Regali di natale da NON fare

Regali di natale da NON fare

Di Uriel Fanelli, venerdì 12 dicembre 2014

Siccome tutti i blogger tech fanno recensioni, e ricevono regali per questo, io per contrasto faro’ S-recensioni, ovvero anziche’ dirvi come spendere bene i vostri soldi, vi diro’ come NON spenderli male. La S-recensione di oggi riguarda il Kindle Fire 7″ HD, una cosa che Amazon spaccia per “tablet” e vende come tale sul proprio sito web.

La prima cosa che vedete, quando ne constatate lo spessore e ne osservate il design, e’ che potete trovare la stessa cosa da qualsiasi negozio cinese. La cornice attorno alla parte utilizzabile e’ tremendamente spessa, il design sembra fatto da Puddu Von Fotze, genio sardoungarico del pecorino pornografico.

Ma il punto non e’ esattamente questo: stiamo parlando di un cattivo tablet, ma di per se’ non sarebbe ne’ il primo ne’ l’unico.



Il problema di quel prodotto e’ che NON e’ un tablet.

La definizione corretta sarebbe “dispositivo per comprare su Amazon”. Perche’ e’ l’unica cosa facile da fare con quel dispositivo. Nei dispositivi normali, quando avete un dubbio su cosa cliccare, provate con un tasto tipo “next”. Con quello di Amazon non provateci: se avete un dubbio e’ perche’ il da farsi e’ poco chiaro, e se e’ poco chiaro, qualsiasi cosa clicchiate vi fara’ acquistare qualcosa su Amazon.

Volete leggere l’email? Certo, basta usare il client fornito da Amazon. Volete leggere quella di gmx.de , usandolo anche per inviare SMS e posta certificata tedesca? Non provateci. O meglio: non desideratelo.

Perche’ non potete: avete a disposizione solo il mercato di Amazon, e sul mercato di Amazon tantissime applicazioni, come gmx.de , non ci sono. Voi direte: ma e’ cosi’ importante? Si, lo e’: non solo non potrete inviare SMS o usare la posta certificata, ma non potrete nemmeno importare i contatti di gmx.de , oppure usare il calendario: va tutto sul “cloud” di amazon. E quindi anche i files che avete sul cloud di gmx, ve li sognate. Tutto perche’ compriate da Amazon.

Io so benissimo che anche un android commerciale QUALSIASI contiene qualche invito a comprare qualcosa da chi me lo vende. Ma porco cane, mi lascia ANCHE lavorare. Qui stiamo parlando di un coso che ha LA RECLAME come salvaschermo, e se hai fretta di aprirlo per inviare l’email o perche’ hai una chat di Facebook che suona, e premi il tasto sbagliato, vai direttamente all’acquisto! E se io volessi proprio usarlo in QUEL preciso secondo, senza dover lottare per liberarmi dalla pubblicita’?

L’interfaccia di FIRE OS e’ interessante.

Se siete dei proctologi, intendo.

DOS aveva come paradigma le unita’ disco. MAC OS ha come paradigma il desktop. Unix ha come paradigma il filesystem. Windows ha come paradigma le finestre.

Fire OS ha come paradigma le emorroidi.

Se avete un problema sotto Unix e volete trovare la soluzione, dovrete cercare “quali file sono coinvolti” e andare per prima cosa a verificare che contengano le cose giuste. Se avete un problema sotto windows, sapete che da qualche parte ci sara’ una finestra ove configurare qualcosa. Se ce lo avete sotto MAC, sapete che sul desktop, cercando e cliccando, saltera’ fuori un menu con la soluzione. Sotto MSDOS , formattavate qualche unita’.

Se avete un problema con FIRE OS, potete solo procedere per emorroidi.

“Procedere per emorroidi” significa procedere scoprendo qualche dolorosa realta’ , passo dopo passo. Significa scoprire che, quando volete cercare i giochi potete filtrare e cercare quelli gratuiti. Se cercate le applicazioni, non c’e’ ordinamento per prezzo. Ideale per comprare qualcosa a 4$ e scoprire dopo un pochino che esisteva anche a 2$.

Procedere per emorroidi significa perdersi in menu ridondanti , in numero eccessivo, che richiedono di ricordare i 7 passaggi precedenti qualora dobbiate rifare tutto daccapo. Ognu menu ha ovviamente una quantita’ eccessiva di scelte.

Altro? Ah, giusto. E’ un Kindle. Ebook. Libri.

Il sistema di lettura dei libri. Il fiore morto all’occhiello di Amazon.

Ora, checche’ ne pensi Bezos, fuori dagli USA si parlano ANCHE altre lingue. E sebbene per gli americani un tizio che parla una seconda lingua e’ un immigrato straniero, dal momento che nessun americano conosce altre lingue, il resto del mondo e’ fatto (spesso) di persone che parlano UNA lingua natia e l’inglese. In particolare, chi maneggia spesso oggetti pregni  di rorida informatica risponde a questo modello. Anche chi legge molto risponde a questo modello.

Questo significa, per quanto incomprensibile all’americano medio, che una persona potrebbe cercare SIA libri in Italiano SIA  in Inglese. Nel mio caso particolare, persino libri in Italiano, Inglese e Tedesco.

So benissimo che per un americano, un tizio che legge in tre lingue sia una specie di polipo futanaroso foriero di tentacle-rape, e quindi non dovrebbe essere fatto conoscere alle figlie femmine (specie se si vestono da studentesse di Kyoto).

[ndr: immagine rimossa perché farebbe sicuramente scattare qualche filtro della buoncostume
Come l’americano medio vede uno che parla 3 lingue.

Ma nel mondo esistiamo. Non dico per forza TRE linque – leggo anche il francese ma non voglio che agli americani scoppi la testa – ma almeno DUE, cavolo, almeno Inglese + una lingua nazionale, sarebbero sensate.

Invece no: non solo non puoi impostare i vari negozi per LE lingue che ti interessano, ma prende immediatamente la lingua della nazione nella quale ti trovi.

Ora, se questo fosse giustificabile per via di leggi particolari sul divieto d’autore lo capirei anche. Ma il guaio e’ che l’interfaccia web mi permette assolutamente di comprare libri all’estero, a patto di pagare la spedizione – e a patto che il venditore la accetti.

Per i libri cartacei, intendo.

Ma per gli Ebook, CHE DIAVOLO DI PROBLEMA DI SPEDIZIONE C’E’?

Cosi’, non solo il Kindle Fire 7″ non e’ un tablet ma un “dispositivo per comprare su Amazon”, ma  e’ anche un dispositivo che rende DIFFICILE comprare su amazon.

Prendiamo il cavallo di battaglia, la cosa che spinge una mamma a comprarlo , convinta che andra’ bene per la figlia. Il “Free Time”. Un’applicazione per consentire ai bambini di usare il tablet senza scaricare roba pericolosa.

L’idea mi piace. Ma e’ stata implementata da gente che come secondo lavoro fa il tavolo da cucina in un ristorante tandoori, e disegnato da Tat Ass Ol, noto designer di sistemi di Taiwan.

Come cazzo si fa a creare un’applicazione per la sicurezza… un’applicazione?

Certo. E’ come se per garantire sicurezza su Unix voi feceste entrare tutti come root, ma poi faceste aprire su X un solo grande terminale grande quanto lo schermo, con un login non privilegiato. E’ ovvio che chiunque voglia aggirare questo divieto si limitera’ a chiudere il grande terminale e poi agire come root.

Ecco, Free Time funziona circa cosi’. E’ una applicazione che riempie tutto lo schermo, e impone alcuni limiti al bambino. Se pero’ il bambino in qualche modo riesce a chiuderla o a mandarla in crash, semplicemente si ritrova con la schermata di utente privilegiato.

E questo sebbene Android nativo supporti gia’ la multiutenza.

Ovviamente il sistema si connette solo con la biblioteca di Amazon: potete si imporre un limite tipo “il bambino deve leggere almeno un’ora prima di giocare”, ma non puo’ leggere nulla che non compri da Amazon: se l’adulto puo’ almeno caricare un libro sulla memoria interna, per il bambino non c’e’ uscita.

Che dire? Il Kindle Fire ha almeno una sola cosa positiva?

Si.

Ha la cosa positiva che la procedura per restituirlo e’ semplice e veloce. Per fortuna mi e’ capitato per le mani prima di natale, e quindi ho potuto intercettare la cosa prima che finisse nelle mani di mai figlia, per cui ho fatto in tempo a cambiarlo.

Pero’, se volete un consiglio, anziche’ spendere quei soldi, comprate un clone cinese. La qualita’ e’ la stessa, l’interfaccia idem, ma almeno avrete un android.

Che non e’ il massimo, ma nemmeno “FIRE OS”, il software forgiato dal bruciore delle emorroidi.

Ho sempre considerato Bezos un imprenditore geniale, forse e’ quello che gli altri credono essere Steve Jobs.

E ancora non riesco a capire come abbia permesso che dalla sua azienda uscisse una porcheria del genere.

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