Reddito dei giovani e pensioni.

Reddito dei giovani e pensioni

Quello che sta succedendo in Francia per la questione delle pensioni sta facendo rinascere un veccho dibattito nel quale si dicono vecchie cose, ma si dimentica sempre di nominare una cosa, una cosa che a quanto pare sembra scomparsa dalla mente delle persone.

Quando si approccia la necessita’ di aumentare l’eta’ pensionabile, la scusa e’ sempre quella: ci sono meno giovani al lavoro, dunque non ci sono abbastanza persone per pagare le pensioni ai vecchi.

Questo e’ un trucco dialettico , perche’ in realta’ non sono le persone giovani che pagano le pensione agli anziani. Sarebbe cosi’ se ci fosse una tassa INPS tipo “ogni giovane paga un fiorino”.

In questi casi, sarebbe vero: meno giovani, meno fiorini.

Ma la tassa INPS non funziona cosi’. INPS ammonta al 24% del reddito dai 21 anni in poi, mentre e’ il 22.80% sotto i 21. E’ una tassa, cioe’, in proporzione al reddito.

Le pensioni dei vecchi non sono pagate “dai giovani”, ma dal reddito dei giovani, o se preferite dallo stipendio (per i dipendenti).

Una volta espresso il problema in questo modo , possiamo dire che e’ piu’ difficile pagare le pensioni se:

  • ci sono meno giovani
  • i giovani guadagnano meno

Oppure, possiamo dire che e’ piu’ facile pagare le pensioni se:

  • ci sono piu’ giovani
  • i giovani guadagnano di piu’

stabilito questo, la reazione OVVIA dei governi al calo demografico , volendo salvare il sistema pensionistico, dovrebbe essere quella di ALZARE GLI STIPENDI.

Se ci sono meta’ giovani ma il loro reddito raddoppia, infatti, al sistema pensionistico non cambia nulla, dal momento che riceverebbe la stessa somma.

La soluzione migliore al problema pensionistico dovuto al calo demografico e’ un aumento generale delle retribuzioni lorde.

Sic et simpliciter.


La Francia, infatti, oggi soffre quello che e’ successo anche in Italia, ovvero un calo drastico delle retribuzioni dei giovani. Era ovvio che, prima o poi, arrivasse il problema pensionistico.

Perche’ la cosa che non si vuole ammettere e’ che il nostro “problema pensionistico” e’ semplicemente il risultato del crollo delle retribuzioni tra i giovani. Certo, nascono meno giovani, ma se guadagnassero, in totale, quanto i giovani di prima, il problema pensionistico non ci sarebbe. In teoria, anche un giovane solo potrebbe pagare a sufficienza, a patto di guadagnare 975 miliardi ogni anno.

Ma per un qualche motivo qualcuno dimentica sempre questo dualismo tra “il giuovine” e “il suo reddito”.

E’ come se anni ed anni di propaganda avessero privato le persone della capacita’ di pensare questa semplice frase:

Occorre che gli stipendi siano piu’ alti e che le persone comuni guadagnino di piu’.

E’ molto strano come nessuno menzioni mai questa opportunita’. Ma credo sia un effetto della propaganda. La mia definizione di propaganda e’ :

la propaganda e’ l’uso della liberta’ di parola contro la liberta’ di pensiero.

Questo significa, molto orwellianamente, che si usa la liberta’ di parola (la stampa, la TV, eccetera) per fare in modo che le persone perdano la possibilita’ di pensare a qualcosa: nel nostro caso,  che i redditi di chi lavora dovrebbero aumentare.

E’ una frase che non riuscite davvero a pensare, e sorprendentemente vedo questa difficolta’ anche in altri expat, che sono andati all’estero per avere stipendi piu’ alti, ma incredibilimente non riescono a pensare che in italia i redditi dovrebbero salire.


Negli ultimi giorni, qui in Germania ci sono stati degli scioperi durissimi nel trasporto pubblico. Tutto paralizzato. Qui gli scioperi sono pochi, ma durissimi. 

Se voi ascoltate in TV le interviste ai sindacalisti, vi dicono tutti la stessa cosa: che stanno scioperando per avere stipendi piu’ alti, visto che l’inflazione e’ cresciuta. Lo dicono cosi’, secco. Brutale.

Ed e’ per questo che, anche se uno sciopero e’ seccante, in generale questi sindacati stanno crescendo in consenso: tutti quelli che hanno uno stipendio e sono stati colpiti dall’inflazione, in generale, vorrebbero la stessa cosa. 

Lo vorrebbero le madri di famiglia, i padri di famiglia, i single con uno stipendio solo, insomma tutti. E per questa ragione, e’ molto facile trovare consensi.

Ma se vado sulla stampa italiana, “vogliamo piu’ soldi in busta paga” o “vogliamo guadagnare di piu’ ” non lo troviamo. Se cerchiamo cose simili troviamo uno “stipendio minimo”, che e’ ridicolo perche’ il problema e’ alzarli tutti, e non solo quelli miserabili, oppure “togliamo il cuneo fiscale”. 

Di far pagare stipendi piu’ alti, tutti, ai datori di lavoro non se ne parla proprio.

E’ come se la mente delle persone, vittime di propaganda, non riuscisse piu’ a concepire la frase

occorre che stipendi e redditi, tutti, si alzino.

E’ una frase semplice, facile da capire, ma per effetto della propaganda e’ diventato difficile da pronunciare, persino per coloro che stanno scrivendo degli scioperi in Francia e delle pensioni.

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