigato, rischiate di trovarvi dopo 4-5 anni con un terreno che inizia a rendere. Basta affittarlo a chi ha bisogno di legna pregiata, e/o a chi fa legna da ardere, a seconda delle zone. Ci sono sempre settori a bassa resa nel mondo agricolo.

Seconda alternativa: investimento in studi.

Sebbene l’universita’ italiana sia discreta , un modo di investire per il futuro familiare e’ quello degli studi dei ragazzi. Mandarli in una scuola americana e/o straniera puo’ aprire diversi orizzonti di crescita familiare.

Allora mi direte: ma questo non e’ investire.

Ah, no?

Qui andiamo ad un punto interessante nella mentalita’ familiare: nella fase di risparmio del gruzzoletto si e’ coinvolta tutta la famiglia. Tutti i componenti sono stati responsabilizzati in solido, , mediante tagli , allo scopo comune e condiviso di raggiungere un obiettivo.

Di conseguenza, se nella fase di risparmio la famiglia si e’ comportata come un ente unico con un destino unico ed un bene collettivo unico, lo stesso deve valere in fase di spesa.

Se e’ la famiglia a risparmiare, in senso collettivo e solido, allora la spesa va indirizzata nella direzione di massimizzare “il valore della famiglia“. Se tale concetto non esiste, o vi sembra troppo astratto al momento dell’investimento, perche’ mai lo avete applicato cosi’ sistematicamente al momento del risparmio?

Questa disforia , cioe’ il considerare la famiglia come un’azienda al momento del risparmio e poi declassarla ai singoli individui  nella visione del futuro e’ uno dei motivi per i quali le famiglie italiane diventano le grasse vittime della speculazione.

Se pensate che pagare piu’ studi al ragazzo/a non aumenti di valore la famiglia intera, perche’ mai avete risparmiato tutti quei soldi in comune, lavorando insieme , coinvolgendo tutti? Non conveniva allora che ogni membro avesse i propri risparmi?

Quindi, la decisione: la famiglia e’ un’azienda che deve aumentare di valore, oppure un insieme di individui ai quali il risparmio collettivo non serve.Tertium non datur.

Se avete risparmiato, e’ buona la prima. In questo caso alla logica concorrono tutte le proprieta’ di famiglia, compresi i valori professionali dei singoli membri, ivi compresi i titoli accademici. Se ragionate come un’azienda quando risparmiate, fatelo anche quando spendete.

Un altro investimento ottimo, se ci sono professionisti in famiglia, e’ quello sulla salute. Se avete due soldi da parte e’ il momento giusto per rimettersi in sesto, rifare quei denti che aspettano, affidarsi a quel professionista che vi rimette insieme, andare a fare quel mese di terapia che “sapete che c’e’ bisogno“.

Considerata l’entita’ delle perdite finanziarie in caso di malanno nel caso di professionisti/artigiani/casalinghe , e considerato il fatto che la spesa annua in medicine  per famiglia sta iniziando a crescere , anche questa e’ un’ alternativa.

Andando avanti, come spese-valore posso menzionare anche:

  1. Installazione di pannelli solari.
  2. Acquisto di automobili/ciclomotori a consumo inferiore per le tratte urbane.
  3. Coibentazione migliore della casa.
  4. Corsi professionali e/o certificazioni professionali.
  5. Un garage nelle vicinanze del luogo di lavoro, contiguo alla fermata di un mezzo pubblico.Prendete il mezzo, raggiungete il garage, e con l’auto fate solo l’ultimo pezzo.

Mi farete notare come io NON stia consigliando dei veri e propri investimenti (nel senso finanziario del termine) , ma questo e’ vero in piccola parte. E’ vero se limitiamo il termine “investimento” all’idea che dei soldi , miracolosamente, debbano produrre altri soldi senza alcun rischio e senza alcun lavoro.

Puo’ darsi che questo succeda in qualche parte dell’universo, e non vedo l’ora che qualcuno capisca quale parte sia; di certo nell’universo conosciuto nessuna pratica , esoterica o finanziaria, garantisce una cosa simile. La stessa vendita dell’anima al demonio sembra garantire uno spread bassissimo  e un rischio molto alto: Satana non e’ piu’ quello di un tempo.

Scherzi a parte, io sto semplicemente chiamando “investimento” cio’ che le aziende chiamano tale: un aumento di capitale e/o valore dell’azienda stessa, mediante

  1. Acquisto di sistemi che permettano di risparmiare nelle spese fisse future.
  2. Spese per l’ottimizzazione di processi correnti.
  3. Ulteriori attrezzature ad uso lavorativo.
  4. Formazione professionale.
  5. Riduzione della spesa sanitaria e/o costi assistenziali.

Si tratta di cose che essenzialmente non sono “il mucchietto di soldi”; ma nei bilanci aziendali si tratta di quella cosa che da’ valore all’azienda. Nel caso di bilanci familiari, si tratta di un valore futuro piu’ alto.

Si tratta di un processo , vedere la famiglia come se fosse un’azienda, che e’ estraneo alla cultura familiare italiana; o meglio e’ distante dalla cultura MODERNA delle famiglie italiane, perche’sino agli inizi del secolo praticamente ogni contadino la pensava cosi’; non per niente quella generazione ha costruito il paese che oggi sta venendo dilapidato.

Invece oggi le famiglie si comportano come aziende quando risparmiano, si comportano MEGLIO delle aziende quando acquistano,  poi diventano completamente coglione quando entrano in una banca e si sforzano di “investire”.

Ed e’ questa coglionaggine la cosa da combattere: le famiglie devono tornare a spendere i soldi in beni materiali durevoli e servizi materiali ad effetto durevole.

Perche’ casomai non si fosse notato, per ognuno dei consigli che io sto dando assumo che gli acquisti siano fatti con la consueta perizia delle famiglie italiane: coinvolgendo un parente/paraparente esperto; ispezionando il bene in anticipo; informandosi in anticipo su qualsiasi cosa si dica del venditore; scegliendo un venditore presso il quale si abbia potere di trattativa e/o di ritorsione (anche in termini di immagine); valutando piu’ di un’offerta.

Cosa che comunque lefamiglie NON farebbero al momento dell’investimento, quando si presentano come tante pecore da tosare pronte a buttare soldi in qualosa per cui:

  1. Non serve o non possono coinvolgere un parente esperto.
  2. Ispezionare il bene.
  3. Ispezionare l’azienda produttrice.
  4. Informandosi accuratamente sul venditore, anche mediante network sociale.
  5. Non hanno potere di trattativa sul fornitore.
  6. Non hanno potere di ritorsione sul fornitore.
  7. Raramente valutano piu’ di un’offerta, essendo le offerte finanziarie pressoche’ incomprensibili.

Di conseguenza, il mio consiglio e’: se avete dei soldi da parte invece di un piano di investimenti, dotatevi di un piano di spesa. Il piano soddisfa le tre qualita’:

  1. Si comprano beni e servizi materiali, beni durevoli e servizi ad effetto durevole (salute, studio, certificazioni professionali, per esempio).
  2. Si ragiona nell’ottica di aumentare il valore complessivo della famiglia vista come un’azienda.
  3. I rischi per compensare i quali si era risparmiato il gruzzoletto(”in caso serva”) vanno scaricati immediatamente sulle assicurazioni per svincolare il tesoretto dal rischio.

tutto qui.

Forse non diventerete Paperon de Paperoni facendo cosi’: sicuramente pero’ vivrete meglio, avrete piu’ serenita’ e un futuro migliore.

Ditemi che e’ poco.

Ma una cosa e’ certa:

I SOLDI LIQUIDI E QUELLI “SULLA CARTA” HANNO UN PROBLEMA, E SERIO. CHI TIENE IN CASA LIQUIDI O SOLDI “SULLA CARTA” (OBBLIGAZIONI, BOND, ETC) TIENE IN CASA UN PROBLEMA.

LIBERATEVI DEL PROBLEMA.I SOLDI SONO FATTI PER VENIRE SPESI BENE. UNA BUONA SPESA E’ UN INVESTIMENTO.

ecco, adesso basta urlare.

Uriel Fanelli 19 febbraio 2009

(1) Ok, ok, una famiglia di idioti non ha intelligenza. Mi riferisco alla media.

(2) Se avete una casa di proprieta’ CON mutuo, il consiglio e’ ovvio: poiche’ gli interessi sul mutuo sono piu’ alti delle rese medie di attivo, sechiudete parte del mutuo ci avete guadagnato la componente-interessi del mutuo. E’ un investimento di segno negativo, ma rimane il fatto che se avete un mutuo a 20 anni e ne chiudete 10000 euro, ce ne avete guadagnati 17000 per gli interessi che NON pagherete alle banche. Mica male, come resa: e’ la resa dei mutui.

(3) L’albero pregiato e’ quell’albero con una buona resa in termini di combustibile e/o ad uso falegnameria.

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