- giudicò la lista attendibile ma presumibilmente incompleta;
- giudicò la Loggia «responsabile in termini non giudiziari ma storico-politici, quale essenziale retroterra economico, organizzativo e morale» della Strage dell’ Italicus
- giudicò la Loggia «un complotto permanente che si plasma in funzione dell’evoluzione della situazione politica ufficiale»;
- sottolineò l’«uso privato della funzione pubblica da parte di alcuni apparati dello stato» legati alla Loggia;
- sottolineò la divisione funzionale della Loggia e quindi che, benché tutti gli affiliati fossero consapevoli del fine surrettizio della Loggia, fosse necessario individuare il settore di appartenenza dei singoli affiliati per risalire alle responsabilità personali;
- sottolineò che la presenza di alcuni imprenditori si poteva spiegare con i benefici economici che il legame con alti dirigenti di imprese pubbliche e banche poteva potenzialmente portare loro, per esempio sotto forma di credito concesso in misura superiore a quanto consentito dalle caratteristiche dell’impresa da finanziare;
- sottolineò come ci fossero «poche ma inequivocabili prove documentali» che provavano l’esistenza della Loggia di Montecarlo (ora Massonic Executive Committee) e della più elitaria P1, considerandole entrambe creazioni di Licio Gelli
- La lista era stata ripulita da alcuni nomi, ma non si sapeva quali. Si presumeva fosse incompleta, ma non si sapeva di quali nomi.
- Una responsabilita’ non giuridica e’, nel nostro ordinamento, una non responsabilita’. Essere il “retroterra economico”, se implica finanziamento, e’ un reato, ma se la responsabilita’ non e’ giuridica, allora che cosa e’ “retroterra economico”? E’ una dichiarazione politica, uscita da una riunione di una commissione parlamentare. Stessa cosa avere una responsabilita’ “storico-politica”: e’ sicuramente un compromesso politico se la prendiamo come dichiarazione, ma non significa nulla nel mondo reale. Una responsabilita’ “organizzativa” in una strage che non sia anche una responsabilita’ giuridica e’ un concetto contraddittorio: organizzare stragi e’ reato. Che cosa sia una responsabilita’ morale, fuori da una commissione parlamentare, non lo sapremo mai, essendo la morale fuori dagli obiettivi del diritto.
- Complotto permanente e’ un concetto assurdo: il complotto vuole arrivare ad un obiettivo, giunto il quale il complotto cessa. Il fatto e’ che non vi era traccia ne’ dell’obiettivo ne’ di fatti concreti atti a raggiungerlo, e quindi bisognava ipotizzare che il complotto ci fosse, ma non concludesse nulla, e quindi fosse permanente.
- L’uso privato di funzioni pubbliche era un fenomeno cosi’ diffuso (e lo e’ ancora), che attribuirlo ad una specialita’ della P2 era un assurdo. Si era scoperto semplicemente che la P2 faceva quel che facevano praticamente tutti i politici dell’epoca, cioe’ un uso privato di funzioni pubbliche.
- La loggia aveva una struttura, e solo conoscendo quella si poteva capirne il funzionamento. Ovvio. Ma il problema e’ che delle azioni della Loggia, a parte responsabilita’ “storico-politiche”, si scopri’ davvero poco. Il problema e’ che si scopri’ la loggia, si scoprirono i piani, ma non si scoprirono delle azioni penalmente rilevanti. Tantevvero che fu necessario vietare la loggia con una legge apposita.
- Si vide che gli imprenditori stavano li’ perche’ erano presenti dei banchieri che davano loro credito per vie speciali. Il che, da solo, basterebbe a classificare la loggia come gruppo d’affari, e non come fenomeno eversivo in se’.
- Esisteva, da prove insufficienti ma non ignorabili, e quindi forse esisteva, un secondo livello della loggia.
Le ragioni, partito per partito, erano semplici:
- PCI: faceva credere che il fenomeno del terrorismo rosso non fosse grave quanto un maggiore e piu’ grande complotto , quello della P2. Se qualcuno avesse ancora sostenuto che il terrorismo degli anni di piombo fosse stato il pericolo maggiore degli ultimi dieci anni, una propaganda ancora maggiore avrebbe detto che era esistito un pericolo ancora maggiore. Evitava al PCI di essere messo sul banco degli imputati per gli avvenimenti passati. Inoltre, colpiva il Generale Dalla Chiesa, risultato iscritto alla P2 con atto autografo, responsabile delle indagini contro i terroristi rossi ed inviso per questo al PCI.
- DC: grazie a tutto questo, la DC pote’ far cadere il governo di Forlani, inviso al diverse correnti DC, compresa quella di Tina Anselmi. Inoltre, poterono eliminare diversi generali “in quota” a Francesco Cossiga, ivi compresi i vertici dei servizi segreti dell’epoca, quasi tutti nella quota del futuro picconatore.
- DC+PCI: la distruzione completa della credibilita’ del Corriere della Sera, il quale giornale era considerato il piu’ serio del paese, e non si era MAI allineato ne’ a sinistra ne’ a destra, insieme a quella del gruppo Rizzoli.
Qui siamo alla domanda principale: se i comportamenti di P2 erano davvero illegali, perche’ non si sanzionarono i comportamenti anziche’ gli obiettivi, peraltro mai raggiunti?
Questo, direte voi, e’ l’obiettivo di qualsiasi partito conservatore, il che non sarebbe di per se’ illecito. Quello che poteva essere illecito era il meccanismo di cooptazione per raccomandazione interna, ma esso era praticamente indistinguibile dal meccanismo col quale i partiti cooptavano i propri raccomandati.
Se la P2 fosse stata un partito, sarebbe stata INDISTINGUIBILE da uno qualsiasi dei partiti di quel periodo. NIENTE dell’operato della P2 era diverso da quanto accadeva quotidianamente nelle sedi dei partiti dell’epoca. Ne’ nel merito, tantomeno nel metodo.
- Bipolarismo partitico, come quello americano e inglese.
- Totale liberalizzazione dei mass media e abolizione della RAI.
- Riduzione del numero di parlamentari.
- Bicameralismo asimmetrico, come quello tedesco.
- Riforma della magistratura, con separazione delle carriere, come in tutto l’occidente democratico.
- Abolizione delle provincie.
- Abolizione della validita’ legale del titolo di studio
- Rottura del meccanismo titolo di studio -> posto fisso nella pubblica amministrazione.
La novita’ scoinvolgente della P2 era quella di mostrare, in maniera aperta, il fatto che i partiti in realta’ non necessitassero del voto per conquistare il potere: usando i medesimi metodi usati dai partiti, cioe’ affiliazione e cooptazione, era possibile prendere il potere SENZA vincere le elezioni.
- Responsabilita’ civile dei magistrati
- Test di ammissione per i giudici.
- Riduzione del numero dei ministri e dei sottosegretari (“Legge Bassanini”, per intenderci)
- Separazione della responsabilita’ politica da quella amministrativa: autocertificazione e silenzio-assenso.
- Abolizione delle festivita’ infrasettimanali, e relativi ponti.
- Aleggerimento delle aliquote fiscali per le aziende che reinvestono i capitali.
- Sgravi fiscali alle aziende straniere che investissero in Italia.
- Creazione di un’agenzia per la stampa locale, e liberalizzazione della stessa.
- Abolizione della RAI e moltiplicazione del numero di TV , tutte via cavo.
- Ricondurre il sindacato alla sua “naturale funzione” di ” interlocutore del fenomeno produttivo in luogo di quello illegittimamente assunto di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e governative “
- il sindacato non deve fare politica. In quest’ottica occorre « limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà di lavoro »
- provvedere alla « restaurazione della libertà individuale nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l’elezione dei consigli di fabbrica con effettive garanzie di segretezza del voto »
- « un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera della libertà di lavoro e della tutela economica dei lavoratori »
- Ordinamento giudiziario:
- unità del Pubblico ministero con gli altri magistrati (nell’ordinamento vigente, invece, il P.M. è distinto dai Giudici, a norma della Costituzione – articoli 107 e 112);
- riforma del Consiglio superiore della magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento
- riforma dell’ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile.
- Ordinamento del Governo:
- modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla Camera all’inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso l’elezione del successore;
- Ordinamento del Parlamento:
- nuove leggi elettorali, per la Camera di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e imprenditori pubblici – ex militari ecc.);
- preminenza della Camera dei Deputati nell’approvazione delle leggi; Senato federale delle Regioni focalizzato slla legge di bilancio.
- Ordinamento di altri organi istituzionali:
- Coste Costituzionale: sancire l’incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive ed in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in organo legislativo di fatto);
- abolire le provincie.
- Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare i bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed abolire il monopolio RAI.
- Un gruppo di persone che usava esattamente gli stessi metodi dei partiti (cooptazione, raccomandazione, finanziamento degli amici, promozioni decise a tavolino) per piazzare i propri uomini nei punti di potere.
- Un gruppo di persone che aveva la finalita’ di portare a termine un programma “sovversivo”, a tal punto da essere il piu’ moderno programma che il paese abbia mai visto, e che risponde alla media del buon governo in tutto il resto dell’occidente, eliminando molte delle aberrazioni del sistema italiano.
Demonizzare quel programma politico facendone parte di un piano eversivo era il metodo con il quale DC e PCI tenevano lontane le richieste dell’economia moderna, e del mondo moderno in genere. E per questo, una apposita commissione parlamentare, cioe’ una commissione di partiti, decise la sua verita’ dei partiti.
Uriel