Perche’ non credo nella democrazia digitale.

, mercoledì 3 dicembre 2014

Anche escludendo M5S, se soltanto consideriamo solo il Piraten Partei, che e’ stato una piattaforma interessante qui in Germania, la cosa che colpisce e’ il rapido collasso che questi movimenti subiscono in tempi relativamente brevi rispetto ad altri partiti. E la cosa interessante e’ come il collasso inizi proprio DOPO che le loro “piattaforme per il voto online” entrano in funzione. C’e’ una ragione , a mio avviso, per il fallimento di queste piattaforme, ed e’ legato ad aspettative tipiche della tecnologia in uso.


Partiamo dall’inizio: il mondo reale, questo sconosciuto.

Uno degli esempi che gli esperti di marketing vi ripetono di continuo e’ quello della “Big Apple Pie”.

Succedeva, diversi decenni fa, che la torta preferita dagli USA fosse la torta di mele. Quando le prime industrie dolciarie, grazie alla diffusione di supermarket con frigoriferi accessibili, iniziarono a venderle, si resero subito conto che la Apple Pie “classica”, cioe’ una torta di dimensioni familiari, stracciava sul piano delle vendite ogni altra torta.

Cosi’ decisero di accontentare anche il pubblico giovane ed i single producendo torte piu’ piccole, diciamo “monodose”. Ovviamente, partendo dai dati di vendita precedenti, puntarono tutto sulla torta di mele.

All’epoca il marketing come professione era ancora agli inizi, per cui non si aspettavano il risultato che ottennero. E non se lo aspettavano perche’ quando la dimensione della torta divenne piccola, la torta di mele, che era prima sia in termini relativi che assoluti (al primo posto e piu’ del 50% delle vendite di torte grandi, insomma) scese al quarto posto!

Non era prima ne’ in termini assoluti che in termini relativi.

Cosi’ pensarono che fosse un problema di target, ma scoprirono che le cose non stavano cosi’: le torte venivano vendute esattamente alle stesse persone.

Cosa stava succedendo? Come spiegare questo paradosso? Perche’ la stessa famiglia comprava grosse torte di mele e quando comprava quelle piccole comprava cheesecake, blueberry cake, lemoncake e Boston Cream Pie?

La risposta era semplice: con la torta grande, non era possibile seguire i gusti di tutti. Occorreva scegliere qualcosa per tutti, e questa cosa NON incontrava necessariamente i gusti di tutti.

Ma la cosa incredibile, se pensate che la torta di mele era al QUARTO posto , la cosa incredibile era che le famiglie di tre persone sembravano comprare una torta che non piaceva a nessuno dei membri, almeno statisticamente.

La risposta era semplice: quando si fanno scelte collettive, non occorre solo bilanciare il gradimento, ma anche lo scontento. Mentre con le torte piu’ piccole la casalinga poteva comprare una torta a testa, e accontentare puntualmente ognuno dei familiari.

La torta di mele era cioe’ un “minimax di Von Neumann”, che bilanciava il massimo gradimento col minimo scontento.

Questo principio vale per OGNI gruppo umano: le scelte collettive non sono quasi mai ne’ le scelte della maggioranza, ne’ quelle della minoranza. Sono piu’ spesso scelte che piacciono poco a tutti, ma dispiacciono ancor meno alla media.(1)

Cosi’ come la famiglia americana si trovava “d’accordo” nel comprare una Apple Pie che in realta’ non era la prima scelta di NESSUNO dei membri, ma non era nemmeno l’ultima scelta, i gruppi umani – come i partiti politici – possono solo fare scelte impopolari. Se la scelta e’ “popolare”, quasi sempre c’e’ un dittatore.

allora voi vi chiederete quale sia la differenza tra gli altri partiti e le “democrazie elettroniche”, e la differenza sta nella tecnologia.

La tecnologia e’ consumer-oriented. Le persone credono che usando la tecnologia si troveranno ad avere a che fare con una piattaforma che soddisfa le loro aspirazioni , per il semplice fatto di mettere ogni cosa ai voti.

Immaginiamo cioe’ che la mamma americana avesse detto: “da domani, la torta la scegliamo online. E grazie alla tecnologia del voto online, la vostra volonta’ sara’ rappresentata e quindi, le vostre aspirazioni saranno soddisfatte. MA COMPREREMO UNA TORTA SOLA”

Ovviamente la mamma avrebbe raccontato balle, e quindi non lo avrebbe mai fatto. Ma non e’ cosi’ per i leader dei partiti “digitali”, che sono oggi associate al mondo “consumer”.

Le piattaforme digitali, cioe’, vengono da un mondo ove puoi avere la cosa che cerchi subito, come la cerchi, e peraltro tu sei il Sacro Cliente, ovvero sei il centro delle attenzioni.

Chi propone le piattaforme di voto online, o i sistemi di democrazia elettronica, lascia intendere che usando quelle la volonta’ popolare sia SEMPRE rispettata, ovvero che si scegliera’ cio’ che “il popolo” vuole, e la proposta contiene sempre l’affermazione, piu’ o meno implicita, mediata dalla colture dell’informatica “Consumer”, che il “popolo” sia proprio “TU”.

In definitiva, cioe’, e’ come se la mamma della famiglia americana avesse detto “se votiamo la torta online, ognuno di voi avra’ la torta che desidera”.

Il guaio e’ che , se compriamo una sola torta perche’ la decisione alla fine e’ una sola per tutta la famiglia, QUESTO NON PUO’ SUCCEDERE.

Perche’ tutti abbiano la torta che vogliono occorre che le scelte siano INDIVIDUALI. Sinche’ la scelta sara’ di una torta per tutti, essa convergera’ sul compromesso “minimax” http://en.wikipedia.org/wiki/Minimax tra la scelta meno sgradita e quella piu’ soddisfacente.

CHE NON E’ QUASI MAI QUELLA INDIVIDUALE.

questa e’ la ragione del fallimento della democrazia digitale. Il mondo digitale e’ “consumer-centrico”. Fa sempre quel che il consumatore vuole. Che ai tassisti piaccia o meno, Uber gli piscia in testa perche’ il consumatore “ruleggia”. Il consumatore e’ tutto. Il Selfie e’ il simbolo del partito dei consumatori, con la sola clausola che nessun partito potra’ mai decidere quale selfie usare per bandiera.

Chi entra nel mondo della democrazia elettronica pensa (e viene illuso) che la tecnologia sia al suo mero servizio, che tutto in quella piattaforma sia stato disegnato per piacergli, e che lo scopo ultimo di quella piattaforma sia di fargli avere esattamente quello che desidera.

Il guaio e’ che, come capita per quella torta, una decisione collettiva NON e’ quasi MAI quella soddisfacente per tutti, ne’ per la maggioranza, ne’ per ampie minoranze.

La Apple Pie vince, cioe’, perche’ e’ “neutra”. Cioe’ non contiene nessuno dei contenuti “forti”, caratteristici delle scelte individuali e particolari.

Nei partiti tradizionali, invece , l’elettore non entra gia’ convinto che grazie alla democrazia diretta potra’ avere proprio cio’ che desidera. E’ informato sin dall’inizio che la posizione del partito sia “politica”, ovvero insoddisfacente, ovvero qualcosa che alla fine e’ la “nostra scelta”: come la apple Pie viene mangiata pur senza essere la preferita da nessun membro, la decisione del partito tradizionale viene accettata pur senza essere la preferita di nessun elettore.

MA questo e’ dovuto all’assenza di quelle aspettative che sono normalmente associate alla “democrazia elettronica”, ovvero alla “democrazia del Consumatore”.

La democrazia elettronica prende dal mondo della tecnologia l’aspettativa di essere “consumer oriented”. Ma quando il nostro elettore elettronico va a vedere il risultato dei voti, scopre che non solo non e’ contento lui, ma non e’ contento nessuno. Si, la torta di mele e’ buona, ma se da domani potessi scegliere la mia torta preferita, comprerei altro.

Questi partiti quindi iniziano ad aggregare tutte le minoranze , ovvero tutti quelli che quando comprano una torta comprano la loro piccola tortina preferita. Fascisti, comunisti, complottari, eccetera.

Poi succede che il sistema si accende e cominciano a votare: e iniziano a notare che quando erano nel partito piccolo della torta piccola , il gusto era sempre quello giusto, mentre da quando sono entrati nel partito grande della torta grande, alla fine si finisce sempre con la torta di mele.”Sono tutti uguali”, se vi ricorda qualcosa.

Da quel momento, dopo aver mangiato per qualche tempo la torta di mele scelta da tutti per tutti, nella speranza di vedere anche una grande torta uguale al loro tortino preferito, i nostri elettori si accorgono che il turno del loro tortino non viene mai. Insomma , la Apple Pie fu in testa ad OGNI classifica di vendite per ANNI. Sempre quella. Sempre uguale.

Come ogni scelta collettiva, cioe’, se rappresenta la strada di minimo rischio viene proposta piu’ spesso e viene osteggiata di meno.

Dopo qualche tempo, i fascisti che erano entrati nel partitello scoprono che non e’ mai abbastanza fascista, i comunisti che non e’ mai abbastanza comunista, e i complottari che non e’ abbastanza complottista, e cosi’ via.

Tutti quelli che entrano in una piattaforma di voto elettronico finiscono con il dichiarare tradito lo scopo iniziale, ovvero quello – implicito o meno- di accontentare chi vota. Il “popolo”, inteso come “singolo elettore”. E da qui, l’accusa di aver tradito gli ideali.

perche’ una piattaforma di voto elettronico possa avere successo occorre che si liberi dell’ideale “Consumer”, ovvero dell’illusione che , usando il voto elettronico, la democrazia dal basso, la democrazia di internet, ad essere soddisfatti siano i precisi desideri di OGNI elettore.

Perche’ le mamme americane hanno comprato per 25 anni grosse torte alle mele, ma sino a quando non sono nati i tortini, NON SI SONO MAI ARRISCHIATE A PROMETTERE CHE TUTTI AVREBBERO AVUTO LA LORO TORTA PREFERITA.

E poi dicono, le MILF che fanno la spesa.

[ndr: l’immagine di assai procace fanciulla che fa la spesa l’ho rimossa per farvi leggere il pezzo anche dietro a filtri anti-porno]

(1) Su questo pesa anche il “Paradosso di Abilene” http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Abilene

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