#RIPTwitter, crolli e licenziamenti.

Indubbiamente la big tech americana , specialmente quella piu’ legata alle borse, sta passando un brutto momento. Tuttavia, occorre capire che questo momento e’ aggravato da problemi strutturali della borsa e della finanza, per cui in realta’ le cose non stanno come scrivono superficialmente i giornali.

Cominciamo da Twitter. Che dire? Che Elon Musk fosse un sopravvalutato ciarlatano l’ho scritto diverse volte. Che viva vendendo fantascienza anni ’60, ormai dovrebbe essere ovvio (dico, ma l’avete vista la presentazione del suo androide?) , e adesso che ha messo piede su Twitter, che per molti di noi e’ ambiente IT, credo che la sua pomposa imbecillita’ sia evidente.

Potrei partire dalla sua brillante idea di bloccare microservizi perche’ “non fanno niente”, per scoprire di aver disabilitato l’autenticazione a due fattori. Potrei parlare di come prima ha licenziato l’intero reparto security e poi ha chiesto alla gente di dargli 8$ per la spunta, via carta di credito. E potrei continuare ancora. Di certo e’ che oggi Twitter non e’ piu’ in borsa, e l’ultima informazione sensata dice che valeva 8 Miliardi di dollari. Musk l’ha pagato 44 miliardi. Un genio degli affari, davvero.

Non so se Twitter chiudera’, ma se succedesse verrebbe a galla uno dei merdoni sistemici piu’ grossi del sistema americano.

Di chi sono i dati che twitter tiene sui suoi dischi?

Supponiamo che chiuda sul serio. Ma chiuda proprio del tutto. Significa che licenzia tutti e chiude la posizione societaria di Twitter INC. Paga i creditori e chiude l’azienda. 

Bene. A quel punto, tutto quel che resta e’ suo. Come il vecchio sacco da boxe che ha nel garage. I dischi rigidi? Suoi. I dati che ci sono sopra? Non sono nemmeno oggetto di legge. Cosa puo’ farci? Quel che vuole. Puo’ anche venderli all’asta di beneficenza della sua parrocchia, se vuole.

Ma sono i vostri dati. Ricordate quando avete trovato su twitter quel tipo simpatico e gli avete dato appuntamento in albergo il giorno della fiera e ci e’ scappata la scopata? Ecco, quella chat e’ ancora li’. Tutto. C’e’ tutto.

Il garante europeo non puo’ farci niente. Twitter INC non esiste. Esiste Musk, ma non offre alcun servizio. Sapete che ha i dati, ma non significa nulla.

Ed ecco la prima magagna sistemica: legislazione inesistente sui dati.

Nessuna legge dice cosa bisogna fare ai dati quando si chiude un’azienda IT.

E questa carenza sistemica sta per scoppiarvi in faccia , se per caso Twitter dovesse davvero chiudere. Musk potrebbe vendere i server al migliore offerente, compresi i dati e i database. 

I vostri dati. Le vostre chat. Le vostre foto porno. Tutto quello di buono o di brutto abbiate mai fatto. 


Il secondo fattore sistemico che e’ in gioco e’ la fine del venture capital welfare.

Quando le banche centrali stampavano soldi gratis, o addirttura con interessi negativi, si era creato un sistema sovietico. In un sistema sovietico la banca centrale stampa i soldi e, per ordine del soviet supremo e dei pianificatori quinquennali, li trasferisce alle industrie, finanziandole. 

 

Come potete vedere, le differenze tra i due sistemi risiedono principalmente in un proxy, un intermediario che muove soldi tra balca centrale e aziende.

In teoria, quando il sistema funzionava, era perche’ il venture capital era molto selettivo e finanziava SOLO idee valide. Ma con i tassi di interesse microscopici e un QE continuo, l’efficienza si e’ persa e il sistema e’ finito con l’essere meritocratico quanto quello sovietico. 

Di conseguenza, la Silicon Valley ha vissuto in un sistema essenzialmente sovietico, nella quale i soldi piovevano a prescindere del merito. In questa pioggia di moneta hanno prosperato persone come Elon Musk, ma anche tutti quegli imprenditori (Bezos) che si sono potuti permettere di dire agli azionisti di aspettare per andare a guadagnare, dal momento che alla fine dei conti la borsa era stracolma di soldi e quelle aziende avrebbero ricevuto ALTRI soldi dal venture capital. Che fossero interessanti o meno.

Del resto, se anche il Venture Capital ci avesse rimesso, doveva solo cartolarizzare i titoli tossici e venderli alla banca centrale, che faceva QE: un gioco in cui o si vinceva, o si vinceva.

Su questo ha vissuto Twitter, che non ha fatto soldi per i primi dieci anni. Di questo si sono gonfiati gli altri titoli, che ricevevano soldi che le persone avevano avuto in cambio di nulla (stipendi da 2 milioni$/anno per un programmatore, ma in stock options), eccetera.

Ed ecco il problema sistemico che affiora:

La stampante di soldi si e’ fermata. E l’inflazione e’ venuta a mieterli via con la sua falce. E il meccanismo si e’ rotto.

 

E questo vale anche per le criptomonete e tutti gli “investimenti” che funzionavano solo perche’ le borse erano cosi’ stragonfie di soldi che non sapevano come investirli nell’economia reale (che cresce poco) e quindi hanno scelto persino le criptomonete . I miracolati di un sistema praticamente sovietico.

Preparatevi a molti crolli, nel mondo IT. Licenziamenti e bolle che si sgonfiano.

Questo e’ solo l’Inizio. Se avete investito in titoli tecnologici, USCITE. SUBITO.


Detto questo, il problema dei licenziamenti. C’e’ una parte sistemica in questo.

Queste aziende hanno assunto MOLTO piu’ del necessario. Per una ragione: togliere menti ai concorrenti, e ad eventuali aziende nascenti. Avrete visto il panico quando e’ arrivato tiktok: non pensavano potesse nascere un concorrente.

Avevano risucchiato tutti gli ingegneri possibili, e avevano anche stretto alleanze allo scopo di non consentire loro di licenziarsi e di aprire nuove societa’, che venivano soffocate con metodi anche abbastanza sleali.

Sono aziende che non fanno innovazione da anni. Facebook e’ circa quello da anni e anni, idem google, amazon e via dicendo. Sono anni e anni che sono uguali a se’ stessi, e al massimo comprano i concorrenti.

Ma come hanno fatto ad evitare che nascessero aziende capaci di superarli? Semplice: siccome sedevano su una pila di soldi, hanno causato una scarsita’ artificiale di ingegneri, chiedendo il PhD anche per lavorare alla reception. (Per poi incazzarsi con gli accademici quando la voce si e’ sparsa e i PhD hanno smesso di chiedere di  fare i portinai) .

In un certo senso,ha ragione Musk: l’azienda aveva davvero assunto troppa gente. TUTTE le aziende di quel tipo lo hanno fatto. 

E ora che la stampante di soldi, non riescono piu’ a tenere tutta quella gente, e dovranno rilasciarla sul mercato. Ove potranno andare a produrre innovazione. 

 

Finalmente, il mercato avra’ una boccata di ossigeno. 

Ma d’altro canto, quello che succedera’ e’ che da queste persone nasceranno altre nuove aziende, e quindi preparatevi a vedere, finalmente, di nuovo dell’innovazione.

Ma anche questo era un problema sistemico: perche’ nessuno si e’ mai preoccupato di regolare il mercato del lavoro per impedire queste operazioni?

Il dildo delle conseguenze raramente torna lubrificato.

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